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  • Il cervo, animale aggraziato e bello

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  • Il cervo, animale aggraziato e bello
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g77 8/10 pp. 24-25

Il cervo, animale aggraziato e bello

Il CERVO è un animale di straordinaria bellezza ed eleganza. Ha occhi grandi e miti. Il pelo corto e lucente è liscio e, quindi, contribuisce a dargli un aspetto slanciato. Sia che stia immobile, corra o salti questo animale snello, dalle lunghe zampe, non è mai goffo o impacciato.

Le corna a palchi sono senz’altro una caratteristica del cervo. Di solito solo i maschi le hanno. Ma nel caso della renna e del caribù, le corna incoronano la testa sia dei maschi che delle femmine. Al contrario, il mosco asiatico non ne ha affatto.

A differenza delle corna di altri animali, che in effetti sono strati di pelle indurita, i palchi dei cervi sono ossei. I cervi delle zone temperate perdono le corna d’inverno e, all’inizio dell’estate ne mettono di nuove. I cervi delle zone tropicali perdono le corna e mettono quelle nuove in altri periodi dell’anno.

Le corna nuove sono tenere e coperte di pelle sottile, da cui cresce una peluria corta e fine, vellutata. A suo tempo il sangue smette di circolare attraverso la pelle che ricopre le corna. Quando questo avviene la pelle si secca e il cervo la gratta via per terra o contro alberi e cespugli.

Più giovane è il cervo, più corte e piccole saranno le corna. Le corna cominciano a crescere quando l’animale ha un anno o due.

A che servono le corna? Molti naturalisti ritengono che servano principalmente nei combattimenti che precedono l’accoppiamento e abbiano anche la funzione di stabilire il rango del cervo. Si dovrebbe però notare che anche quando sono privi di corna i cervi non hanno alcuna difficoltà a far riconoscere ai più giovani la loro superiorità. Vi sono pure indicazioni che nei combattimenti più seri le corna hanno una parte insignificante. Perciò le corna del cervo possono avere anche altre funzioni.

Commentando una teoria corrente, l’International Wildlife Encyclopedia afferma: “Le osservazioni sui cervi indicano che questi animali sembrano soffrire il caldo d’estate. Sono attivi di notte e passano buona parte del tempo a diguazzare. La teoria di Stonehouse è che le corna fungano da radiatori durante l’estate poiché la pelle vellutata è ricca di vasi sanguigni e le misurazioni indicano che la temperatura della superficie delle corna aumenta quando l’animale è in movimento. Durante l’estate, quando sono al pascolo, i cervi si coprono di uno spesso strato di grasso, per cui è necessario eliminare il calore in qualche modo. Le femmine non hanno bisogno di questi radiatori perché sufficiente energia è consumata durante lo sviluppo del feto e l’allattamento. Le corna hanno una forma goffa sia per il combattimento che per comunicare segnali, quindi questa teoria sembra offrire una spiegazione più ragionevole della loro funzione, pur essendo usate secondariamente per combattere e fare segnalazioni”. — Vol. 14, pag. 1928.

Il cervo è un saltatore e un corridore eccezionale. Forti muscoli nella parte superiore delle zampe gli permettono di fare salti enormi e di correre velocemente. Il cervo dalla coda nera può coprire una distanza di sette metri e mezzo in un solo grande balzo. Questo cervo può anche fare salti in alto di due metri e mezzo e correre a una velocità di cinquanta chilometri orari. Il cervo dalla coda bianca può fare salti in lungo anche di dodici metri o più.

Poiché il cervo è un animale così veloce e aggraziato, non è meraviglia che la bella Sulammita dicesse del suo innamorato: “Il mio caro somiglia a una gazzella o al cerbiatto”. “Fuggi, mio caro, e renditi come la gazzella e come il cerbiatto”. — Cant. di Sal. 2:9; 8:14.

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