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  • Uno sguardo al problema degli aborti

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  • Uno sguardo al problema degli aborti
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  • Come si compiono gli aborti
  • Proporzioni epidemiche
  • Perché ci sono gli aborti?
  • Che effetto produce?
  • Distrugge la vita?
  • Come i testimoni di Geova considerano la questione
  • Benefici dalle leggi di Dio
  • L’aborto è la soluzione?
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Svegliatevi! 1971
g71 22/3 pp. 19-23

Uno sguardo al problema degli aborti

OGNI anno si compiono in tutto il mondo più di trenta milioni di aborti. Questo significa circa un aborto al secondo per ogni giorno di tutto l’anno.

La maggioranza di questi aborti sono classificati come illegali. Comunque, nei recenti anni molti paesi hanno approvato leggi che permettono maggiormente l’aborto. In alcuni luoghi ci sono pochissime restrizioni, il che significa che la norma legale è ‘l’aborto su richiesta’. Alcune autorità predicono che la maggioranza dei paesi adotteranno infine questa attitudine.

Come si compiono gli aborti

Che cos’è, precisamente, un aborto? L’aborto procurato (oltre all’aborto accidentale) è la deliberata rimozione di un embrione o feto in sviluppo dalla madre, prima che sia in grado di vivere fuori del seno. L’embrione è allo stadio di sviluppo nei primi due mesi di gravidanza; dopo ciò si chiama feto.

La maggior parte dei paesi hanno ancora rigorose leggi sull’aborto, considerandolo legale per pochissime ragioni, come quando la continuata gravidanza mette in pericolo la vita della madre. Gli aborti per ragioni non approvate dalla legge del paese sono considerati illegali. Non possono compiersi in ospedali approvati. Spesso son quindi procurati da persone che non sono ben qualificate, in condizioni inferiori a quelle normali.

Com’è compiuto un “legale” aborto procurato? All’inizio della gravidanza, si fa di solito in uno di due modi. A un metodo si fa di solito riferimento come a “D e R”, dilatazione e raschiamento. In questa operazione l’apertura dell’utero è allargata con piccoli strumenti chirurgici chiamati dilatatori finché l’apertura è grande abbastanza da farvi entrare uno strumento chiamato raschiatoio. Col raschiatoio il chirurgo raschia la parete uterina per rimuovere l’embrione.

Un altro metodo che viene seguito sempre più estesamente fu inventato nell’Unione Sovietica. Si tratta di un piccolo tubo aspirante che funziona in modo molto simile a un aspirapolvere. Esso succhia via l’embrione dalla parete uterina.

Dopo il terzo mese di gravidanza, l’aborto è più difficile e pericoloso. Può richiedere un’operazione come il parto cesareo, con il taglio della parete uterina per rimuovere il feto. Oppure si può iniettare attraverso l’addome una soluzione salina per uccidere il feto e procurare il travaglio del parto, che comincia dopo dodici-trentasei ore. Il feto è quindi espulso dalle contrazioni muscolari.

Tali operazioni richiedono chirurghi esercitati, attrezzature e medicazioni che possono esser forniti solo da ospedali ben dotati. Tuttavia, la maggioranza degli aborti non sono compiuti in tali condizioni, giacché la maggioranza d’essi sono classificati come illegali. Alcuni metodi seguiti negli aborti illegali da levatrici e inesperti procuratori di aborti sono rivoltanti. Spesso danno luogo a mutilazione e morte. Il libro Birth Control dichiara:

”Molti di essi sono penosamente rivoltanti, perfino orrendi, e la loro maggioranza sono semplicemente volti a introdurre nell’utero infezioni, che possono uccidere sia l’embrione che la donna”.

Proporzioni epidemiche

Il numero degli aborti ha raggiunto nel mondo proporzioni epidemiche. In alcuni paesi ci sono tanti aborti quante nascite di bambini viventi. In altri, superano in effetti le nascite di bambini viventi.

L’aborto è “legale” in Giappone, Russia e maggior parte dei paesi dell’Europa Orientale. Il dott. Leslie Corsa Junior del Centro per la Pianificazione della Popolazione del Michigan dichiarò su quei paesi: “In base a un’evidenza ragionevolmente buona pare che la frequenza degli aborti procurati si avvicini ora alla frequenza delle nascite dei bambini viventi”. In Ungheria, gli aborti superano le nascite. Notate le cifre disponibili:

Anno Nati vivi Aborti “legali”

1960 146.500 162.200

1961 140.400 170.000

1962 130.100 163.700

1963 132.300 173.800

1964 132.100 184.400

1965 133.000 180.300

I paesi dell’America Latina hanno rigorose leggi sull’aborto. Tali sono quelle della Chiesa Cattolica Romana. La maggioranza dei Latino-Americani sono cattolici. Tuttavia, di questa zona U.S. News & World Report dice:

“L’aborto [illegale] è la più comune forma di controllo delle nascite, in special modo nelle città grandi. . . .

