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  • g71 22/1 pp. 25-26
  • Testimonianza mediante l’ubbidienza a Dio

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  • Testimonianza mediante l’ubbidienza a Dio
  • Svegliatevi! 1971
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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    I Testimoni di Geova e il problema del sangue
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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Altro
Svegliatevi! 1971
g71 22/1 pp. 25-26

Testimonianza mediante l’ubbidienza a Dio

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Brasile

CON quanta serietà considerate l’ubbidienza a Dio? Considerate la fedeltà alla legge di Dio di maggior valore della sicurezza personale o anche della vita stessa? Oggi c’è crescente tendenza a minimizzare la legge di Dio, a considerare fanatici coloro che decidono di mettere l’ubbidienza a Dio al di sopra di altri valori.

Per esempio la legge di Geova Dio data ai cristiani proibisce il consumo di sangue. Essa dice: ‘Astenetevi . . . dal sangue’. (Atti 15:29) Questo comando dato ai cristiani fu una ripetizione della legge data anni prima da Geova Dio al suo popolo: “Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne”. (Lev. 17:14) Ogni tanto un particolare caso che implica ubbidienza cristiana alla legge di Dio sul sangue riceve estesa pubblicità. Ciò è accaduto di recente in Brasile.

Rosemberg Cabral do Nascimento, figlio quattrenne di cristiani testimoni di Geova, fu ammesso al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico di Fortaleza, Ceará. Soffriva di porpora emorragica, disturbo di causa sconosciuta caratterizzato da emorragia sottocutanea. L’effettivo conto delle piastrine del sangue era sceso a 20.000 per millimetro cubo, mentre la media normale e di 250.000.

Perciò, il medico di turno ordinò un’immediata trasfusione di sangue. Allorché i genitori del bambino rifiutarono questo trattamento a causa della proibizione divina sul consumo di sangue, il medico disse che erano fanatici. Egli minacciò di fare pubblicità al caso telefonando al principale giornale della città, O Povo (Il popolo).

Pertanto, subito si diffuse in ogni luogo la notizia: ‘Un bambino sta morire all’ospedale perché suo padre ubbidisce al suo Dio e alla Bibbia’. Questo divenne l’oggetto di conversazione della città. In molti giornali d’ogni parte del Brasile apparvero titoli, e la cosa divenne oggetto di trasmissioni radiofoniche e televisive.

Di frequente, comunque, le credenze dei testimoni di Geova furono presentate in modo grossolanamente errato. Per esempio, le notizie dicevano che i Testimoni non mangiano carne e che non accettano trasfusioni di sangue perché non ci siano due anime nel corpo. Per chiarire le cose, un gruppo di sorveglianti dei testimoni di Geova si recarono al giornale O Povo. Come risultato, nel giornale del 22 agosto 1969 fu pubblicato un ottimo articolo in prima pagina.

All’ospedale l’intera équipe dei medici tentarono di fare pressione sui genitori perché permettessero la trasfusione di sangue onde ‘salvare’ il loro bambino. Il padre spiegò la veduta biblica relativa all’uso di sangue e chiese di provare un altro trattamento per salvare il bambino.

Ciò nondimeno, la pressione continuò ad aumentare. Fu riferito che il giudice della Corte Minorile della città, che ha il compito di proteggere i fanciulli, avrebbe firmato un’ordinanza della corte che permettesse la trasfusione di sangue. Comunque, i Testimoni erano preparati a impegnare una lotta legale per resistere a questa usurpazione dei loro diritti costituzionali.

Poi le cose cominciarono a cambiare. Anche il giornale Tribuna do Ceará pubblicò un’intervista chiarificatrice. Citò le parole del dott. Arthur Kelly dell’Ordine dei Medici Canadesi: “Nessun medico può dire positivamente che uno morrà se non riceve una trasfusione o che vivrà se la riceve”.

E nel frattempo il piccolo Rosemberg migliorava gradualmente. Infine, dopo diciotto giorni di degenza in ospedale, poté tornare a casa. I rappresentanti del giornale O Povo portarono a casa il bambino con la giardinetta. All’ospedale e lì vicino molti smisero di lavorare per vederlo andar via. Fu accolto calorosamente nel suo vicinato.

La giusta condizione di cuore di molti si manifestò. Un’infermiera chiese ai Testimoni di studiare la Bibbia con lei, dicendo: “Da molto tempo cercavo una religione in cui le persone avessero coraggio e non avessero paura di morire per la loro fede”. Da allora ella ha assistito ad alcune adunanze e a un’assemblea di circoscrizione dei testimoni di Geova.

Un altro disse: “Questa è la sola religione in cui le persone prendono sul serio la loro credenza”. E altri, che studiavano la Bibbia coi Testimoni, hanno manifestato il desiderio di schierarsi presto dalla parte di Geova Dio. Fu data davvero un’eccellente testimonianza come risultato dell’ubbidienza di questi genitori alla legge di Dio.

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