Rapporto dell’Annuario del 1956 sull’Italia
Popolazione: 47.200.000
Massimo numero dei ministri che predicano
1946: 120
1955: 3.238
IL VATICANO ha sostenuto a lungo che l’Italia fosse sua proprietà. Non ha mai visto di buon occhio che qualsiasi altra religione vi entrasse per predicare alla sua popolazione cattolica. Per poter continuare la loro opera i testimoni di Geova devono essere cauti come serpenti e, certamente, innocenti come colombe. Essi non distribuiscono letteratura o fogli volanti nelle pubbliche strade, né effettuano qualsiasi dimostrazione pubblica, ma vanno di casa in casa predicando privatamente alle persone e mostrando loro ciò che la Bibbia insegna; lo fanno adoperando la Bibbia cattolica. Vi sono stati alcuni arresti, ma nel complesso, generalmente, la polizia non ostacola i proclamatori che predicano la buona notizia, a meno che non sia istigata a farlo dal clero. Nel frattempo, a salti e a balzi, l’opera progredisce e durante l’anno 1955 l’Italia ha raggiunto cinque massimi. L’avvenimento più importante dell’anno fu la meravigliosa Assemblea “Regno Trionfante” tenuta nella stessa Roma. Sebbene i nemici di Geova siano fortemente trincerati in Roma e in tutta l’Italia, e benché cercassero di ostacolare l’assemblea, l’invincibile potenza di Geova si manifestò vigorosamente e l’assemblea si svolse maestosamente com’era stata disposta. Essa fu veramente l’Assemblea “Regno Trionfante” dei testimoni di Geova. Il servitore di filiale ha fatto un rapporto sul progresso dell’opera in Italia e in Libia. Alcune parti del suo rapporto sono qui pubblicate.
Nei territori isolati si è manifestato molto interesse e siamo lieti di comunicare che sono state formate diciassette nuove congregazioni. Però questo non è che il principio. Per curare meglio gli interessati il fratello Knorr ci autorizzò ad avere altri venticinque pionieri speciali e alla fine dell’anno di servizio il numero sarebbe stato aumentato a cinquanta. Ci prendiamo cura di questi isolati interessati il più possibile, mandando lettere dall’ufficio filiale e disponendo che siano visitati dai servitori di circoscrizione. In seguito a questo interessamento molti hanno cominciato a predicare. Eppure riceviamo continuamente lettere da individui isolati che ci chiedono di non abbandonarli e di visitarli o scriver loro più spesso. Per curare questi interessati sono stati aggiunti altri quattro servitori di circoscrizione, in modo che gli isolati e le congregazioni vengano visitati ogni quattro mesi.
Un’idea delle prospettive riguardo agli interessati isolati ci viene data da una lettera proveniente da un gruppo di tali persone isolate, nella quale ci dicono di aver costruito una Sala del Regno che può contenere sessanta persone e di aver richiesto l’autorizzazione della polizia per adoperarla come chiesa! Un’altra lettera da un gruppo di isolati chiedeva informazioni sulla costruzione di una sala. In seguito alla cura avuta per un altro gruppo ancora di isolati è stata formata una nuova congregazione che ha raggiunto un massimo di quarantuno proclamatori! Questi ora si occupano di un altro gruppo di persone interessate, che fra breve anche saranno organizzate come congregazione. Quantunque quest’anno abbiamo fatto un buon lavoro, i nostri servitori di circoscrizione ci assicurano: “Vedremo che aumento l’anno prossimo!”
Questo progresso e queste benedizioni sono stati realizzati mediante molto lavoro e perseveranza da parte dei fratelli. Un esempio è quello di una sorella di ventidue anni che era stata bastonata da sua madre sulle braccia, sulle gambe e sulla schiena. La madre era così adirata che strappò tre ciocche di capelli dalla testa della sorella! Tutto questo perché aveva assistito ad un’assemblea. La madre gridò: “Non piangi nemmeno per le bastonate che stai ricevendo”. La sorella rispose: “Non sono stata mai tanto felice in vita mia come da quando ho partecipato all’assemblea, poiché ho ricevuto la forza spirituale e la gioia che mi hanno aiutato a sopportare questa bastonata!” Quindi le fu proibito di tenere la Bibbia e la letteratura biblica e di assistere alle adunanze. La sua risposta fu: “Se ciò fosse accaduto un anno fa, forse avrei fatto quello che tu mi dici, ma ora vedo le cose diversamente e continuerò a servire Geova ancora di più”.
Un missionario comunica la sua gioia di servire in Italia in questo modo: “Molte sono le esperienze che un missionario pioniere potrebbe raccontare. Ma la maggioranza degli interessati che noi troviamo non accetta la verità in modo spettacolare, bensì mediante l’opera regolare di casa in casa e il sistema di studi biblici, con l’aiuto a sormontare i loro problemi finché raggiungono la maturità. La nostra gioia è dunque servire Geova fedelmente insieme. All’assemblea di Roma siamo stati felici di conoscere la quarta generazione. Ecco come: avevamo uno studio con un giovane che poi cominciò a predicare. Egli a sua volta condusse uno studio con un altro giovane che subito accettò la verità. Quest’ultimo studiò con un terzo giovane che è stato battezzato a Roma. E il terzo studia attualmente con un quarto giovane che ha anche partecipato all’assemblea di Roma. Tutti sono felici proclamatori e lo siamo anche noi”.
Il più notevole avvenimento dell’anno e della moderna storia teocratica italiana fu senza dubbio la felice assemblea internazionale tenuta a Roma dal 5 al 7 agosto. Avevamo l’uso di uno dei più bei palazzi per congressi d’Italia, se non di tutta l’Europa. Di marmo bianco, con sculture modernissime e circondato da parchi a disposizione dei fratelli, il luogo dell’assemblea era ideale. Gli estranei si meravigliarono di vedere ogni giorno tanti partecipanti, poiché durante le assemblee internazionali mondane tenute in questo palazzo, dopo il primo giorno, ciò non si verifica mai. Il massimo dei presenti al discorso pubblico fu di 4.531 persone e 387 furono battezzate.
Cinque treni speciali provenienti da Parigi trasportarono in maggioranza fratelli americani. Il loro arrivo suscitò molto interesse nell’assemblea perché questo era il gruppo più grande di turisti americani mai arrivato in Italia in una sola volta. La presenza di questi fratelli ed altri fattori indussero la stampa a commentare ampiamente l’assemblea. Infatti fu la prima volta che avemmo tanta pubblicità. Evidentissimi in tutta Roma erano i distintivi portati dai fratelli, in quanto era la prima volta che portavano distintivi in Italia. In seguito alla pubblicità l’ufficio filiale ha ricevuto molte lettere da persone di buona volontà richiedenti informazioni sulla nostra opera.
L’entusiasmo dei fratelli italiani era molto evidente mentre gioivano intensamente della rara opportunità di ascoltare i fratelli Knorr, Franz ed altri direttori della Società e membri della famiglia Bethel di Brooklyn. Molti avevano lagrime agli occhi quando il fratello Franz concluse l’assemblea con alcune parole in italiano. Il ricordo di quest’assemblea resterà impresso a lungo nel cuore dei fratelli italiani.