“L’istituto assistenziale della Famiglia Brasiliana calcola che si compiano in Brasile 4.000 aborti al giorno, circa 1,5 milioni l’anno. Questo vuol dire un aborto su tre nati vivi.

“La proporzione è invertita nel vicino Uruguay, dove ci sono tre aborti su ciascun nato vivo. Altri paesi dell’America Meridionale seguono una via di mezzo”.

L’aborto è illegale in Francia, dove la maggioranza delle persone sono cattoliche. Ciò nonostante, si ammette che ci siano tanti aborti quanti nati vivi, circa un milione l’anno. L’aborto illegale è pure molto esteso in Italia, e in Spagna e in Portogallo le autorità lo chiamano “il principale metodo di controllo della popolazione”.

Il Belgio ha circa 200.000 nati vivi l’anno. Ivi i medici calcolano circa 100.000 aborti illegali; i funzionari di pubblica sicurezza portano la cifra a 400.000. La Germania Occidentale ha ogni anno un milione di nati vivi, stimando da uno a tre milioni gli aborti illegali.

Negli Stati Uniti gli aborti illegali ammontano a circa 1.000.000, in paragone con qualche cosa meno di 4.000.000 di nati vivi. Così circa il 20 per cento delle gravidanze finiscono con gli aborti. Nei pochi anni passati, diversi stati hanno approvato nuove leggi che rendono più facile avere un aborto “legale”. La nuova legge dello Stato di New York permette l’aborto per qualsiasi ragione fino alla ventiquattresima settimana di gravidanza, senza nessuna richiesta di residenza.

Mentre non tutti i paesi hanno approvato leggi sull’aborto che concedano maggior libertà, la tendenza è infallibile. Si tende a legalizzare ‘l’aborto su richiesta’.

Perché ci sono gli aborti?

Perché tante donne abortiscono? Quali specie di donne li hanno?

Spesso si pensa che la grande maggioranza delle donne che abortiscono siano donne non sposate. Comunque, le cose non stanno così. Quasi in tutti i paesi la maggioranza delle donne che li cercano sono donne sposate. In Danimarca, il 76 per cento sono donne sposate; in Cile, l’85 per cento. Negli Stati Uniti, alcuni dicono il 60 per cento o più.

Perché tante donne sposate? Vi si ricorre primariamente come misura per il controllo delle nascite. La donna sposata che cerca l’aborto di solito ha tanti bambini quanti ne vuole, spesso di più. Essa cerca di liberarsi da un bambino indesiderato. Più la persona ha avuto istruzione secolare, più è grande la tendenza a volere l’aborto.

Negli Stati Uniti c’è un crescente numero di donne non sposate che cercano l’aborto. Alcune dicono che ora siano per numero pari a quelle sposate. Perché è avvenuto questo? Il dott. John W. Grover dell’Ospedale Generale del Massachusetts dice: “Le giovani stanno seguendo la rivoluzione sessuale e sperimentano l’irresponsabilità sessuale”. Il dott. Frank J. Ayd di Baltimora dice che la crescente promiscuità dei giovani ha dato luogo a un “escalation in gravidanze illegittime, aborti illegittimi e malattie veneree”.

Molte donne cattoliche abortiscono. Ma, è contrario alla loro propria legge canonica. Riferendo circa il Servizio di Consultazione sull’Aborto del Clero Nazionale negli Stati Uniti, Newsweek del 13 aprile 1970 disse:

“Un intero quarto o più delle donne che cercano aiuto sono cattoliche, e ci sono almeno due sacerdoti nelle file del servizio degli ecclesiastici. Quando consigliano le donne cattoliche, gli ecclesiastici protestanti chiedono loro di considerare attentamente le leggi canoniche che intendono violare. ‘Mi sorpresi’, dice Parsons [l’ecclesiastico che fondò il servizio], ‘del numero delle persone che dicevano di seguire il metodo ritmico perché volevano essere buone cattoliche ma eran disposte a violarne gli insegnamenti quando rimanevano incinte’”.

Che effetto produce?

Che effetto produce l’aborto nella donna? Fisicamente, è sempre presente la minaccia di mutilazione, sterilità e morte.

Si dice che negli Stati Uniti ci sia un decesso ogni ora in conseguenza degli aborti procurati da inesperti. In tutta la nazione, si calcola che il 45 percento dei decessi materni sia da attribuire agli aborti illegali. In Giamaica è la principale causa di tutti i decessi negli ospedali per la maternità. In Colombia gli aborti sono la causa numero uno dei decessi fra tutte le donne in età da partorire.

