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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
w52 1/9 pp. 271-272

Domande dai lettori

◆ Genesi 1:26 dice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza”. Non potrebbe significare questo che la forma del corpo spirituale di Dio è uguale alla forma del corpo fisico dell’uomo? — H. D., California.

Deuteronomio 4:15-20 mostra che la forma di Dio non è conosciuta dagli uomini, perciò non c’è nessun bisogno perché gli uomini tentino di rappresentarlo mediante qualche creatura terrena. Vedere anche Isaia 40:18, 25. Tentar di rappresentare il Creatore nella forma di un visibile uomo o di altra creazione terrestre, invece di glorificarlo come l’invisibile e onnipotente Iddio, è stolto, come mostra Paolo: “Benché conoscessero Dio, non lo glorificarono come Dio né lo ringraziarono, ma divennero vuoti nei loro ragionamenti e il loro insensato cuore fu ottenebrato. Benché affermassero d’essere savi, divennero stolti e mutarono la gloria dell’incorruttibile Iddio in qualche cosa simile all’immagine dell’uomo corruttibile e degli uccelli e delle creature quadrupedi e delle cose che strisciano”. — Rom. 1:21-23, NM.

Inoltre Paolo scrisse: “‘Il primo uomo Adamo divenne un’anima vivente.’ L’ultimo Adamo [Cristo] divenne uno spirito vivificante. E come abbiamo portato l’immagine di quello fatto di polvere, porteremo pure l’immagine del celeste”. (1 Cor. 15:45, 49, NM) Da ciò è evidente che l’immagine di Adamo non era uguale all’immagine del risuscitato Cristo, la creatura spirituale. La sembianza di Cristo risuscitato come una creatura spirituale non fu conosciuta dai Cristiani. Essi sapevano che egli era a “espressa immagine” di Dio, o “l’esatta rappresentazione del suo stesso essere”, ma non considerarono che quella “espressa immagine” o “esatta rappresentazione” fosse nella forma dell’uomo, la quale era da loro conosciuta. Seppero anche che infine avrebbero veduto Dio e sarebbero stati simili a lui, quando sarebbero stati risuscitati come creature spirituali per regnare con Cristo: “Amatissimi, ora noi siamo figli di Dio, ma finora non è stato reso manifesto ciò che saremo. Sappiamo però che quando si renderà manifesto noi saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è”. — Ebr. 1:3; 1 Giov. 3:2, NM.

Da tutto questo è chiaro che gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane non considerarono che la forma degli uomini fosse uguale alla forma di Dio o alla forma del Cristo risuscitato. Quindi sembra certo che quando Geova disse al Logos (titolo di Cristo prima di divenire uomo sulla terra): “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza,” non si riferiva a nessuna forma o sembianza letterale. Il Logos subì un grande cambiamento per essere fatto a somiglianza dell’uomo. (Filip. 2:7) Perciò ci atteniamo alla spiegazione pubblicata precedentemente che l’uomo fu fatto a loro immagine e somiglianza in quanto come gli attributi di Geova sono giustizia, amore, sapienza e potenza, così l’uomo fu creato con questi stessi attributi, i quali lo appartarono da tutte le altre forme di vita terrena e lo prepararono ad esercitar dominio su di loro e a rappresentare visibilmente Geova sulla terra. Poiché gli attributi divini sono posseduti anche dal Logos, il Creatore poteva parlare giustamente di tali cose al Logos come “nostra immagine” e “nostra somiglianza”. — Gen. 1:28; 5:3; Sal. 89:14; Prov. 2:6; 3:19, 20; Dan. 2:20; 1 Giov. 4:8.

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