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Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
1 Samuele

PRIMO LIBRO DI SAMUELE

1 C’era un uomo, un efraimita, che viveva a Ramatàim-Zofìm,*+ nella regione montuosa di Èfraim.+ Il suo nome era Elcàna,+ figlio di Ieroàm, figlio di Elìu, figlio di Tohu, figlio di Zuf. 2 Aveva due mogli: una si chiamava Anna, l’altra Penìnna. Penìnna aveva figli, mentre Anna non ne aveva. 3 Tutti gli anni l’uomo saliva dalla sua città fino a Silo per adorare* Geova degli eserciti e offrirgli sacrifici.+ Là servivano quali sacerdoti di Geova+ i due figli di Eli: Ofni e Fìneas.+

4 Un giorno Elcàna offrì un sacrificio e ne diede delle porzioni a sua moglie Penìnna e a tutti i figli e le figlie di lei.+ 5 Ad Anna però diede una porzione speciale, perché Anna era quella che amava; ma Geova non le aveva dato figli.* 6 Per di più l’altra moglie* la mortificava continuamente, deridendola perché Geova non le aveva dato figli. 7 Si comportava così tutti gli anni: ogni volta che Anna saliva alla casa di Geova,+ Penìnna la derideva al punto che lei piangeva e non mangiava. 8 Suo marito Elcàna dunque le disse: “Anna, perché piangi e non mangi? E perché sei così triste?* Per te io non valgo più di 10 figli?”

9 Dopo che lì a Silo ebbero finito di mangiare e bere, Anna si alzò. In quel momento il sacerdote Eli stava seduto sul suo seggio all’ingresso del tempio*+ di Geova. 10 Anna, profondamente amareggiata,* si mise a pregare Geova+ piangendo a dirotto, 11 e fece questo voto: “O Geova degli eserciti, se presterai attenzione al dolore della tua schiava e ti ricorderai di me, se non dimenticherai la tua schiava e le darai un figlio maschio,+ io lo darò a te, o Geova, per tutti i giorni della sua vita, e sulla sua testa non passerà il rasoio”.+

12 Anna pregò a lungo davanti a Geova, e intanto Eli le osservava la bocca. 13 Lei parlava nel suo cuore, con le labbra che si muovevano appena, ma la voce non si sentiva. Perciò Eli pensò che avesse bevuto 14 e le disse: “Quanto ancora vuoi restare ubriaca? Va’ a smaltire il tuo vino!” 15 Anna rispose: “No, mio signore! Sono una donna distrutta dal dolore.* Non ho bevuto né vino né altre bevande alcoliche, ma sto aprendo il mio cuore a Geova.+ 16 Non prendere la tua schiava per una donna indegna, perché ho parlato finora spinta dalla mia enorme angoscia e sofferenza”. 17 Allora Eli rispose: “Va’ in pace, e l’Iddio d’Israele esaudisca la richiesta che gli hai fatto”.+ 18 Lei a sua volta disse: “Possa la tua serva ottenere il tuo favore”. E la donna se ne andò e mangiò, e dal suo viso sparì la tristezza.

19 L’indomani si alzarono di buon’ora e si inchinarono davanti a Geova, dopodiché tornarono a casa loro a Rama.+ Ora Elcàna ebbe rapporti sessuali con sua moglie Anna, e Geova le rivolse la sua attenzione.*+ 20 Nel giro di un anno* Anna rimase incinta e diede alla luce un figlio, che chiamò+ Samuele;* infatti diceva: “L’ho chiesto a Geova”.

21 In seguito Elcàna andò con tutta la sua famiglia a offrire a Geova il sacrificio annuale+ e a presentare la sua offerta votiva. 22 Ma Anna non andò con loro,+ perché aveva detto a suo marito: “Porterò il bambino non appena sarà svezzato; allora comparirà davanti a Geova, e da quel momento in poi rimarrà lì”.+ 23 Così suo marito Elcàna le aveva detto: “Fa’ quello che ti sembra meglio.* Resta a casa finché non lo avrai svezzato. Che Geova faccia come hai detto!” La donna restò dunque a casa, e allattò suo figlio fino a quando non lo svezzò.

24 Subito dopo averlo svezzato, prese il bambino con sé, insieme a un toro di tre anni, a un’efa* di farina e a una grossa giara di vino,+ e lo portò alla casa di Geova a Silo.+ 25 Quindi scannarono il toro e condussero il bambino da Eli. 26 “Scusami, mio signore!”, disse Anna. “Com’è vero che tu vivi,* mio signore, io sono la donna che si trovava con te in questo luogo a pregare Geova.+ 27 Era per questo bambino che pregavo, e Geova ha esaudito la richiesta che gli feci.+ 28 Ora io, a mia volta, lo cedo* a Geova. Per tutti i suoi giorni apparterrà* a Geova”.

E lui* si inchinò là davanti a Geova.

2 Allora Anna pronunciò questa preghiera:

“Il mio cuore gioisce, e la ragione è Geova!+

Il mio corno* è esaltato grazie a Geova.

La mia bocca si apre contro i miei nemici,

perché posso rallegrarmi della salvezza che viene da te.

 2 Non c’è nessuno santo come Geova;

non c’è nessuno eccetto te!+

E non c’è roccia pari al nostro Dio.+

 3 Smettete di parlare con superbia,

e nulla di arrogante esca dalla vostra bocca,

perché Geova è un Dio di conoscenza,+

che valuta le azioni umane con giustizia.

 4 Gli archi degli uomini forti vengono spezzati,

ma a quelli che vacillano è data potenza.+

 5 Chi era sazio deve farsi assumere per un pezzo di pane,

ma chi non mangiava da tempo non ha più fame.+

La donna che era sterile ha partorito sette figli,+

ma quella che ne aveva molti si ritrova sola.*

 6 Geova fa morire e fa vivere,

fa scendere nella Tomba* e da lì fa risalire.+

 7 Geova rende povero e rende ricco,+

umilia ed esalta.+

 8 Solleva il misero dalla polvere

e il povero dal mucchio di cenere:*+

li fa sedere entrambi con i principi,

dando loro un posto d’onore.

A Geova appartengono i pilastri della terra:+

è su di essi che ha poggiato la terra.

 9 Protegge il cammino dei suoi leali,+

mentre i malvagi saranno messi a tacere nelle tenebre,+

perché non è grazie alla propria forza che l’uomo vincerà.+

10 Geova annienterà quelli che combattono contro di lui;*+

dai cieli tuonerà contro di loro.+

Geova giudicherà la terra fino ai suoi confini,+

darà potere al suo re+

ed esalterà il corno* del suo unto”.+

11 Dopo ciò Elcàna tornò a casa sua a Rama. Il bambino invece diventò ministro*+ di Geova presso il sacerdote Eli.

12 Quanto ai figli di Eli, erano uomini malvagi:+ non avevano nessun rispetto per Geova. 13 Ecco cosa facevano riguardo alla porzione delle offerte del popolo che spettava ai sacerdoti:+ ogniqualvolta un uomo offriva un sacrificio, mentre la carne stava bollendo, veniva un servitore del sacerdote con il forchettone a tre denti in mano 14 e lo affondava nel paiolo, nella pentola, nel calderone o nella pentola a un manico; qualunque cosa il forchettone tirasse su, se la prendeva il sacerdote. I due si comportavano così con tutti gli israeliti che andavano a Silo. 15 Inoltre, prima ancora che l’offerente potesse far fumare il grasso,+ ecco che un servitore del sacerdote veniva e gli diceva: “Da’ al sacerdote della carne da arrostire. Vuole solo carne cruda, non carne cotta”. 16 Quando l’uomo gli diceva: “Facciamo prima fumare il grasso,+ e poi potrai prendere quello che vuoi”,* lui rispondeva: “No, dammela subito, altrimenti me la prendo con la forza!” 17 In tal modo il peccato di quei servitori diventò gravissimo agli occhi di Geova,+ perché trattavano l’offerta di Geova senza nessun rispetto.

18 Intanto, pur essendo solo un ragazzino, Samuele serviva+ davanti a Geova, indossando* un efod di lino.+ 19 E ogni anno sua madre gli faceva un piccolo manto senza maniche e glielo portava quando saliva con il marito a offrire il sacrificio annuale.+ 20 Ed Eli benedisse Elcàna e sua moglie, dicendo: “Possa Geova darti un figlio da questa moglie al posto di quello che è stato ceduto* a Geova”.+ Dopodiché loro tornarono a casa. 21 Geova rivolse poi la sua attenzione ad Anna, e così lei rimase incinta+ ed ebbe ancora tre figli e due figlie. E il piccolo Samuele continuava a crescere presso Geova.+

22 Ora Eli, che era molto vecchio, era venuto a sapere tutto quello che i suoi figli facevano+ a tutto Israele, e che avevano rapporti sessuali con le donne che servivano all’ingresso della tenda dell’incontro.*+ 23 “Perché continuate a comportarvi così?”, diceva loro. “Sento dire su di voi cose molto brutte da tutto il popolo. 24 No, figli miei! Le voci che circolano sul vostro conto fra il popolo di Geova non sono belle. 25 Se un uomo pecca contro un altro uomo, qualcuno può intercedere per lui davanti a Geova;* ma se pecca contro Geova,+ chi pregherà in suo favore?” Loro però non ascoltavano il padre, ed è per questo che Geova aveva deciso di metterli a morte.+ 26 Nel frattempo Samuele cresceva e godeva sempre più del favore di Geova e degli uomini.+

27 E avvenne che un uomo di Dio andò da Eli e gli disse: “Questo è ciò che Geova dice: ‘Non è forse vero che mi rivelai apertamente alla casa del tuo antenato quando gli israeliti si trovavano in Egitto come schiavi della casa del faraone?+ 28 E lui fu scelto fra tutte le tribù d’Israele+ come mio sacerdote, perché salisse sul mio altare+ a fare sacrifici, offrisse incenso* e indossasse un efod davanti a me; e diedi alla casa del tuo antenato tutte le offerte degli israeliti* fatte mediante il fuoco.+ 29 Perché disprezzate* il mio sacrificio e la mia offerta, che ho comandato nella mia dimora?+ Perché continui a onorare i tuoi figli più di me? Perché vi ingrassate con le migliori porzioni di ogni offerta del mio popolo Israele?+

30 “‘Pertanto questo è ciò che Geova, l’Iddio d’Israele, dichiara: “È vero, avevo detto che la tua casa e la casa del tuo antenato mi avrebbero servito* per sempre”.+ Ora però Geova afferma: “Per me una cosa del genere è inconcepibile, perché onorerò quelli che mi onorano+ ma tratterò con disprezzo quelli che mi disprezzano”. 31 Ecco, verranno i giorni in cui cancellerò il tuo potere* e quello della casa del tuo antenato, così che nessuno della tua casa arriverà alla vecchiaia.+ 32 E, in mezzo a tutto il bene che viene fatto a Israele, tu vedrai un avversario nella mia dimora,+ e nessuno della tua casa arriverà più alla vecchiaia. 33 L’uomo della tua casa che non rimuoverò dal servizio presso il mio altare farà consumare i tuoi occhi per il pianto e ti causerà dolore,* ma la maggior parte di quelli della tua casa morirà di spada.+ 34 E quello che accadrà ai tuoi due figli, Ofni e Fìneas, sarà per te un segno: moriranno entrambi lo stesso giorno.+ 35 Allora mi sceglierò un sacerdote fedele.+ Lui agirà in armonia con i desideri del mio cuore,* e gli edificherò una casa stabile, e servirà* per sempre come sacerdote per il mio unto. 36 Chiunque resterà della tua casa andrà a inchinarsi a lui per assicurarsi del denaro e un po’ di pane, e dirà: “Ti prego, affidami una mansione sacerdotale che mi garantisca un tozzo di pane”’”.+

3 Intanto il giovane Samuele serviva+ Geova presso Eli. In quei giorni la parola di Geova era diventata rara, e le visioni+ non erano frequenti.

2 Una volta Eli dormiva nella sua stanza. Ormai i suoi occhi si erano indeboliti, e non ci vedeva.+ 3 La lampada di Dio+ non era ancora spenta, e Samuele dormiva nel tempio*+ di Geova, dove si trovava l’Arca. 4 A un certo punto Geova lo chiamò e lui rispose: “Eccomi!” 5 Poi corse da Eli e disse: “Mi hai chiamato, eccomi!” Ma Eli rispose: “Io non ti ho chiamato. Torna a dormire”. E Samuele tornò a dormire. 6 Di nuovo Geova chiamò: “Samuele!” Perciò Samuele si alzò, andò da Eli e disse: “Mi hai chiamato, eccomi!” Ma Eli rispose: “Io non ti ho chiamato, figlio mio. Torna a dormire”. 7 (Samuele non aveva ancora conosciuto Geova, e la parola di Geova non gli era stata ancora rivelata.)+ 8 Per la terza volta Geova chiamò: “Samuele!” Dunque Samuele si alzò, andò da Eli e disse: “Mi hai chiamato, eccomi!”

Allora Eli capì che era Geova a chiamare il ragazzo. 9 Perciò disse a Samuele: “Va’ a dormire, e se ti chiama devi dire: ‘Parla, Geova, il tuo servitore ascolta’”. Così Samuele tornò a dormire.

10 Quindi Geova venne e stette lì, e come le altre volte chiamò: “Samuele! Samuele!” Lui rispose: “Parla, il tuo servitore ascolta”. 11 Geova gli disse: “Ecco, sto per fare una cosa in Israele che lascerà sconvolto* chiunque ne sentirà parlare.+ 12 Quel giorno farò a Eli e alla sua casa tutto ciò che ho detto, dall’inizio alla fine.+ 13 Gli devi riferire che eseguirò un giudizio definitivo nei confronti della sua casa per l’errore di cui è a conoscenza:+ i suoi figli infatti insultano Dio,+ e lui non li ha ripresi.+ 14 È per tale motivo che ho giurato questo alla casa di Eli: il peccato della sua casa non sarà mai espiato né con sacrifici né con offerte”.+

15 Samuele si rimise a dormire fino al mattino, dopodiché aprì le porte della casa di Geova. Il ragazzo aveva paura di raccontare a Eli della visione, 16 ma Eli lo chiamò: “Samuele, figlio mio!” Lui rispose: “Eccomi!” 17 “Quale messaggio ti ha dato?”, chiese Eli. “Per favore, non tenermi all’oscuro. Dio ti punisca e lo faccia con severità se mi nascondi anche solo una parola di tutto quello che ti ha detto”. 18 Perciò Samuele gli riferì tutto quanto, senza nascondergli nulla. Ed Eli disse: “È Geova. Faccia quello che ritiene giusto”.

19 Samuele continuò a crescere. Geova stesso era con lui;+ di tutte le sue parole non ne lasciò inadempiuta* neppure una. 20 E tutto Israele, da Dan a Beèr-Seba,* seppe che Samuele era stato costituito profeta di Geova. 21 E Geova continuò ad apparire a Silo: là, infatti, Geova si rivelava a Samuele mediante la parola di Geova.+

4 E Samuele parlava a tutto Israele.

In seguito Israele andò a combattere contro i filistei e si accampò presso Ebenèzer, mentre i filistei erano accampati ad Àfec. 2 I filistei si schierarono in formazione di battaglia per affrontare Israele; e Israele ebbe la peggio nello scontro e fu sconfitto dai filistei, che uccisero sul campo di battaglia circa 4.000 uomini. 3 Quando i soldati tornarono all’accampamento, gli anziani d’Israele dissero: “Perché oggi Geova ha permesso che fossimo sconfitti* dai filistei?+ Prendiamo l’Arca del Patto di Geova a Silo+ e portiamola con noi, in modo che stia in mezzo a noi e ci salvi dalla mano dei nostri nemici”. 4 Furono dunque mandati degli uomini a Silo a prendere l’Arca del Patto di Geova degli eserciti, che siede sul suo trono al di sopra* dei cherubini.+ E con l’Arca del Patto del vero Dio c’erano anche Ofni e Fìneas,+ i due figli di Eli.

5 Non appena l’Arca del Patto di Geova arrivò nell’accampamento, tutti gli israeliti proruppero in grida così forti da far tremare la terra. 6 Sentendoli urlare, i filistei dissero: “Perché gridano tanto nell’accampamento degli ebrei?” Infine vennero a sapere che nell’accampamento era arrivata l’Arca di Geova. 7 Spaventati, i filistei esclamarono: “Dio è venuto nell’accampamento!”+ E aggiunsero: “Poveri noi, non era mai successa una cosa del genere! 8 Poveri noi! Chi ci salverà dalla mano di questo Dio maestoso? Questo è il Dio che colpì l’Egitto nel deserto con ogni sorta di flagello.+ 9 Coraggio, filistei, siate uomini! Se non volete servire gli ebrei proprio come loro hanno servito voi,+ siate uomini e combattete!” 10 Pertanto i filistei combatterono e Israele fu sconfitto,+ e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu enorme: tra le file di Israele caddero 30.000 fanti. 11 Per di più l’Arca di Dio fu catturata, e Ofni e Fìneas, i due figli di Eli, morirono.+

12 Un beniaminita corse via dal campo di battaglia e arrivò a Silo il giorno stesso, con le vesti strappate e la testa cosparsa di polvere.+ 13 Quando arrivò, Eli stava seduto sul suo seggio al lato della strada, in attesa, perché il suo cuore era in pena per l’Arca del vero Dio.+ Il beniaminita entrò in città per riferire l’accaduto, e dall’intera città si levarono grida di dolore. 14 Sentendo le grida, Eli chiese: “Perché c’è tutta questa confusione?” L’uomo corse da lui e gli riferì la notizia. 15 (Eli aveva 98 anni; aveva lo sguardo fisso, e non ci vedeva più.+) 16 “Io sono quello che è venuto dal campo di battaglia”, disse l’uomo a Eli. “Sono corso via proprio oggi dal campo di battaglia”. Ed Eli chiese: “Com’è andata, figlio mio?” 17 Il messaggero gli rispose: “Israele è fuggito davanti ai filistei, e al popolo è stata inflitta una pesante sconfitta.+ Anche i tuoi due figli, Ofni e Fìneas, sono morti,+ e l’Arca del vero Dio è stata catturata”.+

18 Nel preciso momento in cui l’uomo menzionò l’Arca del vero Dio, Eli cadde all’indietro dal seggio presso la porta, ed essendo vecchio e pesante si ruppe il collo e morì. Aveva giudicato Israele per 40 anni. 19 Sua nuora, la moglie di Fìneas, era incinta e ormai prossima al parto. Alla notizia che l’Arca del vero Dio era stata catturata e che suo suocero e suo marito erano morti, si piegò su sé stessa e, presa improvvisamente dalle doglie, partorì. 20 Mentre lei moriva, le donne al suo fianco le dissero: “Non aver paura, perché hai dato alla luce un figlio maschio”. Lei non rispose e non badò alle loro parole,* 21 ma chiamò il piccolo Icabòd,*+ dicendo: “La gloria se n’è andata in esilio da Israele”.+ Si riferiva alla cattura dell’Arca del vero Dio e a quello che era successo a suo suocero e a suo marito.+ 22 “La gloria se n’è andata in esilio da Israele”, disse, “perché l’Arca del vero Dio è stata catturata”.+

5 Dopo averla catturata, i filistei portarono l’Arca+ del vero Dio da Ebenèzer ad Àsdod. 2 Presero l’Arca del vero Dio, la portarono nel tempio di Dàgon e la sistemarono accanto a Dàgon.+ 3 Quando la mattina dopo gli asdoditi si alzarono di buon’ora, ecco che Dàgon era caduto faccia a terra davanti all’Arca di Geova!+ Perciò lo presero e lo rimisero al suo posto.+ 4 E la mattina presto del giorno successivo, quando si alzarono, ecco che di nuovo videro Dàgon caduto faccia a terra davanti all’Arca di Geova! La testa ed entrambe le mani si erano staccate e si trovavano sulla soglia. Solo la parte a forma di pesce* era rimasta intatta. 5 È per questo che ancora oggi i sacerdoti di Dàgon e tutti quelli che entrano nel tempio di Dàgon ad Àsdod non calpestano la soglia.

