Progetti per la vita eterna
NEL pieno rigoglio della vita, il vostro corpo contiene più di un milione di milioni di minuscole cellule viventi. Alcuni scienziati credono che queste cellule contengano le istruzioni che potrebbero dischiudersi per la vita eterna. La ragione di tale credenza è il sorprendente progetto che le cellule hanno per riprodursi e ripararsi.
Tutte le molte specie di cellule del vostro corpo sono venute dall’unica cellula che vi rappresentava alla vostra concezione. Il nucleo di quella cellula conteneva il progetto per dirigere il vostro sviluppo. Mentre si faceva ciascuna cellula nel vostro corpo, riceveva un’esatta copia del progetto. Questo progetto si chiama acido desossiribonucleico, a cui si fa in genere riferimento come DNA.
Il sorprendente DNA
Il gene è il portatore dell’eredità. In ciascuna cellula ci sono decine di migliaia di geni. La parte importante di ciascun gene è il composto chiamato DNA. Una filamentosa molecola a spirale, il DNA può paragonarsi a una scala a corde attorcigliata.
I due lati della scala son fatti di fosfato e di un tipo di zucchero chiamato desossiribosio. Questi due lati sono uniti dai “pioli” della scala che si compongono di milioni di paia di basi chimiche.
Il numero dei pioli, o basi, assomma a milioni. Tuttavia ce ne sono solo di due tipi. I due tipi sono (1) adenina accoppiata con timina, e (2) citosina accoppiata con guanina. La successione in cui queste coppie sono disposte, collegando i due lati della scala a spirale, forma il codice genetico del progetto per la vita.
Edificazione conforme al progetto
Dalla concezione in poi, il progetto emana le istruzioni per duplicare e costruire. Si aggiungono cellule finché si forma un bambino. Dopo la nascita del bambino, la moltiplicazione delle cellule continua finché la crescita non si completi fino all’età adulta. Quindi continua a un ritmo più lento, per sostituire le cellule morte.
Il DNA duplica se stesso in maniera rimarchevole. Questo comincia quando i due lati innescati della scala cominciano a separarsi, o a “disinnescarsi”, l’uno dall’altro. Ciascun lato ha una metà di ognuna dei milioni di coppie di basi che vi sono attaccate.
Come “parti dispari”, supplementari adenina, timina, guanina e citosina, che sono fabbricate dal nucleo della cellula, sono attratte a entrambi i lati separati della scala. Il mezzo paio di ogni base chimica lasciato su ciascuna parte raccoglie un’appropriata base d’accoppiamento (e nessun’altra) finché non siano costruite due nuove coppie di lati innescati, formando due scale contorte. Questi due nuovi gruppi sono gli esatti duplicati dei loro genitori. Essi divengono gli elementi principali di ciascun nucleo delle due cellule che sostituiscono la cellula genitrice originale.
La comprensione che l’uomo ha di questo processo è lungi dall’esser completa. Per esempio, si sa che ciascuna cellula del nostro corpo contiene lo stesso progetto. Tuttavia non tutte le cellule sono identiche. C’è invece una sorprendente varietà di cellule. Ci sono cellule ossee, nervose, polmonari, muscolari e sanguigne, per menzionarne alcune. Come può un progetto esser letto in tanti diversi modi? Perché tutte le cellule non sono identiche alla cellula originale? Tali domande continuano a rendere perplessi gli scienziati.
Per giunta, le cellule non si trovano in raggruppamenti informi. Sono organizzate in strutture che hanno funzioni distinte. Alcune costituiscono il vostro scheletro, altre il sistema nervoso, altre ancora occhi, cuore, polmoni, stomaco e cute.
È chiaro che il DNA è un sorprendente progetto per l’edificazione del corpo. Rende possibile la nascita di nuove cellule, sia per la crescita che per sostituire quelle che muoiono. Le sue qualità sono tali che un cronista fu spinto a scrivere: “L’idea [della vita eterna] non è affatto ridicola”.
Il processo d’invecchiamento
La duplicazione delle cellule dovrebbe teoricamente mantenere il corpo in vita per sempre. Anche le cellule cerebrali, che si diceva non potessero sostituirsi dopo la fanciullezza, ora sono da alcuni ritenute in grado di rinnovarsi quasi giornalmente mediante un processo descritto come “rapida crescita perpetua”. Un’autorità sulle cellule cerebrali, Paul A. Weiss, suggerisce che mentre possono non dividersi nell’adulto, esse fabbricano di continuo “parti dispari” e così continuano a rinnovarsi.
Il corpo può dunque fabbricare le cellule e altre sostanze necessarie per continuare a ringiovanirsi. Tuttavia, la carne soda, la pelle morbida, le giunture elastiche e gli organi sani del giovane cedono inevitabilmente il posto alla carne flaccida, alla pelle coriacea, alle giunture rigide e agli organi che si deteriorano nell’età avanzata. Perché?
La perdita di peso e il declino della capacità con l’invecchiare del corpo sono attribuiti alla progressiva morte delle cellule. Col passar del tempo, il corpo non è in grado di sostituire tutte le cellule che muoiono, come nell’età più giovane. Ma perché no? I biologi delle cellule semplicemente non lo sanno.
Alcuni hanno supposto che il progetto del DNA nella cellula sia simile a una calcolatrice elettronica dotata di un “programma” per la vita, ma che alla fine il programma si esaurisca. Altri scienziati speculano che ripetute duplicazioni delle cellule ostruiscano il DNA con “l’errore di trascrizione”. Paragonano ciò alla continua reincisione di una bella melodia, che alla fine si riduce a un rumore irriconoscibile. Alcuni pensano che la cellula si avveleni con l’età. Un altro dice che il corpo dimentichi ciò che dovrebbe fare e commetta suicidio rigettando le proprie cellule come rigetterebbe un organo trapiantato.
Gli esperimenti non provvedono nessuna risposta
Questa sconcertante successione di teorie spesso risulta dai molti esperimenti che si fanno riguardo all’invecchiamento. Alcuni dei più famosi furono quelli di Alexis Carrel. Si suppone che Carrel mantenesse in vita cellule di embrioni di pollo in colture per più di trent’anni.
Comunque, Leonard Hayflick, riferendo in Scientific American del marzo 1968, mostra che questi esperimenti furono compiuti erroneamente. La sostanza nutriente di Carrel conteneva evidentemente cellule vive di pollo che sostituivano la sua originale colonia di cellule anziché alimentarla. Tali colture invariabilmente morivano quando si aveva cura di mantenere le cellule viventi senza l’alimentazione loro provveduta. In ogni caso, questi esperimenti non provvidero nessuna risposta alla domanda perché l’uomo invecchia e muore.
In alcuni esperimenti si riscontrò che le sostanze delle cellule di animali vecchi impedivano la fabbricazione di proteine. Ma le cellule di animali giovani non contengono tali sostanze. Poiché la fabbricazione di proteine è essenziale per la vita, si ritenne che questa scoperta potesse dare un indizio della causa dell’invecchiamento. Ma lo dà? Perché avviene ciò? Che cosa si può fare in proposito? Tali domande non trovano nessuna risposta sicura.
In altri esperimenti la pelle di topo fu tenuta in vita due volte più a lungo di quanto il topo viva normalmente. In che modo? Trapiantando la pelle da un topo vivo all’altro. Sembrò che questo mostrasse che le cellule singole nella pelle di topo possedessero la proprietà di vivere più a lungo del topo da cui venivano. Ma risolve il problema dell’invecchiamento? No; non mostra altro che le cellule possono avere una vita potenzialmente più lunga. Tuttavia, alla fine muoiono. E questi esperimenti furono artificialmente compiuti, non rappresentando la vita com’è realmente.
Si deve tenere presente che le cellule non vivono in un piatto di vetro. Esse vivono in VOI. Il vostro corpo, con tutti i suoi complessi, interdipendenti sistemi che si regolano da sé è tutt’altro che una vaschetta sterilizzata. Per questa ragione gli esperimenti in piatti di colture che sembrano mostrare questa o quella possibilità non sono così significativi come possono sembrare. Né lo sono gli esperimenti con gli animali. Dio creò l’uomo distinto e separato dal regno animale. Quindi i risultati di esperimenti su animali possono non applicarsi necessariamente agli uomini.
Rimane il fatto che nessuna di tali teorie o esperimenti dà una vera risposta al problema. Ci sia nel DNA un “errore di trascrizione”, avvelenamento cellulare o qualche altra causa, ancora noi invecchiamo e moriamo. Non importa quale sia la teoria o l’esperimento, le persone vivono ancora per la media biblica di settanta o ottant’anni. (Sal. 90:10) Nulla che la scienza o la medicina abbia fatto ha alterato questa verità basilare.
Qualunque sia la ragione, il sorprendente progetto di DNA non è ora programmato per sostenere le cellule in perfetto equilibrio. Nella vecchiaia quelle che si deteriorano e muoiono non sono sempre sostituite da cellule nuove mediante la divisione cellulare. Seguono la degenerazione e la morte.
