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  • g73 22/2 pp. 12-17
  • Che c’è da dire dell’agopuntura?

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  • Che c’è da dire dell’agopuntura?
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Svegliatevi! 1973
g73 22/2 pp. 12-17

Che c’è da dire dell’agopuntura?

“SEMPLICE assurdità”, disse uno specialista inglese di nervi. “Gli Orientali sono molto più suscettibili all’ipnotismo”, spiegò un medico americano. ‘Non rientra nella mia conoscenza dell’anatomia’, dichiarò un professore di una scuola di medicina del Texas.

D’altra parte, un biologo dell’Università di Yale che l’aveva osservata direttamente narrò: “Bisognava essere molto colpiti”. Uno specialista di malattie di cuore di una scuola di medicina del Missouri che aveva assistito al suo uso dichiarò: “Sono convinto che ci sia un margine di verità”. E un chirurgo nuovayorchese degli orecchi che vi assistette riferì: “Dà risultati”. “Saremmo stolti a non investigarla”.

Tali commenti così svariati, che vanno dall’aperta condanna alla fervente approvazione, sono stati fatti di recente per descrivere l’agopuntura, l’antica arte medica cinese. Ma perché questo improvviso interesse per l’agopuntura? Dà realmente risultati? In tal caso, come? Si tratta di un caso in cui lo ‘spirito domina la materia’, essendo forse collegata anche con lo spiritismo?

Che cos’è?

L’agopuntura è l’arte di curare le malattie per mezzo di sottilissimi aghi inseriti nel corpo in certi punti ben precisi. Viene ora impiegata per provocare l’anestesia.

Gli aghi sottili come capelli sono di solito di acciaio inossidabile, o a volte perfino d’oro. Benché quelli impiegati in chirurgia possano essere più lunghi, quelli impiegati nelle normali cure sono lunghi da due centimetri e mezzo a sette centimetri e mezzo circa. Il numero degli aghi usati per un paziente, dove sono inseriti, a che profondità vanno, a quale angolo e quanto tempo vi sono tenuti sono cose che dipendono dalla natura della malattia o dell’operazione. Il numero di luoghi, o punti, dove si possono inserire gli aghi varia. Gli attuali prospetti indicano da 500 a oltre 800 diversi punti.

Come ebbe inizio l’agopuntura? La sua origine si perde nell’antichità. Comunque, secondo la tradizione parecchie migliaia d’anni fa i Cinesi notarono che quando alcuni soldati erano feriti in battaglia dalle frecce, le ferite facevano sparire il dolore da altre parti del corpo. Col passar dei secoli, dopo molti esperimenti, questo metodo di curare le malattie si sviluppò fino al suo stato attuale.

L’agopuntura è oggi maggiormente sviluppata nella Repubblica Popolare Cinese. Comunque, il suo impiego come anestetico è lì solo di origine recente e risale all’anno 1957 circa, quando cominciò a perfezionarsi. Essendoci grande bisogno di assistenza sanitaria nazionale sostenuta dal governo, ed essendoci un piccolo numero di medici addestrati in Occidente, il governo ordinò che fosse concessa la qualifica di medico anche ai tradizionali agopuntori e agli erboristi. In questo modo la medicina con tendenze occidentali fu combinata alla tradizionale medicina cinese. Ciascuna avrebbe imparato dall’altra.

I medici cooperarono dunque con gli agopuntori. In realtà, si dice che i medici che non conoscevano la pratica provassero gli aghi su di sé per un anno prima di cominciarne l’applicazione sui pazienti. Avendo tante altre persone imparato la pratica dell’agopuntura, oltre al suo normale impiego in varie malattie, cominciarono gli esperimenti per usarla come anestetico.

