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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
w65 1/4 pp. 223-224

Domande dai lettori

● V’è una spiegazione dell’apparente contraddizione tra Geremia 52:12 e 2 Re 25:8? Geremia 52:12 dice il decimo giorno del mese, mentre 2 Re 25:8 dice il settimo giorno del mese. — G. G., U.S.A.

L’intero versetto di 2 Re 25:8 (Ga) dice: “Il sette del quinto mese — cioè nell’anno decimonono del re Nabucodonosor, re di Babilonia — giunse a Gerusalemme Nebuzardan, capo della guardia del corpo, servitore del re di Babilonia”. Geremia 52:12 (Ga) parla a questo riguardo del “dieci del mese”. Circa la differenza di tre giorni, alcuni hanno spiegato che Nebuzardan andò a Gerusalemme, partendo da Ribla il settimo giorno del mese ma non giungendo a Gerusalemme che il dieci del mese. Comunque, pare che questo alto ufficiale babilonese che prese il comando dell’esercito babilonese alla fine dell’assedio arrivasse effettivamente sul luogo il settimo giorno del mese, per cominciare a distruggere la città. Il suo compito sarebbe stato quello di sorvegliare la demolizione delle fortificazioni, il saccheggio della città, la distruzione della città e il trasporto in schiavitù degli abitanti. Il decimo giorno del mese evidentemente segnò la fine delle sue operazioni.

È degno di nota il fatto che 2 Re 25:8 (Ga) dice che il settimo giorno del mese Nebuzardan “giunse a Gerusalemme”. D’altra parte Geremia 52:12 (Ga) dice che questo comandante babilonese, il decimo giorno del mese “entrò a Gerusalemme”. Anche la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture fa una distinzione simile fra queste due scritture, poiché 2 Re 25:8 dice che il capo babilonese della guardia del corpo “venne a Gerusalemme” il settimo giorno, mentre Geremia 52:12 dice che egli “venne in Gerusalemme” il decimo giorno.

Senza dubbio il comandante babilonese, dopo essere arrivato sul posto, stabilì il suo quartier generale od occupò un quartier generale che era già stato stabilito fuori delle mura della città. Di là evidentemente egli diresse le operazioni, come quella di abbattere le mura della città. (2 Re 25:10; Ger. 52:14) Anche le truppe babilonesi saccheggiarono la città e il tempio di Geova e se la spassarono. (Ger. 52:17-23; 2 Re 25:13-17; Dan. 5:2, 3) Poiché il saccheggio della città e la demolizione delle mura tenne occupate le truppe caldee per diversi giorni, evidentemente non incendiarono effettivamente la città che il decimo giorno del mese. Quel giorno Nebuzardan “entrò a Gerusalemme” o venne nella città per portare a termine le operazioni e, quando fu soddisfatto del lavoro, diede ordine di incendiare la città e il suo tempio santo. Secondo Giuseppe Flavio (Guerra giudaica, Libro VI, Capitolo IV, 5, 8) il tempio di Erode fu incendiato il decimo giorno del quinto mese (70 d.C.), e Giuseppe Flavio aggiunge che è una meravigliosa coincidenza il fatto che il primo tempio fosse incendiato nello stesso giorno dai Babilonesi. Senza dubbio alla fine del decimo giorno la città bruciava ed era in gran parte ridotta in cenere, avendo Nebuzardan completato il suo lavoro stabilito di distruggere la città.

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