Domande dai lettori
● In Atti 11:8 leggiamo che Pietro disse: “Niente affatto, Signore, perché nella mia bocca non è mai entrato nulla di contaminato né d’impuro”. Dobbiamo forse dedurre da ciò che a quell’epoca Pietro si atteneva ancora alla legge mosaica al riguardo? — R. M., Stati Uniti.
Che la legge di Mosè, che stabiliva che certi animali erano puri o impuri, fosse resa invalida dalla morte di Gesù Cristo è chiaramente indicato dalle Scritture: “Egli [Geova] ci perdonò benignamente tutti i nostri falli e cancellò il documento scritto a mano contro di noi, che consisteva di decreti e che ci era opposto; ed Egli l’ha tolto di mezzo inchiodandolo al palo di tortura”. — Col. 2:13, 14.
Poiché l’abolizione della Legge avrebbe recato grandi cambiamenti nella vita dei seguaci di Cristo, non è strano che impiegassero un po’ di tempo per rendersi conto di questo fatto, per cui, anche se erano trascorsi più di tre anni da quando Cristo era morto, apparentemente Pietro non aveva mangiato cibo impuro secondo il cerimoniale. Vivere in una comunità giudaica influiva senza dubbio su ciò, e se egli avesse deriso apertamente le restrizioni della Legge in queste cose molto probabilmente avrebbe suscitato un tumulto, come quello che scoppiò quando certi Giudei pensarono che Paolo avesse violato la santità del tempio, introducendovi un incirconciso. — Atti 21:27-32.
Tuttavia, mediante la lezione che Geova diede a Pietro a quell’epoca circa il fatto che i Gentili erano accettati per avere un posto nel corpo spirituale di Cristo, senza dubbio Pietro comprese anche che non vi erano più nemmeno cibi impuri, dal lato religioso, naturalmente. Il modo graduale in cui queste verità furono fatte comprendere alla primitiva congregazione cristiana è messo in risalto dagli avvenimenti descritti nel quindicesimo capitolo di Atti, dove leggiamo che gli apostoli e gli anziani si radunarono a Gerusalemme per decidere su soggetti come la circoncisione e il mangiare carni offerte agli idoli. E non sarebbe fuori luogo notare che, poiché la volontà di Dio per i suoi servitori fu resa chiara solo gradualmente in un’epoca in cui erano presenti gli apostoli ispirati nella congregazione cristiana, quanto più dovevamo aspettarci che nei nostri giorni la volontà di Dio fosse resa chiara solo gradualmente ai suoi servitori sulla terra, alla classe dello “schiavo fedele e discreto” e ai loro compagni delle “altre pecore”. — Matt. 24:45-47; Giov. 10:16; Prov. 4:18.