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  • g70 22/9 pp. 12-15
  • Siete soggetto agli incidenti?

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  • Siete soggetto agli incidenti?
  • Svegliatevi! 1970
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  • Perché alcuni hanno più incidenti?
  • Come sormontare il problema
  • Scorgete le situazioni pericolose
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Altro
Svegliatevi! 1970
g70 22/9 pp. 12-15

Siete soggetto agli incidenti?

DECIDENDO all’improvviso di salire sull’automobile di un vicino, un uomo di Brooklyn, a New York, uscì di corsa dalla sua porta principale mentre la macchina del vicino cominciava a partire. Non vedendo il tubo che gli operai avevano messo sul marciapiede, inciampò e si ruppe la rotula di un ginocchio. Alcuni anni dopo si lesionò la schiena quando un pesante rotolo di carta che stava accatastando in una fabbrica gli cadde addosso. Poco dopo contrasse l’ernia per aver sollevato casse pesanti e non molto tempo dopo che gli era andata a posto gli venne di nuovo l’ernia esattamente nella stessa maniera. Dalle apparenze sembrerebbe che quest’uomo sia soggetto agli incidenti.

Essere soggetti agli incidenti significa avere un numero di incidenti maggiore che altre persone nelle stesse circostanze. Avete avuto questa esperienza? Avete ripetuti incidenti, inciampando in cose posate sul pavimento di casa vostra, rotolando giù dalle scale, cadendo da scale a piuoli, tagliandovi quando lavorate con oggetti affilati, ecc.? Perché pare che alcuni abbiano più che la loro parte di incidenti? Che cosa possono fare per risolvere il problema?

La cosa può essere realmente preoccupante per loro poiché può influire sul loro impiego, oltre a essere causa di grande disagio derivante dalle ferite. I datori di lavoro possono essere inclini a licenziarli nel tentativo di ridurre gli infortuni sul lavoro.

Perché alcuni hanno più incidenti?

È difficile dire precisamente perché pare che alcuni abbiano più incidenti di altri. Che sia così pare sia confermato dalle scoperte del prof. Hans Hahn, il quale calcola che il 25 per cento della popolazione abbia questo problema. Altri ricercatori pensano che tra i lavoratori il numero vada dal 10 al 30 per cento, essendo dal 40 al 60 per cento dei danni di questo gruppo dovuti a incidenti.

Vi sono indubbiamente implicati alcuni fattori. Uno, per esempio, potrebbe essere la mancanza di debito addestramento sul modo di fare un particolare lavoro. L’uomo che fu ferito dal rotolo di carta cadutogli addosso non aveva il debito addestramento nel maneggiare tali cose. Aiutava a fare un lavoro che non conosceva bene.

Può esistere una situazione simile in una fabbrica dove un uomo è messo a una macchina senza sufficiente addestramento e sorveglianza. Egli ha più probabilità d’avere un incidente di colui che ha ricevuto addestramento sul modo appropriato di fare il lavoro.

Un altro fattore potrebbe essere la capacità mentale della persona per un certo tipo di lavoro. Potrebbe non essere adatta per il lavoro perché è di mente piuttosto lenta, mentre quel lavoro può richiedere vigilanza e rapide decisioni. Perciò, sarebbe più soggetta agli incidenti. Se gli venisse dato da fare qualche cos’altro più adatto per la sua capacità mentale probabilmente avrebbe meno incidenti.

Lo stesso può dirsi di chi non ha la capacità fisica per fare un lavoro che richiede di spostare oggetti pesanti. Può essere fisicamente più adatto al lavoro di impiegato d’ufficio e non essere in condizione di fare qualche cosa che richiede considerevole forza fisica. Il non riconoscere ciò può causare incidenti.

Il temperamento nervoso della persona è ancora un altro fattore. Sotto tensione nervosa può turbarsi emotivamente o facilmente. Se qualche cosa non va proprio bene, può perdere la sua solita cautela e reagire in modo da avere un incidente.

Come sormontare il problema

Non è possibile offrire una semplice soluzione, poiché sono implicati molti diversi fattori. Comunque, si possono fare certe cose che possono aiutare a sormontare il problema.

Il datore di lavoro, per esempio, può riconoscere le limitazioni della persona che sembra soggetta agli incidenti. Se sono necessari migliore addestramento e istruzioni sulle misure di sicurezza, varrebbe la pena impartirli. Potrebbe migliorare il primato di sicurezza del suo stabilimento oltre che la produzione. O può essere meglio affidare alla persona un altro lavoro, che sia entro i limiti delle sue capacità.

In quanto alla persona stessa, anch’essa deve riconoscere le proprie limitazioni. Se non è in condizioni fisiche di fare un lavoro che richieda di sollevare notevoli pesi, sarebbe saggia se cercasse un altro impiego, evitando così possibili incidenti. Se un tipo di lavoro la sottopone a tensione nervosa e sa d’essere di temperamento nervoso o molto emotiva, potrebbe cercare un lavoro diverso. Riconoscendo le proprie limitazioni può pertanto cercare di evitare le situazioni che sa pericolose per lei.

Spesse volte si verificano incidenti quando si perde la padronanza di sé in momenti di sforzo emotivo. Non è insolito che capiti un incidente automobilistico quando il conducente è sotto tale tensione, forse essendo adirato per qualche cosa. Chi tende ad avere ripetuti incidenti perché si arrabbia facilmente o si agita emotivamente farebbe dunque bene a sforzarsi di acquistare padronanza di sé. Deve imparare a trascurare le cose che possono farlo adirare. Il buon consiglio della Bibbia può aiutarlo a far questo. — Prov. 19:11.

Scorgete le situazioni pericolose

Per evitare incidenti, bisogna addestrarsi a seguire l’avvertimento dato ai conducenti d’automobile ad alcuni passaggi a livello: “Stop! Guardate! Ascoltate!” In tal caso la persona può fermarsi, guardare e pensare!

Addestrandosi a esaminare la situazione prima di agire, è più probabile evitare un incidente. Se l’uomo menzionato precedentemente si fosse prima guardato in giro uscendo di casa, avrebbe senz’altro notato il tubo sul marciapiede e non sarebbe inciampato.

Non sarà facile a chi abbia preso l’abitudine di correre nervosamente in giro addestrarsi a guardare e pensare prima. Ma se si fa uno sforzo deciso, si ha maggiore probabilità di non farsi male. Il dolore e il costo di passati incidenti costituiscono un forte incentivo a cambiare le proprie vie.

Spesso può prevedere ciò che potrebbe accadere in una situazione. Per esempio, supponete d’avere nella vostra casa pavimenti ben lucidati. Per mantenerli belli decidete di spargere qua e là dei tappetini. Ora, non fermatevi lì, ma prevedete ciò che potrebbe accadere se vi metteste un piede sopra mentre correte a rispondere al telefono o alla porta. Il tappetino potrebbe scivolarti di sotto i piedi e causare una brutta caduta. Prevedendo tale possibilità, potete cercar di evitare un probabile incidente attaccando qualche cosa sotto di essi per impedire che scivolino.

In un’altra situazione la persona sta per accendere il bruciatore del forno a gas. Se non pensa in anticipo a quello che potrebbe accadere se il forno è pieno di gas, può avere un grave incidente. Può esplodergli in viso. Invece di far uscire il gas prima di accendere il fiammifero, dovrebbe far uscire dopo il gas così che non abbia tempo di accumularsi. In tal modo mostrerebbe d’avere ben riflettuto.

Trovandosi in una vasca da bagno piena d’acqua la persona può decidere di accendere la radio o di girare l’interruttore della luce. Di nuovo bisogna soffermarsi e chiedersi: È pericoloso? Che cosa potrebbe accadere se toccassi un apparecchio elettrico mentre sono nell’acqua? Giacché l’acqua è buona conduttrice dell’elettricità, potrebbe prendere una scossa mortale.

Supponiamo che si alzi di notte per prendere una medicina dall’armadietto dei medicinali. Sapendo dov’è di solito il flacone, allunga la mano per prenderla senza accendere la luce. Ecco un’altra pericolosa situazione. Bisogna soffermarsi per un momento e riflettere. Potrebbe chiedersi: “Supponiamo che qualcuno abbia spostato il flacone e io prenda quello sbagliato; che accadrà?” Potrebbe accadere un grave incidente. C’è lo stesso pericolo prendendo medicina da una bottiglia senza etichetta. Anche in tal caso si potrebbe facilmente fare un errore. Queste sono insidie che la persona deve addestrarsi a riconoscere per evitare incidenti.

Un’altra pericolosa situazione ancora è quella di sedere in un’automobile parcheggiata col motore acceso e i finestrini chiusi. Alcuni hanno fatto questo d’inverno per riscaldarsi con l’impianto di riscaldamento dell’automobile mentre attendevano qualcuno. Non entrando aria nell’automobile, che cosa può succedere? L’ossido di carbonio può infiltrarvisi e uccidere i passeggeri. Questo è accaduto molte volte.

Situazioni simili causano incidenti fra coloro che non si sono addestrati a prevedere le insidie che possono causare incidenti. Come l’abitudine di guardare da tutt’e due le parti prima di attraversare la strada si prende da bambini perché divenga una cosa meccanica, così chi è soggetto a incidenti deve continuamente rammentarsi di soffermarsi, guardare e pensare. Deve continuamente essere conscio del fatto che è soggetto a incidenti così che la cautela gli divenga abituale.

Quando riceve istruzioni circa la sicurezza nel lavoro deve prestarvi più che la solita attenzione, ricordando che ne ha più bisogno di chiunque altro. Quando gli capitano articoli stampati sulle misure di sicurezza fa bene a leggerli attentamente perché può essere aiutato a riconoscere situazioni pericolose, che gli possono causare incidenti. Quando legge di persone che hanno incidenti può prendere particolare nota degli errori che hanno fatti così che possa evitarli.

Prendendo l’abitudine di fermarsi, guardare e pensare prima di agire diventerà automaticamente cauto in ogni specie di circostanze. Potrà risparmiarsi molti inutili incidenti ed essere aiutato a perdere la spiacevole reputazione di chi è soggetto a incidenti.

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