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  • Che cosa causa l’aumento dei delitti?

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Svegliatevi! 1973
g73 8/10 pp. 9-14

Che cosa causa l’aumento dei delitti?

NORMALMENTE si pensa che i delitti siano commessi da violenti “criminali”. È vero che i criminali incalliti causano parte della delinquenza. Ma il problema della delinquenza va molto più in là.

Il commissario di polizia P. V. Murphy della città di New York dice: “La delinquenza è parte integrale della struttura della nostra società”. E un ex ministro della giustizia negli U.S.A., R. Clark, osserva: “I delitti rispecchiano più che la natura dei pochi disgraziati che li commettono. Rispecchiano la natura dell’intera società”.

Questi uomini, come altri, dicono che l’intero sistema è dominato dalla delinquenza. Ma, come si può dire che la delinquenza è ‘parte integrale della struttura della società’? Vediamo.

Bassifondi e droghe

Un importante elemento della ‘struttura della società’ strettamente associato alla delinquenza è quello dei bassifondi nel centro delle città. Col sorgere di estese aree urbane, milioni di diseredati sono stati spinti in “ghetti” infestati da topi. Spesso mancano loro perfino i fondamentali servizi pubblici, come acqua e riscaldamento. La mancanza di istruzione, le infermità, le malattie e la delinquenza vi hanno sempre prosperato.

Ma negli ultimi decenni la televisione ha reso gli abitanti dei ghetti più vivamente consapevoli della prosperità del ‘mondo di fuori’. I poveri senza alcuna specializzazione non partecipano a questa abbondanza. I delitti aumentano man mano che molti di essi diventano frustrati e induriti. Essi ricorrono alle droghe. Molti delitti commessi oggi hanno relazione con le droghe, giacché per mantenere questo vizio un drogato può aver bisogno di quasi 30.000 lire al giorno. Egli se le procura assalendo le persone o rubando e vendendo merce che vale parecchie volte tanto. Per ragioni di sicurezza, chi ha denaro si è trasferito dalle città piene di delinquenza ai sobborghi. I drogati seguono il denaro; così delitti e droghe si estendono ai sobborghi.

Comunque, non tutti i delitti si possono attribuire alla povertà e alle droghe.

Ingiustizia e ipocrisia

Giovani agiati, anche ricchi, hanno visto ingiustizie commesse contro gli oppressi della società. Essi hanno provocato agitazioni e azioni rivoluzionarie, sperando di ottenere le garanzie dei ‘diritti civili’ per tutti. Come questo movimento abbia influito sui delitti è indicato da E. Smith nel Times Magazine di New York:

“Un decennio fa alcuni ci avvertirono che trascurando l’infrazione della legge da parte dei sostenitori dei diritti civili, per quanto meritoria fosse quella causa, e per quanto ingiuste fossero le leggi, creavamo un clima in cui altri potevano dire: ‘Essi rimangono impuniti, perché non possiamo rimanere impuniti anche noi?’”

Questo scrittore dice che tale specie di infrazione della legge ha contribuito a far diventare la delinquenza parte della società. Ma altre ragioni di disillusione rispetto alla vita moderna fomentano i delitti.

In questo secolo le nazioni politiche hanno combattuto guerre, bombardando, mutilando e uccidendo indiscriminatamente migliaia di vittime innocenti. Il clero benedice le armi e gli eserciti che uccidono. Le persone — specialmente i giovani — riscontrano che è impossibile passar sopra a questi ipocriti “delitti” politici e religiosi. Così le leggi dello stato sono trascurate. La moralità biblica, falsamente rappresentata dal clero, è disprezzata.

Anche le grandi imprese sono spesso definite “criminali”. I difensori dei consumatori americani dicono che nei mercati si vendono cibi adulterati e che le ditte si sono rifiutate di installare dispositivi di sicurezza. Un esperto di problemi dei consumatori scrive in America, Inc.: “È molto più facile per la legge condannare a cinque anni chi ruba il denaro da una cabina telefonica che condannare a sei settimane di prigione un dirigente miliardario che si occupa di stabilire i prezzi”.

