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  • “Natività” di chi?
  • Svegliatevi! 1983
Svegliatevi! 1983
g83 8/12 p. 27

“Natività” di chi?

In un articolo di Alfonso M. di Nola si leggono alcuni interessanti commenti sulle origini del Natale, la festa celebrata il 25 dicembre dalla cristianità in onore di Gesù Cristo. A conferma delle sue origini pagane, egli dice:

“Si riconosce generalmente che la datazione della nascita di Gesù al 25 dicembre, il giorno del solstizio d’inverno, appare per la prima volta nel calendario liturgico romano in epoca tarda, soltanto ai principi del IV secolo. . . . I cristiani del IV secolo compirono un ulteriore passo nel lungo processo di reversione dei quadri mitologici pagani, nei riguardi dei quali ai metodi repressivi e violenti si andò sostituendo la via facile dell’adattamento e della riutilizzazione all’interno della nuova religione.

“Il 25 dicembre il mondo mediterraneo celebrava la natività del Sole Invitto, il dies Natalis solis invicti, una divinità palmirena, propriamente il Baal solare, che l’imperatore Aureliano, nel III secolo, aveva introdotto nel culto imperiale. . . . Il Sole Invitto non è soltanto il nume eminente dell’apoteosi imperiale, rappresentato come volto circondato da disco radiante, ma è proprio il momento della vittoria cosmica della luce sulle tenebre, anche con significati etici. Ecco perché subito, nelle esegesi patristiche e nella liturgia, i termini che appartenevano probabilmente al rituale pagano vengono ascritti alla figura del Cristo”.

Oltre ai suoi legami col culto del Sole Invitto, è pure indicato che la festa del Natale è in stretta connessione con l’adorazione del dio Mitra. L’articolo infatti prosegue dicendo:

“Ma più propriamente i residui pagani nel Natale cristiano vanno ricercati nella mitologia del mitraismo, la religione misterica che aveva invaso tutto l’Impero, dalla Britannia all’Africa. Il gioco dei sincretismi, tipico del mondo tardo-antico, porta a fondere la figura del Sole Invitto con quella del dio Mitra, il vincitore epico del sole . . .

“Il 25 dicembre era divenuto, per questo processo di fusione, anche la grande celebrazione della nascita e della vittoria di Mitra, che nasce dalla pietra e che si rivela in una grotta . . . La grotta di Gesù, così cara alla tradizione iconografica, è una tarda invenzione, poiché nessuno dei passi evangelici che narrano la nascita e l’arrivo dei Magi, ne parlano. . . . La mitologia della grotta apparirà soltanto con alcuni apocrifi cristiani, dal V secolo in poi, ed è legittimo pensare che essa deriva dalla larga diffusione mediterranea del tema di connessione fra dio Mitra e caverna”. — Corriere della Sera del 22 dicembre 1982.

Sulla base della stretta identità fra la festa di Natale celebrata oggi e la ricorrenza osservata in passato da persone che non erano cristiane, chi oggi desidera adorare Dio nel modo giusto fa bene a chiedersi: Dovrei celebrare il Natale o no?

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