Un archeologo che apprezzava la verità biblica
“L’ULTIMO fondamento per qualsiasi dubbio che le Scritture ci siano pervenute sostanzialmente come furono scritte è stato ora eliminato”. Queste parole di Sir Frederic Kenyon, tratte dalle pagine 288 e 289 del suo libro The Bible and Archæology (1940), sono riportate a pagina 53 del libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, pubblicato dalla Watch Tower Society. Perché Kenyon era giunto a questa conclusione? Perché manoscritti papiracei scoperti da poco risalivano a un tempo così vicino a quello della composizione delle Scritture che poté definire “trascurabile” l’intervallo trascorso. Eppure questi papiri non mostravano alcuna variante degna di nota rispetto a manoscritti più recenti. Ciò confermava “sia l’autenticità che l’integrità generale” dei testi successivi sui quali è stata compiuta la traduzione della Bibbia.
È interessante quanto scrive un testimone di Geova a proposito di questo famoso archeologo: “Sir Frederic Kenyon aveva diverse pubblicazioni della Società, in quanto nel corso degli anni ebbi il privilegio di lasciargli vari libri e di essere in corrispondenza con lui. Lo conobbi all’inizio del 1936. . . . Fu un libro del dott. Kenyon a permettermi di comprendere l’origine della Bibbia. Gli scrissi e glielo dissi. In seguito mi giunse una copia del suo libro The Story of the Bible con una dedica: ‘Con i migliori auguri da parte dell’autore, F. G. Kenyon, 1º maggio 1937’.
“Dopo che ricevette il libro ‘La verità vi farà liberi’, pubblicato dalla nostra Società, mi scrisse: ‘Il vostro obiettivo è identico al mio: convincere la gente a leggere la Bibbia e a credere in essa; ma voi vi rivolgete a un pubblico molto più vasto. I miei libri sono rivolti in primo luogo a coloro che sono turbati per ciò che sentono dire in merito ai risultati conseguiti dalla critica e dalle scoperte moderne, mentre il vostro libro è fatto per lettori di ogni classe e tipo. Spero che la vostra opera ottenga i risultati migliori’
“Scrivendo in merito ad altre due pubblicazioni della nostra Società fece di nuovo riferimento al nostro obiettivo comune: ‘incoraggiare le persone a leggere la Bibbia, e a leggerla con perspicacia’, e aggiunse: ‘Mi fa piacere sapere che i vostri libri vengono diffusi in molti paesi’. . . .
“Nel 1948 Sir Frederic pubblicò il libro The Bible and Modern Scholarship per confutare un libro del dott. Barnes, vescovo di Birmingham, che aveva definito ‘folcloristiche’ certe parti della Bibbia, incluse quelle che parlano della redenzione compiuta da Gesù Cristo. Nell’introduzione del suo libro il dott. Kenyon dice: ‘Un attento esame del libro [di Barnes] mi ha convinto che non si tratta di una presentazione aggiornata dei risultati conseguiti dagli studiosi moderni, ma è piuttosto la riedizione di una scuola di critica che ebbe una certa fortuna una settantina d’anni fa e ignora completamente i risultati raggiunti negli ultimi cinquant’anni’. A proposito del proprio libro Kenyon disse: ‘Credo sia giunto il tempo . . . di attribuire nuovamente fiducia alla Bibbia come guida per conoscere la verità e base del proprio comportamento. . . . Spero soltanto che [questo libro] possa essere di aiuto a coloro che considerano il cristianesimo l’unica speranza per questo mondo impazzito e la Bibbia il fondamento certo della dottrina cristiana’.
“Questo famoso erudito biblico, che aveva parlato così bene dell’opera e delle pubblicazioni dei testimoni di Geova, era un uomo umile, dotato di una sincera gentilezza. . . . Nel 1889, dopo essere stato un eccellente studente a Oxford, entrò al British Museum in qualità di assistente nel dipartimento manoscritti. Fu in seguito promosso ad assistente curatore dei manoscritti e nel 1909 fu nominato direttore e bibliotecario capo del British Museum. Durante la prima parte della sua lunga permanenza in questa carica si occupò principalmente di manoscritti biblici e della scoperta di papiri; in seguito ricevette l’incarico di dirigere le spedizioni archeologiche a Karkemiš e Ur. Dopo essere andato in pensione si occupò del ricupero del Codice Sinaitico e della pubblicazione dei papiri Chester Beatty che contribuirono a convalidare l’autenticità delle Scritture.
“Per concludere è opportuno riportare questa citazione tratta dal suo libro The Story of the Bible: ‘La Bibbia ha una storia umana nonché un’ispirazione divina. È una storia interessantissima, che dovrebbe essere conosciuta da tutti coloro che apprezzano la loro Bibbia. . . . E alla fine è rassicurante scoprire che come generale risultato di tutte queste scoperte e di tutti questi studi è stata convalidata la prova dell’autenticità delle Scritture, e rafforzata la nostra convinzione che abbiamo in mano, sostanzialmente integra, l’autentica Parola di Dio’”.