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  • Come si otterrà la vita eterna?

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  • Come si otterrà la vita eterna?
  • Svegliatevi! 1971
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  • Rivolgetevi alla Fonte della vita
  • Necessità di un “riscatto corrispondente”
  • Nuova eredità di vita per mezzo di Gesù Cristo
  • Giusta norma anche per mezzo di Gesù Cristo
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Svegliatevi! 1971
g71 8/4 pp. 22-27

Come si otterrà la vita eterna?

‘COME si può ottenere la vita eterna?’ potete logicamente chiedere. ‘Se questo avverrà, ci dovranno essere dei grandi cambiamenti’. Questo è vero. Ma chi li dovrà apportare?

Gli uomini della medicina hanno operato da lungo tempo per apportare cambiamenti. Essi hanno allungato la durata media della vita dell’uomo principalmente con l’uso di antisettici e di migliori condizioni igieniche. La diminuzione dei decessi è stata molto notevole nei neonati e nei giovanissimi.

Ma come risultato dei semplici sforzi umani, quanto più a lungo potete aspettarvi di vivere voi personalmente? L’Encyclopedia Americana (edizione del 1968, sotto “Longevità”) riferisce:

“Mentre le probabilità di vita dell’uomo alla nascita si son quasi raddoppiate nei paesi [più ‘progrediti’] dalla metà del 19º secolo, le sue probabilità a 60 anni d’età sono aumentate solo di un anno”.

Nel libro The Biology of Death l’autore Raymond Pearl dichiara che l’eredità è un fattore maggiore nel segreto della vita lunga. Pearl esprime questa verità con l’affermazione mezza umoristica: “La migliore assicurazione della longevità è . . . un’attenta selezione dei propri genitori e nonni”.

Il fatto ovvio è che oggi gli sforzi dei medici sono come viene ammesso a un virtuale arresto in quanto a prolungare la durata della vita. E ora l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e degli alimenti va divenendo ogni giorno più mortale, con la minaccia di abbreviare la vita. A chi ci si può quindi rivolgere per una vita lunga?

Rivolgetevi alla Fonte della vita

Se si cerca una vita lunga, non è ragionevole rivolgersi a Colui che diede la vita all’uomo in principio? Solo il Creatore conoscerebbe pienamente tutte le nostre necessità e sarebbe in grado di soddisfarle. La Bibbia dice di lui: “Presso di te è la fonte della vita”. (Sal. 36:9) “Da lui abbiamo la vita e ci muoviamo ed esistiamo”, disse l’apostolo Paolo agli uomini di Atene. — Atti 17:28.

Non è dunque logico vedere ciò che Dio ha da dire sulla vita? La sua Parola la Bibbia è la sola fonte che fa qualche promessa di vita eterna sulla terra o che dà qualche soddisfacente speranza per quelli che son già morti.

A questo punto sorge il pensiero: ‘Abbiamo avuto la Bibbia per secoli. Ma ancora non vediamo che le persone ora continuino a vivere indefinitamente’. Ebbene, la Bibbia ci dice: “Per ogni cosa c’è un tempo fissato”. (Eccl. 3:1) Essa identifica il tempo in cui benefici vivificanti cominciano ad essere elargiti a tutto l’ubbidiente genere umano. Mostra che questo tempo è vicino.

Il primo uomo Adamo, nostro primogenitore, intraprese un corso di ribellione indipendentemente da Dio. Egli determinò di seguire la sua propria via. Volle ‘conoscere’, decidere, giudicare da sé ciò che era bene e ciò che era male. (Gen. 3:5, 22) Dio ha pazientemente lasciato che gli uomini provassero la loro “indipendenza”. Ma ora l’uomo è giunto al culmine delle difficoltà. E ora è anche il tempo in cui Dio ha il proposito di porre fine alla malvagità, in questa generazione, e di portare condizioni sulla terra così che quelli che lo desiderano possano vivervi per sempre. — Riv. 11:18.

Esattamente come farà questo? Quando ci rivolgiamo a Dio e alla sua Parola, apprendiamo che egli ha preso un provvedimento perché l’uomo ottenga la vita eterna.

