Domande dai lettori
● La Torre di Guardia (del 15 agosto e del 1º settembre 1976, su Osea) parla di Geova Dio, il Marito celeste, come se fosse sposato all’Israele spirituale. Com’è possibile quando si considera ciò che dice l’apostolo Paolo della congregazione cristiana, cioè che è promessa in matrimonio a un solo marito, Gesù Cristo? (2 Cor. 11:2) Non è questa una contraddizione e non confonde le idee?
Considerando le figure retoriche delle Scritture bisogna fare attenzione a non confonderle ma a considerare ciascuna nel suo contesto. Per esempio, Geova Dio si riferisce alla sua organizzazione celeste universale chiamandola sua moglie. Troviamo questo riferimento in Genesi 3:15 e varie volte nella profezia di Isaia. Tuttavia, nella sua organizzazione il principale è il suo unigenito Figlio. Da un punto di vista, Gesù Cristo è il membro principale della “donna” di Dio, e da un altro punto di vista è il primogenito di tutti i figli di Dio. Dio sposò forse il suo Figlio unigenito? No, dobbiamo stare attenti a non confondere le figure retoriche. Da un punto di vista egli è il Figlio di Dio; da un altro, fa parte della “donna” di Dio.
Pertanto le Scritture si riferiscono anche ai seguaci di Cristo con varie figure retoriche. Sono chiamati suoi fratelli. (Matt. 25:40; Ebr. 2:17) Sono anche definiti corpo di Cristo. (1 Cor. 12:27) E in vista del futuro sono anche chiamati “moglie dell’Agnello”. (Riv. 21:9) Ma dire che Gesù sposi i suoi fratelli o il proprio corpo equivarrebbe a confondere le figure retoriche. Da un punto di vista i suoi seguaci sono simili a questo, e da un altro, simili a quello.
Non c’è dubbio che Geova Dio, parlando di se stesso, si definisce “marito” della nazione d’Israele secondo la carne. (Osea 1:2; 2:16) Poiché l’Israele secondo la carne era un tipo dell’Israele spirituale, ne consegue che Geova poteva chiamarsi anche marito dell’Israele spirituale. Egli divenne marito dell’Israele carnale per mezzo del patto della Legge, e diviene marito dell’Israele spirituale per mezzo del nuovo patto. (Ger. 31:31-33; Ebr. 8:6-12) Questo avviene solo quando gli unti cristiani sono considerati come una nazione di Israeliti spirituali.
Ma da un altro punto di vista, come congregazione cristiana, sono considerati la futura sposa di Cristo. Questo perché saranno uniti a lui, come sono uniti un marito e sua moglie, e parteciperanno alla gloria celeste con Cristo come una sposa partecipa agli onori regali e al posto del suo re-marito. Essendo i 144.000 la nazione dell’Israele spirituale, da questo punto di vista si può dire che Geova è il loro marito. Considerandoli come congregazione cristiana, portano il nome di Cristo e sono la sua futura sposa, come una moglie porta il nome del marito.
A questo riguardo si può notare che le Scritture Greche Cristiane evitano qualsiasi confusione non riferendosi mai agli unti seguaci di Cristo come se Geova fosse il loro marito, ma è detto solo che sono promessi in matrimonio a Gesù Cristo. Egli è lo sposo della “Nuova Gerusalemme”, Geova è il marito della “Gerusalemme di sopra”. — Gal. 4:26; Riv. 21:2.
(Per avere ulteriori informazioni, vedere l’articolo “Le Gerusalemme di cui parla la Bibbia” a pagina 121 della Torre di Guardia del 15 febbraio 1977).