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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
w52 15/12 pp. 380-391

Domande dai lettori

◆ Perché Gesù diceva ai risanati di non raccontare a nessuno i miracoli compiuti su di loro, e perché disse ai suoi discepoli di non dire a nessuno ch’egli era il Cristo? — M. C., Ohio.

Dopo che i due ciechi ebbero ricevuto la vista da Gesù, egli “rigorosamente ordinò loro, dicendo: ‘Badate che nessuno venga a saperlo”.’ (Matt. 9:30, NW) Dopo aver purificato un lebbroso Gesù “gli diede rigorosi ordini e subito lo mandò via, e gli disse: ‘Bada di non dire alcuna cosa a nessuno, ma va a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione le cose che Mosè ha decretate, a scopo di una testimonianza per loro”.’ Ma l’uomo divulgò in giro il racconto del miracolo “cosicché Gesù non poteva più entrare apertamente in una città” a causa delle folle che impedivano i suoi movimenti. (Mar. 1:40-45, NW) Dopo aver guarito un uomo che era sordo ed afflitto da un impedimento nel parlare Gesù “gli ordinò di non dirlo a nessuno”. (Mar. 7:33-36, NW) Cristo Gesù fece questo perché non voleva essere pubblicamente notato per le strade e perché il popolo non si formasse delle opinioni a suo riguardo in base a tali diffusi rapporti. Egli voleva che le persone vedessero e udissero personalmente e decidessero in base alla loro propria esperienza con lui.

Fu per questo stesso motivo che comandò ai suoi discepoli di non annunziarlo come il Messia. Invece di propagare questo per le vie e suscitare questa contesa perché fosse definita in tali luoghi pubblici, in base ai rapporti dei discepoli, ciascuno investigasse e prendesse la propria decisione in base all’evidenza. Perciò accadde che quando Gesù chiese ai suoi discepoli che cosa dicevano gli uomini ch’egli fosse trovò che alcuni lo ritenevano Elia, o Giovanni Battista, o Geremia, o uno degli altri profeti. Quindi chiese ai suoi discepoli che cosa ne pensavano loro, e Pietro espresse la loro credenza: “Tu sei il Cristo”. Allora comandò rigorosamente ai discepoli di non dire a nessuno ch’egli era il Cristo”. Prendesse ciascuno la propria decisione, come questa discussione coi suoi discepoli indicava che stavan facendo, e venendo a varie conclusioni. Essi avevano le Scritture Ebraiche e conoscevano le profezie concernenti il Messia, e potevano vedere le opere di Gesù e udire le sue parole. Decidessero. — Matt. 16:13-20, NW.

Perciò quando gli inaspriti Giudei dissero con irritazione: “Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente,” Gesù rispose: “Le opere che io faccio nel nome del Padre mio, queste recano testimonianza riguardo a me”. (Giov. 10:24, 25, NW) È vero che Gesù disse alla Samaritana al pozzo che egli era il Messia, e lei lo disse agli uomini della sua città, e questi Samaritani vennero e udirono Gesù. Ma notate che la loro decisione si basò su ciò che sentirono dire da Gesù, e non su ciò che aveva detto loro la donna: “Essi cominciarono a dire alla donna: ‘Noi non crediamo più a causa delle tue parole; poiché abbiamo udito personalmente e sappiamo che quest’uomo è di certo il salvatore del mondo.’” (Giov. 4:7-42, NW) Solo dopo che fu scongiurato davanti al sommo sacerdote e al Sinedrio egli si sarebbe identificato come il Messia, ma prima di farlo anche allora disse: “Spettava a te di dir questo”. Dovevano dirlo loro se egli era o no il Messia, in base all’evidenza. La decisione dovevano farla loro, era la loro responsabilità. (Matt. 26:63, 64, NW) Similmente, quando fu davanti a Pilato e quel funzionario chiese se Gesù era un re, Gesù disse: “Spetta a te di dire che io sono un re”. La decisione doveva essere presa da Pilato. — Giov. 18:37, NW.

Pertanto Gesù non voleva che gli uomini credessero in lui per quello che avevano sentito dire da altri. Egli voleva ch’essi decidessero da loro stessi se le sue parole e i suoi fatti adempivano o no le profezie concernenti il Messia. Non voleva che alcuna decisione fosse basata su eccitati rapporti passati di bocca in bocca ed esagerati, o su una rumorosa pubblicità fatta di lui per le vie. Egli non era in giro per una pubblicità di tal genere, come lo erano i Farisei. (Matt. 6:2, 5) La Bibbia stabilisce questo in Matteo 12:15-19 (NW): “Egli li risanò tutti, ma ordinò loro rigorosamente di non manifestare lui; perché si adempisse ciò che fu detto mediante il profeta Isaia, che disse: ‘Ecco! il mio servitore che io ho scelto, il mio diletto, che l’anima mia ha approvato! Io metterò su di lui il mio spirito, ed egli farà chiaramente sapere alle nazioni che cosa sia il giudizio. Non contenderà, né alcuno udrà la sua voce per le ampie vie”.’ (Isa. 42:2) Pertanto la proibizione di Gesù della promiscua pubblicità dei suoi miracoli e messianicità avveniva in adempimento della profezia.

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