BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g74 22/7 pp. 28-29
  • Assiria, impero militaristico

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Assiria, impero militaristico
  • Svegliatevi! 1974
  • Vedi anche
  • Assiria
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Ninive
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Ninive, l’orgogliosa capitale assira
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
  • Ninive
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
Altro
Svegliatevi! 1974
g74 22/7 pp. 28-29

Qual è la veduta della Bibbia?

Assiria, impero militaristico

NEL mondo odierno il militarismo ha un posto preminente. Si afferma in genere che la sicurezza nazionale dipende dalla potenza militare. Si spendono enormi somme di denaro per il mantenimento di forze e armamenti militari. A volte anche le redini del governo sono nelle mani dei militari.

Il militarismo, naturalmente, non è nulla di nuovo. Degli imperi che ascesero al potere nei tempi antichi, l’Assiria si distingue in modo preminente come impero militaristico. Ci fu un tempo in cui il nome “Assiria”, seminava il terrore nel cuore degli uomini. Città, regni e nazioni caddero dinanzi all’avanzata dei suoi eserciti. Nell’ottavo secolo a.E.V. il monarca assiro Sennacherib, per mezzo del suo portavoce Rabsache, si vantò: “Hanno gli dèi delle nazioni liberato affatto ciascuno il suo proprio paese dalla mano del re d’Assiria?” — 2 Re 18:33.

Crudele davvero era il trattamento inflitto dagli Assiri ai prigionieri di guerra. Alcuni erano bruciati o spellati vivi. Altri erano infilzati su pali appuntiti che venivano introdotti nella loro cavità toracica attraverso l’addome. Altri ancora erano accecati o venivano loro mozzati il naso, gli orecchi e le dita. Spesso i prigionieri erano trascinati con corde attaccate a uncini che foravano loro il naso o le labbra.

La conoscenza del trattamento inflitto dagli Assiri a quelli che opponevano un’ostinata resistenza diede loro senz’altro un vantaggio militare. Terrorizzati al pensiero d’essere vittime della crudeltà assira, molte città capitolarono. Pertanto, con comparativamente poco sforzo gli Assiri raggiungevano il loro principale obiettivo, cioè il tributo dei popoli assoggettati. Permettevano anche a tali popoli tributari d’avere una certa autorità. Sotto alcuni aspetti questo somiglia al modo d’agire di potenti nazioni moderne che si mantengono non aggressive finché i loro interessi commerciali in altri paesi sono sicuri.

Le antiche registrazioni assire ritrovate trattano estesamente le imprese militari. I re si vantavano sfacciatamente della loro guerra e delle sadiche torture, e scene di guerra erano spesso il soggetto delle figure in rilievo che ornavano i loro magnifici palazzi. In base ai reperti archeologici, Sir Austen Layard osservò:

“L’interno del palazzo assiro doveva essere magnifico quanto imponente. . . . [Nella prima sala] battaglie, assedi, trionfi, le gesta della caccia, le cerimonie religiose, erano raffigurati sulle pareti, scolpiti sull’alabastro e dipinti a sgargianti colori. Sotto ciascuna immagine erano incise, a caratteri riempiti di risplendente rame, iscrizioni che descrivevano le scene presentate. Al di sopra delle sculture erano dipinti altri avvenimenti: il re, con il seguito degli eunuchi e dei guerrieri, riceve i prigionieri, stipula alleanze con altri monarchi o compie qualche sacro dovere. Queste rappresentazioni erano circondate da bordi colorati, di complicato ed elegante disegno. L’albero emblematico, i tori alati e animali mostruosi avevano un posto preminente tra gli ornamenti. All’estremità superiore della sala c’era una figura colossale del re in adorazione davanti alla suprema divinità, o che riceveva il sacro calice dal suo eunuco. Era accompagnato da guerrieri che portavano le armi, e dai sacerdoti o da divinità tutelari”.

Come si vede da questa descrizione, la guerra era strettamente collegata alla religione. Il re assiro era il sommo sacerdote del supremo dio assiro Assur, e la guerra era la più autentica espressione della religione nazionale. Riguardo alle sue guerre, il re Tiglatpileser I disse: “Il mio Signore, Assur, mi ha incitato”. Nei suoi annali, il monarca assiro Assurbanipal dichiarò: “Per comando di Assur, Sin, Shamash, Ramman, Bel, Nabu, Ishtar di Ninive, Ninib, Nergal e Nusku, entrai nel paese di Mannai e lo attraversai con una marcia vittoriosa”. Il re Sargon invocava regolarmente l’aiuto della dea Ishtar prima di andare in guerra. Gli eserciti assiri marciavano dietro gli stendardi degli dèi, che erano evidentemente simboli di legno o metallo su aste. Era attribuita grande importanza ai presagi. Venivano determinati esaminando fegati di animali sacrificati, osservando il volo degli uccelli o notando la posizione dei pianeti.

I sacerdoti traevano profitto dalle vittorie assire e perciò incoraggiavano effettivamente la guerra. W. B. Wright osserva nel suo libro Ancient Cities: “I combattimenti erano l’attività della nazione, e i sacerdoti erano incessanti fomentatori di guerre. Venivano sostenuti essenzialmente con le spoglie della conquista, di cui una percentuale fissa era invariabilmente assegnata loro prima che fossero divise fra gli altri, poiché questa razza di saccheggiatori era estremamente religiosa”.

Con questa conoscenza, si può subito capire perché la Bibbia si riferisce alla capitale assira di Ninive come a una “città di spargimento di sangue”. (Naum 3:1) Per lungo tempo Geova Dio mostrò pazienza verso questa città, in effetti, verso l’intero Impero Assiro. Ma, per mezzo dei suoi profeti, additò il tempo in cui Ninive sarebbe stata una distesa desolata. Ad esempio, in riferimento a ciò che Geova avrebbe fatto, il profeta Sofonia scrisse sotto ispirazione: “Farà di Ninive una distesa desolata, una regione senz’acqua come il deserto. E in mezzo ad essa, i branchi per certo si accovacceranno, tutti gli animali selvaggi di una nazione”. — Sof. 2:13, 14.

Questo si adempì allorché le forze alleate di Nabopolassar re di Babilonia e di Ciassare il Medo assediarono e presero Ninive. La città fu evidentemente incendiata, poiché molte figure assire in rilievo rivelano i danni o le macchie lasciate dal fuoco e dal conseguente fumo. Riguardo a Ninive, le Cronache Babilonesi riferiscono: “Portarono via dalla città e dal tempio grandi spoglie e [trasformarono] la città in un mucchio di rovine”. Pertanto, con la desolazione della città capitale di Ninive, il potente Impero Assiro giunse a un’ingloriosa fine. Ninive è fino a questo giorno una distesa desolata. In primavera, i greggi pascolano nei pressi o sulla vetta del monte di Quyunjiq, uno dei due monti che contrassegnano il luogo dell’antica città.

Con quanto vigore la fine dell’Impero Assiro attesta la veracità della Parola di Dio, nonché il fatto che la forza militare non è una vera protezione! Benché tale militarismo avesse l’appoggio dei sacerdoti, non poté salvare l’Assiria. Similmente la benedizione e l’approvazione dei capi religiosi d’oggi non eviterà agli uomini e alle nazioni colpevoli di spargimento di sangue di dover rendere conto dei loro atti violenti al Supremo Sovrano dell’universo, Geova Dio. Prendiamo perciò la determinazione di seguire una condotta approvata da Dio, poiché in questo stanno vera sicurezza e protezione. Com’è ben espresso in Proverbi 18:10: “Il nome di Geova è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione”.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi