Domande dai lettori
◆ Gesù disse che la notte viene quando nessuno può lavorare. Si riferiva egli alla battaglia di Harmaghedon? — S. S., Stati Uniti.
Le parole di Gesù al riguardo sono riportate in Giovanni 9:4, 5: “Bisogna che compiamo le opere di Colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. Mentre sono nel mondo, io son la luce del mondo”. (Nota in calce) Egli fece queste affermazioni quando donò la vista ad un uomo nato cieco. Perciò, non stava parlando in merito ad Harmaghedon. Geova mandò Gesù sulla terra per compiere opere che avrebbero glorificato Dio, facendo conoscere i suoi propositi. Gesù compì un’opera di guarigione spirituale, ponendo quelli che erano spiritualmente sordi, muti e ciechi in grado di discernere, udire e annunciare la verità della Parola di Dio, liberando quelli tenuti prigionieri dalla falsa adorazione. Anche letteralmente egli ridonò la vista a qualche cieco, per dare l’impressionante dimostrazione della potenza di Geova. — Isa. 61:1, 2; Luca 4:17-21.
Quindi Gesù stava parlando di se stesso e delle opere che Geova gli aveva affidate, e disse che doveva compierle mentre era giorno e prima che cominciasse la notte, poiché quando la notte avrebbe avuto inizio non sarebbe stato in grado di lavorare. Disse pure di essere sorgente di luce finché fosse stato nel mondo, alludendo che sarebbe venuto il tempo della sua dipartita. La sua morte lo strappò dal mondo, lo mise fuori dall’esistenza, lo sprofondò nelle tenebre della tomba. Per lui era come se fosse notte, tempo in cui non poteva operare. Gesù sapeva che la morte che lo attendeva non gli avrebbe permesso di adempiere alcun lavoro, come Ecclesiaste 9:10 mostra: “Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno de’ morti dove vai, non v’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né sapienza”.
Nel caso di Gesù la notte senza opere non poteva certamente riferirsi ad Harmaghedon, perché in quel tempo egli eseguirà la sua opera più potente, distruggendo le creature malvage sulla terra, legando nello stato d’inattività Satana e i suoi demoni, e rivendicando completamente il nome di Geova. Nemmeno possiamo dire definitivamente che i seguaci di Cristo sulla terra saranno completamente inattivi. Essi non parteciperanno all’opera di distruzione, ma potranno continuare a compiere l’opera che fanno ora, che è quella di cantare le lodi di Geova e di avvertire i malvagi della loro distruzione. Dalle parole di Isaia 6:11 sembra che essi dichiareranno la vendetta di Geova finché la distruzione dei visibili malfattori sia completata. “‘Fino a quando, Signore?’ Ed egli rispose: ‘Finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più alcuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione’”.
Perciò in questa scrittura Gesù usò la parola “notte” per indicare il tempo del suo giudizio, della sua uccisione e della sua morte, durante il quale non avrebbe potuto lavorare.