Domande dai lettori
● La scrittura di Salmo 34:7 (VR), che dice: “L’Angelo dell’Eterno s’accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera”, si riferisce forse alla liberazione da disastri naturali, come inondazioni e terremoti? — R. E., Stati Uniti.
Questa scrittura dev’essere compresa in base al contesto. La soprascritta del Salmo 34 dice: “Di Davide, quando si finse insensato davanti ad Abimelec e, cacciato da lui, se ne andò”. Quindi Davide parla di quando si trovava in territorio nemico, dove dovette fingere di essere pazzo davanti al re Abimelec (pure chiamato Achish) per non essere giustiziato da questo re filisteo, che altrimenti avrebbe potuto considerare Davide un’intelligente, intrigante spia israelita. In tale circostanza l’angelo di Geova preservò Davide e lo liberò. Questo è molto diverso dal liberare da un’inondazione o da un terremoto. Le circostanze sono interamente diverse e non vi è nessuna relazione tra di esse. — 1 Sam. 21:10-15.
Quando si tratta di inondazioni e uragani, il popolo di Geova deve dare ascolto agli avvertimenti circa le tempeste come chiunque altro. È vero che molti hanno la tendenza a ignorare gli avvertimenti, come hanno fatto alcuni in caso di uragani e inondazioni, perdendo la vita. Quelli che preferiscono ignorare gli avvertimenti, pensando che ‘questo non può accadere a me’, devono accettarne le conseguenze.
La protezione dopo Armaghedon è un’altra cosa. Armaghedon può anche non porre fine ai terremoti. Non possiamo essere dogmatici e dire che Armaghedon porterà subito il globo terrestre, internamente ed esternamente, nella sua condizione perfezionata e quindi non occorreranno cambiamenti né nell’interno né sulla superficie della terra. Ma se nel corso dei mille anni questi fossero necessari, Dio potrebbe dirigerli, e proteggere il suo popolo dal danno o dalla perdita, in armonia con la promessa di Rivelazione 21:4.