Dagli inizi, gli esperimenti dell’impiego dell’agopuntura nell’anestesia ebbero successo. E dal 1966 essa è stata impiegata in circa 500.000 di tali casi. Benché il suo impiego nell’anestesia sia ancora considerato sperimentale in Cina, e solo con i pazienti che lo vogliono, ora l’agopuntura vi è diventata il metodo preferito nell’anestesia. Si dice che gli effetti analgesici durino fino a otto ore o più, dopo di che si potrebbero reinserire gli aghi per alleviare il dolore.

Perché questo improvviso interesse?

Il rinnovato interesse per l’agopuntura da parte degli Occidentali è in diretta relazione con altri avvenimenti dei tempi recenti, specialmente quelli verificatisi durante il 1971. In questo tempo la Cina ha permesso a gruppi di Occidentali di entrare nel paese. Fra essi c’erano scienziati e specialisti medici che osservarono i mezzi e le pratiche mediche cinesi. Le loro esperienze furono molto interessanti.

Medici inglesi visitarono gli ospedali di Pechino, Shanghai, Canton e Nanchino. Riferirono sorprendenti prove di efficace impiego dell’agopuntura nelle maggiori operazioni, perfino nelle operazioni al cervello. In un caso, riferì il Times di Londra, “si afferma che nessuno avrebbe potuto sopportare il dolore di questo particolare trattamento senza qualche forma di anestetico”. Tuttavia, fu impiegata solo l’agopuntura.

I primi Americani che osservarono l’uso dell’agopuntura in Cina furono due biologi. Nel maggio del 1971, il dott. Ethan Signer dell’Istituto di Tecnologia del Massachusetts e il dott. Arthur Galston dell’Università di Yale vi assistettero a quattro operazioni. Fu impiegata l’agopuntura come anestetico.

Tornarono negli Stati Uniti entusiasti della proprietà dell’agopuntura di calmare il dolore. Il dott. Galston dichiarò: “Nella mia mente avevo sempre associato l’agopuntura — come fa la maggioranza degli Americani — a una sperimentale tecnica da ciarlatani”. Ma quello che vide gli fece cambiare idea. I due biologi suggerirono che l’agopuntura meritava d’essere maggiormente studiata e notarono che i suoi effetti come anestetico duravano molte ore.

Subito dopo, in luglio, il giornalista James Reston del Times di New York destò ulteriore interesse con la sua stessa esperienza. Durante una visita in Cina ebbe un attacco d’appendicite. Dovette essere operato e fu impiegato un normale anestetico, non l’agopuntura. Ma dopo l’intervento chirurgico ebbe forti dolori causati dal gas, che gli procurarono molti disagi. Curioso di sapere se l’agopuntura era in grado di curare le malattie, accettò di sottoporsi a questo trattamento invece di prendere medicine.

Reston descrive ciò che accadde: “Li Chang-Yuan, medico di agopuntura all’ospedale di [Pechino], inserì con la mia approvazione tre lunghi, sottili aghi nella parte esterna del mio gomito destro e sotto i miei ginocchi e li rigirò in modo da stimolare l’intestino e alleviare la pressione e la dilatazione dello stomaco . . . entro un’ora ci fu un notevole rilassamento della pressione e della dilatazione e il problema non si ripeté più”.

Comunque, Signer, Galston e Reston non erano specialisti medici. Quindi, le loro osservazioni furono considerate con scetticismo. Ma la situazione cambiò nell’autunno del 1971.

Gli esperti medici osservano

Tra gli Americani che in settembre visitarono la Cina c’erano stimati specialisti medici. Fra loro c’era il dott. Paul Dudley White di Boston, cardiologo di fama internazionale ed ex consulente del defunto presidente Eisenhower. Insieme a White c’era il dott. E. Gray Dimond, rettore di scienze sanitarie all’Università del Missouri, e il dott. Samuel Rosen, chirurgo nuovayorchese degli orecchi. Un altro era il dott. Victor Sidel di New York, capo del dipartimento di medicina sociale all’Ospedale Montefiore e professore di sanità comunitaria all’Albert Einstein College of Medicine.