6 La mano di Geova fu pesante sugli asdoditi, ed egli portò la devastazione fra loro colpendo Àsdod e il suo territorio con le emorroidi.+ 7 Quando videro cosa stava accadendo, gli abitanti di Àsdod dissero: “L’Arca dell’Iddio d’Israele non deve restare da noi, perché egli ha colpito duramente noi e il nostro dio Dàgon”. 8 Così riunirono tutti i signori dei filistei e chiesero loro: “Che ne dobbiamo fare dell’Arca dell’Iddio d’Israele?” Quelli risposero: “L’Arca dell’Iddio d’Israele dev’essere spostata a Gat”.+ L’Arca dell’Iddio d’Israele fu dunque trasportata lì.

9 Dopo che l’Arca vi fu portata, la mano di Geova fu sulla città, seminandovi il panico. Egli colpì gli abitanti della città, dal piccolo al grande, provocando loro le emorroidi.+ 10 Perciò l’Arca del vero Dio fu mandata a Ècron.+ Ma non appena l’Arca del vero Dio giunse lì, gli ecroniti gridarono: “Hanno portato l’Arca dell’Iddio d’Israele da noi per far morire noi e la nostra gente!”+ 11 Quindi riunirono tutti i signori dei filistei e dissero: “Mandate via l’Arca dell’Iddio d’Israele; torni al suo posto, in modo che noi e la nostra gente non moriamo”. L’intera città, infatti, era in preda al terrore della morte, perché la mano del vero Dio era stata molto pesante su di essa,+ 12 e quelli che non erano morti erano stati colpiti dalle emorroidi. E le invocazioni di aiuto della città salivano fino al cielo.

6 L’Arca+ di Geova rimase in territorio filisteo per sette mesi. 2 Poi i filistei chiamarono i sacerdoti e gli indovini+ e chiesero: “Che ne dobbiamo fare dell’Arca di Geova? Indicateci come dobbiamo rimandarla indietro”. 3 Quelli risposero: “Se intendete restituire l’Arca del Patto di Geova, l’Iddio d’Israele, non fatelo senza un’offerta. Dovete assolutamente rimandargliela insieme a un’offerta per riparare la colpa.+ Solo allora guarirete, e vi sarà noto perché la sua mano non si è ritirata da voi”. 4 I filistei domandarono: “Cosa dovremmo mandargli come offerta di riparazione della colpa?” Quelli replicarono: “In base al numero dei signori dei filistei,+ dovete mandare cinque emorroidi d’oro e cinque topi d’oro, dato che la stessa piaga ha colpito tutti voi e i vostri signori. 5 Dovete fare riproduzioni delle vostre emorroidi e dei topi+ che stanno devastando il paese, e dovete onorare l’Iddio d’Israele. Forse renderà la sua mano meno pesante su di voi, sul vostro dio e sul vostro paese.+ 6 Perché dovreste indurire il vostro cuore proprio come fecero l’Egitto e il faraone?+ Quando Dio li colpì severamente,+ non poterono far altro che lasciar andare gli israeliti, e quelli partirono.+ 7 Perciò preparate un carro nuovo e due vacche che allattano e che non hanno mai portato il giogo. Attaccate le vacche al carro, ma i loro vitelli riportateli nella stalla. 8 Prendete l’Arca di Geova e sistematela sul carro, e mettetele accanto una cassetta contenente gli oggetti d’oro che gli inviate come offerta di riparazione.+ Mandatela via 9 e state a guardare: se sale per la strada che porta a Bet-Sèmes,+ verso il suo territorio, allora è stato lui a farci questo grande male, altrimenti sapremo che non è stata la sua mano a colpirci ma si è trattato solo di una coincidenza”.

10 Gli uomini fecero così: presero due vacche che allattavano e le attaccarono al carro, mentre i vitelli li chiusero nella stalla; 11 poi misero l’Arca di Geova sul carro, con la cassetta contenente i topi d’oro e le riproduzioni delle emorroidi. 12 E le vacche si incamminarono dritte sulla strada per Bet-Sèmes.+ Rimasero su quella strada, muggendo mentre andavano, senza deviare né a destra né a sinistra. E i signori dei filistei le seguirono fino al confine di Bet-Sèmes. 13 Gli abitanti di Bet-Sèmes stavano mietendo il grano nella pianura;* quando alzarono gli occhi e videro l’Arca, furono fuori di sé dalla gioia. 14 Il carro arrivò nel campo di Giosuè il betsemita e si fermò vicino a una grossa pietra. Così fecero a pezzi il legno del carro e offrirono le vacche+ a Geova in olocausto.*

15 I leviti+ avevano tirato giù l’Arca di Geova e la cassetta che le stava accanto contenente gli oggetti d’oro, e le avevano messe sulla grossa pietra. Quel giorno gli abitanti di Bet-Sèmes+ offrirono a Geova olocausti e altri sacrifici.

16 Vedendo questo, i cinque signori dei filistei se ne tornarono a Ècron il giorno stesso. 17 Queste sono le emorroidi d’oro che i filistei mandarono a Geova come offerta di riparazione:+ una per Àsdod,+ una per Gaza, una per Àscalon, una per Gat+ e una per Ècron.+ 18 E il numero dei topi d’oro corrispondeva a quello di tutte le città filistee che appartenevano ai cinque signori, sia le città fortificate che i villaggi in aperta campagna.

Ancora oggi, nel campo di Giosuè il betsemita, si erge a testimone la grossa pietra sulla quale fu posata l’Arca di Geova. 19 Ma Geova colpì gli abitanti di Bet-Sèmes, perché avevano guardato la sua Arca. Ne colpì 50.070;* e la gente fece lutto, perché Geova aveva compiuto una grande strage.+ 20 Così gli abitanti di Bet-Sèmes chiesero: “Chi potrà stare alla presenza di Geova, questo Dio così santo?+ E da chi potrà egli andare ritirandosi da noi?”+ 21 Perciò mandarono messaggeri agli abitanti di Chiriàt-Iearìm+ per dire loro: “I filistei hanno restituito l’Arca di Geova. Scendete e portatela con voi”.+

7 Allora gli uomini di Chiriàt-Iearìm andarono a prendere l’Arca di Geova e la portarono nella casa di Abinadàb,+ sul colle; e incaricarono* suo figlio Eleàzaro di custodire l’Arca di Geova.

2 Dal giorno in cui l’Arca giunse a Chiriàt-Iearìm passò molto tempo: trascorsero 20 anni. E tutta la casa d’Israele cominciò a ricercare* Geova.+ 3 Samuele disse dunque a tutta la casa d’Israele: “Se è davvero con tutto il cuore+ che ritornate da Geova, togliete di mezzo a voi gli dèi stranieri+ e le immagini di Àstoret,*+ e senza alcun tentennamento volgete il vostro cuore a Geova e servite solo lui!+ Allora egli vi libererà dalla mano dei filistei”.+ 4 Fu così che gli israeliti si liberarono dei Bàal e delle immagini di Àstoret, e servirono solo Geova.+

5 Dopodiché Samuele disse: “Riunite tutto Israele a Mizpa,+ e io pregherò Geova per voi”.+ 6 Quindi si riunirono tutti a Mizpa, attinsero acqua e la versarono davanti a Geova, e quel giorno osservarono un digiuno.+ “Abbiamo peccato contro Geova”,+ dicevano. E a Mizpa Samuele cominciò a servire come giudice+ sugli israeliti.

7 Quando i filistei sentirono che gli israeliti si erano radunati a Mizpa, i loro signori+ mossero contro Israele. Saputo ciò, gli israeliti si spaventarono a motivo dei filistei 8 e dissero a Samuele: “Non smettere di invocare Geova nostro Dio, affinché egli ci aiuti+ e ci salvi dalla mano dei filistei”. 9 Allora Samuele prese un agnello da latte e lo offrì a Geova come olocausto.+ Invocò l’aiuto di Geova in favore di Israele, e Geova gli rispose.+ 10 Mentre Samuele stava offrendo l’olocausto, i filistei avanzarono per attaccare Israele. E quel giorno Geova fece tuonare fragorosamente+ contro i filistei gettandoli in confusione,+ così che furono sconfitti davanti a Israele.+ 11 A quel punto gli uomini d’Israele uscirono da Mizpa e si misero a inseguire i filistei, abbattendoli fino a sud di Bet-Car. 12 Quindi Samuele prese una pietra+ e la pose tra Mizpa e Iesàna, e la chiamò Ebenèzer;* disse infatti: “Finora Geova ci ha aiutato”.+ 13 Così i filistei furono vinti, e non invasero più il territorio d’Israele.+ E la mano di Geova rimase ostile ai filistei per tutti i giorni di Samuele.+ 14 Per di più le città israelite che i filistei avevano occupato tornarono in possesso di Israele, da Ècron a Gat; e Israele riconquistò il territorio in mano ai filistei.

Inoltre ci fu pace fra Israele e gli amorrei.+

15 Samuele giudicò Israele per tutti i giorni della sua vita.+ 16 Ogni anno faceva il giro di Bètel,+ Ghìlgal+ e Mizpa,+ giudicando Israele in tutti quei luoghi. 17 Poi però ritornava a Rama,+ perché là c’era la sua casa, e giudicava Israele anche là. A Rama eresse un altare a Geova.+

8 Quando era ormai vecchio, Samuele costituì i suoi figli giudici su Israele. 2 Il primogenito si chiamava Gioele e il secondogenito Abìa;+ giudicavano a Beèr-Seba. 3 Tuttavia i suoi figli non seguivano le sue orme, ma cercavano di arricchirsi in modo disonesto,+ accettavano regali*+ ed emettevano sentenze ingiuste.+

4 Allora tutti gli anziani d’Israele si riunirono insieme e andarono da Samuele a Rama. 5 Gli dissero: “Ecco, tu ormai sei invecchiato, e i tuoi figli non seguono le tue orme. Costituisci dunque su di noi un re che ci giudichi, come avviene in tutte le altre nazioni”.+ 6 Ma a Samuele dispiacque* sentirli dire: “Dacci un re che ci giudichi”. Perciò pregò Geova, 7 e Geova gli disse: “Fa’ tutto quello che il popolo ti dice, perché non hanno rigettato te. È me che hanno rigettato quale loro re.+ 8 Si stanno comportando proprio come hanno sempre fatto, dal giorno in cui li feci uscire dall’Egitto fino a oggi: mi hanno abbandonato di continuo+ per servire altri dèi.+ È così che si stanno comportando con te. 9 Ora ascoltali pure. Però devi seriamente metterli in guardia e spiegare quali richieste avrà il diritto di fare il re che li governerà”.

10 Pertanto, al popolo che gli chiedeva un re, Samuele riferì tutte le parole di Geova. 11 Disse: “Questo è ciò che il re che vi governerà potrà pretendere da voi:+ prenderà i vostri figli+ per metterli sui suoi carri da guerra+ e per farli diventare suoi cavalieri,+ mentre alcuni di loro dovranno correre davanti ai suoi carri; 12 costituirà per sé capi di migliaia+ e capi di cinquantine;+ alcuni areranno+ e mieteranno per lui,+ e fabbricheranno le sue armi e l’equipaggiamento per i suoi carri da guerra;+ 13 prenderà le vostre figlie come profumiere, cuoche e fornaie;+ 14 prenderà i vostri campi, i vigneti e gli oliveti migliori+ e li darà ai suoi servitori; 15 prenderà la decima dei prodotti dei vostri campi e delle vostre vigne e la darà ai suoi funzionari e ai suoi servitori; 16 prenderà i vostri servi e le vostre serve, le vostre mandrie migliori e i vostri asini e li farà lavorare per sé;+ 17 prenderà la decima delle vostre greggi,+ e voi diventerete suoi servi. 18 Verrà il giorno in cui griderete aiuto a causa del re che vi siete scelti,+ ma in quel giorno Geova non vi risponderà”.

19 Il popolo però si rifiutò di ascoltare Samuele e disse: “No! Vogliamo un re. 20 Così saremo come tutte le altre nazioni, e il nostro re ci giudicherà e ci guiderà e combatterà le nostre battaglie”. 21 Dopo aver udito tutto quello che il popolo aveva detto, Samuele lo riferì a Geova. 22 E Geova disse a Samuele: “Ascoltali e da’ loro un re che li governi”.+ Allora Samuele disse agli uomini d’Israele: “Ognuno ritorni nella sua città”.

9 Ora c’era un uomo di Beniamino il cui nome era Chis,+ figlio di Abièl, figlio di Zeròr, figlio di Becoràt, figlio di Àfia. Questo beniaminita+ era molto ricco, 2 e aveva un figlio di nome Sàul,+ giovane e bello. Tra gli israeliti non c’era nessuno che fosse più bello di lui, e superava in altezza tutti gli altri: gli arrivavano appena alle spalle.

3 Un giorno le asine che appartenevano a Chis, padre di Sàul, si smarrirono. Chis disse allora a suo figlio: “Per favore, prendi con te uno dei servitori e va’ a cercare le asine”. 4 I due attraversarono la regione montuosa di Èfraim e il territorio di Salìsa, ma non le trovarono. Proseguirono poi nel territorio di Saalìm, ma non erano neanche là. Attraversarono tutta la regione dei beniaminiti, senza trovare le asine.

5 Quando entrarono nel paese di Zuf, Sàul disse al servitore che era con lui: “Vieni, torniamo indietro, altrimenti mio padre comincerà a stare in pensiero per noi piuttosto che per le asine”.+ 6 Ma il servitore rispose: “Aspetta! In questa città c’è un uomo di Dio, un uomo tenuto in grande stima. Tutto ciò che dice si avvera.+ Andiamo da lui: forse può indicarci la strada che dobbiamo prendere”. 7 Sàul replicò: “Se andiamo da lui, cosa gli porteremo? Nelle nostre borse non c’è più pane e non c’è niente che possiamo portare in dono all’uomo del vero Dio. Che cosa abbiamo con noi?” 8 Il servitore rispose a Sàul: “Ecco, mi ritrovo in mano un quarto di siclo* d’argento. Lo darò all’uomo del vero Dio, e lui ci indicherà la strada”. 9 (Nel passato, in Israele, quando qualcuno andava a consultare Dio diceva: “Su, andiamo dal veggente”.+ Infatti nei tempi antichi quello che oggi chiamiamo profeta era chiamato veggente.) 10 Allora Sàul disse al suo servitore: “Hai detto bene, andiamo”. Perciò andarono nella città dove si trovava l’uomo del vero Dio.

11 Mentre percorrevano la salita che conduceva alla città, incontrarono delle ragazze che uscivano ad attingere acqua e chiesero loro: “È qui il veggente?”+ 12 Le ragazze risposero: “Sì, è più avanti. Ma fate in fretta; oggi infatti è venuto in città perché il popolo offre un sacrificio+ sull’alto luogo.*+ 13 Non appena entrerete in città, lo incontrerete prima che salga all’alto luogo a mangiare. Il popolo infatti non può mangiare finché lui non arriva, perché è lui che benedice il sacrificio. Solo allora gli invitati possono mangiare. Su, adesso andate e lo troverete”. 14 E così salirono verso la città. Mentre stavano entrando, ecco che Samuele veniva nella loro direzione per salire all’alto luogo.

15 Il giorno prima che Sàul arrivasse, Geova aveva detto* a Samuele: 16 “Domani verso quest’ora ti manderò un uomo del territorio di Beniamino.+ Dovrai ungerlo come capo sul mio popolo, Israele,+ e dovrà salvare il mio popolo dalla mano dei filistei, perché ho visto le condizioni in cui versa il mio popolo e ne ho udito le invocazioni”.+ 17 Quando Samuele vide Sàul, Geova gli disse: “Ecco l’uomo di cui ti ho detto: ‘È lui che governerà il mio popolo’”.*+

18 Sàul si avvicinò dunque a Samuele, che stava alla porta, e gli disse: “Per favore, dimmi dov’è la casa del veggente”. 19 Samuele rispose a Sàul: “Sono io il veggente. Vieni con me* all’alto luogo. Oggi mangerete insieme a me;+ ti lascerò partire domani mattina, e ti dirò tutto quello che vuoi sapere.* 20 Per quanto riguarda le asine che si erano perse tre giorni fa,+ non preoccuparti: sono state ritrovate. Del resto, a chi appartiene tutto ciò che c’è di prezioso in Israele? Non appartiene forse a te e all’intera casa di tuo padre?”+ 21 Sàul però rispose: “Ma io sono un beniaminita: vengo dalla più piccola delle tribù d’Israele.+ E la mia famiglia è la più insignificante di tutte le famiglie della tribù di Beniamino. Perché mi hai detto una cosa del genere?”

22 Dopodiché Samuele prese Sàul e il suo servitore, li portò nella sala in cui si mangiava e diede loro il posto d’onore tra gli invitati, che erano una trentina. 23 Samuele disse al cuoco: “Porta la porzione che ti avevo dato e che ti avevo detto di tenere da parte”. 24 Allora il cuoco prese la coscia con la carne che vi era attaccata e la mise davanti a Sàul. E Samuele disse: “Quello che hai davanti era stato messo da parte per te. Mangia, perché te l’hanno riservato proprio per questa occasione. Infatti avevo detto loro che avrei avuto ospiti”. Quel giorno dunque Sàul mangiò con Samuele. 25 Poi scesero dall’alto luogo+ e tornarono in città; e Samuele continuò a parlare con Sàul sulla sua terrazza. 26 L’indomani si alzarono presto, e all’alba Samuele chiamò Sàul, che si trovava sulla terrazza, dicendo: “Preparati, così posso lasciarti partire”. Sàul dunque si alzò, ed entrambi uscirono. 27 Mentre raggiungevano la periferia della città, Samuele disse a Sàul: “Di’ al servitore+ di precederci”. E quello andò avanti. “Tu invece fermati, così che io possa comunicarti il messaggio* di Dio”.

10 Samuele prese quindi l’ampolla dell’olio e lo versò sulla testa di Sàul.+ Poi lo baciò e disse: “Geova ti ha unto come capo+ sulla sua eredità!+ 2 Oggi, una volta che sarai partito, troverai due uomini vicino alla tomba di Rachele,+ a Zelza, nel territorio di Beniamino, che ti diranno: ‘Le asine che eri andato a cercare sono state ritrovate, e ora tuo padre non è più preoccupato per le asine+ ma per voi. Infatti si chiede: “Cosa devo fare per mio figlio?”’ 3 Da lì prosegui fino al grande albero di Tàbor, dove incontrerai tre uomini che salgono a Bètel+ ad adorare il vero Dio: uno con tre capretti, uno con tre pagnotte e uno con una grossa giara di vino. 4 Ti chiederanno come stai e ti daranno due pagnotte, che tu dovrai accettare. 5 Poi andrai sulla collina del vero Dio, dove c’è una guarnigione filistea. E quando arriverai in città, incontrerai un gruppo di profeti che scendono dall’alto luogo; davanti a loro ci saranno delle persone che suonano un’arpa, un tamburello, un flauto e una cetra mentre loro profetizzano. 6 Lo spirito di Geova scenderà su di te,+ e profetizzerai insieme a loro e sarai cambiato in una persona diversa.+ 7 Quando si saranno verificati questi segni, fa’ tutto ciò che ti sarà possibile, perché il vero Dio sarà con te. 8 Poi precedimi a Ghìlgal;+ io scenderò lì da te per offrire olocausti e sacrifici di comunione. Dovrai aspettare sette giorni prima del mio arrivo. Allora ti farò sapere cosa devi fare”.

