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  • Potete migliorare la vostra voce
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Svegliatevi! 1971
g71 8/6 pp. 12-16

Potete migliorare la vostra voce

QUANDO parlate, gli altri ascoltano? Si fanno la giusta idea, di voi? Se no, può essere colpa della vostra voce. Una buona voce è piena e vigorosa, e dà l’idea della forza. Ispira fiducia e sicurezza. Tiene viva l’attenzione. Una cattiva voce sminuisce quello che si dice. Può dare un’errata impressione.

La vostra voce è influenzata dalla vostra personalità. Quando la gente vi sente parlare trae conclusioni sul genere di persona che siete. In alcuni casi la conclusione può significare la differenza fra trovare lavoro e non trovarlo. Alcune agenzie di collocamento preferiscono che il richiedente telefoni loro anziché scrivere, per poter giudicare la personalità del richiedente dal suono della sua voce. Ma ciò che la voce di una persona sembra rivelare della sua personalità può non esser vero.

Forse una volta aveva sgradevoli caratteristiche che influirono sulla qualità della sua voce. Giacché la voce è il risultato di un’abitudine meccanica, la persona può aver conservato quella particolare qualità di voce anche se ha migliorato la sua personalità, come i cristiani sono esortati a fare. (Efes. 4:22-24) Forse ha la voce rauca e aspra, ma non vuole che abbia tale suono. Qualunque sia la sgradevole impressione che fa, si può cambiare migliorando la voce.

Se parlate davanti a un uditorio, la vostra voce può indurre i presenti a reagire favorevolmente o sfavorevolmente verso di voi. Pensate solo ai vari oratori che avete uditi. L’oratore con la voce debole e sottile ha tenuto viva la vostra attenzione? L’oratore con la voce tremante e il respiro corto ha suscitato fiducia? Quello la cui voce si alzava e si abbassava regolarmente vi ha fatto pensare che era sincero? Oppure non avete ricevuto un’impressione più favorevole dall’oratore con la voce chiara, piena e vigorosa con varie inflessioni?

Se dunque parlate a volte davanti a un uditorio avete un’ulteriore ragione per migliorare la vostra voce. Ma prima dovete riconoscerne il bisogno.

Ascoltatevi parlare

Benché vi sentiate parlare ogni giorno non vi sentite realmente come vi sentono gli altri. Le vibrazioni che la vostra voce produce nel corpo le fanno avere per voi un suono diverso da quello che ha per altri i quali odono solo il suono che giunge loro attraverso L’aria. Se non avete mai sentito la vostra voce registrata su nastro ad alta fedeltà sareste probabilmente molto sorpresi se l’udiste. Di solito la persona, quando ode per la prima volta una registrazione della sua voce, dirà incredula: “È la mia voce? A me non suona così!”

Per sentirvi come vi sentono realmente gli altri, fate dunque una registrazione su nastro della vostra voce in situazioni che includono conversazione, lettura ad alta voce e un discorso davanti a un uditorio, se avete l’occasione di pronunciarne uno. Vedete se la voce che sentite rispecchia la personalità che pensate di avere. Notate se è piacevole e se è facile ascoltarla. È abbastanza alta o è troppo alta? Le note e le parole sono chiare? Il tono ha un’estensione abbastanza vasta? Sembra artificioso? È una voce che vi piacerebbe sentire? Dopo averla udita sarete maggiormente in grado di stabilire che cosa fare per migliorarla.

Che cosa influisce sulla qualità della voce?

La colonna d’aria che espellete dai polmoni quando parlate è la base dei suoni che producete. Essa entra nell’organo dove si produce la voce, detto laringe, dove ci sono due pieghe di tessuto muscolare, dette corde vocali. L’aria che vi passa le fa vibrare. Il loro suono cambia secondo che i muscoli le tendono o le rilassano, così come il suono di una corda di violino cambia secondo che essa viene tesa o allentata. Quando sono ben separate, è permessa la comune, tranquilla respirazione. Ma quando sono avvicinate, potete produrre i suoni che usate nel parlare.

Il suono delle vostre corde vocali è trasportato dall’aria nella gola fino alla bocca e ai seni nasali. Essi aiutano ad amplificare il suono proveniente dalle corde vocali, così come avviene per gli strumenti a fiato i cui tubi si allargano progressivamente. Le cavità fungono pure da risonatori e sono fattori importanti per la qualità della voce. A differenza di uno strumento musicale a fiato di ottone, si possono modificare per mezzo della contrazione e del rilassamento muscolare, allargandole o restringendole e facendo assumere loro varie forme secondo come usate le mascelle e le labbra. Il risultato è che la qualità della voce cambia.

Queste cavità della testa e della gola che fungono da risonatori si possono paragonare alla cassa del violino. I suoni prodotti dalle corde che vibrano sono rinforzati dalla cassa o corpo vuoto sotto le corde e facilmente uditi anche a distanza. La forma e la grandezza di quella cassa influiscono sul suono. Così il violino ha un suono diverso da quello della viola o del violoncello. Le vostre cavità, operando quali risonatori, sono così importanti per i suoni prodotti dalle corde vocali come la cassa di questi strumenti lo e per i suoni prodotti dalle corde.

Il modo in cui usate le labbra, la bocca, la gola e il respiro influisce sulla qualità della vostra voce. Per questa ragione il cantante addestrato che sa come fare il migliore uso del respiro e delle cavità che fungono da risonatori può produrre suoni molto più piacevoli da ascoltare di questi prodotti da un cantante non addestrato. Avviene la stessa cosa agli oratori addestrati e a quelli non addestrati.

Se non aprite la bocca ma parlate con i denti stretti e le labbra chiuse non potete avere buona risonanza e una voce piacevole. Questa abitudine vi rende anche difficile farvi capire. Aprendo la bocca potete farvi udire di più con meno sforzo e produrre note chiare e vigorose.

Respiro regolato

Per migliorare la qualità della voce si deve cominciare dal respiro. Per produrre toni decisi e armoniosi di adeguato volume, è necessaria una buona, costante provvista d’aria ben regolata. Ciò si ottiene respirando con il diaframma, che è una membrana muscolare situata sotto i polmoni, anziché con la parte stretta e superiore dei polmoni, come fanno molti. Si rammenta spesso ai cantanti di far questo dicendo loro di ‘gonfiare i polmoni’. Con la respirazione diaframmatica potete riempire i polmoni sino in fondo. Quando fate questo potete sentire la pressione della cintura o di un altro indumento sull’addome.

Avendo una buona provvista d’aria e regolandone l’uso con il muscolo del diaframma, anziché con i muscoli della gola, potete sostenere adeguatamente la voce senza sforzo. Quelli che non hanno imparato a rilassare i muscoli della gola e non hanno preso l’abitudine di respirare con il diaframma sottopongono i muscoli vocali a un tale sforzo che spesso dopo aver parlato per un periodo di tempo hanno la voce rauca. Ciò avviene particolarmente se cercano di superare con la voce un rumore esterno.

L’oratore o il cantante addestrato può usare per ore la voce senza sforzo perché tiene i muscoli della gola rilassati. Trae la forza di cui ha bisogno dalla forte colonna d’aria provveduta usando il suo robusto muscolo del diaframma. Facendo questo il cantante d’opera può cantare in modo intermittente per due o tre ore con un volume da riempire una sala senza diventare rauco.

Come potete migliorare la voce

La prima cosa da imparare è quella di regolare la respirazione. Fate un deliberato sforzo per evitar di espandere la parte superiore del torace quando inspirate per parlare o cantare. Fate espandere la parte inferiore dei polmoni. Tirate in dentro l’addome per sostenere il diaframma. Quindi regolate l’efflusso di aria lasciando gradualmente che i polmoni si svuotino con un buon sostegno del diaframma mantenuto per mezzo dei muscoli addominali. Nello stesso tempo cercate di mantenere rilassati i muscoli della gola. Potete esercitarvi a far questo contando fin dove vi è possibile, senza sforzo, in una sola boccata d’aria. Anche quello di leggere ad alta voce è un buon esercizio.

La risonanza si può migliorare producendo suoni che vi permettano di sentirli nel capo. Questo si può fare esagerando le note vibranti e prolungandole. Pronunciando a bocca chiusa le lettere “m” ed “n” sarete aiutati a migliorare la risonanza. Fondete queste lettere con le vocali in parole come man, don, dan, ecc. Nell’esercitarvi tenete il suono della “n” e della “m” due volte più lungo del normale.

Affinché le parole che pronunciate escano piene e distinte avete bisogno di buona articolazione. Ciò richiede il libero movimento della labbra, della lingua e delle mascelle, poiché esse danno forma ai suoni. Se avete l’abitudine di parlare con le labbra e le mascelle strette dovete fare esercizi per renderle più elastiche. Con l’esercizio potete anche migliorare l’articolazione così che le parole siano pronunciate chiaramente. I suoni non dovrebbero fondersi insieme e divenire confusi. Forse dovrete impegnarvi pazientemente su ciò per mesi. Un buon esercizio è di leggere ad alta voce. Mentre fate questo, pronunciate correttamente ciascuna parola e producete attentamente ciascun suono. Ma state attenti a non esagerare e a non imparare a parlare con affettazione.

Supponete di avere il problema di parlare abitualmente con la voce troppo acuta. Che cosa potete fare per sormontarlo? Il tono acuto è di solito dovuto alla tensione dei muscoli che regolano le pieghe o corde vocali. Essi tendono le pieghe e così alzano il tono della voce. Rilassando i muscoli delle mascelle e della gola e mediante la respirazione diaframmatica potete acquistare un tono più piacevole e abbassare il timbro della vostra voce a livello medio, che è un livello più naturale e risulta meno forzato. Quindi avrete una più vasta gamma di inflessioni.

La voce sommessa e pastosa con le note chiare è piacevole da udire, ma non dev’essere troppo sommessa. Se lo è, le persone faranno fatica a udire quello che dite. Regolando debitamente il respiro chi ha la voce sommessa può regolare il volume, mantenendolo adeguato in ogni specie di situazioni.

D’altra parte, alcuni hanno una voce sempre altisonante. Tali voci sono fuori luogo in un ambiente tranquillo e possono irritare altri. Ciò avviene specialmente quando si ascolta tale persona al telefono. Talvolta è necessario tenere il ricevitore a parecchi centimetri dall’orecchio perché all’altra estremità la voce è sconsideratamente alta. Quello di imparare a variare il volume della voce per adattarla alle circostanze è uno dei fattori che contribuiscono a fare una buona voce.

Se chi ha la voce perennemente alta si ascolta per mezzo di un registratore e ode come lo sentono gli altri sarà aiutato a capire il bisogno di abbassare il volume. Tutto quello che occorre per migliorare tale voce, per quanto riguarda il volume, è un piccolo deliberato sforzo per parlare più sommessamente.

Temperamento e attitudini

Ciò che la vostra voce particolarmente rispecchia e induce altri a trarre conclusioni nei vostri riguardi sono il vostro temperamento emotivo e le vostre attitudini. Potete capirlo pensando a varie persone del vostro vicinato. Le loro emozioni influiscono sulla loro voce.

La donna collerica, per esempio, può avere una voce aspra e adirata quando è emotivamente turbata. Un altro può rivelare la propria opinione di qualcuno parlando con voce piena di sarcasmo. Un altro ancora può far trapelare grettezza dalla sua voce come il veleno di un serpente. D’altra parte, chi è felice può mostrarlo con una voce briosa, e chi è innamorato può mostrarlo con il tono sognante.

L’attitudine cronica di brontolare può essere rispecchiata da una voce lamentosa. Chi è egoisticamente indifferente verso gli altri può avere una voce che denota durezza. Chi è compassionevole può rivelare questa attitudine con una voce calorosa e comprensiva. La voce può dunque rispecchiare molte emozioni e attitudini. Esse non si possono migliorare con esercizi vocali ma bisogna cambiare la personalità. Mettendo in pratica gli edificanti consigli spirituali contenuti nella Parola di Dio tale cambiamento è possibile. — Col. 3:5-10.

Avendo fatto questo, la persona è in grado di operare perché la sua voce non rispecchi più la sua vecchia personalità. Anche se non si ottenesse nient’altro, solo la mutata impressione che si darebbe renderebbe lo sforzo per migliorare la voce degno d’esser fatto.

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