Domande dai lettori
● Durante la seconda guerra mondiale, in alcuni campi di concentramento in Germania dov’erano imprigionate solo donne, ci furono casi in cui una sorella dedicata battezzò. Pertanto, una sorella narra che dopo esser venuta alla conoscenza della verità in un campo di concentramento ed essersi dedicata a Geova fu quindi battezzata da una sorella. Questo battesimo sarebbe valido? — Germania.
Esaminando la Bibbia non si trova nessuna prova che donne battezzassero. Ma essa narra esempi di uomini dedicati che battezzarono altri. (Matt. 3:13-17; Giov. 4:2; Atti 8:38) Non siamo autorizzati dalla Parola di Dio a dichiarare accettevole un battesimo compiuto da una sorella; perciò, nel caso menzionato, la sorella dovrebbe essere battezzata da un fratello dedicato in armonia con ciò che richiede la Bibbia.
Comunque, questo non vuol dire che la dedicazione fatta dalla sorella nel campo di concentramento non fosse valida. Il fatto stesso che ella serve ancora Geova anni dopo essere uscita dal campo mostra che capiva quello che faceva e che aveva realmente fatto la dedicazione. Per cui ella può registrare la data della sua dedicazione come in origine.
Se qualcuno viene a conoscenza della verità in prigione o in un luogo dove non è presente o dove non è disponibile nessun maschio dedicato per compiere il battesimo e la persona desidera fare la dedicazione a Geova, che cosa si può fare? Romani 10:10 dice: “Col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza”. La donna credente può rivolgersi a Geova in preghiera e fare la dedicazione. Può quindi fare pubblica dichiarazione della sua fede e dichiarare ufficialmente dinanzi a sorelle dedicate presenti che ha ‘esercitato fede nel suo cuore’ e che attende la prima occasione per essere battezzata da un fratello. Geova guarda il cuore. (Prov. 17:3; 21:2), e la condizione di cuore di tale donna condurrebbe certamente alla salvezza. Nel caso di Cornelio e della sua casa, evidentemente fu riconosciuta dal cielo la condizione di cuore, poiché lo spirito santo scese su di loro prima del battesimo. Sei fratelli circoncisi di Ioppe avevano accompagnato Pietro in quell’occasione e non poterono sollevare nessuna obiezione quando Pietro comandò di battezzare questi primi credenti gentili che avevano ricevuto lo spirito santo. — Atti 10:44-48.
Similmente, un uomo può conoscere la verità e fare una valida dedicazione mentre è in prigione, e anche se sono presenti fratelli dedicati, è tuttavia nell’impossibilità d’essere battezzato perché manca il necessario specchio d’acqua. (Giov. 3:23; Atti 8:36) Anch’egli può seguire la procedura indicata sopra.
È dunque aperta una via sia agli uomini che alle donne i quali non possono essere battezzati, perché le circostanze non lo permettono o perché non è presente un uomo dedicato. Ma facendo una valida dedicazione e dichiarandolo pubblicamente dinanzi ad altri dedicati presenti egli o ella è ora riconosciuta come dedicata. Ma non sembra appropriato secondo le Scritture che una sorella cerchi di battezzare.
In relazione al battesimo, si può pure notare che un uomo dedicato può battezzare anche se non sono presenti altri testimoni umani. Vi sono precedenti scritturali nel caso di Gesù e dell’eunuco etiope che lo mostrano. E giacché prima dell’immersione è appropriatamente detta una preghiera, ci sono sempre testimoni celesti.
Si deve sempre ricordare che è della massima importanza adempiere la propria dedicazione quando è stata fatta.