Motociclisti: cavalieri o pirati della strada?
CHE ne pensate delle moto? Vi entusiasmano? Oppure le odiate a morte? Forse siete nella via di mezzo: le tollerate semplicemente.
So che i patiti delle motociclette le considerano qualcosa di veramente straordinario. Forse per il rumore che fanno: il poderoso rombo di un bicilindrico o di un monocilindrico, il sibilo acuto di un ‘due tempi’ giapponese plurifrazionato, il ruggito di un pluricilindrico a ‘quattro tempi’, o forse solo lo scoppiettio del motorino con cui si va a lavorare. Potrebbe anche essere il senso di libertà che si prova quando il viso è sferzato dal vento.
Qualunque sia la cosa che le attira, queste persone dicono che sono davvero entusiaste della loro moto. Sentire sotto di te quel motore quasi vivo, sapere che risponderà a ogni tuo capriccio o istruzione, piegarsi nelle curve e sapere che ti porterà sicuramente a destinazione. Viaggiando in una notte “nera come il carbone” il motore continua a divorare chilometri, coi fari che penetrano nell’oscurità. Al tuo arrivo, ti siedi soddisfatto accanto al fuoco, bevendo un caffè caldo mentre parli con l’amico che ti ha accompagnato con la sua moto e scambi quattro chiacchiere sui pregi delle motociclette: i vantaggi e gli svantaggi del monocilindrico, del bicilindrico, del bicilindrico a V, dei ‘boxer’ a due o a quattro cilindri contrapposti, della trasmissione ad albero o a catena, dell’avviamento elettrico o a pedale.
Ma diamo un’occhiata più attenta alle motociclette. Quali sono i loro pregi? Come si possono sfruttare al massimo? Sarete d’accordo con me che uno dei vantaggi è di natura economica, poiché viviamo in un tempo in cui il costo del carburante continua a salire. Alcune moto fanno più di 40 chilometri con un litro di carburante. Inoltre usano solo due gomme, al massimo tre se hanno il sidecar. Sidecar? Sì, possono essere uno spasso sulla neve o sul ghiaccio, e nello stesso tempo le compagnie assicuratrici di alcuni paesi le considerano uno dei più sicuri mezzi di trasporto. Forse d’estate viaggiate solo con la moto, ma d’inverno usate un sidecar, che offre al passeggero maggior calore e protezione col tempo inclemente.
Qual è il miglior uso che se ne può fare? Ebbene, i motociclisti hanno una delle maggiori responsabilità sulla strada in quanto a essere di buon esempio per altri utenti della strada. In altre parole, dico loro: “Non mettete mai gli altri utenti della strada nella situazione di dover compiere un’azione scorretta a causa del vostro modo d’agire. State sempre attenti, tenete gli occhi aperti e siate previdenti, osservando quello che vi dicono le condizioni della strada e del traffico. Siate sempre preparati all’imprevisto. Assumete sempre la corretta posizione di guida sulla moto, come se foste tutt’uno con essa. Siate sempre pronti a venire in aiuto di altri utenti della strada, anche se solo in senso morale. È pure importante indossare sempre l’appropriato equipaggiamento protettivo, perché cemento o catrame possono procurarvi brutte escoriazioni se doveste essere sbalzati via dalla moto. Ricordate che c’è una parte della strada dove non dovreste mai essere: il lato sbagliato della striscia bianca. Certo non vorrete rendervi colpevoli di omicidio a causa di un incidente dovuto a una vostra azione sbagliata.
Si deve tener conto anche di coloro che non sono sulla strada. Il rumore può turbare la loro quiete e mettere in pericolo la loro salute; quindi avete un efficiente silenziatore?
In breve, cosa sono queste motociclette? Un mezzo di trasporto, di piacere, di svago. Le motociclette hanno il loro posto in ognuno di questi tre aspetti. Se siete motociclisti, valetevi degli ottimi pregi della moto, ma con benevola considerazione per i sentimenti altrui. Godetevi la motocicletta e siate cavalieri . . . non pirati della strada. — “Da un collaboratore”.