M. Mintz e J. S. Cohen, autori di America, Inc., esaminano alcune di queste evidenti irregolarità e chiedono:

“C’è da dubitare che una delle radici della discordia e dell’agitazione siano le norme multiple di giustizia, una per gli operai dell’industria, un’altra per gli impiegati, un’altra ancora per i giovani con i capelli lunghi, e un’altra ancora per le società?”

Sì, i ‘crimini delle società’ sono divenuti una scusa di cui altri si servono per dedicarsi a pratiche criminose, facendo in modo che i delitti divengano parte sempre più integrale della società. Una giovane donna che aveva rubato dai borsellini e dai cappotti incustoditi a una festa ragionò: ‘I miei furti erano piccolezze in paragone al vostro malversatore medio, per non menzionare la mafia o le principali società commerciali’.

Chi la pensa in questo modo non ruba semplicemente per mancanza di denaro. Piuttosto, crede spesso che sia giusto derubare ‘il sistema’ e anche necessario in se stesso! Il timore dell’imprigionamento non farà loro necessariamente cambiare condotta. “La punizione non serve a scoraggiare”, osserva un articolo in Saturday Review, “in una società ritenuta fondamentalmente e deliberatamente ingiusta da un gran numero dei suoi componenti”.

Molte lamentele mosse contro il moderno sistema commerciale sono senz’altro giustificate. Ma è questa la sola vera ragione addotta dai rappresentanti della ‘controcultura’ per i loro delitti? No. Devono esserci ragioni più profonde. Come lo sappiamo?

Se i loro furti e immoralità si devono attribuire interamente al ‘sistema’, perché si derubano fra loro? Quando nel Lower East Side di New York furono aperti tre Free Stores per gli Yippies, fu rubato tutto, inclusi i banchi e i vetri delle finestre! Ad alcuni convegni i dimostranti riferiscono di aver riportato la perdita di sacchi a pelo, zaini e anche tende; per colpa di chi? Evidentemente di altri dimostranti!

E recentemente, mentre uno dei principali portavoce della ‘controcultura’ era processato a Chicago, qualcuno irruppe nel suo appartamento a New York e rubò un apparecchio televisivo a colori. Era questo giustificato? “Questo”, dichiarò, “è stato banditismo”. Il sociologo S. M. Lipset di Harvard osserva correttamente: “Il furto è furto, anche se lo si chiama rivoluzione”.

Inoltre, la vastità del ‘sistema’ è usata come scusa per maggiori reati. Considerate la logica d’un ladro d’auto del New Jersey:

“Quello che faccio è utile a tutti. Prima di tutto, creo il lavoro. Assumo uomini per consegnare le auto, modificarne le targhe, verniciarle, fornire documenti, forse portarle fuori dello stato, trovare clienti. Questo è utile all’economia. Quindi aiuto la gente che lavora a procurarsi quello che altrimenti non potrebbe mai permettersi. Uno vuole una Cadillac ma non se la può permettere; sua moglie la vuole ma sa che non se la può permettere. Così io gli procuro una bella auto a un prezzo che può pagare; forse gli faccio risparmiare fino a 1.200.000 lire. Ora è felice. Ma è felice anche colui che ha perso la macchina. Riceve una bella Cadillac nuova dalla compagnia di assicurazione, senza le ammaccature e i graffi che abbiamo dovuto eliminare. La casa della Cadillac è felice anch’essa, perché vende un’altra Cadillac.

“I soli che non se la passano tanto bene sono quelli della compagnia di assicurazione. Ma essa è così grande che a nessuno personalmente importa. Hanno ugualmente previsto nel bilancio questo tipo di cose. Così eccomi qua, uno senza istruzione che manda entrambi i figli all’università, provvede alla famiglia una bella casa, fa felici altri. Suvvia, a chi faccio realmente del male?”

Ma vengono frequentemente menzionati altri fattori.

Addestrati per la violenza

Il fatto che in molte parti del mondo moderno siano disponibili armi da fuoco, benché non causi delitti, vi contribuisce. Negli Stati Uniti, alcune pistole nuove si possono comprare a meno di novemila lire nelle cosiddette “offerte speciali del sabato sera”. La polizia di Detroit, nel Michigan, calcola che solo in quella città sia in circolazione circa mezzo milione di pistole. Alcuni hanno sostenuto che gli uomini combatterebbero anche senza armi da fuoco. F. Williams, un sergente di polizia di Detroit, ammette che è vero, ma aggiunge: “L’altra persona potrebbe finire con un labbro spaccato, ma sarebbe ancora viva”.

Inoltre, si deve ricordare che la società moderna in ogni parte del mondo comprende migliaia di giovani che, avendo fatto i soldati, hanno incluso l’uso delle armi nella loro veduta della vita. Delitti ed elementi criminali sono presentati sotto una luce romanzata alla televisione. L’enorme aumento di delitti violenti che c’è stato in anni recenti in Israele è attribuito alla “regolare fiumana di spettacoli americani di delitti nelle loro stanze di soggiorno”.

Il sistema di giustizia penale

In maniera paradossale, gli stessi istituti impiegati per combattere la delinquenza sono anche fra quelli frequentemente incolpati di favorirne l’aumento. I tribunali, ad esempio, sono accusati di “coccolare” i delinquenti. Ma i tribunali si lamentano di non avere personale sufficiente. I tribunali non scrivono leggi, ma applicano semplicemente quelle fatte dai corpi legislativi.

I giudici additano il fallimento dei sistemi di reclusione, chiamandoli ‘porte girevoli’. Un delinquente alle prime armi va in prigione, impara metodi brutali e ne esce per commettere delitti più sadici. C. W. Halleck, giudice di Washington, nel Distretto di Columbia, nota: “Tutto quello che facciamo quando mettiamo qualcuno in prigione è di renderlo peggiore di com’era prima che vi entrasse. . . . è inconcepibile che un giudice riflessivo creda che lunghe condanne alla prigione serviranno a qualcosa per fermare la delinquenza . . . Il processo in tribunale è solo una piccola parte dell’intero quadro”.

Ma altri chiedono: ‘Perché la polizia non è più severa con i delinquenti?’ Anche la polizia ha delle limitazioni. Per esempio, negli U.S.A. il Quarto Emendamento proibisce al poliziotto di fare una perquisizione o un sequestro senza ragione. Se abitate negli Stati Uniti, vorreste fosse abrogata questa legge così che un poliziotto potesse invadere la vostra casa in qualsiasi momento volesse? Come stanno ora le cose, i tribunali e le prigioni non possono occuparsi di tutti i delinquenti che la polizia manda loro. Come risolverebbero il problema se ne avessero un numero anche maggiore qualora fossero prese misure più severe?

Tra le attività della polizia vi sono altre cose che hanno notevole precedenza rispetto al ‘catturare i delinquenti’; cercano bambini scomparsi, ricuperano beni rubati, si accertano che i negozi abbiano la debita licenza e forniscono assistenza medica in casi d’emergenza. Devono occuparsi di liti tra vicini, di ubriaconi abituali e di coloro che infrangono le norme del traffico.

Inoltre, i cambiamenti nella situazione economica hanno influito su ogni specie d’impiego, incluso il lavoro della polizia. Negli anni trenta c’erano 17.000 poliziotti nella città di New York; ora ce ne sono oltre 30.000. Un enorme aumento? No! A causa della settimana lavorativa più corta, della maggior durata delle vacanze e delle esigenze relative alla paga dello straordinario, ci vogliono ora cinque uomini per fare il lavoro che tre o quattro facevano negli anni trenta. V. Rohe, capitano di polizia di New York, conclude: “Non ci sono oggi più uomini in servizio che allora, nonostante il fatto che la società sia divenuta più complessa”.