Necessità di un “riscatto corrispondente”

Gesù Cristo disse che egli era venuto nel mondo del genere umano affinché gli uomini avessero la vita eterna. (Giov. 3:16, 17) Ma come avrebbero potuto ottenere la vita eterna dal momento che tutto il genere umano aveva ereditato da Adamo il peccato e la morte? Gesù spiegò: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. (Matt. 20:28) E Paolo, apostolo di Gesù, disse che il Figlio di Dio “diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti”. (1 Tim. 2:5, 6) Come sapete, un riscatto è il mezzo per ricomprare le persone dalla cattività o schiavitù. Cristo Gesù diede la propria vita umana come riscatto per liberare le persone dalla schiavitù al peccato e alla morte. (Rom. 5:21) Tale sacrificio provvede la base per ristabilire giusti rapporti vitali con Dio, il Datore della vita. Ma perché il sacrificio di Gesù è chiamato un “riscatto corrispondente”? E come esso reca la necessaria liberazione al genere umano?

Nel caso della progenie di Adamo non sarebbe bastato qualsiasi specie di riscatto. Doveva essere un “riscatto corrispondente”. In che modo? Ebbene, quale prezioso possesso Adamo perse per sé e per tutta la sua discendenza? Egli perse la perfezione umana. Quindi, il vero sacrificio di riscatto dovrebbe corrispondere all’Adamo perfetto e possedere la perfezione umana. Solo in tal modo il riscatto soddisferebbe la perfetta giustizia di Dio che richiede tanto per tanto, ‘anima per anima’. — Eso. 21:23-25; Deut. 19:21.

Nessun animale avrebbe potuto pagare il prezzo di riscatto, poiché gli animali sono inferiori all’uomo. Essi non sono dello stesso valore dell’uomo, e quindi “non è possibile che il sangue di tori e di capri [in effetti] tolga i peccati”, come dice la Bibbia. (Ebr. 10:1-4) E nessun uomo disceso da Adamo avrebbe potuto pagare il “riscatto corrispondente”. Perché no? Perché erano tutti imperfetti. Tutti avevano ereditato il peccato e la morte. — Rom. 5:12-14; Sal. 49:6-9.

Era necessario pertanto un uomo perfetto. Dio soddisfece questa necessità a un costo per lui enorme. Come Gesù disse: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio . . . Poiché Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo . . . perché il mondo sia salvato mezzo di lui”. (Giov. 3:16, 17) Come ne è magnificato l’amore di Dio! Poiché Dio diede la vita del suo Figlio, “il Figlio del suo amore”, il suo “unigenito Figlio”, per provvedere il prezzo di riscatto. — Col. 1:13; Rom. 5:6-8.

Questo richiese che il suo Figlio divenisse uomo in modo da corrispondere al perfetto Adamo. E Dio fece questo trasferendo la vita del suo Figlio dal cielo al seno della vergine giudea Maria. (Luca 1:26-37; Giov. 1:14) Dato che Gesù non doveva la sua vita a nessun padre umano disceso dal peccatore Adamo, Gesù nacque libero da qualsiasi eredità del peccato. Egli fu, per così dire, “un agnello senza difetto e immacolato”, il cui sangue avrebbe potuto provvedere un sacrificio accettevole. — 1 Piet. 1:18, 19.

Nuova eredità di vita per mezzo di Gesù Cristo

Noi apparteniamo a una famiglia imperfetta, con un’eredità di morte. Si è riscontrato che è scientificamente verace la norma: I genitori di vita breve o malati non trasmettono ai loro figli vitale energia come possono trasmetterlo i genitori forti e sani. Abbiamo bisogno di una nuova eredità di vita. Abbiamo bisogno della rigenerazione. Per questa medesima ragione Gesù venne sulla terra. Ma come si ottiene la nuova eredità di vita?

