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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 761

Luca

[gr. Loukàs, forma abbreviata e affettuosa del nome latino Lucius o Lucanus].

Medico e fedele compagno dell’apostolo Paolo. Scrittore del Vangelo di Luca e degli Atti degli Apostoli. Dai suoi scritti è evidente che Luca era un uomo colto. E la sua esperienza di dottore si nota dall’uso di termini medici. — Luca 4:38; Atti 28:8.

Luca non dice di essere un testimone oculare degli avvenimenti della vita di Cristo descritti nel suo Vangelo. (Luca 1:2) Perciò evidentemente divenne credente dopo la Pentecoste del 33 E.V.

Nel libro di Atti Luca è menzionato in modo indiretto dall’uso dei pronomi “noi” e “ci”. (Atti 16:10-17; 20:5-21:18; 27:1—28:16) Era con Paolo a Troas durante il secondo viaggio missionario dell’apostolo e di là lo accompagnò a Filippi, dove forse rimase fino al ritorno di Paolo durante il terzo viaggio missionario. Alla fine di questo viaggio missionario Luca andò con Paolo in Palestina (Atti 21:7, 8, 15) e a Cesarea, dove l’apostolo rimase in prigione per due anni circa, Luca scrisse nel frattempo il suo Vangelo (ca. 56-58 E.V.). Accompagnò Paolo nel suo viaggio a Roma per il processo (Atti 27:1; 28:16), dove probabilmente completò il libro di Atti verso il 61 E.V., infatti tratta avvenimenti accaduti in quell’anno ma non menziona il risultato dell’appello di Paolo a Cesare.

Luca si unì a Paolo nell’inviare saluti ai cristiani di Colosse a cui Paolo scrisse da Roma (ca. 60-61 E.V.) e l’apostolo lo chiamò “il diletto medico”. (Col. 4:14) Scrivendo a Filemone da Roma (verso il 60-61 E.V.), Paolo incluse i saluti di Luca, uno dei suoi “compagni d’opera”. (Filem. 24) Che Luca sia rimasto vicino a Paolo e lo fosse ancora poco prima del martirio dell’apostolo è evidente dalle sue parole: “Luca solo è con me”. — II Tim. 4:11.

Alcuni sostengono che Luca fosse un gentile, e questo soprattutto in base a Colossesi 4:11, 14. Dato che Paolo aveva menzionato prima “quelli circoncisi” (v. 11) e poi Luca (v. 14), hanno concluso che Luca non fosse fra i circoncisi e quindi non fosse ebreo. Ma questo non è affatto sicuro, e una specifica prova del contrario si trova in Romani 3:1, 2 dove Paolo spiega che Dio aveva affidato i suoi detti ispirati agli ebrei. Luca è uno di coloro a cui furono affidati tali detti ispirati.

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