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  • Camminate come essendo alla presenza di Dio?

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  • Camminate come essendo alla presenza di Dio?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
w77 1/12 pp. 707-708

Camminate come essendo alla presenza di Dio?

A CAUSA delle debolezze umane ereditate, molti dipendenti devono essere sorvegliati, altrimenti rubano o vanno a zonzo invece di lavorare. È per questa ragione, ad esempio, che in ogni grande ufficio postale degli Stati Uniti vi sono ispettori che osservano dall’alto gli addetti alla corrispondenza. Il loro compito è di scoprire i dipendenti dalle “mani lunghe”, che potrebbero esser tentati di infilarsi in tasca pezzi di corrispondenza preziosa. Gli ispettori stanno dietro specchi attraverso i quali possono vedere gli impiegati, mentre gli impiegati non possono vedere loro.

Non che i dipendenti delle poste siano gli unici a dover essere sorvegliati. La disonestà degli impiegati dilaga in tutto il mondo, causando perdite per molte migliaia di miliardi di lire. Dalle statistiche risulta che la maggiore disonestà, in termini di denaro, si riscontra tra i sorveglianti e i dirigenti.

È chiaro che nessuno di loro sarebbe disonesto se camminasse come essendo alla presenza di Dio. Camminare alla presenza di Dio vuol dire, anzitutto, aver fede che Dio esiste realmente. I nostri sensi possono percepire tutt’intorno a noi la prova dell’esistenza del Creatore, Geova Dio. E l’attestano pure le pagine della sua Parola, la Bibbia. Ma credere che Dio esiste non basta, come ci rammenta la sua Parola: “Tu credi che vi è un solo Dio, non è vero? Fai molto bene. E pure i demoni credono e rabbrividiscono”. (Giac. 2:19) Dobbiamo fare di più, dobbiamo avere fede nella giustizia, nella sapienza e nella potenza di Dio; dobbiamo riconoscere che egli sa quello che avviene sulla terra fra gli uomini e se ne interessa.

Sì, Dio vede tutto; le sue facoltà visive sono di gran lunga superiori a quelle di un ispettore delle poste e non ha bisogno di specchi particolari per non farsi vedere dagli uomini. Che egli noti tutto personalmente o per mezzo della sua vasta organizzazione angelica non importa. L’effetto, il risultato, è lo stesso: “Gli occhi di Geova sono in ogni luogo, vigilando sui cattivi e sui buoni”. Possiamo essere sicuri che “non vi è creazione che non sia manifesta alla sua vista, ma tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto”. Notate, dobbiamo render conto a Dio. — Prov. 15:3; Ebr. 4:13.

Il fatto di dover render conto a Dio dovrebbe spingerci a prendere sul serio la possibilità di camminare come se fossimo alla sua presenza. Vuol dire camminare, cioè comportarci, con la consapevolezza che Dio guarda di continuo quello che facciamo. Mosè, profeta di Geova e antico condottiero d’Israele, fu ben consapevole di questo fatto, poiché di lui leggiamo che “rimase saldo come vedendo Colui che è invisibile”. Dio fu una vera realtà per lui e dovrebbe esserlo anche per noi. — Ebr. 11:27.

Se camminiamo alla presenza di Dio eviteremo di metterci nei guai con lui, poiché avremo timore di dispiacergli, sapendo che non si può sfuggire ai suoi giudizi. Eviteremo di seguire la via del malvagio, del quale è scritto che “non c’è terrore di Dio di fronte ai suoi occhi”. (Sal. 36:1) Il timore di Dio ci impedirà di cedere alla tentazione e così di metterci nei guai, come si può vedere dalla risposta che il giovane Giuseppe, il figlio preferito del patriarca Giacobbe, diede quando fu importunato dalla moglie del suo padrone egiziano Potifar: “Come potrei dunque commettere questa grande empietà e peccare effettivamente contro Dio?” (Gen. 39:9) Egli camminò come essendo alla presenza di Dio, come se Dio lo guardasse di continuo, come se egli potesse sempre vedere Dio. Questa fu per lui una protezione.

Che gli assalti del nostro avversario Satana il Diavolo siano sotto forma di tentazioni a commettere atti immorali e ad abbandonarci ad altre forme di egoismo, o sotto forma di pressioni aventi l’obiettivo di farci venir meno nella lealtà a Geova Dio, il solo modo di stare al sicuro è di camminare come essendo alla presenza di Dio. Questo vuol dire che Dio deve essere una persona molto reale per noi. A tal fine dobbiamo pensare a Dio. Un modo è quello di pregare Dio regolarmente. Se prendiamo l’abitudine di pregare chiederemo istintivamente il suo aiuto quando siamo tentati o sotto pressione. Pregando Dio rafforziamo la nostra fede, poiché la preghiera è un’espressione di fede, e Dio esaudisce le preghiere rivolte a lui nel modo giusto e riguardo alle cose giuste. (1 Giov. 5:14, 15) Ma ne consegue che dobbiamo fare la nostra parte; dobbiamo impegnarci in quello per cui preghiamo, di cuore. — Filip. 4:6, 7.

Un modo di far questo è di accrescere la conoscenza di Geova Dio studiando la sua Parola e le pubblicazioni bibliche che ha provvedute. Possiamo trarre profitto dalle adunanze di congregazione settimanali. Più conosciamo Dio, più lo amiamo, più egli è nei nostri pensieri ed è il principale oggetto dei nostri sentimenti. Naturalmente, tutto questo richiede tempo, ragion per cui l’apostolo Paolo ci ammonisce: “Guardate dunque accortamente che il modo in cui camminate non sia da persone non sagge ma da saggi, riscattando per voi stessi il tempo opportuno, perché i giorni sono malvagi”. È vero che abbiamo bisogno di una certa quantità di tempo per guadagnarci onestamente da vivere dinanzi a tutti gli uomini, di una certa quantità di tempo per mangiare e dormire, ma oltre a ciò, ne sprechiamo molto in eccessivi divertimenti, ricerca dei piaceri o passatempi? — Efes. 5:15, 16.

Una ragione per cui in questi pericolosi ultimi giorni l’illegalità è in aumento è che le persone sono meno che mai consapevoli del fatto che Dio vede tutti e che tutti gli devono render conto. Se siamo saggi non trascureremo questi fatti ma cammineremo sempre come essendo alla presenza di Dio.

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