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g82 8/1 pp. 25-27

Cosa possiamo imparare dagli sport

SEMBRA in trance, curvo sulla sedia, il corpo teso e gli occhi puntati sullo schermo televisivo. Si sta disputando il campionato e gioca la sua squadra preferita. Resta solo un minuto e il risultato è incerto. Si piega sull’orlo della sedia, le mani strette e lo sguardo fisso sullo schermo.

In questo momento critico appare nel vano della porta la moglie che chiede, “Caro, ti piace il mio vestito nuovo?”

C’è bisogno di continuare?

Gli sport stuzzicano in molti il desiderio di eccitazione e di suspense. Fanno provare l’emozione d’essere vincitori, direttamente o indirettamente. Possono aiutare a dimenticare i guai, almeno temporaneamente. Possono aiutarci a mantenerci in forma, o forse, per meglio dire, possono aiutarci a perdere la forma che abbiamo acquistato. Naturalmente, non tutti si interessano di sport. Comunque, tutti possono imparare qualcosa da essi. Quali principi possono insegnare gli sport a chi non se ne interessa particolarmente?

È BENE AVERE UNA META NELLA VITA. Tutti gli sport hanno certe mete o certi obiettivi. Per citare qualche esempio, nel baseball i giocatori cercano di compiere il giro delle basi, su pista si cerca di coprire una certa distanza il più in fretta possibile e nella pallacanestro di centrare il canestro con la palla. A che servirebbe se non ci fossero particolari mete e non si cercasse di conseguirle?

Allo stesso modo, una vita senza mete non ha senso. Accertatevi dunque di avere delle mete, delle mete meritorie, per usare il vostro tempo e le vostre energie in modo equilibrato.

LA DETERMINAZIONE HA UN BUON ESITO. Oltre 60.000 voci si unirono nel gridare la loro approvazione. L’avvenimento? Le olimpiadi del 1960 tenute a Roma. Wilma Rudolph, una ventenne negra, aveva appena vinto la sua terza medaglia d’oro per la corsa. Lei, forse più di chiunque altro atleta presente, era la prova vivente del valore della determinazione. Per circa un terzo della sua giovane vita la gamba sinistra paralizzata le aveva impedito di camminare, tanto più di correre. Ma era decisa a vincere la sua menomazione. Le fu utile l’esercizio come anche il seguire i consigli della madre: “Fa del tuo meglio e, soprattutto, non darti mai per vinta”. Questo è ciò che Wilma fece e la sua determinazione fu premiata.

Quando incontrate degli ostacoli sul cammino o quando siete scoraggiati per le vostre manchevolezze, vi ritirate dalla corsa della vita o siete sempre decisi a raggiungere il vostro obiettivo? Pensate come sarebbe più bello il mondo se, invece di rassegnarsi alla sconfitta, le coppie fossero sempre decise a fare del loro matrimonio un successo, se i genitori fossero sempre decisi a educare bene i propri figli e se ciascuno di noi fosse sempre determinato a promuovere la pace.

CHI OSSERVA LE REGOLE SI TROVA BENE. Un giornalista ha definito gli sport “il mezzo migliore che sia stato ideato per insegnare agli esseri umani a ubbidire alle regole anche quando vincere è molto importante”. In effetti tutti gli sport hanno regole. Se il giocatore o la sua squadra non le osserva, sono imposte delle punizioni. Nell’hockey su ghiaccio, per esempio, un giocatore può dover rimanere per qualche tempo nel box di punizione. Questo potrebbe significare la sconfitta.

Tutti noi desideriamo essere vincitori nella vita. Ignorare le regole della società nei rapporti con gli altri potrebbe trasformare dei probabili vincitori in perdenti sicuri. I tutori della legge potrebbero punire il trasgressore, forse anche imprigionandolo, il che è molto più serio che un box di punizione.

ESSENDO LEALI SI HA PIÙ RISPETTO DI SÉ. Willye White, una campionessa americana di salto in lungo, pensava che la sua principale rivale fosse stata eliminata ingiustamente dalle gare ai campionati nazionali del 1965. Dando un magnifico esempio di comportamento leale, si appellò alle autorità perché riammettessero la ragazza alle gare. Il risultato? La sua rivale la batté e la White perse il campionato. Dopo di che essa disse: “Desideravo vincere come chiunque altro, ma cosa ci avrei guadagnato se avessi vinto [ingiustamente]?”

Lo studente che copia agli esami, l’uomo d’affari che froda il fisco o chi si fa un nome dietro una maschera di ipocrisia ignora i principi del fair play. Pur ingannando gli altri, perde il rispetto di sé e inganna se stesso più di tutti gli altri.