Questi quattro medici assistettero ad ampie dimostrazioni di agopuntura, specialmente nell’anestesia. Furono sbalorditi vedendo eseguire maggiori operazioni con il solo impiego dell’agopuntura per calmante.

Medical Tribune riferì: “Il dott. White e il dott. Dimond, entrambi cardiologi, assistettero a un’operazione a cuore aperto a Pechino dove fu usata l’agopuntura come anestetico. Dissero che il paziente era sveglio, vigile, rilassato durante l’operazione e che l’operazione fu eseguita come qualunque altra a cui avevano assistito”.

Il dott. Rosen riferì d’avere assistito a quindici casi. Vide l’estrazione di un dente, una tonsillectomia, un’appendicectomia, un’erniotomia, un’operazione per un tumore al cervello, l’asportazione di un polmone, l’asportazione di una ciste ovarica e un taglio cesareo. Egli disse: “Assistendo a queste operazioni, esci fuori e ti dai un pizzicotto. Ti chiedi se hai visto realmente quello che hai visto. Dopo averlo visto più volte, devi rinunciare a quello che pensavi per accettare quello che hai visto”.

Egli notò pure che il chirurgo cinese decide se la persona è adatta per l’anestesia con l’agopuntura. In tal caso, dice al paziente perché crede che vada bene: elimina i rischi che accompagnano i farmaci o l’inalazione di gas, previene la nausea e il vomito postoperatori e abbrevia il tempo della guarigione. Comunque, se il paziente è molto nervoso, teso ed eccitabile, può raccomandare l’anestesia convenzionale. In ogni caso, se l’anestesia convenzionale fosse necessaria è tenuta a portata di mano nella sala operatoria.

Il dott. Rosen portò con sé negli Stati Uniti una pellicola di 30 minuti in cui era contenuto qualche cosa di ciò che aveva visto. C’erano chirurghi che asportavano a una donna parte del midollo spinale mentre era sveglia e sorridente. Si vedeva un uomo scendere dal tavolo operatorio dopo che gli era stata tolta l’appendice e stringere la mano al chirurgo. Un altro paziente beveva tè con la cannuccia mentre i chirurghi gli correggevano un difetto cardiaco. E una madre sorrideva orgogliosa al suo bambino pochi attimi dopo che era nato con il taglio cesareo. In tutti questi casi fu impiegata l’agopuntura per l’anestesia.

Il viaggio del Presidente in Cina

Quindi, nel febbraio del 1972, il presidente Nixon fece un viaggio in Cina. Con lui c’erano cronisti e il suo gruppo di esperti medici.

Il corrispondente Robert Martin dell’U.S. News & World Report fu invitato a passare parecchie ore nelle sale operatorie di uno dei principali ospedali di Pechino. Vide chirurghi eseguire una lobectomia a un uomo di 28 anni, togliere un tumore alla tiroide a una donna di 45 anni e far partorire un bambino a una donna di 36 anni con il taglio cesareo.

Martin scrisse: “Per tutta la durata delle tre operazioni, i pazienti erano completamente coscienti, potevano parlare e ogni tanto mangiavano arance o bevevano succo di frutta. Si mostrarono più nervosi per la presenza di osservatori stranieri che per il dolore o il disagio”. Egli concluse: “Una volta che vi avete assistito personalmente, non c’è dubbio, l’agopuntura è efficace come anestetico negli interventi chirurgici”.

Il dott. Walter Tkach, medico personale del presidente Nixon, assistette pure a molti interventi in cui fu impiegata l’agopuntura per l’anestesia. Vide togliere una cateratta, recidere un tumore alla tiroide e togliere una ciste ovarica. In tutti i pazienti, gli aghi furono introdotti con rapidità. Gli aghi furono fatti girare tra il pollice e l’indice dell’esperto. E terminata l’introduzione, gli aghi erano collegati a un apparecchio elettrico per farli vibrare, invece di farlo a mano.

