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  • L’eccellente arte della fabbricazione delle lacche

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  • L’eccellente arte della fabbricazione delle lacche
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Svegliatevi! 1972
g72 8/1 pp. 21-22

L’eccellente arte della fabbricazione delle lacche

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Okinawa

AVETE mai visto un delizioso oggetto decorato con la lacca? È davvero una bella opera d’arte. Le sue superficie brillanti e lucide sono paragonabili alla porcellana magnificamente smaltata. Forse questo vi fa venire in mente i paesi orientali di Cina, Giappone o Corea. Ma sapevate che alcuni dei più begli oggetti decorati con la lacca sono fatti qui a Okinawa?

Quasi sempre la base di una lacca è il legno. Il legno viene modellato per farne vasi, vassoi, piatti, ecc. È sorprendente lo spessore sottile a cui si può ridurre il legno. A volte è sottile come la carta. Quindi, sono via via applicate decine di sottili strati di una speciale lacca, dando all’oggetto sorprendente durezza e durabilità.

Le belle lacche non mostrano i segni dell’usura neppure dopo centinaia d’anni. Una volta una collezione d’esse andò giù con una nave affondata. Dopo diciotto mesi venne ricuperata e nel 1878 fu esposta a Vienna. La lunga esposizione nel mare non aveva danneggiato i pezzi!

Questa lacca durevole si ricava dal latice di una varietà di un albero, il Rhus verniciflua, che cresce in Cina, Giappone e in altri paesi orientali. Si chiama comunemente albero della lacca. La lacca giapponese è considerata superiore. E si pensa che la ragione sia che i Giapponesi sfruttano gli alberi solo quando il latice è migliore, nei mesi di giugno e settembre.

Migliaia d’anni fa i Cinesi idearono il processo per fabbricare oggetti da decorare con la lacca. Sono stati trovati manufatti che risalgono alla dinastia Han (206 a.E.V.—220 E.V.) In seguito i Giapponesi appresero l’arte dai Cinesi.

Verso il 714 E.V. esploratori giapponesi visitarono le isole Ryukyu, essendo Okinawa la più grande di essi. Probabilmente essi portarono a Okinawa i primi oggetti di lacca. Gladys Zabika osserva In Customs and Culture of Okinawa: “Nell’anno 1437 sette Okinawani si recarono in Giappone per studiare i metodi della fabbricazione delle lacche. Alcuni anni dopo tornarono a Okinawa e addestrarono altri”.

Questa scrittrice dice pure: “Le scintillanti ciotole e i vassoi divennero così comuni fra il popolo che essi cominciarono a sperimentare i modi di migliorarne la qualità. Riuscirono a ideare un nuovo processo e migliorare i materiali fino al punto che le lacche di Okinawa divennero famose in tutto l’est e furono considerate dal Giappone fino all’India come le migliori d’Oriente”.

Che cosa rende le lacche di Okinawa diverse da quelle di altri paesi? Ebbene, una differenza è il metodo incomparabile di preparare la base d’argilla. Per di più, il legno e le materie prime sono diversi.

Il legno solitamente usato qui è quello che si ricava dagli alberi che crescono nelle isole Ryukyu. È molto leggero, non si spacca facilmente ed è resistente anche nei climi umidi.

I tronchi devono essere seccati bene, giacché il legno verde si deforma e si piega dopo essere stato lavorato. I ceppi di legno sono lavorati con torni elettrici per ricavarne ciotole, vasi, vassoi e altri oggetti.

Gli oggetti sono poi ricoperti con una speciale colla. Fino a circa un anno fa questa colla si faceva con sangue di maiali, argilla e olio di tung. Ma ora si usa una colla sintetica fatta di policite. È più forte e non si scheggia così facilmente.

Gli oggetti ben asciutti sono quindi lavorati con carta vetrata e còte. Sono quindi ricoperti di lacca, essiccati e strofinati con carbonella. Questo processo è ripetuto varie volte. Quindi gli articoli ricevono un ultimo strato di lacca.

Sugli oggetti sono poi eseguite le decorazioni. Qui si usano tre disegni fondamentali. Uno è di madreperla. Un altro si chiama “tsuikin”. La lacca colorata è arrotolata in sottili fogli, tagliati in forme di piante di banana, ibisco, fiori di deigo, bambù, ecc, che vengono applicati sulle lacche. L’ultimo tipo di decorazione consiste di disegni fatti a mano detti “makie”.

Le lacche variano notevolmente in qualità. Tuttavia, mentre si esamina una varietà di questi oggetti, si è colpiti dal fatto che molti di essi sono davvero belle opere d’arte.

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