9 Non appena Sàul si voltò per lasciare Samuele, Dio cominciò a cambiargli il cuore in quello di un altro; e tutti quei segni si avverarono in quel giorno. 10 Di là Sàul andò dunque con il suo servitore sulla collina, dove incontrò un gruppo di profeti. Immediatamente lo spirito di Dio scese su di lui,+ e lui cominciò a profetizzare+ in mezzo a loro. 11 E vedendolo profetizzare insieme ai profeti, tutti quelli che lo conoscevano si dicevano l’un l’altro: “Cos’è successo al figlio di Chis? Anche Sàul è un profeta?” 12 Quindi un abitante del posto chiese: “E questi altri? Chi è il loro padre?” Fu così che nacque il detto:* “Anche Sàul è un profeta?”+

13 Quando finì di profetizzare, Sàul andò all’alto luogo. 14 Più tardi il suo zio paterno domandò a lui e al suo servitore: “Dove siete stati?” Sàul rispose: “A cercare le asine,+ e dato che non riuscivamo a trovarle siamo andati da Samuele”. 15 Lo zio chiese: “Ti prego, raccontami cosa vi ha detto Samuele”. 16 E Sàul rispose a suo zio: “Ci ha rivelato che le asine erano state ritrovate”. Ma non gli riferì quello che Samuele aveva detto riguardo al regno.

17 Poi Samuele radunò il popolo davanti a Geova a Mizpa.+ 18 Disse agli israeliti: “Questo è ciò che Geova, l’Iddio d’Israele, dice: ‘Fui io a far uscire Israele dall’Egitto; fui io a liberarvi dalla mano dell’Egitto+ e dalla mano di tutti i regni che vi opprimevano. 19 Ma oggi voi avete rigettato il vostro Dio,+ che vi salvò da tutte le vostre pene e sofferenze, e avete detto: “No, devi costituire un re su di noi”. Ora presentatevi davanti a Geova divisi secondo le vostre tribù e le vostre migliaia’”.*

20 Samuele fece dunque avvicinare tutte le tribù d’Israele,+ e fu indicata la tribù di Beniamino.+ 21 Quindi fece avvicinare la tribù di Beniamino divisa secondo le sue famiglie, e fu indicata la famiglia dei matriti. Infine fu indicato Sàul, figlio di Chis.+ Ma quando andarono a cercarlo, non lo trovarono da nessuna parte. 22 Perciò consultarono Geova+ chiedendogli: “È già arrivato l’uomo?” Geova rispose: “Ecco, è là, nascosto fra i bagagli”. 23 Così andarono di corsa a prenderlo. Quando comparve in mezzo al popolo, Sàul superava tutti in altezza: gli arrivavano appena alle spalle.+ 24 Samuele disse a tutto il popolo: “Vedete colui che Geova ha scelto?+ Fra tutto il popolo non c’è nessuno come lui!” E tutti gridavano: “Viva il re!”

25 Poi Samuele parlò al popolo dei diritti che spettavano ai re+ e li mise per iscritto in un libro che depositò davanti a Geova. Dopodiché congedò il popolo, rimandando tutti a casa. 26 Anche Sàul tornò a casa sua a Ghibèa, accompagnato dagli uomini di guerra ai quali Geova aveva toccato il cuore. 27 Ma certi poco di buono dissero: “Come farà a salvarci questo qui?”+ Così lo disprezzarono e non gli portarono nessun dono.+ Lui però non disse nulla.*

11 In seguito Naàs l’ammonita+ salì e si accampò contro Iàbes+ di Gàlaad. Allora tutti gli uomini di Iàbes dissero a Naàs: “Fa’ un patto* con noi, e noi ti serviremo”. 2 Naàs l’ammonita replicò: “Farò un patto con voi a questa condizione: che tutti quanti vi facciate cavare l’occhio destro. Così umilierò tutto Israele”. 3 Gli anziani di Iàbes gli risposero: “Dacci sette giorni di tempo, in modo che possiamo mandare messaggeri in tutto il territorio d’Israele. Se non verrà nessuno a salvarci, ci arrenderemo”. 4 Quando i messaggeri giunsero a Ghibèa,+ la città di Sàul, e riferirono al popolo quelle parole, tutti piansero e levarono lamenti.

5 Ma ecco che Sàul tornava dai campi seguendo la mandria. “Cos’ha il popolo? Perché piange?”, chiese. Così gli riportarono il messaggio degli uomini di Iàbes. 6 A quelle parole, lo spirito di Dio cominciò ad agire su di lui,+ e la sua ira divampò. 7 Perciò Sàul prese un paio di tori, li tagliò a pezzi e li mandò in tutto il territorio d’Israele per mano dei messaggeri con queste parole: “Chiunque non seguirà Sàul e Samuele vedrà il suo bestiame fare la stessa fine!” E Geova suscitò nel popolo il timore, così che tutti partirono compatti.* 8 A Bèzec, quindi, Sàul li contò: gli israeliti erano 300.000 e gli uomini di Giuda 30.000. 9 Dopodiché dissero ai messaggeri che erano venuti da Iàbes: “Questo è ciò che direte agli uomini di Iàbes di Gàlaad: ‘Domani, quando il sole si farà caldo, sarete salvi’”. Allora i messaggeri tornarono a riferire queste parole agli uomini di Iàbes, e quelli esultarono. 10 E gli uomini di Iàbes dissero agli ammoniti: “Domani ci arrenderemo, e potrete fare di noi quello che vorrete”.+

11 Il giorno dopo Sàul divise il popolo in tre schiere, che durante la veglia del mattino* penetrarono nell’accampamento degli ammoniti+ e fecero strage finché il giorno si fece caldo. I superstiti furono dispersi, così che non ne rimasero due insieme. 12 Allora il popolo chiese a Samuele: “Chi sono quelli che dicevano: ‘E Sàul dovrebbe diventare il nostro re?’+ Consegnateceli e li metteremo a morte”. 13 Ma Sàul disse: “Nessuno dev’essere messo a morte in questo giorno,+ perché oggi Geova ha salvato Israele”.

14 Poi Samuele disse al popolo: “Venite, andiamo a Ghìlgal+ per riconfermare il potere regale di Sàul”.+ 15 Perciò tutto il popolo andò a Ghìlgal, e là fecero re Sàul davanti a Geova. Inoltre offrirono sacrifici di comunione davanti a Geova,+ e Sàul e tutti gli uomini d’Israele festeggiarono con grande gioia.+

12 Infine Samuele disse a tutto Israele: “Ebbene, ho fatto* tutto quello che mi avete chiesto e ho costituito un re che regni su di voi.+ 2 E ora ecco il re che vi guiderà!*+ Quanto a me, sono diventato vecchio e ho i capelli bianchi, e i miei figli sono lì tra voi.+ Vi ho guidato da quando ero giovane fino a oggi.+ 3 Eccomi qui, testimoniate contro di me davanti a Geova e davanti al suo unto:+ a chi ho sottratto il toro o l’asino?+ chi ho frodato o trattato con prepotenza? o dalla mano di chi ho accettato regali* per fingere di non aver visto?+ Se è accaduto, vi restituirò tutto”.+ 4 Ma loro risposero: “Non ci hai frodato, non ci hai trattato con prepotenza e non hai accettato nulla da nessuno”. 5 Samuele dunque affermò: “Geova è testimone contro di voi, e oggi anche il suo unto è testimone che non avete trovato proprio nulla di cui accusarmi”.* E loro dissero: “È testimone”.

6 Allora Samuele disse al popolo: “Geova, il quale impiegò Mosè e Aronne, e fece uscire i vostri antenati dal paese d’Egitto,+ è testimone! 7 Ora venite, e io vi giudicherò davanti a Geova alla luce di tutti gli atti giusti che Geova ha compiuto per voi e per i vostri antenati.

8 “Dopo che Giacobbe entrò in Egitto,+ e dopo che i vostri antenati cominciarono a invocare l’aiuto di Geova,+ Geova mandò Mosè+ e Aronne perché guidassero i vostri antenati fuori dall’Egitto e li facessero risiedere in questo luogo.+ 9 Ma essi si dimenticarono di Geova loro Dio, e lui li diede in mano+ a Sìsera,+ capo dell’esercito di Hàzor, in mano ai filistei+ e in mano al re di Mòab,+ i quali combatterono contro di loro. 10 Allora invocarono l’aiuto di Geova+ dicendo: ‘Abbiamo peccato,+ perché abbiamo abbandonato Geova per servire i Bàal+ e le immagini di Àstoret!+ Ora liberaci dai nostri nemici, e noi ti serviremo’. 11 Geova mandò quindi Ierubbàal,+ Bedàn, Iefte+ e Samuele,+ e vi liberò dalla mano dei nemici tutt’intorno a voi, affinché poteste dimorare al sicuro.+ 12 Quando avete visto che Naàs,+ re degli ammoniti, veniva contro di voi, mi avete detto: ‘No, vogliamo un re che ci governi!’+ Eppure, Geova vostro Dio è il vostro Re.+ 13 Eccovi ora il re che avete scelto, quello che avete chiesto. Geova ha costituito un re su di voi.+ 14 Se temerete Geova,+ se lo servirete+ e ubbidirete alla sua voce,+ se non vi ribellerete contro l’ordine di Geova, e se voi e il re che vi governa seguirete Geova vostro Dio, allora vi andrà bene. 15 Ma se non ubbidirete alla voce di Geova e vi ribellerete all’ordine di Geova, la mano di Geova si alzerà contro di voi e i vostri padri.+ 16 Ora state a guardare questa grande cosa che Geova farà davanti ai vostri occhi. 17 Non siamo nella stagione della mietitura del grano? Io invocherò Geova perché mandi tuoni e pioggia, e voi saprete e capirete che grosso errore avete fatto agli occhi di Geova chiedendo un re”.+

18 Dopodiché Samuele invocò Geova, e quel giorno Geova mandò tuoni e pioggia, tanto che tutto il popolo ebbe grande timore di Geova e di Samuele. 19 Allora tutto il popolo disse a Samuele: “Prega Geova tuo Dio in favore dei tuoi servitori,+ perché non vogliamo morire! E chiedendo un re abbiamo aggiunto a tutti i nostri peccati un altro male”.

20 Samuele disse dunque al popolo: “Non abbiate paura. È vero, avete fatto una cosa molto grave. Ora però non smettete di seguire Geova,+ e servite Geova con tutto il cuore.+ 21 Non allontanatevi da lui per seguire cose vane,*+ che non sono di nessun beneficio+ e non possono liberare proprio perché vane. 22 Geova, per amore del suo grande nome,+ non abbandonerà il suo popolo,+ perché Geova si è assunto l’impegno di fare di voi il suo popolo.+ 23 Per quel che mi riguarda, è inconcepibile che io pecchi contro Geova smettendo di pregare in vostro favore, e continuerò a indicarvi la buona e retta via. 24 Solo temete Geova+ e servitelo fedelmente* con tutto il cuore; vedete infatti le grandi cose che ha fatto per voi.+ 25 Ma se vi ostinate a fare il male, sarete spazzati via,+ voi e il vostro re”.+

13 Sàul aveva [?]* anni quando divenne re,+ e regnò su Israele due anni. 2 E Sàul scelse 3.000 uomini da Israele: 2.000 di questi stavano con lui a Mìcmas e nella regione montuosa di Bètel, e 1.000 stavano con Gionatan+ a Ghibèa+ di Beniamino. Gli altri li rimandò ciascuno alla sua tenda. 3 Poi Gionatan sconfisse la guarnigione filistea+ che si trovava a Gheba,+ e i filistei lo vennero a sapere. Quanto a Sàul, fece suonare il corno+ per tutto il paese, dicendo: “Gli ebrei ascoltino!” 4 E in tutto Israele si sparse la notizia: “Sàul ha sconfitto una guarnigione filistea, e ora Israele si è attirato l’odio dei filistei”. Gli uomini furono dunque chiamati a raccolta per raggiungere Sàul a Ghìlgal.+

5 Anche i filistei si radunarono, e si prepararono a combattere contro Israele con 30.000 carri da guerra, 6.000 cavalieri e truppe numerose come i granelli di sabbia sulla spiaggia del mare;+ salirono e si accamparono a Mìcmas, a est di Bet-Àven.+ 6 Quando si videro minacciati e messi alle strette, gli uomini d’Israele si nascosero nelle grotte,+ nei fossi, tra le rupi, nelle cavità sotterranee e nelle cisterne. 7 Addirittura alcuni ebrei oltrepassarono il Giordano verso il territorio di Gad e di Gàlaad.+ Sàul intanto era ancora a Ghìlgal, e tutti quelli con lui erano spaventati. 8 Sàul aspettò sette giorni, fino al tempo che Samuele aveva stabilito, ma Samuele non venne a Ghìlgal, e gli uomini cominciarono a disperdersi. 9 Alla fine Sàul disse: “Portatemi l’olocausto e i sacrifici di comunione”. Quindi offrì l’olocausto.+

10 Non appena Sàul ebbe finito di offrire l’olocausto, ecco arrivare Samuele! Quando Sàul gli andò incontro per salutarlo,* 11 Samuele gli chiese: “Cos’hai fatto?” Sàul rispose: “Ho visto che gli uomini mi stavano abbandonando,+ tu non eri venuto entro il tempo stabilito e i filistei si stavano radunando a Mìcmas.+ 12 Così mi sono detto: ‘Ora i filistei scenderanno contro di me a Ghìlgal, e io non mi sono assicurato il favore* di Geova’. Allora mi sono sentito in dovere di offrire l’olocausto”.

13 A ciò Samuele disse a Sàul: “Hai agito da folle. Non hai ubbidito al comando che Geova tuo Dio ti aveva dato.+ Se tu avessi ubbidito, Geova avrebbe reso solido il tuo regno su Israele per sempre. 14 Ora invece il tuo regno non durerà.+ Geova sceglierà un uomo gradito al suo cuore;+ e Geova lo metterà a capo del suo popolo,+ perché non hai osservato quello che Geova ti aveva comandato”.+

15 Samuele poi se ne andò da Ghìlgal e salì a Ghibèa di Beniamino. Dopodiché Sàul contò gli uomini che erano rimasti con lui: ammontavano a circa 600.+ 16 Sàul e suo figlio Gionatan, insieme a quelli che erano ancora con loro, si trovavano a Gheba+ di Beniamino, mentre i filistei erano accampati a Mìcmas.+ 17 Dall’accampamento filisteo uscivano truppe di saccheggiatori divise in tre schiere: una diretta verso la strada che portava a Ofra, nella regione di Suàl; 18 una diretta verso la strada che portava a Bet-Òron;+ una diretta verso la strada che portava al confine che sovrasta la Valle di Zeboìm, verso il deserto.

19 All’epoca in tutto Israele non c’era nemmeno un fabbro, perché i filistei avevano detto: “Così gli ebrei non potranno farsi né spade né lance”. 20 E tutti gli israeliti dovevano andare dai filistei per farsi affilare i vomeri,* le zappe, le scuri e le falci. 21 Farsi affilare vomeri, zappe, tridenti e scuri o farsi aggiustare i pungoli per i buoi costava un pim.* 22 Perciò, ogniqualvolta si doveva combattere, non si trovava nemmeno una spada o una lancia tra quelli che erano con Sàul e Gionatan;+ solo Sàul e suo figlio Gionatan erano armati.

23 Intanto una guarnigione* filistea si era diretta verso la gola di Mìcmas.+

14 Un giorno Gionatan,+ il figlio di Sàul, disse al servitore che gli portava le armi: “Vieni, andiamo verso l’avamposto filisteo che sta dall’altra parte”. Ma a suo padre non disse nulla. 2 Sàul stava ai confini di Ghibèa,+ sotto il melograno che si trova a Migròn, e con lui c’erano circa 600 uomini.+ 3 (A portare l’efod+ era Ahìa, figlio di Ahitùb,+ fratello di Icabòd,+ figlio di Fìneas,+ figlio di Eli,+ sacerdote di Geova a Silo.+) E i soldati non sapevano che Gionatan era andato via. 4 Ora uno dei passaggi attraverso i quali Gionatan cercava di raggiungere l’avamposto filisteo aveva una roccia appuntita da una parte e una dall’altra, chiamate Bozèz e Sene. 5 Una era rivolta a nord, verso Mìcmas, mentre l’altra a sud, verso Gheba.+

6 Gionatan disse dunque al suo scudiero: “Vieni, andiamo verso l’avamposto di questi incirconcisi.+ Forse Geova interverrà in nostro favore, perché niente può impedire a Geova di salvare, con molti o con pochi”.+ 7 Lo scudiero gli rispose: “Fa’ ciò che ritieni giusto nel tuo cuore. Va’ dove desideri. Ovunque deciderai di andare, io verrò con te”. 8 E Gionatan disse: “Andremo verso quegli uomini e ci faremo vedere da loro. 9 Se ci diranno: ‘Restate lì finché non vi raggiungiamo!’, allora staremo dove siamo e non saliremo da loro. 10 Ma se ci diranno: ‘Venite su da noi!’, allora ci andremo, perché Geova ce li darà in mano. Sarà questo il segno per noi”.+

11 Così i due si fecero vedere dall’avamposto dei filistei, i quali esclamarono: “Guardate! Gli ebrei vengono fuori dalle buche dove si erano nascosti”.+ 12 Dissero dunque a Gionatan e al suo scudiero: “Salite da noi, e vi daremo una lezione!”+ Subito Gionatan disse allo scudiero: “Seguimi, perché Geova li darà in mano a Israele”.+ 13 Poi si arrampicò con le mani e con i piedi, seguito dallo scudiero. Così i filistei cominciarono a cadere sotto i colpi di Gionatan, e lo scudiero, dietro di lui, li finiva. 14 Nel primo attacco Gionatan e il suo scudiero uccisero una ventina di uomini in un’area grosso modo pari a metà del terreno arato in un giorno da una coppia di buoi.*

15 Quindi nell’accampamento e fra tutti quelli nell’avamposto si diffuse il panico; persino le truppe dei saccheggiatori+ avevano paura. La terra cominciò a tremare e furono tutti presi da un terrore che veniva da Dio. 16 E le sentinelle di Sàul di stanza a Ghibèa+ di Beniamino videro che una gran confusione si diffondeva in ogni direzione.+

17 Sàul disse dunque a quelli che erano con lui: “Fate l’appello e controllate chi se n’è andato via”. Quando lo fecero, si accorsero che mancavano Gionatan e il suo scudiero. 18 Sàul disse quindi ad Ahìa:+ “Porta qui l’Arca del vero Dio”. (Allora,* infatti, l’Arca del vero Dio era con gli israeliti.) 19 E mentre Sàul parlava al sacerdote, la confusione nel campo dei filistei andava aumentando. Perciò Sàul disse al sacerdote: “Fermati”.* 20 Così Sàul e tutti quelli con lui si radunarono e si lanciarono all’attacco, solo per accorgersi che i filistei avevano rivolto la spada l’uno contro l’altro, nella confusione più totale. 21 Inoltre gli ebrei che in precedenza si erano schierati con i filistei e che li avevano seguiti nell’accampamento passarono dalla parte di Israele, sotto il comando di Sàul e Gionatan. 22 E, alla notizia che i filistei si erano dati alla fuga, anche tutti gli uomini d’Israele che si erano nascosti+ nella regione montuosa di Èfraim si lanciarono all’inseguimento, unendosi alla battaglia. 23 Quel giorno dunque Geova salvò Israele,+ e la battaglia si estese fino a Bet-Àven.+

24 Ma gli uomini d’Israele quel giorno erano stremati, perché Sàul li aveva vincolati con un giuramento, dicendo: “Maledetto l’uomo che tocca cibo* prima di sera e prima che io mi sia vendicato dei miei nemici!” Perciò nessuno toccò cibo.+

25 Tutti* si addentrarono nel bosco, e lì sul terreno c’era del miele. 26 Una volta nel bosco, videro il miele che colava, ma nessuno osava portarsi la mano alla bocca per assaggiarlo, perché avevano paura a motivo del giuramento. 27 Gionatan però non aveva sentito quando suo padre aveva vincolato i soldati con il giuramento,+ perciò allungò il bastone che teneva in mano e intinse la punta in un favo di miele. Poi avvicinò la mano alla bocca, e gli occhi gli brillarono! 28 Ma uno gli disse: “Tuo padre ha imposto ai soldati un solenne giuramento, dicendo: ‘Maledetto l’uomo che oggi tocca cibo!’+ È per questo che gli uomini sono stremati”. 29 Al che Gionatan rispose: “Mio padre ha danneggiato tutti.* Non avete visto come hanno brillato i miei occhi dopo che ho assaggiato questo po’ di miele? 30 E figuratevi se oggi i soldati avessero potuto saziarsi+ con il bottino strappato ai nemici! Allora la strage dei filistei sarebbe stata ancora più grande”.

