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  • Domande dai lettori (3)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 15/3 p. 189

Domande dai lettori

◆ Nel nuovo opuscolo legale (inglese) Difendere e stabilire legalmente la buona notizia si dichiara che non c’è nessuna obiezione scritturale contro il far giuramento per attestare la verità. Che cosa si può dire delle parole di Gesù in Matteo 5:33-37 e delle parole del discepolo Giacomo in Giacomo 5:12 che esortano i Cristiani di ‘non giurare affatto’? — E. H., Inghilterra.

Le scritture di Matteo 5:33-37 e Giacomo 5:12 non si riferiscono al prestare giuramento in una corte legale. Queste ammonizioni di non giurare erano dirette contro la pratica di quel tempo di far giuramenti in occasioni non appropriate per rendere il discorso più enfatico ed essere più creduti dagli ascoltatori nonché per vantare la propria fidatezza; infatti essi giuravano per la propria barba, o per il cielo, o per la terra, e per altre cose che in realtà non aggiungevano nulla a quello che asserivano.

Ma fedeli servitori sono menzionati di aver giurato in solenni occasioni. Abrahamo alzò la mano quando giurò per una certa condotta. (Gen. 14:2-24) Venne forse dal maligno ciò ch’egli disse in quella occasione oltre il sì e il no? Quando il sommo sacerdote disse a Gesù dinanzi ai Sinedrio: “Per l’Iddio vivente ti pongo sotto il giuramento di dirci se sei il Cristo il Figlio di Dio!” Gesù rispose. (Matt. 26:63, 64, NW) Anche l’apostolo Paolo non parla in modo riprovevole di giuramenti fatti in debite circostanze, come in tribunale, ma dice: “Poiché gli uomini giurano per il più grande, e il loro giuramento è la fine di ogni disputa, come è per loro una garanzia legale. In questo modo Dio, quando si propose di mostrare più abbondantemente agli eredi della promessa l’immutabilità del suo consiglio, intervenne con un giuramento, affinché, mediante due cose immutabili nelle quali è impossibile che Dio menta, noi che siamo fuggiti al rifugio abbiamo grande incoraggiamento di aggrapparci alla speranza messaci davanti”. (Ebr. 6:16-18, NW) Dal momento che Dio è sempre verace e degno di fede, perché agì come gli uomini nelle Corti e fece un giuramento a conferma di ciò che aveva detto ad Abrahamo? Certo il suo giuramento non venne dal maligno.

Tuttavia, noi lasciamo alla coscienza di ciascuno se debba giurare in tribunale o davanti a un notalo o altrove oppure se debba solo affermare. Nell’opuscolo Difendere e stabilire legalmente la buona notizia noi mostriamo la nostra posizione in merito, affinché chiunque si rivolge a noi per consiglio sappia che noi non ci opponiamo a tale giuramento in tribunale.

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