Quanto è importante ubbidire?
IL GIOCATORE di baseball sapeva anche troppo bene che cosa ci si aspettava da lui. Poteva usare la sua mazza come voleva a meno che non ricevesse un diverso segnale dal suo manager. Ma questa gli sembrava una partita troppo importante ed era sicuro di poter fare meglio del giudizio del manager. Quindi, sebbene avesse ricevuto istruzioni di fermare la palla, fece esattamente il contrario; colpì la palla in modo da segnare un punto in una sola battuta, vincendo così la partita. I tifosi lo acclamarono senz’altro come un eroe, ma egli dovette pagare una multa di 100 dollari per aver disubbidito al manager. Imparò che ubbidire era più importante che vincere una partita.
Questo avveniva anni fa e da allora altri giocatori hanno dovuto pagare multe per varie ragioni. Ma si potrebbe chiedere: Era giusto e ragionevole penalizzare un giocatore per aver vinto una partita? No, egli non fu penalizzato per aver vinto la partita ma per essere andato contro gli ordini. Che accadrebbe a uno sport come il baseball se ciascun giocatore potesse fare come vuole? Dove sarebbe il gioco di squadra? Inoltre, anche se in questo caso isolato il giudizio del battitore poté essere migliore, quante volte è così? Inoltre, chi può dire se la partita non sarebbe stata vinta anche qualora il battitore avesse ubbidito? Sì, alcuni sono assunti e pagati per dare i segnali, poiché si presume siano i più qualificati per questo; altri sono pagati per cooperare con loro. Cooperare spesso significa ubbidire e il giocatore non lo fece.
La parola stessa “ubbidire” ha un suono sgradevole per molti. Alcune spose moderne trovano da ridire sulla parola “ubbidire” nella formula matrimoniale. Sempre più persone vogliono la libertà di fare come gli pare. Ma la vita comincia e continua solo finché ubbidiamo. In che modo? In quanto abbiamo tutti bisogno di ubbidire alle leggi della creazione — gravità, causa ed effetto, metabolismo, ecc. — per continuare a vivere.
Non solo è nel nostro interesse ubbidire alle leggi della creazione, ma è anche nel nostro interesse ubbidire alle leggi che gli uomini hanno fatte per l’ordinato funzionamento della società. Gli anarchici toglierebbero di mezzo tutte le leggi; ma che confusione e pericolo ne risulterebbe! Prendete solo il semplice fatto di un semaforo a un incrocio molto frequentato. Senza quel semaforo e l’ubbidienza degli automobilisti, a quel punto il traffico potrebbe diventare disperatamente caotico, per non menzionare quante persone potrebbero rimanere uccise in incidenti. Non c’è dubbio che è importante ubbidire al codice stradale!
Oppure pensate ai musicisti di un’orchestra sinfonica. Il direttore può essere un genio, ma a che servirebbe se i suoi uomini non gli ubbidissero? I musicisti conoscono anche troppo bene l’importanza dell’ubbidienza, poiché il loro lavoro dipende dall’ubbidire assolutamente al direttore, alle note e al primo musicista del loro settore! È importante per loro l’ubbidienza? Certo!
Si potrebbero citare molti esempi, ma quelli summenzionati dovrebbero bastare a sottolineare l’importanza dell’ubbidienza nella vita quotidiana. Quindi, è logico attendersi che Dio nella sua Parola, la Sacra Bibbia, che diede come ‘lampada ai nostri piedi e luce al nostro cammino’, dia risalto all’importanza dell’ubbidienza nelle cose spirituali. (Sal. 119:105) Infatti, la parola “ubbidire”, nelle sue varie forme, ricorre più di 160 volte nella Bibbia, e centinaia di volte troviamo riferimenti ai comandamenti, alle leggi, agli ordini, alle decisioni giudiziarie e ai regolamenti di Dio, che richiedono tutti ubbidienza da parte di coloro che amano Geova Dio. I capitoli iniziali di Genesi, il primo libro della Bibbia, spiegano che tutte le difficoltà che abbiamo nel mondo ebbero origine dai nostri primogenitori perché essi non ubbidirono a Dio. — Gen. 2:17; 3:11-19.
In ogni società umana, per la natura stessa delle cose, affinché ci siano ordine, armonia ed efficienza ci vuole cooperazione, e la cooperazione implica un certo grado di ubbidienza. Ma chi deve decidere a chi spetta dare i comandi e a chi ubbidire? Poiché Dio creò la terra e l’uomo su di essa, e tutti questi gli appartengono, non ha egli il diritto di esigere che l’uomo gli ubbidisca? E per questo ha anche il diritto di assegnare ad alcuni il diritto di dare comandi e ad altri l’obbligo di ubbidire loro. E Dio fa tutto questo saggiamente e amorevolmente, non in modo arbitrario.
La Parola di Dio comanda: “Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è grato al Signore”. (Col. 3:20) È questo un comando amorevole e saggio? Lo è, poiché non solo i genitori mettono al mondo i figli, ciò che li rende già responsabili, ma hanno maggiore esperienza e l’obbligo di provvedere ai figli vitto, vestiario, alloggio, educazione, addestramento, istruzione religiosa e svago. Come possono assolvere bene questi doveri se i figli non cooperano ubbidendo? Non possono, come un direttore d’orchestra non può eseguire bene un brano musicale se i suoi uomini non cooperano pienamente ubbidendogli!
E ci sono altre sfere dell’attività umana in cui Dio richiede che gli uomini ubbidiscano. Per esempio, è necessaria ubbidienza nella relazione coniugale se si vuole che nella famiglia regnino pace, armonia e felicità (Efes. 5:21-23), da parte dei cittadini verso i governi perché predomini la giustizia (Rom. 13:1-7), da parte dei servitori o dipendenti verso i padroni o datori di lavoro perché il lavoro venga fatto (Efes. 6:5-8), e da parte dei componenti di una congregazione verso i loro sorveglianti o anziani perché ne derivi un vantaggio reciproco. (Ebr. 13:17) Naturalmente, questa ubbidienza è relativa, nel senso che è resa solo finché non va contro i comandi di Dio. — Atti 5:29.
Nella Bibbia è narrato un episodio indicante come sia di vitale importanza che il dedicato popolo di Dio ubbidisca a lui in ogni cosa. Il primo monarca d’Israele, il re Saul, aveva ricevuto da Geova Dio il comando di eseguire la giusta punizione sulla nazione amalechita per il suo vile attacco a Israele mentre era nel deserto. Contrariamente alle istruzioni di Dio, Saul non distrusse il re e i greggi degli Amalechiti, con la scusa di avere risparmiato i greggi per offrirli in sacrificio. Ma il profeta Samuele gli disse: “Ubbidire è meglio del sacrificio e prestare attenzione più del grasso dei montoni. . . . Giacché tu hai rigettato la parola di Geova, egli rigetta pertanto te dall’esser re”. — 1 Sam. 15:22, 23.
Quanto è importante l’ubbidienza? È proprio molto importante!
[Immagine a pagina 516]
“Ubbidire è meglio del sacrificio”, disse il profeta Samuele al disubbidiente re Saul