31 Quel giorno continuarono a uccidere i filistei da Mìcmas ad Àialon,+ e i soldati erano stremati. 32 Così si gettarono avidamente sul bottino e presero pecore e bovini, li scannarono per terra e mangiarono la carne insieme al sangue.+ 33 A Sàul fu dunque riferito: “Ecco, gli uomini peccano contro Geova mangiando la carne insieme al sangue”.+ Lui rispose: “Siete stati infedeli. Rotolate subito qui una grossa pietra”. 34 E aggiunse: “Passate fra gli uomini e dite loro: ‘Ognuno di voi porti il suo toro e la sua pecora; scannateli qui e poi mangiateli. Non dovete peccare contro Geova mangiando la carne insieme al sangue’”.+ Pertanto quella notte ciascuno portò il suo toro e lo scannò lì. 35 E Sàul eresse un altare a Geova.+ Quello fu il primo altare che eresse a Geova.

36 Poi Sàul disse: “Inseguiamo i filistei durante la notte e deprediamoli fino al mattino. Non ne lasceremo vivo neanche uno”. I soldati gli risposero: “Fa’ tutto quello che ti sembra giusto”. Quindi il sacerdote disse: “Consultiamo il vero Dio qui”.+ 37 Allora Sàul chiese a Dio: “Devo inseguire i filistei?+ Li darai in mano a Israele?” Ma quel giorno Dio non gli rispose. 38 Perciò Sàul comandò: “Capi delle truppe, venite tutti qui! Scoprite quale peccato è stato commesso oggi. 39 Com’è vero che Geova vive, che ha liberato Israele, il colpevole dovrà morire, anche se dovesse essere mio figlio Gionatan!” Ma nessuno disse nulla. 40 “Voi starete da una parte”, disse allora Sàul agli israeliti, “e io e mio figlio Gionatan staremo dall’altra”. Loro risposero: “Fa’ quello che ti sembra giusto”.

41 Dopodiché Sàul disse a Geova: “O Dio d’Israele, rispondi con i Tummìm!”*+ Furono indicati Gionatan e Sàul, mentre tutti gli altri furono lasciati andare. 42 E Sàul disse: “Gettate le sorti+ fra me e mio figlio Gionatan”. Fu indicato Gionatan. 43 Sàul disse quindi a Gionatan: “Dimmi, cos’hai fatto?” Gionatan gli rispose: “Ho solo assaggiato un po’ di miele sulla punta del bastone che avevo in mano.+ Eccomi! Sono pronto a morire”.

44 A ciò Sàul disse: “Dio mi punisca e lo faccia con severità se non morirai, Gionatan”.+ 45 Ma i soldati dissero a Sàul: “Perché Gionatan dovrebbe morire, lui che ha dato questa grande vittoria*+ a Israele? È inconcepibile! Com’è vero che Geova vive, non cadrà a terra nemmeno un capello della sua testa, perché oggi lui ha operato con Dio”.+ Così salvarono* Gionatan, e lui non morì.

46 Sàul smise dunque di inseguire i filistei, e i filistei tornarono nella loro terra.

47 E Sàul consolidò la sua sovranità su Israele e combatté tutti i suoi nemici nei territori circostanti: i moabiti,+ gli ammoniti,+ gli edomiti,*+ i re di Zoba+ e i filistei.+ Dovunque andasse, sconfiggeva i suoi avversari. 48 Combatté valorosamente e sconfisse gli amalechiti,+ liberando gli israeliti dalla mano di quelli che li depredavano.

49 I figli di Sàul furono Gionatan, Isvi e Malchi-Sua.+ Le figlie furono due: la maggiore si chiamava Meràb,+ la minore Mìcal.+ 50 La moglie di Sàul si chiamava Ahinòam ed era figlia di Ahimàaz. Il capo dell’esercito di Sàul era Àbner+ figlio di Ner, suo zio. 51 Il padre di Sàul era Chis,+ e Ner,+ il padre di Àbner, era il figlio di Abièl.

52 Per tutta la vita di Sàul il conflitto con i filistei fu aspro.+ Quando notava qualche uomo forte o valoroso, Sàul lo prendeva con sé.+

15 E Samuele disse a Sàul: “Geova mi mandò a ungerti re sul suo popolo Israele;+ e ora ascolta ciò che Geova ha da dirti.+ 2 Questo è ciò che Geova degli eserciti dice: ‘Chiederò conto agli amalechiti di ciò che fecero a Israele, di come gli si opposero quando usciva dall’Egitto.+ 3 Ora va’: devi colpire gli amalechiti+ e destinarli alla distruzione+ insieme a tutti i loro beni. Non risparmiarli;* devi metterli a morte,+ uomini e donne, bambini e lattanti, tori e pecore, cammelli e asini’”.+ 4 Sàul convocò l’esercito e contò gli uomini a Telaìm: 200.000 fanti e 10.000 uomini di Giuda.+

5 Sàul avanzò fino alla città di Àmalec e tese un’imboscata nella valle.* 6 Dopodiché disse ai cheniti:+ “Andatevene, separatevi dagli amalechiti, affinché io non vi spazzi via insieme a loro.+ Voi, infatti, mostraste amore leale a tutto il popolo d’Israele+ quando uscì dall’Egitto”. Così i cheniti si separarono da Àmalec. 7 Allora Sàul colpì gli amalechiti,+ da Avìla+ fino a Sur,+ che si trova presso il confine con l’Egitto. 8 Prese prigioniero Àgag,+ re di Àmalec, mentre tutto il resto del popolo lo destinò alla distruzione passandolo a fil di spada.+ 9 Sàul e i suoi uomini risparmiarono* Àgag, i capi migliori del gregge e della mandria, gli animali da ingrasso, i montoni e tutto ciò che era di valore.+ Non vollero destinarli alla distruzione. Tutto quello che invece era inutile e di nessun interesse lo destinarono alla distruzione.

10 Allora Samuele ricevette questo messaggio* di Geova: 11 “Mi addolora* aver scelto Sàul come re, perché ha smesso di seguirmi, e non ha eseguito i miei ordini”.+ Samuele ne fu angosciato e levò grida a Geova tutta la notte.+ 12 La mattina presto si alzò per andare da Sàul, ma gli fu riferito: “Sàul è andato a Càrmel,+ e là si è eretto un monumento.+ Poi si è rimesso in cammino ed è sceso a Ghìlgal”. 13 Quando alla fine Samuele lo raggiunse, Sàul gli disse: “Geova ti benedica. Ho eseguito gli ordini* di Geova”. 14 Ma Samuele chiese: “Come mai, allora, sento greggi belare e mandrie muggire?”+ 15 Sàul rispose: “Sono gli animali presi agli amalechiti. Infatti i soldati hanno risparmiato* i capi migliori del gregge e della mandria per sacrificarli a Geova tuo Dio; tutto il resto però l’abbiamo destinato alla distruzione”. 16 Ma Samuele replicò: “Basta! Adesso ti riferirò ciò che Geova mi ha detto questa notte”.+ E Sàul gli disse: “Dimmi”.

17 Samuele continuò: “Non è forse vero che, quando fosti scelto come capo delle tribù d’Israele e Geova ti unse come re su Israele,+ tu stesso ti consideravi insignificante?+ 18 Poi Geova ti ha affidato una missione, dicendo: ‘Va’, destina alla distruzione quei peccatori degli amalechiti.+ Combattili finché non li avrai sterminati’.+ 19 Perché allora non hai ubbidito alla voce di Geova? Anzi, ti sei avventato sul bottino+ e hai fatto ciò che è male agli occhi di Geova!”

20 Tuttavia Sàul rispose a Samuele: “Ma io ho ubbidito alla voce di Geova! Sono partito per la missione che Geova mi aveva affidato, ho riportato indietro Àgag, re di Àmalec, e ho destinato alla distruzione gli amalechiti.+ 21 I soldati però hanno preso dal bottino pecore e bovini, il meglio di ciò che era destinato alla distruzione, per sacrificarli a Geova tuo Dio a Ghìlgal”.+

22 E Samuele disse: “Geova apprezza olocausti e sacrifici quanto apprezza l’ubbidienza alla sua voce?+ Ecco, ubbidire a Geova è meglio del sacrificio,+ e ascoltare è meglio del grasso+ dei montoni. 23 Infatti la ribellione+ è come il peccato della divinazione,+ e agire con presunzione* è come ricorrere al potere della magia e all’idolatria.* Dal momento che hai rigettato gli ordini* di Geova,+ lui ha rigettato te come re”.+

24 Allora Sàul disse a Samuele: “Ho peccato: ho trasgredito il comando di Geova e le tue parole perché ho temuto i miei uomini e li ho assecondati. 25 Ora però, ti prego, perdona il mio peccato e torna indietro con me, così che io possa inchinarmi davanti a Geova”.+ 26 Ma Samuele disse a Sàul: “Non tornerò indietro con te, perché hai rigettato gli ordini* di Geova e Geova ha rigettato te, e non sarai più re su Israele”.+ 27 Quando Samuele si voltò per andarsene, Sàul lo afferrò per il lembo del manto senza maniche, che si strappò. 28 Quindi Samuele gli disse: “Oggi Geova ha strappato via da te il regno d’Israele, e lo darà a un altro migliore di te.+ 29 Inoltre il Glorioso d’Israele+ non si rivelerà falso+ e non cambierà idea,* perché non è un semplice uomo che torna sulle sue decisioni”.*+

30 E Sàul replicò: “Ho peccato. Ma adesso, ti prego, onorami di fronte agli anziani del mio popolo e di fronte a Israele! Torna indietro con me, e io mi inchinerò davanti a Geova tuo Dio”.+ 31 Perciò Samuele tornò indietro insieme a Sàul, il quale si inchinò davanti a Geova. 32 Poi Samuele disse: “Portatemi Àgag, re di Àmalec”. Àgag andò da lui timoroso,* perché fino ad allora si era detto: “Di sicuro l’ho scampata”.* 33 Samuele invece disse: “Proprio come la tua spada ha privato di figli le donne, così tua madre sarà privata di figli”. A quel punto Samuele fece Àgag a pezzi davanti a Geova a Ghìlgal.+

34 Samuele poi andò a Rama, e Sàul tornò a Ghibèa di Sàul, a casa sua. 35 Samuele, fino al giorno della sua morte, non rivide più Sàul, e si addolorava per lui.+ E Geova si dispiacque* di aver fatto Sàul re d’Israele.+

16 Geova disse poi a Samuele: “Per quanto tempo ancora ti addolorerai per Sàul,+ ora che io l’ho rigettato come re d’Israele?+ Riempi d’olio il tuo corno+ e va’. Ti manderò da Iesse+ il betlemita, perché mi sono scelto un re tra i suoi figli”.+ 2 Ma Samuele domandò: “Come faccio? Quando Sàul lo verrà a sapere, mi ucciderà”.+ Geova rispose: “Porta con te una vacca giovane, e di’ così: ‘Sono venuto a offrire un sacrificio a Geova’. 3 Inviterai Iesse al sacrificio, dopodiché ti indicherò cosa fare. Dovrai ungere per me colui che ti dirò”.+

4 Samuele fece come Geova gli aveva detto. Quando giunse a Betlemme,+ gli anziani della città gli andarono incontro tremanti e gli chiesero: “Vieni in pace?” 5 Lui disse: “Vengo in pace: sono qui per offrire un sacrificio a Geova. Santificatevi e venite con me per il sacrificio”. Quindi santificò Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. 6 Non appena furono arrivati, Samuele scorse Eliàb+ e disse: “Di sicuro qui davanti a Geova c’è il suo unto”. 7 Ma Geova gli rispose: “Non badare al suo aspetto e alla sua statura,+ perché l’ho scartato. L’uomo non vede le cose come le vede Dio: il semplice uomo guarda l’apparenza, mentre Geova guarda nel cuore”.+ 8 Quindi Iesse chiamò Abinadàb+ e lo fece venire davanti a Samuele, che però disse: “Geova non ha scelto nemmeno lui”. 9 Poi Iesse fece venire Samma;+ Samuele però disse: “Geova non ha scelto neppure lui”. 10 Così Iesse fece venire davanti a Samuele sette dei suoi figli, ma Samuele gli disse: “Geova non ha scelto nessuno di loro”.

11 Infine Samuele chiese: “Questi sono tutti i tuoi figli?” Iesse gli rispose: “Resta ancora il più piccolo;+ sta pascolando le pecore”.+ Allora Samuele gli disse: “Mandalo a chiamare, perché non ci metteremo a mangiare finché non verrà”. 12 Perciò Iesse lo mandò a chiamare e lo fece entrare. Il ragazzo era bello, con un bel colorito e begli occhi.+ E Geova disse: “Ungilo: è lui!”+ 13 Samuele prese dunque il corno dell’olio+ e unse Davide di fronte ai suoi fratelli, e da quel giorno lo spirito di Geova agì su Davide.+ Poi Samuele partì e fece ritorno a Rama.+

14 Ora Sàul era stato abbandonato dallo spirito di Geova,+ e uno spirito cattivo da parte di Geova lo terrorizzava.*+ 15 I suoi servitori gli dissero: “Hai visto che uno spirito cattivo da parte di Dio ti terrorizza. 16 Per favore, nostro signore, comanda ai tuoi servitori che stanno alla tua presenza di cercare un uomo esperto nel suonare la cetra.*+ Ogni volta che uno spirito cattivo da parte di Dio ti affliggerà, lui la suonerà e tu ti sentirai meglio”. 17 Sàul disse dunque ai suoi servitori: “Trovatemi un uomo che sappia suonare bene e portatemelo”.

18 Un servitore disse: “Ecco, ho visto che uno dei figli di Iesse il betlemita è molto bravo a suonare, ed è un guerriero forte e coraggioso.+ Sa esprimersi bene ed è di bell’aspetto,+ e Geova è con lui”.+ 19 Sàul inviò quindi messaggeri da Iesse per dirgli: “Mandami tuo figlio Davide, che è con il gregge”.+ 20 Iesse caricò su un asino del pane, un otre di vino e un capretto, e li mandò a Sàul tramite suo figlio Davide. 21 Davide andò dunque da Sàul e rimase al suo servizio.+ Sàul gli si affezionò molto, e Davide diventò il suo scudiero. 22 Così Sàul mandò a dire a Iesse: “Ti prego di lasciare che Davide resti al mio servizio, perché ha incontrato il mio favore”. 23 Ogni volta che uno spirito cattivo da parte di Dio affliggeva Sàul, Davide prendeva la cetra* e la suonava, e Sàul trovava sollievo e lo spirito cattivo si ritirava da lui.+

17 I filistei+ chiamarono a raccolta le loro truppe* per la guerra. Si radunarono a Soco,+ nel territorio di Giuda, e si accamparono fra Soco e Azèca,+ a Èfes-Dammìm.+ 2 Quanto a Sàul e agli uomini d’Israele, si radunarono e si accamparono nella Valle* di Ela,+ e si schierarono in formazione di battaglia per affrontare i filistei. 3 I filistei si posizionarono sul monte che stava da una parte, mentre gli israeliti sul monte dall’altra; li divideva la valle.

4 Dagli accampamenti dei filistei si fece avanti il loro campione; il suo nome era Golia,+ era di Gat, ed era alto 6 cubiti e una spanna.*+ 5 Indossava un elmo di rame e una corazza* di rame fatta a scaglie sovrapposte. La corazza+ pesava 5.000 sicli.* 6 Sulle gambe portava schinieri* di rame e dietro le spalle un giavellotto+ di rame. 7 L’asta di legno della sua lancia era simile al subbio* dei tessitori,+ e la punta di ferro della lancia pesava 600 sicli;* il suo scudiero gli andava davanti. 8 Ed ecco che Golia si fermò e gridò verso lo schieramento d’Israele:+ “Perché vi siete schierati in formazione di battaglia? Non sono io il filisteo? E voi non siete i servitori di Sàul? Sceglietevi un uomo, e venga ad affrontarmi! 9 Se sarà in grado di combattere con me e mi sconfiggerà, noi diventeremo vostri servitori. Ma se sarò io il vincitore e lo ucciderò, sarete voi a diventare nostri servitori e ci servirete”. 10 Poi aggiunse: “Oggi lancio questa sfida* alle schiere d’Israele.+ Datemi un uomo, e ci batteremo!”

11 A queste parole del filisteo, Sàul e tutto Israele rimasero sconvolti e si spaventarono moltissimo.

12 Ora Davide era figlio dell’efrateo+ di Betlemme+ di Giuda che si chiamava Iesse,+ il quale aveva otto figli+ e ai giorni di Sàul era già vecchio. 13 I tre figli maggiori di Iesse erano andati in guerra con Sàul.+ Il primogenito si chiamava Eliàb,+ il secondo Abinadàb+ e il terzo Samma.+ 14 Davide era il più giovane,+ e i tre maggiori avevano seguito Sàul.

15 Davide faceva avanti e indietro da dove si trovava Sàul per badare alle pecore+ di suo padre a Betlemme. 16 Intanto il filisteo si presentava davanti agli israeliti ogni mattina e ogni sera; continuò così per 40 giorni.

17 Poi Iesse disse a suo figlio Davide: “Tieni, prendi quest’efa* di grano arrostito e queste 10 pagnotte, e portale subito ai tuoi fratelli nell’accampamento. 18 E da’ queste 10 porzioni di formaggio* al comandante;* vedi anche se i tuoi fratelli stanno bene e portami una conferma da parte loro”. 19 I suoi fratelli si trovavano con Sàul e con tutti gli altri uomini d’Israele nella Valle* di Ela+ a combattere contro i filistei.+

20 L’indomani Davide si alzò presto e affidò le pecore a qualcun altro; poi prese tutto e partì, come Iesse gli aveva comandato. Quando raggiunse l’accampamento, le truppe muovevano verso il campo di battaglia, lanciando il grido di guerra. 21 Israele e i filistei si posizionarono gli uni di fronte agli altri, schieramento contro schieramento. 22 Subito Davide lasciò al guardiano dei bagagli le cose che aveva portato, poi corse verso il campo di battaglia. Quando arrivò, chiese ai suoi fratelli se stavano bene.+

23 Mentre parlava con loro, ecco che dallo schieramento filisteo venne avanti il campione di nome Golia,+ il filisteo di Gat, il quale ripeté le solite parole,+ e Davide lo sentì. 24 Quando videro Golia, tutti gli uomini d’Israele fuggirono terrorizzati.+ 25 “Avete visto quest’uomo che si fa avanti?”, dicevano. “Viene per sfidare* Israele!+ Il re darà grandi ricchezze a chi lo sconfiggerà, e gli darà in moglie la propria figlia;+ inoltre in Israele la sua casa paterna sarà esentata da tasse e obblighi”.

26 Davide allora chiese agli uomini che gli stavano accanto: “Come verrà ricompensato l’uomo che sconfiggerà quel filisteo laggiù e riscatterà l’onore di Israele? Chi è questo filisteo incirconciso che osa farsi beffe* delle schiere dell’Iddio vivente?”+ 27 Gli uomini gli ripeterono quanto detto prima: “L’uomo che lo sconfiggerà verrà ricompensato così”. 28 Quando suo fratello maggiore Eliàb+ lo sentì parlare con gli uomini si arrabbiò e gli disse: “Cosa sei venuto a fare? A chi hai affidato quelle poche pecore nel deserto?*+ Conosco bene la tua arroganza e le tue cattive intenzioni: sei sceso solamente per vedere la battaglia!” 29 Davide replicò: “Cosa ho fatto di male? Era solo una domanda!” 30 Allora si voltò verso qualcun altro e fece la stessa domanda di prima,+ e gli fu data la stessa risposta.+

31 Qualcuno sentì quello che Davide aveva detto e andò a riferirlo a Sàul, il quale mandò a chiamarlo. 32 Davide disse a Sàul: “Nessuno deve scoraggiarsi per colpa di questo filisteo. Il tuo servitore andrà a combattere contro di lui”.+ 33 Ma Sàul gli rispose: “Tu non sei in grado di combattere contro questo filisteo, perché sei solo un ragazzo,+ mentre lui è un soldato* sin da giovane”. 34 Davide allora disse a Sàul: “Io, tuo servitore, pascolavo il gregge di mio padre, e una volta venne un leone,+ e un’altra un orso, e ciascuno portò via una pecora dal gregge. 35 Ma io li inseguii e li colpii, e strappai la preda dalla loro bocca. Quando mi si rivoltarono contro, li afferrai per la pelliccia,* li colpii e li ammazzai. 36 Uccisi sia il leone che l’orso; e questo filisteo incirconciso farà la stessa fine, perché si è fatto beffe* delle schiere dell’Iddio vivente”.+ 37 E aggiunse: “Geova, che mi liberò dalle grinfie del leone e dell’orso, mi libererà anche dalla mano di questo filisteo”.+ Sàul disse quindi a Davide: “Va’, e Geova sia con te”.

38 Sàul diede dunque a Davide le proprie vesti militari. Gli mise in testa un elmo di rame e gli fece indossare una corazza. 39 Davide cinse la spada sopra le vesti, ma quando cercò di camminare non ci riuscì, perché non era abituato a quelle cose. Disse a Sàul: “Non riesco a camminare con queste cose addosso; non ci sono abituato”. Perciò se le tolse. 40 Poi afferrò il suo bastone, scelse dal letto del torrente* cinque pietre lisce e le mise nella tasca della sua sacca da pastore; in mano aveva la sua fionda.+ Quindi si mosse verso il filisteo.

41 Il filisteo, preceduto dal suo scudiero, si avvicinava sempre più a Davide. 42 Quando lo vide bene, rise sprezzantemente di lui, perché non era che un ragazzino dal viso colorito e di bell’aspetto.+ 43 Gli disse: “Mi hai preso per un cane,+ che mi affronti con dei bastoni?” E lo maledisse invocando i suoi dèi. 44 Poi continuò: “Vieni qui, e darò la tua carne agli uccelli e agli animali selvatici!”

45 Davide replicò al filisteo: “Tu mi affronti armato di spada, lancia e giavellotto,+ ma io ti affronto nel nome di Geova degli eserciti,+ l’Iddio delle schiere d’Israele, del quale ti sei fatto beffe.*+ 46 Oggi stesso Geova ti consegnerà nelle mie mani,+ e io ti abbatterò e ti staccherò la testa; oggi stesso darò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli e agli animali selvatici; e tutta la terra saprà che c’è un Dio in Israele.+ 47 E tutti quelli che sono radunati qui* sapranno che non è con la spada né con la lancia che Geova salva,+ perché la battaglia è nelle mani di Geova,+ e lui vi farà cadere tutti in nostro potere”.+

48 Allora il filisteo si mosse e andò incontro a Davide, facendosi sempre più vicino, mentre Davide corse velocemente verso la linea di battaglia, preparandosi a incontrarlo. 49 Quindi mise la mano nella sacca, prese una pietra e la lanciò con la fionda, colpendo il filisteo in fronte. La pietra gli si conficcò nella fronte, e lui crollò con la faccia a terra.+ 50 Così Davide sconfisse il filisteo con una fionda e una pietra. Benché nella sua mano non ci fosse una spada, colpì il filisteo e lo uccise.+ 51 E continuò a correre finché gli fu sopra. Afferrò la spada del filisteo,+ gliela estrasse dal fodero e si assicurò che fosse morto tagliandogli la testa. Quando videro che il loro campione era morto, i filistei si diedero alla fuga.+

52 Allora gli uomini d’Israele e di Giuda si alzarono urlando a gran voce e inseguirono i filistei dalla valle+ fino alle porte di Ècron.+ I filistei uccisi giacevano lungo la strada di Saaràim,+ fino a Gat e a Ècron. 53 Poi gli israeliti tornarono dall’inseguimento e saccheggiarono gli accampamenti filistei.

54 Davide prese la testa del filisteo e la portò a Gerusalemme; le sue armi, invece, le mise nella propria tenda.+

55 Nel momento in cui aveva visto Davide andare incontro al filisteo, Sàul aveva chiesto ad Àbner,+ il capo dell’esercito: “Àbner, di chi è figlio questo ragazzo?”+ Àbner gli aveva risposto: “Com’è vero che tu vivi,* o re, non lo so”. 56 E il re aveva detto: “Scopri di chi è figlio”. 57 Perciò, non appena Davide tornò dopo la vittoria sul filisteo, Àbner lo prese e lo portò da Sàul mentre aveva ancora la testa del filisteo+ in mano. 58 Sàul gli domandò: “Di chi sei figlio, ragazzo?”, al che Davide rispose: “Sono figlio del tuo servitore Iesse+ il betlemita”.+

18 Non appena Davide ebbe finito di parlare con Sàul, Gionatan+ si sentì legato a lui da una profonda amicizia,* e cominciò ad amarlo come sé stesso.*+ 2 Da quel giorno Sàul tenne Davide con sé, e non lo lasciò tornare a casa di suo padre.+ 3 E Gionatan e Davide fecero un patto,+ perché Gionatan amava Davide come sé stesso.+ 4 Gionatan poi si tolse il manto senza maniche che indossava e lo diede a Davide, insieme alle sue vesti militari, alla spada, all’arco e alla cintura. 5 E Davide cominciò ad andare in missione, e aveva successo*+ ovunque Sàul lo mandasse. Così Sàul lo mise a capo degli uomini di guerra,+ e la cosa fece piacere a tutto il popolo e ai servitori di Sàul.

6 Quando Davide e gli altri uomini tornavano dopo una vittoria sui filistei, da tutte le città d’Israele le donne uscivano incontro al re Sàul, cantando+ e danzando al suono di tamburelli+ e strumenti a corda, con grande gioia. 7 Esultanti, le donne cantavano:

“Sàul ha ucciso le sue migliaia,

e Davide le sue decine di migliaia!”+

8 Sentendo questo canto, Sàul ne fu irritato e si arrabbiò moltissimo.+ “A Davide hanno attribuito decine di migliaia, mentre a me hanno attribuito migliaia”, disse. “Resta solo da dargli il regno!”+ 9 E da quel giorno Sàul guardò Davide con sospetto.

10 Il giorno dopo, Sàul fu afflitto da uno spirito cattivo da parte di Dio+ e cominciò a comportarsi in modo strano* dentro la casa, mentre Davide suonava la cetra*+ come in altre occasioni. Sàul teneva in mano una lancia,+ 11 e la scagliò+ dicendo tra sé: “Inchioderò Davide al muro!” Ma Davide gli sfuggì due volte. 12 Allora Sàul cominciò a temere Davide, perché Geova era con Davide,+ mentre da lui si era ritirato.+ 13 Perciò allontanò Davide dalla sua presenza e lo nominò comandante,* e Davide guidava le truppe in battaglia;*+ 14 aveva successo*+ in tutto ciò che faceva, e Geova era con lui.+ 15 Quando vide che Davide aveva tanto successo, Sàul ebbe paura di lui. 16 Tutto Israele e Giuda, invece, amavano Davide, perché li guidava nelle azioni militari.

17 In seguito Sàul disse a Davide: “Ecco Meràb,+ la mia figlia maggiore; te la darò in moglie.+ Tu, però, devi continuare a mettere il tuo coraggio al mio servizio e a combattere le guerre di Geova”.+ In realtà pensava: “Non dev’essere la mia mano a colpirlo. Sarà quella dei filistei a farlo”.+ 18 Davide gli rispose: “Chi sono io in Israele, e chi sono i miei parenti, la famiglia di mio padre, che io possa diventare genero del re?”+ 19 Tuttavia, quando fu il momento di darla in sposa a Davide, Meràb figlia di Sàul era già diventata la moglie di Adrièl+ il meolatita.

20 Ora Mìcal,+ figlia di Sàul, era innamorata di Davide. Quando lo riferirono a Sàul, lui ne fu contento 21 e pensò: “Gliela darò per tendergli una trappola, in modo che cada nelle mani dei filistei”.+ Così disse a Davide una seconda volta: “Oggi stringerai un’alleanza matrimoniale con me”.* 22 Poi ordinò ai suoi servitori: “Parlate in privato con Davide e ditegli: ‘Ecco, sei entrato nelle grazie del re, e tutti i suoi servitori ti amano. Perciò ora stringi un’alleanza matrimoniale con il re’”. 23 Quando i servitori di Sàul gli riferirono queste cose, Davide disse: “Pensate che sia facile per me che sono un uomo povero e di umili origini stringere un’alleanza matrimoniale con il re?”+ 24 E i servitori riferirono a Sàul: “Questo è quanto ha detto Davide”.

25 Allora Sàul disse: “Dite così a Davide: ‘Il re non pretende nessun prezzo della sposa,+ a eccezione di 100 prepuzi+ di filistei per vendicarsi dei suoi nemici’”. Il piano di Sàul, infatti, era che Davide morisse per mano dei filistei. 26 Quando i servitori gli riferirono quel messaggio, Davide fu contento di poter stringere un’alleanza matrimoniale con il re.+ E prima che scadesse il tempo stabilito 27 partì insieme ai suoi uomini e uccise 200 filistei, dopodiché portò al re il numero richiesto di prepuzi per stringere l’alleanza matrimoniale con lui. Sàul gli diede dunque sua figlia Mìcal in moglie.+ 28 Sàul si rese conto che Geova era con Davide+ e che sua figlia Mìcal lo amava.+ 29 Così ebbe ancora più paura di Davide, e per il resto della sua vita gli fu nemico.+

30 Tutte le volte che i capi dei filistei uscivano per far guerra, Davide aveva più successo* di tutti i servitori di Sàul,+ e il suo nome diventò molto famoso.+

19 In seguito Sàul parlò a suo figlio Gionatan e a tutti i suoi servitori della sua intenzione di uccidere Davide.+ 2 Ma Gionatan, figlio di Sàul, era molto legato a Davide,+ perciò lo avvisò: “Mio padre Sàul vuole farti mettere a morte. Domattina sta’ attento, ti prego! Va’ a nasconderti da qualche parte e rimani lì. 3 Io uscirò con mio padre e gli starò accanto nel campo in cui sarai tu. Parlerò di te a mio padre e, se scoprirò qualcosa, te lo farò sapere di sicuro”.+

4 Gionatan dunque parlò bene di Davide+ a suo padre Sàul. Gli disse: “O re, non peccare contro il tuo servitore Davide. Lui non ha peccato contro di te; anzi, quello che ha fatto per te ti è tornato utile. 5 Ha rischiato la vita* per abbattere il filisteo,+ e così Geova ha dato una grande vittoria* a tutto Israele. Tu l’hai visto e te ne sei rallegrato moltissimo! Allora perché devi peccare contro sangue innocente facendo uccidere Davide senza motivo?”+ 6 Sàul diede ascolto a Gionatan e giurò: “Com’è vero che Geova vive, non sarà messo a morte”. 7 Gionatan chiamò poi Davide e gli riferì tutto, dopodiché lo accompagnò da Sàul. E Davide continuò a servire il re come in precedenza.+

8 Di nuovo scoppiò la guerra, e Davide andò a combattere contro i filistei; ne fece una grande strage, e quelli si diedero alla fuga davanti a lui.

9 Ora Sàul era seduto in casa con la lancia in mano mentre Davide suonava la cetra,*+ quando fu sopraffatto da uno spirito cattivo da parte di Geova.+ 10 Allora cercò di inchiodare Davide al muro con la lancia, ma lui si scansò e la lancia si conficcò nel muro. Quella notte Davide fuggì e si mise in salvo. 11 Più tardi Sàul mandò degli uomini a casa di Davide per sorvegliarla, con l’intenzione di farlo mettere a morte la mattina dopo.+ Ma la moglie di Davide, Mìcal, lo avvertì: “Se non ti metti in salvo* stanotte, domani sarai un uomo morto”. 12 E subito fece scendere Davide dalla finestra, così che potesse correre via e salvarsi. 13 Poi prese una statua di terafìm* e la mise sul letto; al posto della testa mise un panno di pelo di capra, e coprì tutto con una veste.

14 Quando Sàul mandò i suoi uomini a prendere Davide, lei disse: “È malato”. 15 Sàul a sua volta mandò gli uomini a controllare, e disse: “Portatemelo qui con tutto il letto, perché devo metterlo a morte”.+ 16 Allora gli uomini entrarono, ma nel letto trovarono la statua e, al posto della testa, il panno di pelo di capra. 17 Sàul chiese a Mìcal: “Perché mi hai imbrogliato così e hai fatto fuggire il mio nemico+ permettendogli di mettersi in salvo?” E Mìcal rispose: “Lui mi ha detto: ‘Se non mi lasci andare, ti uccido!’”

18 Nel frattempo Davide era fuggito e si era messo in salvo. Giunto da Samuele a Rama,+ gli raccontò tutto quello che Sàul gli aveva fatto. Poi lui e Samuele se ne andarono e si stabilirono a Naiòt.+ 19 La cosa fu riferita a Sàul: “Ecco, Davide si trova a Naiòt di Rama”. 20 Immediatamente Sàul mandò uomini a catturare Davide. Quando gli uomini di Sàul videro i membri anziani dei profeti che profetizzavano e Samuele che li presiedeva, lo spirito di Dio agì su di loro, e anche loro cominciarono a comportarsi da profeti.

21 Sàul ne fu informato e subito mandò altri uomini, e anche loro iniziarono a comportarsi da profeti. Allora ne mandò altri ancora, un terzo gruppo, e anche questi cominciarono a comportarsi da profeti. 22 Infine andò lui stesso a Rama. Arrivato alla grande cisterna che si trova a Secu, chiese: “Dove sono Samuele e Davide?” Gli risposero: “Sono a Naiòt+ di Rama”. 23 E lungo la strada per Naiòt di Rama, lo spirito di Dio agì anche su di lui. E Sàul continuò il cammino comportandosi da profeta finché non raggiunse Naiòt di Rama. 24 Anche lui si spogliò e si comportò da profeta davanti a Samuele, e rimase steso lì nudo* tutto il giorno e tutta la notte. Ecco perché c’è il detto: “Anche Sàul è un profeta?”+

20 Poi Davide fuggì da Naiòt di Rama. Andò da Gionatan e gli chiese: “Che cosa ho fatto di male?+ Qual è la mia colpa, e che peccato ho commesso contro tuo padre che vuole la mia morte?”* 2 Gionatan gli disse: “È una cosa assurda! Tu non morirai!+ Ascolta: mio padre non fa nulla, né di grande né di piccolo, senza dirmelo. Perché mai dovrebbe nascondermi questo? Non succederà”. 3 Ma Davide replicò giurando: “Tuo padre sa sicuramente che tieni a me+ e avrà detto: ‘Gionatan non deve saperlo, o ne soffrirebbe’. Ma com’è vero che Geova vive e che tu* vivi, sono a un passo dalla morte!”+

4 Gionatan rispose a Davide: “Qualunque cosa tu* mi dica, la farò”. 5 Allora Davide gli disse: “Domani è la luna nuova,+ e ci si aspetta che io sieda alla tavola del re; lasciami andare, e io mi nasconderò nella campagna fino a dopodomani sera. 6 Se tuo padre noterà la mia assenza, dirai: ‘Davide mi ha pregato di lasciarlo andare subito a Betlemme,+ la sua città, perché là si offrirà un sacrificio annuale per tutta la famiglia’.+ 7 Se dirà: ‘Va bene!’, allora la sua risposta significherà pace per il tuo servitore. Se invece si infurierà, puoi star certo che è intenzionato a farmi del male. 8 Mostra amore leale al tuo servitore,+ perché con il tuo servitore hai stretto un patto davanti a Geova.+ Ma se sono colpevole,+ mettimi a morte tu stesso. Per quale ragione dovresti consegnarmi a tuo padre?”