Il dott. Tkach narrò quanto segue riguardo alla sua esperienza: “Fui meravigliato dall’inizio. E francamente fui sbalordito quando ciascun paziente si alzò con poco o nessun aiuto dal tavolo operatorio e andò senza essere assistito alle lettighe con cui sarebbero stati riportati nelle loro stanze; non ho mai visto nulla di simile nei 25 anni in cui mi sono occupato di chirurgia. L’argomento decisivo si ebbe quasi un’ora dopo che avevamo lasciato la SO [sala operatoria]. Eravamo in una stanza quando la porta si aprì e furono fatti entrare tutt’e tre i pazienti. Erano a loro agio e poterono bere il tè con noi e rispondere alle nostre domande”.

Il dott. Tkach concluse: “Qui c’è qualche cosa d’importante da esaminare attentamente”. Egli disse pure: “So che non esiterei a sottopormi io stesso alla tecnica”.

Quanto è diffusa altrove?

Benché l’agopuntura sia diffusa più estesamente in Cina, viene praticata anche in altri paesi, particolarmente in altri paesi orientali e in Europa. In Francia si dice che ci siano circa 700 medici che la praticano. Un cronista di Saturday Review scrisse: “Scoprii che l’agopuntura fa quasi parte della grigia aria parigina. Ogni giorno incontravo qualcuno che si era sottoposto o si sarebbe sottoposto alla terapia degli aghi”.

Negli Stati Uniti, ci sono solo alcuni medici americani che impiegano l’agopuntura. Il dott. William Gutman di New York, uno dei pochi medici americani che l’impiegano, dice di riscontrarla utile per svariate malattie. Menziona artrite, nevralgia, infezioni dei seni nasali, reumatismo, borsite e altre. Egli disse: “Ho casi che non rispondono alle comuni cure ma che rispondono all’agopuntura”. Comunque, avverte: “Escluderei dal trattamento con l’agopuntura il cancro e la tubercolosi ed escluderei anche le malattie veneree”.

Il dott. Jean-Claude Darras di Parigi, attuale direttore di un istituto francese di agopuntura, dice ai suoi studenti che l’agopuntura non è una panacea. Dice che non può ringiovanire gli organi consumati, benché affermi che li può regolare affinché funzionino più efficacemente. Non può sanare lesioni o rimuovere tessuti cancerosi, benché possa contribuire a prevenirli, dichiara. Ma dice che con adeguato addestramento ed esperienza, i medici che impiegano l’agopuntura nella cura delle malattie possono aspettarsi una percentuale di guarigioni del 60 per cento nei disturbi funzionali, che sono la maggioranza dei casi trattati da un medico nella pratica generale.

Nella città di New York, uno specialista di agopuntura cinese, il dott. C. C. Ting, in precedenza direttore dell’Istituto Medico Cinese di Hong Kong, diede una dimostrazione dell’arte a uno sbalordito uditorio di 550 persone all’Università St. John. Furono impiegati tre volontari, tutti profani. Una fu Barbara Grimaldi del personale dell’Università St. John. Ting inserì delicatamente un ago lungo circa quattro centimetri nella sua spalla destra. Il Times di New York riferì: “Dopo un paio di minuti, il dott. Ting tolse l’ago dalla spalla della sig.na Grimaldi. ‘È stato come se mi avessero dato novocaina dal dentista’, disse”. Successivamente Ting spiegò che l’agopuntura non era una panacea per tutti i mali e che ciascun caso doveva essere attentamente valutato alla luce sia della medicina occidentale che dell’esperienza cinese.

Lo ‘spirito domina la materia’?

La domanda fondamentale riguardo all’agopuntura è questa: Come opera? È realmente ‘scientifica’? o è un caso in cui lo ‘spirito domina la materia’? Potrebbe anche avere relazione con lo spiritismo?

Finora nessuno sa realmente come opera l’agopuntura. Perfino i suoi più ardenti fautori ammettono di non conoscerne la precisa spiegazione scientifica.

