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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
w56 1/4 pp. 205-207

Lezione 7

Formazione del cànone della Bibbia

Il cànone della Bibbia è il catalogo o la collezione dei libri ispirati dallo spirito santo di Dio. Il termine “cànone” deriva dalla parola ebraica qaneh, che significa “canna”. La parola greca corrispondente è kanòn, che anche significa “una canna, o un bastone dell’agrimensore, un regolo”, qualche cosa con cui si può prendere delle misure e anche tirar linee diritte. In altri termini, il cànone della Bibbia è il regolo mediante il quale può essere determinata l’esatta verità o la vera dottrina. Geova Dio l’ha benevolmente provveduto affinché i suoi servitori fossero protetti dalla religione seduttrice. Il cànone non è stato affidato al popolo di Dio tutto in una volta, ma si è formato durante i secoli.

Il vero cànone della Bibbia è ancora oggi soggetto di discussione. Per esempio, le versioni della Bibbia approvate dalla Chiesa Cattolica Romana, quella di Eusebio Tintori, di Ricciotti, ed altre, contengono un certo numero di libri che non si trovano nella Versione Riveduta della Bibbia. Un altro esempio è quello della versione greca dei Settanta delle antiche Scritture Ebraiche che contiene i libri apocrifi o “spuri” (in origine la versione dei Settanta non comprendeva i libri apocrifi). C’è oggi grande tendenza, da parte di traduttori o dei loro sostenitori, ad indurre la gente ad attribuire piena autorità divina a tutti i libri apocrifi, e così aggiungere al cànone della Bibbia.

Il cànone cominciò ad essere messo per iscritto al tempo di Mosè, ed era molto appropriato che Geova Dio vi contribuisse per primo scrivendo i Dieci Comandamenti. Al Monte Sinai questi comandamenti furono scritti su materiale durevole, sulla pietra, e con il dito di Dio. In seguito Geova Dio disse a Mosè di scrivere in un libro le leggi, gli ordinamenti, gli statuti e i regolamenti per la teocrazia tipica. Dopo di allora il cànone della Bibbia ebbe continuo sviluppo mediante altre aggiunte. Risulta quindi che ciò che le Scritture chiamano “la legge” costituisce la prima parte del cànone. Questa legge fu un’unica produzione, un solo libro scritto da Mosè. Più tardi fu suddiviso in cinque rotoli, i primi cinque libri della Bibbia. C’è buon motivo di credere che Mosè abbia scritto non solo questi primi cinque libri, ma anche il libro di Giobbe e i Salmi 90 e 91. Quindi, alla morte di Mosè queste prime parti del cànone della Bibbia sarebbero state completate.

È evidente che la verità non ebbe termine con Mosè. Alcuni vigorosi difensori di Mosè l’avranno forse ritenuto, così come certi studenti biblici ritennero per il pastore Charles Taze Russell, pensando che quando il pastore Russell morì la verità si fosse fermata. Però, dovevano ancora essere messe in luce altre verità. Per quanto riguarda il cànone delle Scritture Ebraiche, questo avvenne fino alla composizione dell’ultimo libro, Malachia. Questi libri, da Genesi a Malachia, non hanno lo stesso ordine seguìto dalle moderne Bibbie italiane. Ecco le loro divisioni e suddivisioni e il loro ordine nelle Bibbie ebraiche:

1. Il Pentateuco: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio.

2. I Profeti: Anteriori: Giosuè, Giudici, 1 e 2 Samuele e 1 e 2 Re. Posteriori: (maggiori) Isaia, Geremia ed Ezechiele; (minori) Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Habacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia.

3. Gli Agiografi (parola greca che significa “scritti sacri”; in ebraico Ketubìm, che significa “cose scritte” o “gli scritti”): Salmi, Proverbi, Giobbe, Cantico de’ Cantici, Ruth, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester, Daniele, Esdra, Nehemia e 1 e 2 Cronache.

Il Diavolo cerca sempre di aggiungere ‘mosche morte per far puzzare e imputridire l’olio’. (Eccl. 10:1) Egli cerca di suscitare confusione sulla Parola di Dio e di contaminarla immischiandovi ciò che è falso ed erroneo. Satana vorrebbe aggiungere quindi alla Parola di Dio cose che non ne fanno parte. (Deut. 4:2; Prov. 30:6; Apoc. 22:18) Dio decretò che ci sarebbe stato un termine per i libri del cànone ebraico, e questi libri ebbero termine con la profezia di Malachia. Il cànone della Bibbia ebraica era quasi, se non del tutto, completo con lo scriba Esdra, nel quinto secolo avanti Cristo. Probabilmente doveva ancora esservi aggiunta soltanto la profezia di Malachia.