9 Ma Gionatan disse: “Non devi neanche pensarla una cosa del genere! Se io venissi a sapere che mio padre ha intenzione di farti del male, non credi che te lo direi?”+ 10 Quindi Davide chiese a Gionatan: “E se tuo padre reagisce male, chi mi avvertirà?” 11 Gionatan gli rispose: “Vieni, andiamo fuori nella campagna”. Così i due uscirono. 12 E Gionatan disse a Davide: “Geova, l’Iddio d’Israele, mi sia testimone che domani o dopodomani, verso quest’ora, cercherò di capire le intenzioni di mio padre. Se è ben disposto nei tuoi confronti, ti manderò un messaggio per fartelo sapere. 13 Ma nel caso che mio padre voglia farti del male, Geova mi punisca e lo faccia con severità se non te lo farò sapere e non ti lascerò andar via sano e salvo. Geova sia con te+ come è stato con mio padre.+ 14 E tu, finché sarò vivo e anche dopo la mia morte, non mi tratterai con lo stesso amore leale che ha Geova?+ 15 Non smettere mai di trattare la mia casa con amore leale,+ neppure quando Geova avrà spazzato via dalla faccia della terra tutti i tuoi nemici”. 16 Così Gionatan fece un patto con la casa di Davide, dicendo: “Geova chiederà conto ai nemici di Davide”. 17 E Gionatan fece di nuovo giurare Davide in nome del suo affetto per lui, perché lo amava come sé stesso.*+

18 Poi Gionatan gli disse: “Domani è la luna nuova,+ e visto che il tuo posto sarà vuoto la tua assenza si noterà, 19 e dopodomani si noterà ancora di più; tu dovrai venire qui dove ti sei nascosto quel giorno* e dovrai restare vicino a questa pietra. 20 Io tirerò tre frecce a fianco della pietra, come se stessi mirando a un bersaglio. 21 Poi manderò il mio servitore a cercare le frecce. Se gli dirò: ‘Guarda, le frecce sono più vicine rispetto a dove sei, prendile’, allora potrai tornare, perché, com’è vero che Geova vive, vorrà dire che per quanto ti riguarda la situazione è tranquilla e non c’è pericolo. 22 Ma se al ragazzo dirò: ‘Guarda, le frecce sono più in là rispetto a dove sei’, allora vattene, perché Geova ti manda via. 23 Quanto alla promessa che ci siamo fatti,+ Geova sia testimone fra me e te per sempre”.+

24 Davide quindi si nascose nella campagna. Quando fu la luna nuova, il re si mise a tavola per mangiare.+ 25 Si sedette al solito posto vicino al muro; Gionatan gli stava di fronte e Àbner+ gli sedeva di fianco, mentre il posto di Davide era vuoto. 26 Quel giorno Sàul non disse nulla, perché pensò: “Sarà successo qualcosa per cui non è puro.+ Sì, dev’essere impuro”. 27 Ma l’indomani, il giorno dopo la luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Perciò Sàul chiese a suo figlio Gionatan: “Perché il figlio di Iesse+ non è venuto a mangiare né ieri né oggi?” 28 Gionatan gli rispose: “Davide mi ha pregato di dargli il permesso di andare a Betlemme.+ 29 Ha detto: ‘Per piacere, lasciami andare, perché la mia famiglia deve offrire un sacrificio in città e mio fratello mi ha mandato a chiamare. Perciò ti prego, se godo del tuo favore, permettimi di assentarmi per vedere i miei fratelli’. È per questo che non è venuto alla tavola del re”. 30 Allora Sàul si infuriò con Gionatan e gli disse: “Figlio di una donna ribelle! Credi che non sappia che ti stai mettendo dalla parte del figlio di Iesse, facendo vergogna a te stesso e a tua madre?* 31 Finché il figlio di Iesse sarà vivo su questa terra, tu e il tuo regno non sarete al sicuro.+ Perciò adesso manda qualcuno a prenderlo e portamelo, perché deve morire”.*+

32 Gionatan replicò a suo padre Sàul: “Perché dev’essere messo a morte?+ Cosa ha fatto?” 33 A quel punto Sàul scagliò la lancia per colpirlo;+ e Gionatan capì che suo padre era deciso a uccidere Davide.+ 34 Immediatamente si alzò da tavola furibondo; e il giorno dopo la luna nuova non toccò cibo, perché era addolorato per Davide+ ed era stato umiliato da suo padre.

35 Al mattino Gionatan uscì nella campagna per andare all’appuntamento con Davide; con lui c’era un giovane servitore.+ 36 Disse al servitore: “Corri a recuperare le frecce che tiro”. Il servitore si mise a correre, e Gionatan tirò la freccia in modo da oltrepassarlo. 37 Quando il servitore raggiunse il punto in cui si trovava la freccia che aveva tirato, gli gridò: “La freccia è più in là di dove sei!” 38 E gli diceva: “Sbrigati, fa’ presto! Non perdere tempo!” Il servitore raccolse le frecce e tornò dal suo padrone, 39 ma non si rese conto di nulla; solo Gionatan e Davide sapevano cosa stava succedendo. 40 Poi Gionatan diede le sue armi al servitore e gli disse: “Va’, portale in città”.

41 Quando il servitore se ne andò, Davide venne fuori da un luogo lì vicino che si trovava a sud. Si inginocchiò con il viso a terra e si prostrò tre volte. Poi si baciarono e piansero l’uno per l’altro, ma fu Davide a piangere di più. 42 Gionatan disse a Davide: “Va’ in pace, perché entrambi abbiamo giurato+ nel nome di Geova dicendo così: ‘Geova sia testimone fra me e te, e fra i miei discendenti* e i tuoi, per sempre’”.+

Dopodiché Davide si alzò e se ne andò, mentre Gionatan tornò in città.

21 In seguito Davide andò a Nob+ dal sacerdote Ahimèlec. Nel vedere Davide, Ahimèlec tremò per la paura e gli chiese: “Perché sei solo? Come mai non c’è nessuno con te?”+ 2 Davide rispose al sacerdote: “Il re mi ha incaricato di fare una cosa; mi ha detto: ‘Nessuno deve sapere nulla della missione che ti ho affidato e delle mie istruzioni’. E ho dato appuntamento ai miei uomini in un certo luogo. 3 Se ora ti ritrovi cinque pagnotte, o qualunque altra cosa da mangiare, dammele”. 4 Ma il sacerdote gli rispose: “Non ho pane comune; ho solo pane santo,+ a patto che i tuoi uomini si siano tenuti lontani dalle donne”.*+ 5 Davide disse al sacerdote: “Ci siamo sicuramente tenuti lontani dalle donne, come le altre volte in cui sono uscito per un’azione militare.+ Se i corpi degli uomini sono santi nelle missioni comuni, quanto più devono esserlo oggi!” 6 Allora il sacerdote gli diede il pane santo;+ lì infatti c’era solo il pane di presentazione che era stato tolto dalla presenza di Geova e sostituito con pane fresco nel giorno stabilito.

7 Quel giorno era presente, trattenuto lì davanti a Geova, un servitore di Sàul che si chiamava Dòeg;+ era edomita+ e stava a capo dei pastori di Sàul.

8 Davide disse poi ad Ahimèlec: “Hai a portata di mano una lancia o una spada? Non ho preso né la spada né le armi, perché la missione che il re mi ha affidato era urgente”. 9 Il sacerdote gli rispose: “C’è la spada di Golia+ il filisteo, che hai ucciso nella Valle* di Ela.+ Sta lì, dietro l’efod,+ avvolta in un panno. Se vuoi, puoi prenderla, perché è l’unica che c’è”. Davide disse: “Non ce n’è una come questa. Dammela”.

10 Quello stesso giorno Davide partì e continuò la sua fuga+ da Sàul; alla fine giunse da Àchis, il re di Gat.+ 11 “Ma questo non è Davide, il re del paese?”, dissero ad Àchis i suoi servitori. “Era lui che celebravano quando danzavano e cantavano:

‘Sàul ha ucciso le sue migliaia,

e Davide le sue decine di migliaia!’”+

12 Davide si preoccupò per quelle parole, ed ebbe molta paura+ di Àchis, re di Gat. 13 Perciò davanti a loro fece finta di non essere sano di mente,+ e in loro presenza* si comportò come un folle: faceva segni sui battenti della porta della città e si lasciava colare la saliva sulla barba. 14 Infine Àchis disse ai suoi servitori: “Lo vedete che quest’uomo è pazzo! Perché me l’avete portato? 15 Non ne ho già abbastanza di pazzi, che mi dovete portare anche questo a fare il matto in mia presenza? Deve proprio entrare in casa mia?”

22 Poi Davide se ne andò da lì+ e si rifugiò nella caverna di Adullàm.+ Quando lo vennero a sapere, i suoi fratelli e l’intera casa di suo padre scesero da lui. 2 E tutti quelli che erano in difficoltà o indebitati o scontenti* gli si radunarono intorno, e lui divenne il loro capo. Erano circa 400 uomini.

3 In seguito Davide andò a Mizpe di Mòab, e disse al re di Mòab:+ “Per favore, lascia che mio padre e mia madre stiano qui con voi finché non saprò cosa farà Dio per me”. 4 Così li lasciò presso il re di Mòab, e loro stettero lì per tutti i giorni che Davide rimase nel proprio rifugio.+

5 Il profeta Gad+ disse poi a Davide: “Non rimanere in quel rifugio. Va’ via da lì; va’ nel paese di Giuda”.+ Perciò Davide se ne andò e raggiunse la foresta di Èret.

6 Sàul venne a sapere che Davide e gli uomini con lui erano stati individuati. In quel momento Sàul si trovava a Ghibèa,+ seduto sotto il tamarisco sull’altura, con la lancia in mano; tutti i suoi servitori gli stavano intorno. 7 Sàul disse dunque ai suoi servitori attorno a lui: “Voi beniaminiti, ascoltatemi. Anche il figlio di Iesse+ darà a tutti voi campi e vigne? Vi nominerà tutti capi di migliaia e capi di centinaia?+ 8 Avete tutti cospirato contro di me! Quando addirittura mio figlio ha stretto un patto con il figlio di Iesse,+ nessuno mi ha informato! Nemmeno uno di voi si preoccupa per me e mi dice che mio figlio ha spinto il mio servitore a tramare contro di me, come sta accadendo proprio adesso!”

9 Allora Dòeg+ l’edomita, che stava lì a capo dei servitori di Sàul, rispose:+ “Ho visto il figlio di Iesse venire a Nob da Ahimèlec, figlio di Ahitùb.+ 10 Ahimèlec ha consultato Geova per lui e gli ha dato delle provviste. Gli ha perfino consegnato la spada di Golia il filisteo”.+ 11 Immediatamente il re convocò il sacerdote Ahimèlec, figlio di Ahitùb, e tutti i sacerdoti della casa di suo padre, che erano a Nob. Così vennero tutti dal re.

12 Sàul ora disse: “Ascoltami, figlio di Ahitùb!” E l’altro rispose: “Eccomi, mio signore”. 13 Sàul gli disse: “Perché tu e il figlio di Iesse avete cospirato contro di me? Gli hai dato del pane e una spada, e hai consultato Dio in suo favore. Lui mi è nemico e trama contro di me, e lo sta facendo proprio ora”. 14 Ahimèlec replicò al re: “Chi, fra tutti i tuoi servitori, è fidato* come Davide?+ È il genero del re;+ è capo della tua guardia del corpo, ed è onorato nella tua casa.+ 15 Questa non è affatto la prima volta che consulto Dio in suo favore.+ Quello di cui parli è inconcepibile per me! Il re non accusi di nulla né me né l’intera casa di mio padre, perché io, tuo servitore, non sapevo assolutamente niente di tutta questa faccenda”.+

16 Ma il re disse: “Morirai di certo,+ Ahimèlec, tu e tutta la casa di tuo padre”.+ 17 Poi disse alle guardie* intorno a lui: “Andate, uccidete i sacerdoti di Geova, perché si sono messi dalla parte di Davide! Sapevano che era un fuggiasco e non mi hanno informato!” Ma i servitori del re non vollero toccare i sacerdoti di Geova. 18 Allora il re disse a Dòeg:+ “Va’ tu a uccidere i sacerdoti!” Subito Dòeg l’edomita+ andò e assalì lui i sacerdoti. Quel giorno mise a morte 85 uomini che indossavano l’efod di lino.+ 19 Colpì con la spada anche Nob,+ la città dei sacerdoti; passò a fil di spada uomini e donne, bambini e lattanti, tori, asini e pecore.

20 Comunque Abiatàr,+ uno dei figli di Ahimèlec, figlio di Ahitùb, riuscì a mettersi in salvo e fuggì per unirsi a Davide. 21 “Sàul ha ucciso i sacerdoti di Geova”, riferì a Davide. 22 E Davide gli disse: “Quel giorno+ ero sicuro che Dòeg l’edomita lo avrebbe detto a Sàul, perché era lì. Sono personalmente responsabile della morte di tutti quelli* della casa di tuo padre. 23 Resta con me. Non aver paura, perché chiunque vuole la tua morte* vuole anche la mia; sei sotto la mia protezione”.+

23 In seguito riferirono a Davide: “I filistei stanno combattendo contro Chèila,+ e stanno saccheggiando le aie”. 2 Allora Davide consultò Geova:+ “Devo andare? Sconfiggerò i filistei?” Geova disse a Davide: “Va’, sconfiggi i filistei e libera Chèila”. 3 Ma i suoi uomini gli dissero: “Ecco, abbiamo paura adesso che siamo qui in Giuda,+ figuriamoci se andiamo lì a Chèila a combattere le schiere filistee!”+ 4 Perciò Davide consultò di nuovo Geova.+ E Geova gli rispose: “Va’, scendi a Chèila, perché ti darò in mano i filistei”.+ 5 Davide andò dunque con i suoi uomini a Chèila e combatté contro i filistei; portò via il loro bestiame e fece una grande strage. Fu così che Davide liberò gli abitanti di Chèila.+

6 (Abiatàr,+ figlio di Ahimèlec, aveva con sé un efod quando si era rifugiato da Davide a Chèila.) 7 Ora riferirono a Sàul: “Davide è a Chèila”. Allora lui disse: “Dio me l’ha consegnato,*+ perché si è messo in trappola da solo rinchiudendosi in una città con porte e sbarre”. 8 Sàul chiamò dunque tutto il popolo alle armi per scendere a Chèila ad assediare Davide e i suoi uomini. 9 Venuto a sapere che Sàul aveva un piano contro di lui, Davide disse al sacerdote Abiatàr: “Porta qui l’efod”.+ 10 Poi disse: “O Geova, Dio d’Israele, il tuo servitore è venuto a sapere che Sàul intende muovere contro la città di Chèila e distruggerla per causa mia.+ 11 I signori* di Chèila mi consegneranno nelle sue mani? Sàul verrà proprio come il tuo servitore ha sentito? O Geova, Dio d’Israele, ti prego, dillo al tuo servitore”. E Geova disse: “Verrà”. 12 Quindi Davide chiese: “I signori di Chèila consegneranno me e i miei uomini nelle mani di Sàul?” E Geova rispose: “Vi consegneranno”.

13 Subito Davide e i suoi uomini, che erano circa 600,+ lasciarono Chèila, spostandosi da un luogo all’altro dove potevano. Quando gli dissero che Davide era fuggito da Chèila, Sàul non andò al suo inseguimento. 14 Davide rimase nel deserto in luoghi impervi, nella regione montuosa del deserto di Zif.+ Sàul era costantemente alla sua ricerca,+ ma Geova non lasciò che Davide cadesse nelle sue mani. 15 E mentre stava a Òres, nel deserto di Zif, Davide sapeva che* Sàul era partito con l’intenzione di ucciderlo.*

16 Ora Gionatan, il figlio di Sàul, andò da Davide a Òres e lo incoraggiò, aiutandolo a trovare forza* in Geova.+ 17 Gli disse: “Non temere, perché mio padre Sàul non ti troverà! E tu sarai re su Israele+ e io ti sarò secondo; questo lo sa anche mio padre Sàul”.+ 18 Dopodiché i due strinsero un patto+ davanti a Geova. Poi Davide rimase a Òres, mentre Gionatan tornò a casa.

19 In seguito gli uomini di Zif salirono a Ghibèa+ e dissero a Sàul: “Davide si nasconde nelle nostre vicinanze,+ in luoghi impervi nella zona di Òres,+ sul colle di Achìla,+ che è a sud* di Gesìmon.*+ 20 O re, scendi in qualunque momento tu* desideri, e noi lo consegneremo nelle tue mani”.+ 21 Sàul rispose: “Geova vi benedica per il fatto che avete avuto compassione di me. 22 Per favore, andate e cercate di accertare con esattezza dove si trova e chi lo ha visto lì, perché mi è stato detto che è molto astuto. 23 Scoprite dove sono tutti i suoi nascondigli e tornate da me con le prove. A quel punto verrò con voi e, se Davide è nel paese, lo cercherò fra tutte le migliaia* di Giuda”.

24 Così quelli partirono e andarono a Zif+ precedendo Sàul. Nel frattempo Davide e i suoi uomini erano nel deserto di Maòn,+ nell’Àraba+ a sud di Gesìmon.* 25 Poi Sàul andò a cercarlo con i suoi uomini.+ Quando ne fu informato, Davide scese subito alla rupe,+ rimanendo nel deserto di Maòn. Sàul lo venne a sapere e lo inseguì nel deserto di Maòn. 26 A un certo punto Sàul si trovò da un lato del monte e Davide con i suoi uomini dall’altro. Davide e i suoi uomini stavano fuggendo+ per non cadere nelle mani di Sàul, mentre Sàul e i suoi li stavano accerchiando per catturarli.+ 27 Poi però arrivò un messaggero che disse a Sàul: “Vieni subito, perché i filistei hanno fatto un’incursione nel paese!” 28 Allora Sàul smise di inseguire Davide+ e andò ad affrontare i filistei. Perciò quel luogo fu chiamato Rupe della Separazione.

29 Quindi Davide andò via di là e si stabilì nei luoghi impervi di En-Ghedi.+

24 Non appena Sàul tornò dall’inseguimento dei filistei, gli fu riferito: “Ecco, Davide è nel deserto di En-Ghedi”.+

2 Perciò Sàul prese 3.000 uomini scelti da tutto Israele e andò a cercare Davide e i suoi uomini su per i dirupi delle capre di montagna. 3 Raggiunse così i recinti di pietra per le pecore lungo la strada. Lì c’era una caverna, e Sàul vi entrò per fare i suoi bisogni;* in fondo alla caverna+ stavano seduti Davide e i suoi uomini. 4 Questi ultimi dissero a Davide: “Oggi è il giorno in cui Geova ti dice: ‘Ecco, ti do in mano il tuo nemico;+ puoi fargli quello che ti sembra giusto’”. Davide si alzò e, senza farsi scoprire, tagliò il lembo del manto senza maniche di Sàul. 5 Poi però sentì che il cuore*+ lo condannava per aver tagliato il lembo del manto di Sàul. 6 Così disse ai suoi uomini: “Dal punto di vista di Geova è inconcepibile che io faccia una cosa del genere al mio signore, l’unto di Geova, e che la mia mano lo colpisca, perché è l’unto di Geova”.+ 7 Con queste parole Davide trattenne* i suoi uomini e non permise loro di assalire Sàul. Quanto a Sàul, uscì dalla caverna e proseguì per la sua strada.

8 Poi Davide venne fuori dalla caverna e gridò a Sàul: “Mio signore il re!”+ Quando Sàul si girò, Davide si inginocchiò con il viso a terra 9 e gli disse: “Perché ascolti quelli che ti dicono: ‘Davide cerca di farti del male’?+ 10 Oggi hai visto con i tuoi propri occhi che Geova ti aveva consegnato nelle mie mani mentre eri nella caverna. E qualcuno mi aveva detto di ucciderti,+ ma io ho avuto pietà di te e ho detto: ‘La mia mano non colpirà il mio signore, perché è l’unto di Geova’.+ 11 Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo manto senza maniche nella mia mano! Quando ho tagliato il lembo del tuo manto non ti ho ucciso. Ora puoi vedere e renderti conto che non ho intenzione di farti del male o di ribellarmi e che non ho peccato contro di te.+ Tu invece mi dai la caccia per togliermi la vita.*+ 12 Sia Geova a giudicare tra me e te,+ e sia Geova a vendicarmi per quello che mi hai fatto;+ ma la mia mano non ti colpirà.+ 13 Come dice l’antico proverbio, ‘dai malvagi viene la malvagità’; ma la mia mano non ti colpirà. 14 Contro chi è uscito il re d’Israele? Chi sta inseguendo? Un cane morto? Una semplice pulce?+ 15 Sia Geova il giudice! Lui giudicherà fra me e te; valuterà le cose e sosterrà la mia causa;+ mi giudicherà e mi libererà dalla tua mano”.

