‘Evidenti somiglianze’
È POSSIBILE che molte tradizioni e diversi rituali ritenuti propri del tipo di cristianesimo praticato oggi da milioni di persone siano in realtà di origine pagana? In un articolo che Tullio Benez ha scritto per la rivista Molto Interessante (luglio 1984) viene data una risposta affermativa a questa domanda. Tra le tante religioni pagane ritualistiche degli antichi, nell’articolo viene preso in esame il culto di Mitra, dio del sole, culto che conobbe il massimo splendore nei primi secoli dell’èra volgare nell’area dell’impero romano.
Benez menziona alcune caratteristiche che contraddistinguevano il culto mitraico. Per esempio, descrivendo l’altare in pietra all’interno di una catacomba dedicata a Mitra, dice dei personaggi che vi erano raffigurati: “Il dio con il toro è fiancheggiato da due giovani con fiaccole accese, l’uno indica verso l’alto e l’altro verso il basso. Vengono chiamati Cauto e Cautopates. Insieme al dio Mitra formano per i credenti qualcosa di simile alla Trinità”. E ancora: “Nel tardo culto di Mitra compare il ‘triplice dio’”. A quale conclusione perviene l’autore? “L’analogia con la Trinità cristiana è evidente”.
Questo dio del sole viene inoltre raffigurato adorno di un’aureola. Ricordando che essa compare nelle raffigurazioni sacre definite ‘cristiane’, lo scrittore afferma che anche in questo caso “la somiglianza è molto evidente”.
Come riferiscono gli storici, dopo un periodo di grande splendore, il culto del dio Mitra si scontrò con il cristianesimo apostata, che l’imperatore Costantino all’inizio del IV secolo innalzò a religione dell’impero. A quel tempo, tuttavia, c’erano ancora molti praticanti della religione mitraica. Cosa fece Costantino per indurre tutti i suoi sudditi ad adeguarsi alla religione che avrebbe dovuto “tenere unito l’Impero”? Secondo l’autore, ecco alcuni dei provvedimenti presi da Costantino a questo scopo: “Nonostante il fatto che l’imperatore stesso fosse seguace del culto del sole (fu battezzato soltanto sul letto di morte), egli decise che il cristianesimo dovesse essere la religione di tutti i romani. Per rendere accettabile la nuova religione anche ai seguaci di Mitra egli dichiarò la domenica giorno di festa in tutto l’Impero (sino ad allora i cristiani non avevano alcun giorno di riposo perché rifiutavano, nel loro credo, il sabbath ebraico).
“Un’altra decisione imperiale avrebbe dovuto avvicinare cristiani e mitraisti: il giorno della nascita di Gesù venne fissato nello stesso giorno della nascita di Mitra. (Nell’anno 354 viene citato per la prima volta il 25 dicembre come data di questo evento). Sino ad allora i cristiani non avevano mai festeggiato il Natale”.