La versione di Simmaco e il Tetragramma
Nell’immagine si vede parte di un frammento pergamenaceo della versione greca di Simmaco, contenente il passo di Sl 69:30, 31 (68:31, 32, LXX). Il frammento risale al III o IV secolo, mentre la versione originale di Simmaco è del II secolo. Questo frammento, conosciuto come P. Vindobonensis Graecus 39777, si trova ora nella Biblioteca Nazionale Austriaca, a Vienna. La parte che si vede qui contiene due occorrenze del nome divino scritto in caratteri paleoebraici ( o ) all’interno del testo greco. Le parole di Maria riportate in Lu 1:46 sembrano richiamare il concetto espresso in Sl 69:30, 31, dove il nome divino compare anche nel testo originale ebraico. Il fatto che le parole di lode usate da Maria contengano un forte richiamo alle Scritture Ebraiche e il fatto che questa versione greca utilizzi il Tetragramma supportano la scelta di usare il nome divino nel testo principale di Lu 1:46. (Vedi approfondimento a Lu 1:46 e App. C.)
Credit Line:
ÖNB Wien: G 39.777
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