Domande dai lettori
◆ Perché Adamo ed Eva si vergognarono della loro nudità dopo che ebbero mangiato del frutto proibito? — P. R., Stati Uniti.
Dopo aver mangiato del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, Adamo ed Eva divennero peccatori. “Allora gli occhi di entrambi si aprirono e cominciarono a comprendere che erano nudi. Quindi cucirono delle foglie di fico e se ne fecero dei paragrembi”. Essi non poterono più guardarsi l’un l’altro in modo puro, ma evidentemente celavano pensieri sensuali che erano impuri. La coscienza, che distingue l’uomo dalle creature inferiori, cominciò a condannarli facendoli sentire colpevoli e vergognosi. Perciò cercarono di nascondere le parti del corpo che provocavano pensieri sensuali rendendo la loro coscienza colpevole. Non sarebbe stato sbagliato di guardar la loro nudità o anche di considerare la naturale e appropriata esecuzione dell’atto sessuale, poiché ciò sarebbe stato in armonia col proposito di Geova nell’averli creati per moltiplicare e riempire la terra. Ma dopo il loro peccato essi evidentemente non poterono più considerare questa relazione nello stesso modo pura e innocente, ma i loro pensieri furono contaminati dalla passata passione e da sentimenti impuri. Quindi la loro coscienza li ferì e un senso di modestia li indusse a nascondere queste parti del corpo, e, consapevoli della loro colpevolezza, si nascosero da Geova per paura. L’amore caccia via la paura, ma essi mostrarono di non aver amore per Geova disubbidendogli, pertanto furono presi dalla paura che li costrinse a coprire i loro corpi e a nascondersi da Geova. In tal modo essi tentarono di sfuggire la condanna della loro coscienza e la sentenza del castigo per aver disubbidito a Geova. — Gen. 3:7-10; 1 Giov. 4:18, NM.