Per questo, alcuni hanno suggerito che l’agopuntura sia in relazione con l’ipnosi. L’ortopedico americano dott. Robert Kerland ha paragonato l’agopuntura a bere l’acqua di Lourdes, o a far toccare da Oral Roberts le persone che quindi gridano: “Sono guarito”. Altri insinuano che i Cinesi abbiano subìto il lavaggio del cervello a motivo dei pensieri di Mao Tse-tung.

Molti, però, non sono d’accordo. Il dott. Rosen osserva che i Cinesi hanno prodotto l’anestesia totale negli animali impiegando l’agopuntura. “Non credo che i gatti e i cani leggano le citazioni del presidente Mao”, disse un agopuntore cinese. Il dott. Darras disse che anche i Francesi hanno fatto esperimenti su animali per mostrare che il successo dell’agopuntura non si può attribuire né alla suggestione né all’ipnosi.

Il dott. Gutman di New York, interrogato in proposito, rispose: “In qualsiasi trattamento medico c’è il fattore psicologico. Questo è il motivo per cui si fanno esperimenti clinici con i placebo. Poiché l’agopuntura è stata impiegata con successo, particolarmente in Cina, in pediatria [bambini] e in medicina veterinaria [animali], . . . il fattore psicologico, se mai, è solo una piccola parte dell’effetto, come in qualsiasi altra terapia”.

Il dott. Rosen, notando lo scetticismo che c’è riguardo all’agopuntura, dichiarò: “C’è molto scetticismo riguardo al modo in cui opera l’aspirina, ma la gente continua a prendere l’aspirina quando ha mal di testa”. Egli osservò che “anche i nostri colleghi cinesi erano stati scettici ma che alla fine avevano dovuto arrendersi davanti all’evidenza dei loro sensi”.

Medical World News dice: “Le ricerche fatte nell’Unione Sovietica e in altri paesi indicano che vi sono riflessi fra punti della pelle e gli organi interni”. Il dott. Ting disse al Times di New York: “Crediamo che la punta dell’ago desensibilizzi certi centri nervosi e promuova un flusso salutare”. Altre spiegazioni riguardano i collegamenti nervosi e gli impulsi elettrici.

Nell’Express di Easton, in Pennsylvania, il dott. Lawrence Lamb, commentando l’agopuntura, disse: “Impariamo sempre nuove cose sul corpo e perfino nuovi modi in cui le cose sono trasmesse dal sistema nervoso. Nella pelle vi sono molti meccanismi che producono reazioni causando ogni sorta di problemi. Un buon esempio è quello di lasciar raffreddare la pelle finendo per avere il torcicollo”.

Ci vuole maggiore conoscenza

Pertanto, a questo punto, non c’è nessun accordo su come funziona l’agopuntura, o fino a che punto funziona. Si conviene che si devono fare molte altre ricerche su di essa nel mondo occidentale, specialmente negli Stati Uniti.

La rivista Prevention dice quanto segue: “Una delle ragionevoli domande del pubblico all’istituzione medica è che investighino, attentamente e in buona fede, i possibili impieghi dell’agopuntura. In un mondo pieno di dolore e sofferenza, non possiamo permetterci di trascurare nessuna promettente terapia semplicemente perché l’AMA [Associazione dei Medici Americani] non la comprende”.

Il dott. Gutman dice: “Una cosa che si richiede da chiunque voglia chiamarsi vero scienziato è che sia di mente aperta. Si deve precisare che uno dei pochi giganti della medicina — Semmelweis, scopritore della causa della febbre puerperale e padre della moderna antisepsi — fu condannato e perseguitato dai medici del suo tempo”.

Quindi, per la maggior parte del mondo fuori della Cina, l’agopuntura è ancora nella fase sperimentale. A questo punto non pare ci sia nessuna evidenza che si tratti solo di ‘spirito che domina la materia’ o che sia in relazione con l’ipnotismo o lo spiritismo. Ma resta ancora molto da imparare.

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