PADRONANZA DI SÉ VUOL DIRE SUCCESSO. Björn Borg, campione di tennis, è noto per la sua fredda padronanza di sé. Egli spiega che la padronanza di sé è indispensabile per concentrarsi debitamente. E come sa qualsiasi atleta, la minima distrazione può far perdere la partita. Ma Borg ammette di aver dovuto imparare questa lezione. Quando era ragazzo non si comportava correttamente. La sua società lo sospese, e la madre gli chiuse la racchetta nell’armadio per cinque mesi. Ora egli dice: “Sin da quando quella sospensione finì, qualsiasi cosa succedesse, sul campo mi comportavo correttamente”.

La padronanza di noi stessi ci permetterà di dedicarci alle cose veramente importanti della vita, non facendoci distogliere inutilmente. Non sprecheremo il nostro tempo, le nostre energie e le nostre capacità in attività stolte o in cattive abitudini.

LA PERSEVERANZA È RICOMPENSATA. Gli sport richiedono spesso grande resistenza fisica. Del pattinaggio di velocità, ad esempio, Eric Heiden, cinque volte medaglia d’oro alle Olimpiadi, ha detto: “Vorresti dare la vita pur di stare dritto. La schiena fa così male che si farebbe qualsiasi cosa per uscire da quella posizione”.

Siete disposti a perseverare per raggiungere mete meritorie? Per farsi una buona istruzione i giovani possono dover rinunciare a certe comodità e libertà. Chi segue nella propria vita i principi biblici può dover sopportare le offese.

LA COOPERAZIONE DÀ RISULTATI. Gli sport di squadra richiedono cooperazione. Un famoso ex giocatore di football americano (Red “Galloping Ghost” Grange) ricorda che le lodi lo mettevano sempre in imbarazzo. Egli ha detto: “Vorresti che la gente capisse che ci vogliono undici uomini per fare una squadra di football”.

Lo stesso principio è valido in altri campi della vita. Il coniuge che si conquista amore e rispetto non è forse quello che coopera per il bene comune anziché competere con l’altro per un vantaggio personale?

IL SEGRETO PER VINCERE È L’EQUILIBRIO. Gli sport, come la ginnastica, ci insegnano che c’è bisogno di equilibrio.

Bisogna ricordare, comunque, che gli sport possono anche danneggiarci. Possono renderci troppo competitivi, decisi a vincere ad ogni costo. Gli sport più violenti possono abbrutire i partecipanti. Non sarebbe saggio nemmeno dedicare troppo tempo o troppe energie agli sport. Non sono il modo migliore per imparare queste importanti lezioni della vita, ne illustrano solo i principi.

Henry Carr, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1964, ha trovato il modo migliore: studiare la Bibbia, frequentare veri cristiani e modellare la propria vita secondo la Parola di Dio. Perciò, quando abbandonò lo sport professionistico e divenne un cristiano dedicato, Carr disse: “Gli sport sono una cosa buona, se tenuti al loro giusto posto”.

[Riquadro a pagina 27]

La Bibbia e ciò che possiamo imparare dagli sport

È BENE AVERE UNA META NELLA VITA

“I piani del diligente sono sicuramente per il vantaggio”. (“I progetti dell’industrioso conducono certo all’abbondanza”, dice “La Bibbia Concordata”).— Prov. 21:5; vedi anche Matteo 6:33.

LA DETERMINAZIONE HA BUON ESITO

“Daniele determinò in cuor suo che non si sarebbe contaminato . . . Pertanto il vero Dio cedette Daniele all’amorevole benignità e alla misericordia dinanzi al principale funzionario di corte”. — Dan. 1:8, 9; vedi anche I Corinti 9:24.

CHI OSSERVA LE REGOLE SI TROVA BENE

“Ubbidisci, ti prego, alla voce di Geova . . . e ti andrà bene, e la tua anima continuerà a vivere”. — Ger. 38:20; vedi anche Ebrei 5:8, 9.

ESSENDO LEALI SI HA PIÙ RISPETTO DI SÉ

“Chi odia il profitto ingiusto prolungherà i suoi giorni”. — Prov. 28:16; vedi anche Proverbi 19:5.

PADRONANZA DI SÉ VUOL DIRE SUCCESSO

“Chi è lento all’ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città”. — Prov. 16:32; vedi anche I Corinti 9:25.

LA PERSEVERANZA È RICOMPENSATA

“Con la vostra perseveranza guadagnerete le vostre anime”. — Luca 21:19; Ebr. 10:36.

LA COOPERAZIONE DÀ RISULTATI

“Due sono meglio di uno, perché hanno una buona ricompensa per il loro duro lavoro. Poiché se uno di loro dovesse cadere, l’altro può rialzare il suo compagno. Ma che ne sarà di chi è solo quando cade se non c’è nessun altro per rialzarlo?” — Eccl. 4:9, 10.

IL SEGRETO PER VINCERE È L’EQUILIBRIO

“Addestrati avendo di mira la santa devozione [“Dedica il tuo tempo e le tue energie al fine di mantenerti spiritualmente in forma”, “The Living Bible”]. Poiché l’addestramento corporale è utile per un poco; ma la santa devozione è utile per ogni cosa”. — I Tim. 4:7, 8.

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