Colui che sa
Una calcolatrice elettronica può esser cambiata o riprogrammata. Il progetto del DNA dell’uomo dev’essere riprogrammato per la vita eterna. Se si potesse riprogrammare per mantenere il giusto equilibrio nella sostituzione e nel rinnovamento cellulare, l’uomo potrebbe vivere per sempre.
Ma chi potrebbe fare una tal cosa? Ovviamente, nessun uomo, per quanto intelligente egli sia, sa tanto dei progetti nell’uomo. Ed è una vana speranza pensare che il morituro uomo imperfetto trovi qualche giorno un modo per eliminare la morte. Solo Colui che creò la vita, che diede al genere umano il progetto del DNA, ne sa abbastanza da riprogrammarlo per la vita eterna.
Il Creatore dell’uomo, Geova Dio, conosce ogni particolare del vostro meraviglioso progetto di DNA. Egli deve conoscerlo. Lo disegnò e lo mise in funzione. Scrivendo sotto l’ispirazione del potente spirito santo di Dio, il salmista disse del Creatore: “Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa. . . . Le mie ossa non furono occultate da te quando fui fatto nel segreto, . . . I tuoi occhi videro pure l’embrione di me, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti, riguardo ai giorni quando si formarono”. — Sal. 139:14-16.
Il Creatore non assume un’attitudine negativa circa la possibilità di vivere per sempre. Dozzine di volte nella sua propria Parola egli dichiara con certezza che la vita eterna sarà senza fallo una realtà. Per esempio, Romani 6:23 dice: “Il dono che dà Dio è la vita eterna”. Salmo 37:29 predice: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”.
Quindi il Fattore del DNA ha promesso che l’uomo vivrà per sempre sulla terra. Questo fu il proposito di Dio quando creò l’uomo. Preparò il corpo umano per la vita eterna. Se l’uomo fosse rimasto fedele al suo Creatore, potrebbe vivere per sempre sin da ora.
Ma questo non avvenne. La prima coppia umana disubbidì alla legge di Dio e così perse l’opportunità di vivere per sempre. Divennero difettosi, imperfetti. (Deut. 32:5) I loro corpi persero la proprietà di sostenere la sostituzione delle cellule nella perfezione. Precisamente come ciò accadesse, quali fossero le questioni scientifiche implicatevi, la Bibbia non lo dice. Ma dalla loro ribellione in poi, i loro corpi furono “programmati” per la morte, non per la vita eterna.
Tutti i discendenti di Adamo ereditarono questo stesso “programma” nei loro corpi. Noi siamo tutti progenie di Adamo. Per questo tutti moriamo. Come dichiara Romani 5:12: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini”. Abbiamo ereditato la morte come abbiamo ereditato certe caratteristiche fisiche.
Un altro progetto per la vita
Geova ha disposto che le persone abbiano di nuovo l’opportunità della vita eterna. La potete avere anche voi, se è ciò che volete realmente.
Che cosa si richiede? Prima, uno studio della Parola di Dio, la Bibbia. Le Sacre Scritture possono essere considerate un altro progetto per la vita. In essa troviamo specifiche istruzioni scritte che conducono alla vita eterna. Se esaminiamo con cura queste istruzioni, e quindi le seguiamo, possiamo esser fiduciosi che Geova ci concederà la vita eterna nel suo nuovo ordine.
Tale fiducia non è di sicuro mal riposta. Geova ha stabilito i limiti fino a cui possiamo sperar di vivere ora, ed egli può togliere quei limiti. Gli scienziati non sanno come far continuare a vivere per sempre le parti del vostro corpo. Ma Geova lo sa. Tutte le parti del vostro corpo sono scritte nel suo “libro”. La morte non è un mistero per il Creatore del sorprendente DNA. Egli conosce esattamente ciò che causa l’invecchiamento e la morte e con esattezza come porre fine a tale processo. Conosce il modo in cui la sostituzione delle cellule può porsi in perfetto equilibrio.
Geova ci ha dato la sua garanzia che ci sarà un tempo in cui le persone di cuore onesto vivranno sulla terra per sempre. La prospettiva della vita eterna non è perciò una speranza vana. Non è una menzogna, perché Dio stesso l’ha promesso, e Dio non può mentire. — Tito 1:2; Ebr. 6:18.
La Bibbia può ora divenire il vostro personale progetto per la vita eterna. Studiatela. Riponete la vostra fiducia nelle promesse e nel potere di Dio di cui essa vi parla. (Giov. 17:3; Prov. 2:1-5, 21, 22) Tenete sempre presente che gli uomini possono solo essere studenti della cellula vivente. Ma Geova ne è il fattore. Egli solo può dirigerla in modo che possiamo avere nel suo nuovo ordine la vita eterna.