La spiegazione della Bibbia in quanto al modo in cui questo avviene è sia semplice che profonda, come anche il problema della morente condizione del genere umano può dichiararsi semplicemente ma è profondamente difficile da superare. Prima di tutto, si dovrebbe riconoscere che al tempo del peccato di Adamo e della sua condanna a morte, la sua progenie o razza era tutta innata nei suoi lombi e morì così tutta con lui. (Si paragonino Ebrei 7:4-19; Romani 7:9). Gesù quale uomo perfetto, “l’ultimo Adamo”, ebbe una possibile razza di discendenti innati nei suoi lombi. E quando morì innocentemente come perfetto sacrificio umano, questa potenziale razza umana morì con lui. Gesù si era volontariamente astenuto dallo sposarsi e dal generare una famiglia sua propria. Morendo Gesù come uomo senza figli, la sua innata progenie umana controbilanciò giustamente tutta la razza che Adamo aveva riprodotta finora. — 1 Cor. 15:45; si paragoni Romani 5:15-17.

Dando dunque la sua vita umana, insieme al potenziale di avere figli suoi propri, Gesù Cristo comprò i diritti “paterni” di dare la vita che Adamo aveva perduti. Egli detiene il “credito” per quelli della famiglia di Adamo che desiderano valersene.

Per illustrare come questo soddisfi la giustizia, possiamo fare il caso di un uomo che è morto lasciando un grosso debito sulla sua proprietà immobiliare. I suoi figli non sono in grado di pagare il debito. Ma un amico con sufficiente denaro redime la proprietà immobiliare dai creditori dell’uomo morto e ne divide quindi le parti come eredità a quelli che sono figli degni. Nel caso di Gesù, naturalmente, non si tratta di terreno o di altri possedimenti materiali che egli redima e conceda alle persone degne ma si tratta della vita, della perfetta vita umana.

Provvedendo il “riscatto corrispondente”, Gesù riacquistò tutto il genere umano disceso da Adamo così che potesse divenire la sua famiglia. Fece questo presentando il pieno valore del suo sacrificio di riscatto all’Iddio di assoluta giustizia in cielo. Egli “entrò . . . nel cielo stesso, per apparire ora dinanzi alla persona di Dio” a favore del mondo del genere umano. — Ebr. 9:24.

Gesù Cristo può così avere figli sulla terra, non mediante la procreazione naturale, ma mediante la redenzione della progenie di Adamo. Questo fu preannunciato nelle profezie messianiche che mostrano come Gesù avrà una “progenie” quale “Padre eterno”. (Isa. 53:10-12; 9:6, 7) Gesù non sarebbe un “Padre eterno” per i suoi figli terrestri se morissero. Perché questo suo titolo si avveri, ai figli terrestri dei quali diverrà padre per mezzo del suo riscatto sarà data l’opportunità di vivere per sempre sulla terra.

Perciò, mediante la fede in Gesù Cristo i morenti figli del morto Adamo potranno trasferirsi alla famiglia di un Padre che vivrà per sempre. Questo “Padre eterno” potrà rigenerare le loro menti e i loro corpi con la vita, mantenendo successivamente in loro tale vitale energia. (Rom. 6:23) Sì, mediante la fede in Gesù Cristo potrete avere una nuova eredità di vita. E questa intera disposizione per nuova eredità di vita manifesta la sapienza e la giustizia di Geova Dio in maniera meravigliosa. In che modo? In quanto egli equilibra perfettamente la bilancia della giustizia mentre nello stesso tempo mostra immeritata benignità e perdono dei peccati. — Rom. 3:21-26.

Giusta norma anche per mezzo di Gesù Cristo

Per avere sulla terra la vita eterna nella felicità, l’uomo ha bisogno di più che una nuova eredità di vita. Egli ha bisogno di un nuovo governo. Dio ha provveduto anche questo per mezzo di Gesù Cristo. Questo nuovo governo è il regno di Dio. Per questo regno Gesù insegnò ai suoi seguaci di pregare: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matt. 6:10.

