Targumim
[targumìm] Questa espressione si riferisce ad antiche traduzioni in aramaico che alcuni ebrei fecero delle Scritture Ebraiche. (Vedi ARAMAICO.)
Il termine aramaico targum significa “interpretazione” o “traduzione”. In origine i Targumim facevano parte della tradizione orale ebraica, e solo in seguito furono messi per iscritto. Gli scrittori dei Targumim aggiunsero interpretazioni del testo alla loro traduzione dell’originale ebraico. Per esempio, in Giobbe 38:7 viene spiegato che “i figli di Dio” significa “le schiere di angeli”.
Esistono Targumim di tutti i libri delle Scritture Ebraiche, ad eccezione di Esdra, Neemia e Daniele. Le copie più antiche scoperte fino a oggi sono due frammenti di Levitico che furono trovati a Qumran e che risalgono al II o I secolo a.E.V.
In alcuni casi i Targumim rivelano la comprensione che i primi esegeti ebrei avevano del testo ebraico. Ecco perché alcuni traduttori moderni della Bibbia li consultano per determinare il significato di alcuni passi difficili delle Scritture Ebraiche. (Vedi App. A3.)