Oltre agli effetti fisici, ci sono gli effetti mentali. La pubblicazione Birth Control dice: “Pare non ci sia dubbio che per molte donne l’aborto è un’esperienza traumatica. Indipendentemente dai precedenti o dalle credenze religiose, c’è qualche cosa di ripugnante nel pensiero di porre fine, se non a una vita, almeno alla promessa della vita”.

I medici svizzeri riferiscono che oltre il 50 per cento delle donne che hanno abortito han subìto reazioni psicologiche sfavorevoli. E Newsweek notò il commento di una donna, tipico di molte, che disse: “Mi creda, nessun uomo conoscerà mai l’agonia e la pena che la donna prova quando scarica un feto nel gabinetto”. Delle donne hanno commesso suicidio a causa del sentimento di colpa dopo aver avuto l’aborto.

Né infermiere e medici sono immuni dagli effetti mentali. In Inghilterra, dove gli aborti sono più facili con la nuova legge, il Daily Mirror del 9 marzo 1970 notò: “il conservatore on. Norman St. John-Stevas disse . . . che in tutto il paese le infermiere si rivoltano sempre più per i servizi abortivi. C’erano casi di bambini che si udivano gridare proprio prima che fossero messi dentro i forni crematori”. E il Times di New York del 30 maggio 1970 riferì:

“Forse il più grande ostacolo che le pazienti che abortiscono è probabile che incontrino e la riluttanza di molte ostetriche a compiere aborti di qualsiasi sorta, per non parlare degli aborti su richiesta.

“‘Si deve comprendere’, disse un eminente ostetrico . . . ‘che gli ostetrici per istruzione e pratica sono inclini a portare al mondo la nuova vita, non a distruggerla. Per molti di noi, nonostante le obiezioni religiose, gli aborti semplicemente vanno contro la nostra inclinazione”.

“L’esperienza che altri stati hanno avuto con le leggi sugli aborti liberalizzati indica che solo una minoranza di medici qualificati è disposta a parteciparvi”.

Distrugge la vita?

Procurando un aborto si distrugge la vita? Questo è ciò che disse il dottore citato sopra.

La rivista Ob. Gyn. News, al servizio di ostetrici e ginecologi, pubblicò, il 15 maggio 1970, le osservazioni del dott. Frank J. Ayd di Baltimora riguardo alle madri non coniugate. Egli disse:

“Se la tendenza continua e se l’aborto su richiesta è permesso e accettato da questo solo gruppo [delle madri non coniugate], la professione dei medici può uccidere più Americani nel seno di quanti non ne siano stati uccisi da tutte le nostre guerre. Il raschiatoio sarà più potente della spada”.

Così, molti medici considerano l’aborto come la soppressione della vita.

Altri possono insistere che non si tolga realmente la vita. Tuttavia, dal momento della concezione, che cosa accadrà della cellula fecondata nel seno della madre se non se ne ostacola la crescita? Diverrà un bambino e alla fine un uomo adulto. Ecco perché il dott. Michael J. Halberstam di Washington, nel Distretto di Columbia, disse del feto:

“Il suo futuro è illimitato. Questo corrisponde così bene a ciò che conosciamo della biologia molecolare, al fatto che il feto ha ricevuto il suo intero potenziale genetico di RNA e DNA alla concezione. . . . Non c’è dubbio che il feto è ‘vivo’, sebbene in modo speciale. . . . Come medico so che vive e come essere umano ne provo grande meraviglia”.

Sarebbe uccidere un bambino se si mettesse a morte un mese dopo la nascita? Sarebbe ucciderlo se il bambino avesse un giorno di vita? Se avesse un minuto? Chiunque tolga la vita a questi bambini può essere accusato di assassinio.

Ma quale vera differenza c’è fra un bambino nato da un minuto e un bambino che deve nascere fra un minuto? Anche se deve nascere fra un giorno, o fra una settimana, o fra un mese o più, può ancora nascere come creatura umana.

Non possiamo evitare il fatto che, dal momento della concezione, è cominciata una nuova vita umana. Nessun argomento cosiddetto ‘sofisticato’ può sminuire la verità che normalmente diverrebbe adulto se gli fosse permesso.

Per giunta, quando una persona acconsente di procurare l’aborto, egli o ella dice che una persona abbia più diritto alla vita di un’altra. Ma questo è ciò che Hitler disse, e assassinò così 6.000.000 di Ebrei e milioni di altri. La società lo ha condannato come un pazzo assassino. Ma, ogni anno per mezzo degli aborti sono soppresse più di 30.000.000 di vite!

Come i testimoni di Geova considerano la questione

I testimoni di Geova, in qualità di cristiani, comprendono che il punto di vista più importante è quello del Creatore della vita. Su questo argomento sono guidati dunque dalla Parola di Dio.

Quando ci rivolgiamo alla Parola di Dio, la Bibbia, troviamo che la riproduzione fu uno degli scopi principali del matrimonio, benché non il solo. Ma oggi i cristiani non hanno il comando divino di ‘esser fecondi e moltiplicare’. Alcuni possono anche preferire di rimanere senza sposarsi, come Gesù disse, “a motivo del regno dei cieli”. — Gen. 1:28; Matt. 19:10-12.

Quindi, i cristiani sposati possono oggi preferir di limitare la loro famiglia o non avere affatto figli. Possono far questo per avere una maggiore libertà di servire Dio, o per ragioni inerenti alla salute o alla loro situazione economica. Poiché la Bibbia non tratta direttamente il controllo delle nascite, ciascuna coppia ha il diritto di pervenire alle proprie conclusioni in proposito. — Gal. 6:5.

Comunque, la Bibbia mostra in effetti che la vita è preziosa presso Dio. E la pratica di procurare aborti non mostra affatto santo rispetto per la vita. Secondo la legge di Dio data per mezzo di Mosè, l’embrione o il feto umano era considerato una vita. (Eso. 21:22, 23) Il libro biblico di I Giovanni, al capitolo 3 versetto 15, dice: “Voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé”. Rivelazione 22:15 dichiara: “Fuori . . . quelli che praticano lo spiritismo e i fornicatori e gli assassini e gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna”.

Se la vita di una madre è definitamente in pericolo al parto, si deve quindi fare una scelta fra la vita della madre e quella del bambino. La responsabilità della scelta l’hanno quelli che vi sono implicati. Molti, in vista dell’importanza della madre per la famiglia, preferiscono salvare la vita di lei. Comunque, tali casi sono rari oggi nella maggioranza delle nazioni a causa delle avanzate pratiche mediche.

Benefici dalle leggi di Dio

I Testimoni di Geova vedono che il modo di limitare le famiglie non è quello di abortire, ma quello di aver cura e padronanza di sé così che non aumentano le proporzioni delle loro famiglie.

Anche se dovessero avere un figlio non previsto, ancora lavorano per mostrargli tutto l’amore che possono. Sanno che Dio li aiuterà perché hanno rispettato le sue leggi. Salmo 37:25 dice: “Non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane”. Gesù parlò in modo molto simile nel suo famoso Sermone del Monte, mostrando che quelli che ubbidiscono alle leggi di Dio ricevono il beneficio del Suo aiuto per badare alle loro responsabilità. — Matt. 6:25-33.

Inoltre, le ragazze nubili che sono cristiane testimoni di Geova traggono beneficio dalle leggi di Dio in quanto fra loro non c’è nessun crescente problema degli aborti. Perché no? Perché gli uomini e le donne non coniugati che vivono secondo i cristiani princìpi e leggi della Bibbia non praticano la fornicazione. Non seguono la tendenza immorale dei giovani d’oggi. Rispettano il fatto che il matrimonio consente i rapporti sessuali. Salvaguardano sino ad allora la propria verginità. Osservando così le leggi di Dio, essi hanno il beneficio di non essere afflitti da indesiderate gravidanze.

Vivendo conforme alle leggi e ai princìpi della Bibbia si risolve in realtà il problema degli aborti. I testimoni di Geova in oltre 200 paesi riscontrano la veracità di questo fatto. Ma se altri preferiscono andare contro le leggi di Dio riguardo alla moralità sessuale e all’omicidio, questa è la loro responsabilità. Dovranno rispondere a Dio delle loro azioni.

Perché i testimoni di Geova si preoccupano tanto di fare la volontà di Dio? Perché Dio è il Creatore; per di più, essi lo amano e ne rispettano la legge. Viviamo inoltre negli “ultimi giorni” dell’attuale sistema di cose malvagio. — 1 Giov. 2:17.

Ogni evidenza in adempimento della profezia biblica mostra che siamo molto vicini al tempo in cui Dio eseguirà i suoi giudizi contro questo corrotto sistema di cose. Solo quelli che rispettano le leggi di Dio e gli rendono servizio vivranno nel suo nuovo ordine di pace e sicurezza con la prospettiva della vita eterna. In quel tempo le leggi di Dio saranno rispettate da tutti i viventi. Allora, non ci sarà più il problema degli aborti.

[Immagine a pagina 21]

In molte donne l’aborto causa sfavorevoli reazioni mentali

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