Cercando di precisare il tempo in cui furono scritti certi libri biblici, molti “alti critici” sostengono che siano stati scritti molto più tardi di quanto lo fossero effettivamente, basando tali asserzioni sul fatto che descrivono avvenimenti che non potevano di certo essere stati riportati dallo scrittore originale, poiché avvenuti dopo la sua morte. Ma ciò non rimanda necessariamente il tempo della composizione ad una data posteriore. Un fatto importantissimo che bisogna sempre ricordare è che lo spirito santo di Dio ha operato sino al completamento del cànone delle Scritture Ebraiche. Pertanto, se in tali libri vi sono state alcune aggiunte chiamate anacronismi (avvenimenti segnati ad una data errata secondo la cronologia), queste inserzioni o aggiunte saranno state approvate da Dio perché i suoi servitori le avranno fatte sotto la guida dello stesso spirito di Dio che aveva ispirato l’originale composizione dei libri.

La prima versione o traduzione del cànone ebraico fu fatta in lingua greca, e fu conosciuta come Versione dei Settanta. Questa versione attualmente contiene libri apocrifi, ma in origine non li aveva; si conformava al moderno cànone giudaico delle Scritture.

Abbiamo antichissime prove dell’esattezza del cànone ebraico. Però alcuni potrebbero domandare: “Ebbene, come si può ritenere preciso il cànone ebraico, se consideriamo gli antichi manoscritti o codici, come il Ms. Alessandrino del quinto secolo dopo Cristo, il Ms. Vaticano del quarto secolo dopo Cristo, il Ms. Sinaitico del quarto secolo dopo Cristo, e i Mss. Beza del sesto secolo dopo Cristo, i quali contengono tutti alcuni libri apocrifi?” A questo riguardo si notino i seguenti fatti: Durante i primi quattro secoli dell’èra cristiana, cioè, fino alla fine del quarto secolo (precisamente fino all’anno 397), i soli cataloghi cristiani dei libri ispirati della Bibbia ebraica accettati dalle congregazioni cristiane erano quelli che comprendevano soltanto il cànone ebraico delle Scritture. Tali cataloghi escludevano i libri apocrifi.

Nell’anno 397 al Concilio di Cartagine Agostino, il “Santo” cattolico romano, presentò un cànone ingrandito, che comprendeva i libri apocrifi. Quel concilio decretò quali libri dovessero essere considerati ispirati e canonici nell’“Antico Testamento”. Ma tale catalogo istituito dal suddetto concilio non fu approvato o accettato da nessuna autorità greca, vale a dire, da nessuna organizzazione di Chiesa Orientale. Anche nell’occidente, però, vi furono alcuni associati della Gerarchia Cattolica Romana, preminenti nei loro cerchi ecclesiastici, i quali si attennero al cànone ebraico delle Scritture ed esclusero i libri apocrifi; e questo gruppo di aderenti continuò ad esistere fino al tempo della Riforma Protestante.

Il Concilio di Trento (1546) nella sua quarta sessione decretò che tutti i libri elencati nel suo cànone ingrandito, compresi anche i libri apocrifi, fossero di “venerazione uguale”. Questo decreto fu approvato dalla maggioranza, eppure non senza opposizione. Fra i cattolici c’è confusione riguardo a ciò che costituisce il cànone biblico, ma i testimoni di Geova hanno la certezza che esso, quale si trova nelle Bibbie attualmente più diffuse, è completo.

[Domande per lo studio]

1. Che cosa è il cànone della Bibbia?

2. Quali fatti dimostrano che il cànone della Bibbia è ancora oggi soggetto di discussione?

3. Chi contribuì per primo al cànone con la propria scrittura? e quale privilegio ebbe Mosè rispetto al cànone?

4. Quali sono le divisioni e suddivisioni e l’ordine dei libri del cànone ebraico, quale è contenuto nelle Bibbie ebraiche?

5. Quando il cànone delle Scritture Ebraiche fu quasi completo? e con quale profezia fu terminato?

6. Cercando di fissare il tempo della composizione dei libri biblici, su quale pietra inciampano gli “alti critici”? eppure perché non è un vero ostacolo?

7. Quale fu la prima traduzione del cànone ebraico messa per iscritto? e che cosa ci dice in quanto alla completezza del cànone?

8. Che cosa dimostra che fra i cattolici c’è confusione riguardo al cànone?

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