BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • km 2/77 pp. 1-3
  • “Il modo in cui corro non è incerto”

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • “Il modo in cui corro non è incerto”
  • Il servizio del Regno 1977
Il servizio del Regno 1977
km 2/77 pp. 1-3

“Il modo in cui io corro non è incerto”

1 Parlando del premio della chiamata di Dio l’apostolo Paolo scrisse: “Correte in modo tale da conseguirlo”. Continuando sullo stesso soggetto scrisse pure: “Il modo in cui io corro non è incerto; il modo in cui dirigo i miei colpi è tale da non colpire l’aria; ma tratto con durezza il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. (1 Cor. 9:24-27) L’esempio di Paolo ci dimostra la necessità di aver bene in mente qual è la meta del cristiano e la necessità di perseguire tale meta.

2 È nostro desiderio servire Dio. Ci rendiamo conto della necessità di studiare la sua Parola per conoscere quali sono le sue vie e quindi adeguare alla volontà di Dio il nostro modo di pensare, di credere e di agire. Affinché il frutto di lode che offriamo a Dio sia sempre migliore e quindi più accettevole dobbiamo stabilire delle mete personali. Questo è importante perché il presente sistema ci spinge a fare sempre di meno.

3 Dobbiamo avere una meta anche quando dedichiamo del tempo allo studio personale. Quando studiamo un articolo vorremo cercare di non divagare, ma di attenerci al tema per comprenderlo, e per vedere come le informazioni che troviamo si applicano in modo pratico alla nostra vita, al nostro modo di agire; oppure come possiamo usare le informazioni studiate nel servizio di predicazione. Al termine della considerazione siamo in grado di spiegare il soggetto studiato? Siamo in grado di citare i versetti della Sacra Bibbia per sostenere l’argomento trattato? Se riusciremo a fare questo ogni volta che studiamo useremo saggiamente il nostro tempo e come Paolo potremo dire: “Il modo in cui dirigo i miei colpi è tale da non colpire l’aria”.

4 “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Queste parole di Gesù indicano che come cristiani abbiamo un’opera da compiere. Paolo comprese l’obbligo di compiere questo servizio quando in I Corinti 9:16 scrisse: “Se, ora, io dichiaro la buona notizia, non è per me ragione di vanto, poiché necessità me n’è imposta. Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” Da questo comprendiamo la necessità di avere una meta ben precisa quando compiamo il nostro servizio.

5 Questo è possibile solo se siamo vivamente interessati al servizio. Chiediamoci: quando vado di casa in casa a predicare sfrutto bene il tempo che ho a disposizione? Sono ben preparato per fare efficaci presentazioni? Oppure: ritornando a fare una visita ulteriore colpisco il segno? Edifico la persona con la quale parlo? Ho chiaro nella mente cosa devo dire per incoraggiare la persona a cui parlo a comprendere la necessità di dedicare un po’ di tempo allo studio della Parola di Dio? Riesco nel mio intento? Per conseguire la meta dobbiamo quindi prepararci con cura. Pertanto è necessario studiare personalmente, provare con altri fratelli i modi efficaci di presentare il messaggio, cercare di capire quali sono i problemi delle persone che abitano nel nostro territorio affinché il messaggio che presentiamo desti il loro interesse. L’improvvisazione e la scarsa preparazione non contribuiscono certo a farci conseguire la meta, cioè non aiuteranno le persone alle quali parliamo a capire l’importanza di studiare la Bibbia e divenire così discepoli di Cristo.

6 Nella Bibbia è chiaro il fatto che ogni cristiano testimone di Geova dev’essere un predicatore della buona notizia del Regno. Ora chiediamoci: quanto tempo dedico al servizio? Posso fare di più? Cosa mi impedisce di dedicare più tempo? Di tanto in tanto è bene farsi questo esame di coscienza. Ci renderemo conto che forse dovremo rivedere il nostro programma personale. Forse sarebbe bene stabilire un obiettivo o una meta da raggiungere. È vero che come proclamatori non abbiamo una quota di ore stabilita da dedicare al servizio di campo. Però possiamo personalmente stabilirci delle quote o delle mete come un ragionevole obiettivo da conseguire. Ci servirà di stimolo per trovare più tempo da dedicare al servizio del Regno.

7 In pochi anni il cristianesimo primitivo si estese a tutto il mondo allora abitato. Gli oppositori dei primi cristiani riconobbero questo fatto. Cosa si può dire dell’opera che noi compiamo? In campo mondiale vediamo che questa buona notizia del Regno viene predicata in 210 nazioni e isole del mare. In Italia la buona notizia del Regno viene predicata nel 98 per cento del territorio nazionale. Anno dopo anno ci rallegriamo vedendo un numero sempre maggiore di persone che vengono alla conoscenza della verità e che a loro volta si impegnano nel servizio di predicazione. Individualmente, che parte stiamo svolgendo? Possiamo migliorare il nostro servizio? Aiutiamoci e incoraggiamoci a vicenda mentre cerchiamo di perseguire una meta ben precisa affinché il modo in cui corriamo non sia incerto.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi