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  • Figli educati nella santità
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Svegliatevi! 1971
g71 8/8 p. 23

Figli educati nella santità

MOLTI genitori sono oggi scoraggiati per il modo in cui vanno a finire i loro figli. Essi si chiedono: “Che cosa abbiamo fatto di sbagliato?”

Ma ci sono anche genitori ai quali i figli danno gioia. Una di questi è la madre che di recente scrisse alla Società Torre di Guardia narrando come i suoi figli testimoniavano al nome e al regno di Dio. Ella concludeva, dicendo: “I nostri figli sono per noi una vera soddisfazione”.

Dov’è la differenza? Senza dubbio i figli che danno gioia ai loro genitori sono quelli educati con cura “nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. (Efes. 6:4, NW) Ciò che può dirsi sia in questo un caso di genitore degno di nota è quello di un padre testimone di Geova dell’Alabama che ha educato diciotto figli, dodici avuti dalla sua prima moglie e sei dalla sua seconda. Questi figli hanno oggi un’età varia dai quattordici ai quarantadue anni e ciascuno è uno zelante e dedicato servitore di Geova Dio. Fra questi sono parecchi sorveglianti, missionari e altri predicatori in servizio continuo. Come li ha educati “nella disciplina e nella norma mentale di Geova”?

Prima di tutto, promosse nella casa un’atmosfera calorosa e amorevole. Quelli che il giorno erano stati separati l’uno dall’altro al pasto serale si chiedevano: “Che cosa hai fatto oggi?” Se avevano un’esperienza interessante e divertente provavano gioia a narrarla agli altri. Se uno tornava a casa più tardi e nessuno gli chiedeva: “Che cosa hai fatto oggi?” egli di solito domandava: “Be’, nessuno mi chiede che ho fatto oggi?” A ciascuno si faceva sentire che il resto della famiglia s’interessava di lui e ne aveva cura.

Questo padre faceva anche in modo che la famiglia avesse la ricreazione insieme. Sia lui che sua moglie partecipavano ai giochi a squadre, sebbene le ragazze corressero al posto della madre. E conducevano tutti i loro figli con se quando visitavano luoghi come il Grand Canyon e il Parco Nazionale Yosemite durante le vacanze.

Pur essendo amorevole e affezionato, il padre poteva anche esser fermo quando era necessario. Mentre le ragazze crescevano egli stabilì per le figlie una rigida norma. Ogni qualvolta un ragazzo invitava una di loro a uscire con lui, un’altra sorella doveva andare con loro. Questo non faceva sempre piacere ai giovanotti, ma le figlie rispettavano le istruzioni e i desideri del padre sia in questa cosa che in tutte le altre. Esse apprezzavano la saggia e amorevole preoccupazione che aveva per loro.

In particolar modo il padre insegnò ed esemplificò di mettere al primo posto gli interessi del regno di Dio. (Matt. 6:23) Fece in modo che la famiglia studiasse la Bibbia insieme e pregasse insieme e incoraggiò i suoi figli a fare lo studio biblico personale. Le parole bibliche furono le prime espressioni che impararono. Stabilì l’inflessibile norma di non trascurare mai le adunanze della congregazione cristiana. Anche quando parenti che non erano testimoni di Geova andavano a visitarli, la sua intera famiglia, fino a quattordici persone, tutti andavano all’adunanza. I loro ospiti chiedevano: “Andate tutti?” Sì, andavano tutti, e questo lasciava dunque agli ospiti la scelta di rimanere a casa da soli o d’accompagnare la famiglia alla loro adunanza. Con loro propria sorpresa, questi ospiti riscontravano di provare gioia e di trarre profitto dall’esperienza di assistere a un’adunanza dei Testimoni!

Non solo il padre e la madre diedero un buon esempio con la regolarità nel cristiano ministero di campo, ma l’intera famiglia spesso dedicava da uno a tre mesi durante l’estate alla predicazione in parti del paese che di consueto non udivano la buona notizia del regno di Dio. Andando di porta in porta i genitori portavano con sé i loro piccoli, così che mentre crescevano facevano la predicazione di casa in casa come la cosa più naturale.

Utile per dare a questi figli il beneficio della “disciplina e della norma mentale di Geova” era anche l’abitudine del padre d’invitare a casa sua quelli che prestavano servizio come rappresentanti viaggianti della Società Torre di Guardia. Si faceva di tutto per farli sentire a loro agio ed essi erano dunque sempre lieti di venire. Avevano un’eccellente influenza sui figli e davano loro qualche cosa a cui mirare.

Diciotto figli, e tutti si tengono fermamente nella pura adorazione di Geova sia nella predicazione che nella condotta! Sì, è possibile quando si segue il consiglio apostolico di educare i figli nella “disciplina e nella norma mentale di Geova”.

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