Onde la volontà di Dio si compia sulla terra, deve finire il presente sistema di cose. E la Bibbia mostra che fra brevissimo tempo il regno di Dio spazzerà via dall’esistenza e sostituirà tutti i sistemi dell’uomo che ora causano tale afflizione. (Dan. 2:44) Quel tempo di distruzione è descritto da Gesù come una “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. (Matt. 24:21) Dopo la distruzione di questo intero sistema malvagio, il regno di Dio, dominando dal cielo, controllerà tutte le attività della terra.

Quel celeste regno sarà il solo governo che la terra avrà mai dopo la fine di questo sistema malvagio. La sua amministrazione sarà di gran lunga superiore a qualsiasi cosa che gli uomini abbiano mai concepito. Dominando con diritto e giustizia, esso opererà per portare utilità a tutti, non solamente a pochi.

Quale assicurazione abbiamo che il Re Gesù Cristo non permetterà mai la corruzione negli alti luoghi? Lo prova il fatto che egli ha dimostrato la propria sottomissione al Creatore. Ed egli regna non per la sua propria gloria, ma per la gloria di Dio e per il beneficio della popolazione della terra. Di lui è scritto che ‘ama la giustizia e odia l’illegalità’. (Ebr. 1:9) La Bibbia parla della sua lealtà e dell’esaltata posizione che gli è stata concessa con queste parole:

“Cristo Gesù, il quale, benché esistesse nella forma di Dio, non la considerò una cosa da afferrare, cioè che dovesse essere uguale a Dio. . . . Per di più, quando si trovò nella forma d’un uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura. E per questa stessa ragione Dio l’ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome ch’è al di sopra d’ogni altro nome”. — Filip. 2:5-11.

Opera ricreativa sotto il Regno

Anche dopo la fine di questo sistema di cose, i superstiti della “grande tribolazione” avranno ancora corpi imperfetti. Alcuni avranno bisogno di rimettersi da malattie o di riacquistare organi mancanti. Questa guarigione di tutto il genere umano avrà luogo durante il regno millenario di Gesù Cristo. Gesù parlò di questo tempo come della “ricreazione, quando il Figlio dell’uomo sederà sul suo glorioso trono”. — Matt. 19:28; Riv. 20:1-6.

Gesù farà dunque un’opera ricreativa dal cielo. Ricordiamo che, quando fu sulla terra, sanò persone che avevano ogni sorta di malattie e ristabilì parti e funzioni del corpo, come mani secche e vista ai ciechi dalla nascita. Risuscitò perfino un uomo che era morto da quattro giorni. Alcuni dei suoi miracoli di guarigione li compì a distanza. Dal cielo stesso, dunque, Gesù potrà compiere qui sulla terra una completa opera ricreativa. — Mar. 3:1-5; Giov. 9:1-7; 11:38-44.

Gradualmente la razza umana sarà portata alla perfezione. Ci vorrà tempo per portare la perfezione della vita a tutti quelli che la desiderano. Insieme a ciò vi sarà l’opera di fare dell’ambiente un luogo adatto a uomini perfetti, una dimora di delizie.

Sì, la tenda di Dio sarà “col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, ne vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. Le cose precedenti con tutte le loro afflizioni sembreranno allora fuori luogo come possono ora sembrar irreali le future condizioni che la Parola di Dio descrive. — Riv. 21:3, 4.

Si può dunque ottenere la vita eterna. Si può ottenere solo con il trasferimento della morente famiglia di Adamo alla nuova eredità di vita mediante Gesù Cristo, il “Consigliere meraviglioso, Dio possente, Padre eterno, Principe della pace”. — Isa. 9:6.

Voi potete pervenire a ciò che uno scrittore scientifico chiamò “la migliore assicurazione della longevità”, cioè la scelta di un nuovo genitore, il “Padre eterno”, Gesù Cristo. Egli vi potrà infondere vera vita. Questa è ora la vostra opportunità. Ma dovete fare qualche cosa per prepararvi alla vita eterna sotto il suo regno?

[Immagine a pagina 24]

La vita eterna nelle condizioni attuali può non sembrare attraente. Ma la vita eterna nel Paradiso, non sarebbe forse una gioia senza fine?

[Immagine a pagina 25]

Non sarebbe meraviglioso accogliere i propri cari al loro ritorno dai morti?

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