Gesù invita Matteo a essere suo discepolo
Dopo aver insegnato alle folle a Capernaum, Gesù vede Matteo, un esattore seduto nell’ufficio delle tasse. Gli esattori di tasse erano disprezzati perché molti di loro si arricchivano ingiustamente a discapito del popolo. Gesù, però, nota qualcosa di buono in Matteo e lo invita a essere suo discepolo. Matteo accetta prontamente l’invito diventando così il quinto discepolo che segue Gesù nel suo ministero (Lu 5:1-11, 27, 28). In seguito viene scelto da Gesù come uno dei 12 apostoli (Mt 10:2-4; Mr 3:16-19). Il Vangelo che scrisse rispecchia spesso la sua formazione e il suo vissuto. Per esempio Matteo è particolarmente attento nella menzione di cifre e valori monetari (Mt 17:27; 26:15; 27:3). Dà inoltre risalto alla misericordia di Dio, misericordia che offrì a un uomo come lui, un esattore di tasse disprezzato da tutti, la possibilità di pentirsi e diventare un ministro della buona notizia (Mt 9:9-13; 12:7; 18:21-35).
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