16 Nel momento in cui Davide finì di pronunciare queste parole, Sàul gli disse: “Davide, figlio mio, è la tua voce?”+ E scoppiò a piangere. 17 Poi aggiunse: “Tu sei più giusto di me, perché tu mi hai fatto del bene, mentre io ti ho ripagato con il male.+ 18 E oggi tu mi hai mostrato questo bene non uccidendomi, benché Geova mi avesse consegnato nelle tue mani.+ 19 Chi è quell’uomo che incontra un suo nemico e lo lascia andare via? Geova ti ricompenserà+ per quello che oggi hai fatto a me. 20 Ed ecco, io sono certo che tu sarai re+ e che il regno d’Israele resterà stabilmente nelle tue mani. 21 Ora giurami su Geova+ che non annienterai i miei discendenti* dopo di me e che non cancellerai il mio nome dalla casa di mio padre”.+ 22 Allora Davide fece questo giuramento a Sàul, dopodiché Sàul tornò a casa sua.+ Davide e i suoi uomini invece salirono al loro rifugio.+

25 Avvenne poi che Samuele+ morì e tutto Israele si radunò per piangerlo e seppellirlo presso la sua casa, a Rama.+ Quindi Davide partì e scese verso il deserto di Pàran.

2 Ora a Maòn+ viveva un uomo molto ricco, che aveva la propria attività a Càrmel;+ aveva 3.000 pecore e 1.000 capre, e in quel periodo si trovava a Càrmel per tosare le pecore. 3 Il suo nome era Nàbal,+ e sua moglie si chiamava Abigàil.+ Lei era saggia e bella, ma suo marito, che era un calebita,+ era rude e malvagio.+ 4 Nel deserto Davide venne a sapere che Nàbal stava tosando le pecore. 5 Così mandò 10 uomini da lui con queste istruzioni: “Salite a Càrmel, e quando arrivate da Nàbal chiedetegli a nome mio come sta. 6 Poi ditegli: ‘Pace a te, alla tua casa e a tutto quello che ti appartiene! 7 Ho sentito che sei impegnato nella tosatura. Quando i tuoi pastori sono stati con noi, non abbiamo fatto loro niente di male,+ e per tutto il tempo che sono stati a Càrmel non è stato loro sottratto nulla. 8 Chiedi pure ai tuoi uomini e te lo diranno. Possano i miei uomini incontrare il tuo favore, perché siamo venuti in un’occasione gioiosa.* Ti prego, da’ ai tuoi servitori e a tuo figlio Davide qualunque cosa tu abbia da offrire’”.+

9 Gli uomini andarono dunque da Nàbal e gli dissero tutte queste cose a nome di Davide. Quando ebbero finito, 10 Nàbal rispose loro: “Chi è Davide, e chi è il figlio di Iesse? Al giorno d’oggi sono tanti i servitori che scappano via dai loro padroni.+ 11 E io dovrei prendere il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellato per i miei tosatori e darli a gente che viene da chissà dove?”

12 A quelle parole, gli uomini di Davide fecero ritorno e gli riferirono tutto. 13 Davide disse immediatamente ai suoi: “Cingete tutti la spada!”+ Tutti cinsero dunque la spada, e anche Davide cinse la sua; 400 circa partirono con Davide, mentre 200 rimasero con i bagagli.

14 Nel frattempo, un servitore riferì la cosa ad Abigàil, moglie di Nàbal, dicendo: “Ecco, Davide ha mandato messaggeri dal deserto a salutare il nostro padrone, ma lui ha urlato loro degli insulti.+ 15 Quegli uomini erano stati molto buoni con noi. Per tutto il tempo che siamo stati nei campi con loro non ci hanno mai fatto niente di male, e non ci è stato sottratto nulla.+ 16 Sono stati come un muro difensivo intorno a noi, di notte e di giorno, per tutto il tempo che ci siamo trovati con loro a pascere il gregge. 17 Ora pensa a cosa fare, perché sul nostro padrone e su tutta la sua casa sta per abbattersi il disastro,+ e lui è un tale buono a nulla+ che non gli si può parlare”.

18 Allora Abigàil+ prese in fretta 200 pagnotte, 2 grosse giare di vino, 5 pecore pronte da cucinare, 5 sea* di grano arrostito, 100 schiacciate d’uva passa e 200 schiacciate di fichi secchi, e caricò il tutto sugli asini.+ 19 Poi disse ai servitori: “Voi andate avanti, e io vi seguo”. A suo marito Nàbal, però, non disse nulla.

20 Mentre Abigàil, in groppa al suo asino, scendeva nascosta dal monte, Davide e i suoi uomini venivano nella sua direzione, e così lei li incontrò. 21 Davide stava dicendo: “Non è servito a niente che io abbia protetto tutto ciò che appartiene a questo individuo nel deserto. Non gli è sparito nulla,+ e lui mi ripaga il bene con il male.+ 22 Dio faccia lo stesso e persino peggio ai nemici di Davide,* se permetterò che domattina anche uno solo dei suoi uomini* sia ancora vivo”.

23 Quando scorse Davide, Abigàil scese in fretta dall’asino e si inginocchiò con il viso a terra davanti a lui. 24 Poi, buttandosi ai suoi piedi, disse: “Mio signore, che la colpa ricada su di me; lascia che io, la tua serva, ti parli, e ascolta le parole della tua serva. 25 Ti prego, mio signore, non fare caso a quel buono a nulla di Nàbal,+ perché è proprio degno del nome che porta: Nàbal* è il suo nome, e in lui c’è stupidità. Ma io, la tua serva, non avevo visto gli uomini che tu, mio signore, avevi mandato. 26 Ora, mio signore, com’è vero che Geova vive e che tu* vivi, è stato Geova a impedirti+ di spargere sangue*+ e di vendicarti* con la tua propria mano. Possano i tuoi nemici e quelli che vogliono il tuo male, mio signore, essere come Nàbal! 27 E questo dono*+ che la tua serva ti ha portato venga dato agli uomini al tuo seguito, mio signore.+ 28 Perdona, ti prego, la colpa della tua schiava. Geova sicuramente ti edificherà una casa duratura,+ perché tu, mio signore, combatti le guerre di Geova,+ e in te non è stata trovata malvagità alcuna in tutti i tuoi giorni.+ 29 Quando si presenterà qualcuno che ti inseguirà per ucciderti,* mio signore, la tua vita* sarà tenuta al sicuro nella borsa della vita presso Geova tuo Dio; la vita* dei tuoi nemici, invece, egli la scaglierà lontano come si lancia una pietra con la fionda.* 30 E quando Geova avrà fatto a te, mio signore, tutto il bene che ha promesso e ti avrà costituito capo d’Israele,+ 31 non avrai nel tuo cuore il rimorso o il rimpianto* di aver sparso sangue senza motivo e di aver lasciato che la tua mano si vendicasse.*+ Quando Geova riverserà il bene su di te, mio signore, ricordati della tua schiava”.

32 Allora Davide disse ad Abigàil: “Sia benedetto Geova, l’Iddio d’Israele, che oggi ti ha mandato incontro a me! 33 E sia benedetto il tuo buon senso! Sia tu benedetta per avermi trattenuto oggi dal versare sangue+ e dal vendicarmi* con le mie stesse mani! 34 Altrimenti — com’è vero che vive Geova, l’Iddio d’Israele, che mi ha impedito di farti del male+ — se non ti fossi affrettata a venirmi incontro,+ nemmeno uno degli uomini* di Nàbal sarebbe stato ancora vivo domattina”.+ 35 Dopodiché Davide accettò le cose che lei gli aveva portato e le disse: “Sali a casa tua in pace. Vedi, ti ho ascoltato, ed esaudirò la tua richiesta”.

36 Abigàil tornò poi da Nàbal, il quale era in casa a banchettare come un re. Nàbal* era tutto allegro e ubriaco fradicio. Lei non gli disse nulla fino allo spuntare del giorno. 37 La mattina seguente, quando Nàbal era ormai sobrio, sua moglie gli riferì tutto. E il cuore di Nàbal divenne come quello di un uomo morto, e lui rimase lì paralizzato, come fosse una pietra. 38 Dopo una decina di giorni Geova colpì Nàbal, e lui morì.

39 Alla notizia che Nàbal era morto, Davide disse: “Sia benedetto Geova, che ha sostenuto la mia causa+ per l’oltraggio che ho ricevuto da Nàbal+ e ha impedito al suo servitore di fare del male!+ Geova ha fatto ricadere la malvagità di Nàbal sulla sua testa”. Poi Davide mandò a chiedere ad Abigàil di diventare sua moglie. 40 I servitori di Davide andarono dunque da Abigàil a Càrmel e le dissero: “Davide ci ha mandato da te perché intende prenderti in moglie”. 41 Lei subito si inchinò con il viso a terra e disse: “Ecco la tua schiava! Sono disposta a fare da serva per lavare i piedi+ dei servitori del mio signore”. 42 Poi Abigàil+ si alzò in fretta, montò sull’asino e, accompagnata da cinque delle sue serve che le camminavano dietro, seguì i messaggeri di Davide. E così divenne sua moglie.

43 Davide aveva sposato anche Ahinòam+ di Izreèl.+ Entrambe le donne divennero sue mogli.+

44 Intanto Sàul aveva dato sua figlia Mìcal,+ moglie di Davide, in sposa a Palti,+ figlio di Làis, che era di Gallìm.

26 Accadde poi che gli uomini di Zif+ andarono da Sàul a Ghibèa+ e gli dissero: “Davide si nasconde sul colle di Achìla, di fronte a Gesìmon”.*+ 2 Così Sàul partì e andò a cercare Davide nel deserto di Zif con 3.000 uomini scelti d’Israele.+ 3 Si accampò sul colle di Achìla, di fronte a Gesìmon, presso la strada. Davide, che a quel tempo viveva nel deserto, fu informato che Sàul era venuto nel deserto a cercarlo. 4 Mandò dunque delle spie che gli confermassero che Sàul era arrivato. 5 Più tardi andò nel luogo dove Sàul si era accampato, e vide il punto in cui dormivano lui e Àbner,+ figlio di Ner, capo del suo esercito. Sàul dormiva dentro il perimetro dell’accampamento, con i soldati tutt’intorno a lui. 6 Quindi Davide chiese ad Ahimèlec l’ittita+ e ad Abisài,+ figlio di Zerùia,+ fratello di Giòab:* “Chi vuole venire con me nell’accampamento da Sàul?” Abisài rispose: “Vengo io con te”. 7 Così Davide e Abisài raggiunsero di notte l’esercito nemico. Sàul dormiva nell’accampamento con la lancia piantata nel terreno vicino alla testa, e Àbner e i soldati dormivano tutt’intorno a lui.

8 Allora Abisài disse a Davide: “Oggi Dio ha consegnato il tuo nemico nelle tue mani.+ Adesso ti prego, permettimi di inchiodarlo a terra con la lancia; mi basterà un colpo solo, non ne serviranno due”. 9 Ma Davide replicò ad Abisài: “Non fargli del male. Chi può toccare l’unto di Geova+ e rimanere innocente?”+ 10 E proseguì: “Com’è vero che Geova vive, sarà Geova stesso a colpirlo,+ oppure verrà il suo giorno+ e morirà, o forse uscirà in battaglia e sarà ucciso.+ 11 Dal punto di vista di Geova è inconcepibile che io tocchi l’unto di Geova!+ Perciò ti prego, ora prendi la lancia che è vicino alla sua testa e la brocca dell’acqua, e andiamocene”. 12 Davide prese dunque la lancia e la brocca dell’acqua accanto alla testa di Sàul, e se ne andarono. Nessuno li vide+ o li notò e nessuno si svegliò; erano tutti addormentati, perché Geova li aveva fatti cadere in un sonno profondo. 13 Quindi Davide passò sul lato opposto e si fermò lontano, in cima al monte, dopo aver frapposto una notevole distanza fra sé e loro.

14 Dopodiché Davide gridò ai soldati e ad Àbner,+ figlio di Ner: “Àbner, rispondimi!” Àbner chiese: “Chi sei tu che chiami il re?” 15 E Davide disse ad Àbner: “Non sei un uomo valoroso? In Israele non c’è nessuno come te! Perché quindi non hai fatto la guardia al tuo signore il re? Un soldato infatti è venuto fin lì per uccidere il tuo signore il re.+ 16 Hai mancato di fare il tuo dovere. Com’è vero che Geova vive, meritate di morire, perché non avete fatto la guardia al vostro signore, l’unto di Geova.+ Ora guardati intorno: dove sono la lancia del re e la brocca dell’acqua+ che erano vicino alla sua testa?”

17 Riconoscendo la voce di Davide, Sàul chiese: “Davide, figlio mio, è la tua voce?”+ Lui rispose: “Sì, è la mia voce, mio signore il re”. 18 Poi aggiunse: “Mio signore, perché insegui il tuo servitore?+ Che cosa ho fatto? Qual è la mia colpa?+ 19 Ti prego, mio signore il re, ascolta le parole del tuo servitore: se è stato Geova a spingerti contro di me, possa egli accettare* la mia offerta di cereali. Ma se sono stati degli uomini a spingerti contro di me,+ siano maledetti davanti a Geova, perché oggi mi hanno scacciato, spezzando il mio legame con l’eredità di Geova+ e dicendomi: ‘Va’, servi altri dèi!’ 20 E ora il mio sangue non sia versato a terra lontano dalla presenza di Geova, perché il re d’Israele è andato alla ricerca di una semplice pulce,+ come se inseguisse una pernice sui monti”.

21 Allora Sàul esclamò: “Ho peccato!+ Davide, figlio mio, torna! Non ti farò più alcun male, perché oggi hai considerato preziosa la mia vita.*+ Mi sono davvero comportato come uno sciocco e ho fatto un terribile errore”. 22 Davide rispose: “Qui c’è la lancia del re; qualcuno venga a prenderla. 23 Sarà Geova a ripagare ciascuno per la sua giustizia+ e la sua fedeltà. Oggi infatti Geova ti aveva consegnato nelle mie mani, ma io non ho voluto toccare l’unto di Geova.+ 24 Ora, ecco, proprio come io oggi ho considerato preziosa la tua vita, così Geova consideri preziosa la mia vita e mi liberi da ogni angustia”.+ 25 Sàul gli disse: “Che tu sia benedetto, Davide, figlio mio! Sicuramente farai grandi cose, e sicuramente avrai successo”.+ Poi Davide andò per la sua strada e Sàul tornò a casa.+

27 Comunque Davide disse in cuor suo: “Un giorno morirò per mano di Sàul. La cosa migliore è che io fugga+ nel paese dei filistei, così Sàul rinuncerà a cercarmi in tutto il territorio d’Israele+ e io sarò salvo”. 2 Quindi, con i 600 uomini+ che erano con lui, andò dal re di Gat, Àchis,+ figlio di Maòc. 3 E rimase presso Àchis a Gat insieme ai suoi uomini, ciascuno con la propria famiglia. Con lui c’erano le sue due mogli: Ahinòam+ l’izreelita e Abigàil+ la carmelita, vedova di Nàbal. 4 E Sàul, quando gli fu riferito che Davide era fuggito a Gat, smise di cercarlo.+

5 Davide disse poi ad Àchis: “Se ho ottenuto il tuo favore, mi sia concesso un luogo in una piccola città nelle campagne dove possa stabilirmi. Perché il tuo servitore dovrebbe rimanere a vivere nella città reale con te?” 6 Quel giorno dunque Àchis gli diede Zìclag,+ ed è per questo che ancora oggi Zìclag appartiene ai re di Giuda.

7 Davide rimase a vivere nelle campagne dei filistei per un anno e quattro mesi.+ 8 E con i suoi uomini partiva e faceva incursioni fra i ghesuriti,+ i ghirziti e gli amalechiti,+ popolazioni che abitavano nel territorio che si estendeva da Telàm a Sur,+ e giù fino al paese d’Egitto. 9 A ogni incursione non lasciava in vita né uomini né donne+ e si impadroniva di greggi, mandrie, asini, cammelli e abiti, dopodiché tornava da Àchis. 10 Quando Àchis gli domandava: “Dove avete fatto incursione oggi?”, gli rispondeva che avevano attaccato la zona meridionale* di Giuda,+ oppure la zona meridionale degli ierameeliti+ o quella dei cheniti.+ 11 Davide non risparmiava la vita a nessuno, uomo o donna, per portarlo a Gat, perché pensava: “Altrimenti racconterebbero quello che stiamo facendo e direbbero: ‘Davide ha fatto così’”. (E continuò in questo modo per tutto il tempo che visse nelle campagne dei filistei.) 12 Quanto ad Àchis, credette a Davide, dicendosi: “Sicuramente si è attirato l’odio del suo popolo Israele, perciò sarà mio servo per sempre”.

28 In quei giorni i filistei radunarono l’esercito per muovere guerra a Israele.+ Àchis disse dunque a Davide: “Ovviamente sai che tu e i tuoi uomini dovete venire a combattere insieme a me”.+ 2 Davide gli rispose: “Sai bene cosa farà il tuo servitore”. Allora Àchis gli disse: “È per questo che ti nomino mia guardia del corpo a vita”.*+

3 Intanto Samuele era morto, e tutto Israele aveva fatto lutto per lui e lo aveva seppellito nella sua città, Rama.+ Quanto a Sàul, aveva eliminato dal paese i medium e gli indovini.+

4 I filistei si radunarono e si accamparono a Sùnem,+ mentre Sàul, radunato tutto Israele, si accampò sul Ghilbòa.+ 5 Vedendo l’accampamento filisteo, Sàul si spaventò, e il suo cuore tremò.+ 6 Anche se interrogò Geova,+ Geova non gli rispose mai, né con sogni, né tramite gli Urìm,*+ né per bocca dei profeti. 7 Alla fine Sàul disse ai suoi servitori: “Cercatemi una donna che sia una medium,+ così che possa andare a consultarla”. I suoi servitori gli risposero: “Ecco, c’è una medium a En-Dor”.+

8 Sàul quindi si camuffò e indossò altri abiti, e con due dei suoi uomini andò di notte dalla donna. “Ti prego”, le disse, “usa la divinazione per me, facendo da medium+ ed evocando colui che io ti dirò”. 9 La donna però gli rispose: “Sicuramente sai cosa ha fatto Sàul! Sai che ha eliminato dal paese i medium e gli indovini.+ Perché allora cerchi di prendermi in trappola e farmi mettere a morte?”+ 10 Sàul allora le giurò su Geova: “Com’è vero che Geova vive, su di te non ricadrà nessuna colpa per questa faccenda!” 11 E la donna disse: “Chi devo evocarti?” Lui rispose: “Evoca Samuele”. 12 Quando vide “Samuele”,*+ la donna si mise a urlare con quanto fiato aveva e disse a Sàul: “Perché mi hai ingannato? Tu sei Sàul!” 13 Il re esclamò: “Non aver paura, e dimmi piuttosto cosa vedi!” La donna rispose: “Vedo uno simile a un dio che sale dalla terra”. 14 Subito lui le domandò: “Che aspetto ha?” E lei rispose: “Quello che sale è un vecchio e indossa un manto senza maniche”.+ Allora Sàul si convinse che era Samuele e si inginocchiò con il viso a terra.

15 “Samuele” chiese a Sàul: “Perché mi hai disturbato facendomi evocare?” Sàul rispose: “Sono disperato! I filistei combattono contro di me, e Dio si è ritirato da me e non mi risponde più né per bocca dei profeti né con sogni.+ Per questo ti ho chiamato, perché tu mi faccia sapere cosa devo fare”.+

16 “Samuele” replicò: “Visto che Geova si è ritirato da te+ e mostra di esserti nemico, a che serve che mi interroghi? 17 Geova farà ciò che disse tramite me: Geova strapperà via il regno dalle tue mani e lo darà a un altro, che sarà Davide.+ 18 Tu infatti non hai ubbidito alla voce di Geova e non hai annientato gli amalechiti,+ che avevano fatto divampare la sua ira: è per tale motivo che oggi Geova ti fa questo. 19 Per di più Geova consegnerà sia te che Israele nelle mani dei filistei,+ e domani tu+ e i tuoi figli+ sarete con me. Geova consegnerà anche l’esercito d’Israele nelle mani dei filistei”.+

20 A quelle parole di “Samuele”, Sàul cadde a terra lungo disteso, terrorizzato. Era anche molto debole, dato che non aveva toccato cibo tutto il giorno e tutta la notte. 21 La donna gli si avvicinò e nel vederlo tanto sconvolto disse: “Ecco, la tua serva ha ubbidito alle tue parole; ho rischiato la vita*+ per fare quello che mi hai detto. 22 Ora, ti prego, ascolta ciò che la tua serva ha da dirti: lascia che ti metta davanti un pezzo di pane e mangia, così avrai un po’ di forze per rimetterti in cammino”. 23 Ma lui rifiutò e disse: “Non mangio”. Tuttavia i suoi servitori e la donna continuarono a insistere, finché lui li ascoltò e si alzò da terra per andare a sedersi sul letto. 24 La donna aveva un vitello da ingrasso; subito lo scannò,* dopodiché prese della farina, la impastò e preparò del pane senza lievito; 25 infine servì Sàul e i suoi servitori. Questi mangiarono, poi si alzarono e ripartirono nella notte.+

29 I filistei+ raccolsero tutte le loro truppe ad Àfec; gli israeliti, invece, si erano accampati presso la sorgente di Izreèl.+ 2 I signori dei filistei marciavano con le loro centinaia e le loro migliaia, mentre Davide e i suoi uomini marciavano nella retroguardia con Àchis.+ 3 Ma i capi dei filistei dissero: “Cosa fanno qui questi ebrei?” Àchis rispose loro: “Questo è Davide, servitore di Sàul, re d’Israele; è con me da un anno o più,+ e da quando ha disertato per unirsi a me non ho avuto nulla da ridire su di lui”. 4 I capi dei filistei, però, si infuriarono e gli intimarono: “Mandalo via!+ Rimandalo nel luogo che gli hai dato. Non farlo venire a combattere con noi, altrimenti durante la battaglia ci si rivolterà contro.+ Niente di più facile per lui che riconquistarsi il favore del suo signore con le teste dei nostri uomini! 5 Non è lui il Davide che celebravano quando danzavano e cantavano:

‘Sàul ha ucciso le sue migliaia,

e Davide le sue decine di migliaia!’?”+

6 Quindi Àchis+ chiamò Davide e gli disse: “Com’è vero che Geova vive, tu sei un uomo giusto, e a me sta bene che tu venga in guerra con il mio esercito,+ perché da quando sei arrivato non ho avuto nulla da ridire su di te.+ Ma gli altri signori non si fidano di te.+ 7 Perciò adesso torna indietro e va’ in pace, e non fare nulla che possa dispiacere ai signori dei filistei”. 8 Davide rispose ad Àchis: “Perché, che cosa ho fatto? Cos’hai avuto da ridire su di me dal giorno in cui sono venuto da te? Mio signore il re, perché non dovrei venire a combattere contro i tuoi nemici?” 9 Àchis gli rispose: “Per quel che mi riguarda sei buono al pari di un angelo di Dio,+ ma i capi dei filistei hanno detto: ‘Non deve venire a combattere con noi’. 10 Domattina presto alzatevi, tu e i servitori del tuo signore che sono venuti con te, e partite appena fa giorno”.

11 Il mattino dopo, dunque, Davide e i suoi uomini si alzarono di buon’ora per tornare nel paese dei filistei, mentre i filistei salirono a Izreèl.+

30 Prima che Davide e i suoi uomini arrivassero a Zìclag,+ il terzo giorno, gli amalechiti+ fecero un’incursione a sud* e a Zìclag. Attaccarono Zìclag e la bruciarono, 2 e presero prigioniere le donne+ e tutti quelli che vi si trovavano, dal più piccolo al più grande; non uccisero nessuno, ma portarono via tutti e proseguirono il cammino. 3 Al loro arrivo, Davide e i suoi uomini scoprirono che la città era stata bruciata e che le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati portati via prigionieri. 4 Così scoppiarono tutti in un pianto disperato, e piansero finché non ebbero più lacrime. 5 Erano state prese prigioniere anche le due mogli di Davide, Ahinòam di Izreèl e Abigàil, la vedova di Nàbal il carmelita.+ 6 Davide era angosciato, perché gli uomini parlavano di lapidarlo, amareggiati com’erano per la perdita dei figli e delle figlie. Ma Davide trovò forza in Geova suo Dio.+

7 Rivolgendosi al sacerdote Abiatàr,+ figlio di Ahimèlec, Davide disse: “Per favore, porta qui l’efod”.+ Abiatàr glielo portò. 8 E Davide chiese a Geova:+ “Devo inseguire questa banda di predoni? Li raggiungerò?” Dio gli rispose: “Inseguili, perché di sicuro li raggiungerai e recupererai tutto”.+

9 Davide e i suoi 600 uomini+ partirono immediatamente e raggiunsero lo Uadi* Besòr, dove alcuni di loro si fermarono; 10 lui continuò l’inseguimento con 400 uomini, mentre 200 che erano troppo stanchi per attraversare il Besòr rimasero lì.+

11 E nelle campagne trovarono un egiziano; lo portarono da Davide e gli diedero pane da mangiare e acqua da bere, 12 oltre a un pezzo di schiacciata di fichi secchi e due schiacciate d’uva passa. Dopo aver mangiato, l’uomo recuperò le forze,* perché erano tre giorni e tre notti che non mangiava né beveva. 13 Allora Davide gli domandò: “A chi appartieni, e da dove vieni?” L’uomo gli rispose: “Sono un servitore egiziano, schiavo di un amalechita. Il mio padrone mi ha abbandonato tre giorni fa perché mi sono ammalato. 14 Avevamo fatto incursioni nella regione meridionale* dei cheretei,+ nel territorio di Giuda e nelle terre meridionali* di Càleb,+ e avevamo bruciato Zìclag”. 15 Perciò Davide gli chiese: “Puoi portarmi da questa banda di predoni?” L’egiziano rispose: “Se mi giuri su Dio che non mi ucciderai e che non mi consegnerai al mio padrone, io ti porterò da questa banda di predoni”.

16 L’uomo accompagnò dunque Davide da loro, e li trovarono sparpagliati in tutta la zona circostante, intenti a mangiare, bere e festeggiare per il ricco bottino che avevano portato via dai territori dei filistei e di Giuda. 17 E Davide li colpì dalle prime luci dell’alba fino a sera;* non ne scampò nessuno,+ eccetto 400 che fuggirono a dorso di cammello. 18 Davide recuperò tutto ciò che gli amalechiti avevano preso+ e liberò le sue due mogli. 19 Ritrovarono tutte le loro cose, dalla più piccola alla più grande. Si ripresero figli, figlie e beni.+ Davide recuperò tutto quello che era stato portato via. 20 Inoltre si impadronì di tutte le greggi e le mandrie, che i suoi uomini condussero davanti al proprio bestiame dicendo: “Questo è il bottino di Davide”.

21 Poi Davide e i suoi uomini tornarono dai 200 che per la stanchezza non lo avevano seguito ma erano rimasti presso lo Uadi Besòr,+ e questi andarono loro incontro. Quando fu vicino, Davide chiese come stavano. 22 Ma, tra quelli che erano andati con lui, tutti gli uomini meschini e buoni a nulla obiettarono: “Visto che non sono venuti con noi, non avranno niente del bottino che abbiamo recuperato, eccetto mogli e figli. Li prendano e se ne vadano!” 23 Davide però disse: “Fratelli miei, non fate una cosa del genere con quello che Geova ci ha dato. Lui ci ha protetto e ha consegnato nelle nostre mani la banda di predoni che ci aveva attaccato.+ 24 Chi mai potrebbe darvi ragione? La parte spettante a chi è andato in battaglia sarà la stessa di chi è rimasto con i bagagli.+ Il bottino sarà diviso fra tutti”.+ 25 E da quel giorno lo stabilì come regola e norma tuttora in vigore in Israele.

26 Tornato a Zìclag, Davide mandò una parte del bottino agli anziani di Giuda suoi amici, dicendo: “Questo è un dono* per voi dal bottino preso ai nemici di Geova”. 27 Lo mandò a quelli di Bètel,+ di Ramòt del Nègheb,* di Iattìr,+ 28 di Aroèr, di Sifmòt, di Estemòa,+ 29 di Racàl, a quelli delle città degli ierameeliti+ e dei cheniti,+ 30 a quelli di Orma,+ di Borasàn, di Atàc, 31 di Èbron+ e di tutti i luoghi da cui lui e i suoi uomini erano passati.

31 Ora i filistei attaccarono Israele;+ gli uomini d’Israele si diedero alla fuga davanti a loro, e in molti caddero uccisi sul monte Ghilbòa.+ 2 I filistei incalzarono Sàul e i suoi figli sempre di più, finché uccisero Gionatan,+ Abinadàb e Malchi-Sua, figli di Sàul.+ 3 Poi concentrarono i loro attacchi su Sàul; gli arcieri lo trovarono e lo ferirono gravemente.+ 4 Quindi Sàul disse al suo scudiero: “Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano questi incirconcisi+ a trafiggermi e a trattarmi in maniera spietata”.* Ma lo scudiero non volle, perché aveva molta paura. Allora Sàul prese la spada e vi si gettò sopra.+ 5 Quando vide che Sàul era morto,+ anche lo scudiero si gettò sulla propria spada e morì con lui. 6 Così Sàul, i suoi tre figli, il suo scudiero e tutti i suoi uomini morirono insieme quello stesso giorno.+ 7 Vedendo che le truppe d’Israele erano fuggite e che Sàul e i suoi figli erano morti, gli israeliti che erano nella valle* e nella regione del Giordano abbandonarono le loro città e fuggirono;+ arrivarono quindi i filistei e le occuparono.

8 Il giorno dopo i filistei andarono a spogliare i cadaveri, e trovarono i corpi di Sàul e dei suoi tre figli sul monte Ghilbòa.+ 9 Allora tagliarono la testa a Sàul, gli tolsero l’armatura e fecero diffondere la notizia in tutto il territorio filisteo,+ nei templi dei loro idoli+ e tra la gente. 10 Misero poi la sua armatura nel tempio di Àstoret e appesero il suo cadavere alle mura di Bet-San.+ 11 Quando a Iàbes-Gàlaad+ si venne a sapere quello che i filistei avevano fatto a Sàul, 12 tutti i guerrieri partirono, marciarono per l’intera notte e tolsero i corpi di Sàul e dei suoi figli dalle mura di Bet-San. Tornati a Iàbes li bruciarono; 13 poi presero le loro ossa+ e le seppellirono sotto il tamarisco di Iàbes,+ e digiunarono per sette giorni.

O “un uomo di Rama, uno zufita”.

O “inchinarsi”.

Lett. “le aveva chiuso il grembo”.

O “la sua rivale”.

O “perché il tuo cuore si sente male?”

Cioè il tabernacolo.

O “con l’anima amareggiata”.

O “angosciata nello spirito”.

Lett. “si ricordò di lei”.

O forse “a tempo debito”.

Significa “nome di Dio”.

Lett. “ciò che è bene ai tuoi occhi”.

Un’efa corrispondeva a 22 l. Vedi App. B14.

O “per la vita della tua anima”.

Lett. “lo presto”.

O “sarà prestato”.

Evidentemente Elcàna.

O “potenza”. Vedi Glossario, “corno”.

Lett. “è appassita”.

O “Scèol”, cioè il luogo simbolico in cui si trovano i morti. Vedi Glossario.

O forse “cumulo di spazzatura”.

O forse “quelli che contendono con Geova saranno atterriti”.

O “potenza”. Vedi Glossario, “corno”.

O “rimase a servire”.

O “che la tua anima brama”.

Lett. “cinto di”.

O “prestato”.

Vedi Glossario.

O forse “Dio farà da arbitro per lui”.

O forse “per far ascendere fumo di sacrificio”.

Lett. “figli d’Israele”.

Lett. “date calci”.

Lett. “avrebbero camminato davanti a me”.

Lett. “reciderò il tuo braccio”.

O “farà penare la tua anima”.

O “con quanto è nel mio cuore e nella mia anima”.

Lett. “camminerà davanti”.

Cioè il tabernacolo.

O “rintronerà gli orecchi a”.

Lett. “non fece cadere a terra”.

O “Bersabèa”.

Lett. “Geova ci ha sconfitto”.

O forse “in mezzo”.

Lett. “non pose il suo cuore”.

Significa “Dov’è la gloria?”

Lett. “solo Dàgon”.

O “bassopiano”.

Vedi Glossario.

Lett. “70 uomini, 50.000 uomini”.

Lett. “consacrarono”.

O “alzare lamenti a”.

O “Astàrte”.

Significa “pietra dell’aiuto”.

Cioè regali fatti allo scopo di corrompere.

Lett. “la cosa fu cattiva agli occhi di Samuele”.

Un siclo corrispondeva a 11,4 g. Vedi App. B14.

Vedi Glossario.

Lett. “aveva scoperto l’orecchio”.

O “manterrà il mio popolo entro i limiti”.

Lett. “sali davanti a me”.

Lett. “tutto ciò che è nel tuo cuore”.

Lett. “parola”.

O “proverbio”.

O “clan”.

Lett. “fu come uno senza parola”.

O “accordo”.

Lett. “come un sol uomo”.

Approssimativamente dalle 2 alle 6 del mattino.

Lett. “ho ascoltato la vostra voce riguardo a”.

Lett. “cammina davanti a voi”.

Cioè regali fatti allo scopo di corrompere.

Lett. “nulla nella mia mano”.

O “non reali”.

O “in verità”.

Il numero manca nel testo ebraico.

O “benedirlo”.

O “non ho addolcito il volto”.

Il vomere è una delle lame dell’aratro.

Un antico peso, approssimativamente pari a due terzi di siclo.

O “avamposto”.

O “metà di uno iugero di campo”.

Lett. “in quel giorno”.

Lett. “Ritira la mano”.

Lett. “pane”.

Lett. “tutto il paese”.

O “ha dato l’ostracismo al paese”.

Vedi Glossario, “Urim e Tummim”.

O “salvezza”.

Lett. “il popolo riscattò”.

O “idumei”.

O “non avere compassione”.

O “uadi”, vedi Glossario.

O “ebbero compassione”.

Lett. “parola”.

O “mi rammarico”.

Lett. “parola”.

O “hanno avuto compassione”.

Lett. “spingersi presuntuosamente avanti”.

O “alle divinità domestiche”, “agli idoli”. Lett. “terafìm”.

Lett. “parola”.

Lett. “parola”.

O “non si rammaricherà”.

O “che si rammarica”.

O forse “fiducioso”.

Lett. “l’amarezza della morte è passata”.

O “si rammaricò”.

O “Geova permise che uno stato d’animo tormentato lo gettasse nel terrore”.

O “arpa”.

O “arpa”.

Lett. “accampamenti”.

O “Bassopiano”.

Circa 2,9 m. Vedi App. B14.

O “cotta di maglia”.

Circa 57 kg. Vedi App. B14.

Protezioni per gli stinchi.

Sbarra del telaio su cui si avvolge l’ordito o il tessuto.

Circa 6,8 kg. Vedi App. B14.

O “schernisco”.

Un’efa corrispondeva a 22 l. Vedi App. B14.

Lett. “latte”.

O “capo di 1.000”.

O “Bassopiano”.

O “schernire”.

O “sfidare”.

Vedi Glossario.

O “uomo di guerra”.

O “per la mascella”. Lett. “per la sua barba”.

O “ha sfidato”.

O “uadi”, vedi Glossario.

O “che hai sfidato”.

Lett. “tutta questa congregazione”.

O “per la vita della tua anima”.

O “l’anima di Gionatan si legò a quella di Davide”.

O “la sua stessa anima”.

O “agiva accortamente”.

O “si comportava da profeta”.

O “arpa”.

O “capo di 1.000”.

Lett. “usciva ed entrava davanti al popolo”.

O “agiva accortamente”.

O “diventerai mio genero”.

O “agiva più accortamente”.

O “ha messo la sua anima nella sua mano”.

O “salvezza”.

O “arpa”.

O “se non metti in salvo la tua anima”.

O “una divinità domestica”, “un idolo”.

O “vestito leggermente”.

O “cerca la mia anima”.

O “la tua anima”.

O “la tua anima”.

O “la sua stessa anima”.

Lett. “il giorno lavorativo”.

Lett. “per la vergogna della nudità di tua madre”.

Lett. “perché è un figlio della morte”.

Lett. “seme”.

O “non abbiano avuto rapporti sessuali”.

O “Bassopiano”.

Lett. “nella loro mano”.

O “con l’anima amareggiata”.

O “fedele”.

Lett. “corrieri”.

O “di ogni anima”.

O “cerca la tua anima”.

Lett. “lo ha venduto nella mia mano”.

O forse “proprietari terrieri”.

O forse “aveva paura perché”.

O “per cercare la sua anima”.

Lett. “rafforzò la sua mano”.

Lett. “sul lato destro”.

O forse “del deserto”.

O “la tua anima”.

O “clan”.

O forse “del deserto”.

Lett. “per coprirsi i piedi”.

O “la coscienza”.

O forse “disperse”.

O “anima”.

Lett. “seme”.

Lett. “un buon giorno”.

Un sea corrispondeva a 7,33 l. Vedi App. B14.

O forse “a Davide”.

Lett. “chi orina contro il muro”, espressione ebraica dal tono sprezzante per indicare i maschi.

Significa “stupido”, “insensato”.

O “la tua anima”.

O “di renderti colpevole di spargimento di sangue”.

O “portare salvezza”.

Lett. “benedizione”.

O “per cercare la tua anima”.

O “anima”.

O “anima”.

O “come dall’incavo di una fionda”.

Lett. “esitazione o inciampo”.

O “portasse salvezza”.

O “portare salvezza”.

Lett. “chi orina contro il muro”, espressione ebraica dal tono sprezzante per indicare i maschi.

Lett. “il cuore di Nàbal”.

O forse “al deserto”.

O “Iòab”.

Lett. “odorare”.

O “anima”.

O “il Nègheb”.

Lett. “guardia della mia testa per sempre”.

Vedi Glossario.

O “quello che sembrava essere Samuele”.

O “ho messo la mia anima nella mia mano”.

O “sacrificò”.

O “nel Nègheb”.

Vedi Glossario.

Lett. “il suo spirito gli tornò”.

O “nel Nègheb”.

O “nel Nègheb”.

O “alla sera successiva”.

Lett. “benedizione”.

O “del sud”.

O “oltraggiosa”.

O “bassopiano”.

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