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  • Domande dai lettori (1)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
w52 1/12 pp. 365-366

Domande dai lettori

◆ La Torre di Guardia del 15 settembre del 1951, a pagina 283, dichiara riguardo alla Cristianità: “Dopo ch’essa sarà caduta ad Harmaghedon, noi dobbiamo, come Ezechiele, predicare il Regno e la vendetta divina sopra tutte le organizzazioni fuori della Cristianità, finché la ‘battaglia del gran giorno dell’Iddio Onnipotente’ le distrugga e la sua sovranità universale resti rivendicata per sempre”. Significa questo che dopo che Harmaghedon è cominciato e la religione organizzata è caduta il lavoro di testimonianza continuerà e avrà luogo un’ulteriore raccolta di ‘altre pecore’, specialmente dal paganesimo? — F. B., New York.

Nessuno entrò nell’arca di Noè dopo che il diluvio fu cominciato. Nessuno fuggì da Sodoma e Gomorra di quelli che ritardarono la fuga sino a quando il fuoco e lo zolfo cominciarono a cadere. Gesù mostrò come sarebbe stata impossibile una felice fuga per quelli che ritarderanno fino al principio di Harmaghedon, con l’uso del simbolismo dell’inverno e del giorno di sabato. (Gen. 7:1-24; 19:12-29; Matt. 24:20-22) Quando Gesù ammonì sulla stoltezza di ritardare la fuga, egli menzionò un abbreviamento dei giorni di tribolazione perché della carne fosse salvata. Noi siamo ora in questo periodo provveduto specialmente per la salvezza delle “pecore” di Geova, quando la tribolazione scatenata contro l’organizzazione di Satana nel 1914 è frenata ma presto riprenderà fino al suo culmine e finirà ad Harmaghedon. Ora è il tempo di fuggire, come fu prefigurato dal temporaneo ritiro del babilonese assedio di Gerusalemme, e che permise di fuggire a coloro che diedero ascolto alla predicazione di Geremia. (Ger. 37:1-12; 39:1-9) Similmente, l’assedio romano di Gerusalemme cominciò nel 66 d.C., ma venne stranamente ritirato per un tempo e diede opportunità di fuggire prima che venisse posto di nuovo sotto Tito e la città cadesse, il 70 d.C. Tutti e due questi assedi e cadute di Gerusalemme, con i loro intervalli di diminuita pressione che permettevano la fuga, rappresentano la tribolazione finale sopra Satana e la sua organizzazione cominciata il 1914 d.C. e terminante ad Harmaghedon, ma abbreviata dal presente periodo intermedio che dà l’opportunità di salvarsi alle persone dedicate a Geova Dio. Quanto precede dimostra quindi che non c’è opportunità di fuga all’ultimo momento o di pentimento in punto di morte dopo che Harmaghedon è cominciato.

Che cosa significavano, dunque, le parole de La Torre di Guardia come sono citate da questo interrogatore? Ecco, che finché vi sono persone attaccate a questo presente empio sistema di cose noi predicheremo riguardo al regno di Dio e annunzieremo la sua vendetta. Faremo conoscere a ogni persona o organizzazione che rimane dopo la caduta delle religioni della Cristianità che la battaglia di Geova è cominciata e che la sua vendetta raggiungerà e consumerà tutto il mondo di Satana, culminando con lo sprofondamento dello stesso Satana. Ezechiele dichiarò la vendetta di Dio contro nazioni pagane dopo che ebbe preannunziato l’ira divina contro Gerusalemme. (Capitoli 25-32) Geremia, per comando di Geova, porse la coppa del vino del furore di Dio al paganesimo dopo che ne ebbe fatto bere a Gerusalemme. (25:15-29) Non fu, in questi casi, un messaggio di buona notizia e d’invito alla vita eterna, ma d’incombente distruzione al tempo della vendetta di Geova. Pertanto l’articolo de La Torre di Guardia del 15 settembre, che trattava di Isaia capitolo 6, ci diceva che anche dopo che Harmaghedon è cominciata noi predicheremo “finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più alcuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione; finché l’Eterno abbia allontanati gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese”. — Isa. 6:11, 12.

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