Giobbe
10 “La mia anima prova certamente disgusto della mia vita.+
Darò certamente sfogo alla mia preoccupazione circa me stesso.*
Parlerò, sì, nell’amarezza della mia anima!
3 È bene per te che tu faccia torto,+
Che rigetti il [prodotto del] duro lavoro delle tue mani,*+
E che realmente brilli sul consiglio dei malvagi?
5 Sono i tuoi giorni come i giorni dell’uomo mortale,+
O i tuoi anni proprio come i giorni di un uomo robusto,
6 Che cerchi di trovare il mio errore
E continui a cercare il mio peccato?+
7 Questo benché tu stesso sappia che non sono nel torto,+
E non c’è chi liberi dalla tua propria mano?+
8 Le tue proprie mani mi hanno formato così che mi hanno fatto+
Per intero all’intorno, eppure mi inghiottiresti.
13 E hai nascosto queste cose nel tuo cuore.
So bene che queste cose sono presso di te.
14 Se ho peccato e tu hai continuato a guardarmi+
E del mio errore non mi ritieni innocente;+
15 Se sono realmente nel torto, misero me!+
E [se] sono realmente nel giusto, non posso alzare la testa,+
Sazio di disonore e satollo di afflizione.+
16 E [se] essa agisce con superbia,+ come un giovane leone mi darai la caccia,+
E nel mio caso ti mostrerai di nuovo meraviglioso.
17 Produrrai nuovi testimoni* tuoi di fronte a me,
E accrescerai presso di me la tua vessazione;
Una difficoltà dopo l’altra è presso di me.*
18 Perché mi facesti dunque uscire dal seno?+
Fossi io spirato,* affinché non mi vedesse nemmeno un occhio,
19 Là sarei divenuto come se non fossi stato;
Sarei stato portato dal ventre al luogo di sepoltura’.
20 Non sono pochi i miei giorni?+ Si diparta,
Distolga da me il suo sguardo fisso, affinché io mi rassereni+ un poco
21 Prima che io me ne vada — e non tornerò+ —
Al paese delle tenebre e della profonda ombra,*+
22 Al paese dell’oscurità come la caligine, della profonda ombra
E del disordine, dove non brilla più che la caligine”.