Sì, i delitti sono ‘parte integrale della società’ a tal punto che il sistema di giustizia penale composto di polizia, tribunali e prigioni può arrivare solo fino a tanto; ciascuno “è solo una piccola parte dell’intero quadro”.

La parte di ciascuno

Ognuno dei fattori considerati finora ci aiuta a capire perché la delinquenza aumenta. Essa è essenzialmente insita nel sistema, ‘parte integrale della società’. Ma si deve ricordare che, in ultima analisi, sono i singoli a commettere i delitti.

In una parola, si tratta soprattutto di un problema morale. Il filosofo ebreo Will Herberg osservò qualche tempo fa:

“La crisi morale del nostro tempo consiste primariamente non nell’estesa violazione delle accettate norme morali — quando ne è mai stata esente una qualsiasi epoca? — ma nel ripudio di quelle medesime norme morali”.

I delitti sono in parte il risultato del ‘ripudio delle norme morali’.

Quale poliziotto, tribunale o organo legislativo può completamente impedire a una persona di fare il male se essa in realtà vuole fare il male? Crime in America osserva: “Di rado gli impiegati di banca rapinano le banche. . . . I poveri non stabiliscono i prezzi. . . . Ma tra coloro che sono capaci di commettere delitti ciascuno trova il modo”.

Che ‘ciascuno trovi il modo’ è pure abbondantemente reso chiaro dal direttore in carica dell’FBI, P. Gray:

“I funzionari governativi che ogni tanto compromettono un principio o una carica pubblica in cambio di doni o favori, gli uomini d’affari che aumentano il loro conto spese e riducono la loro denuncia dei redditi, rimarrebbero stupefatti se qualcuno dicesse che non sono cittadini responsabili e osservanti della legge. . . .

“L’operaio che nelle ore libere frequenta regolarmente i bar e gli allibratori del quartiere, quelli che comprano merci a prezzi e in circostanze che fanno chiaramente pensare siano rubate, contribuiscono a far sussistere la delinquenza nella nostra società, benché rimangano stupefatti se si chiamano delinquenti”.

‘Ciascuno trovò il modo’ di commettere reati quando nel 1969 a Montreal, in Canada, la polizia fece sciopero. Un osservatore ricorda:

“Non voglio dire i teppisti e gli abituali violatori della legge, voglio dire le semplici persone comuni, che commisero reati che non avrebbero nemmeno sognato di tentare se all’angolo ci fosse stato un poliziotto. Vidi auto passare col semaforo rosso. Automobilisti guidavano all’impazzata dal lato sbagliato della strada perché si rendevano conto che nessuno li avrebbe presi”.

Come abbiamo visto, ci sono in effetti numerosi fattori che causano l’attuale aumento di delitti. Ma vi sono altre cause di cui forse non vi accorgete, cause caratteristiche del nostro tempo. La Bibbia spiega quali sono.

Cause fondamentali

Poco prima di morire Gesù Cristo diede un “segno” per indicare il “termine del sistema di cose”. Le sue parole, insieme a quelle di Rivelazione capitolo sei, predicono guerra globale, carestia e pestilenza nello spazio di una “generazione”. Siamo nel “termine del sistema di cose” dal 1914.

Comunque, nello stesso tempo, predisse anche Gesù, “a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà”. Gesù sapeva a che cosa avrebbe portato in questo tempo l’innata peccaminosità e l’attitudine del cuore dell’uomo, a estrema “illegalità”. La delinquenza, che sembra permeare ogni aspetto della moderna società, rende molti insensibili. L’amore di Dio e delle sue alte norme morali si raffredda. Ne consegue ulteriore “illegalità”. — Matt. 24:3-12, 34; 2 Tim. 3:1-5.

Giacché la Bibbia ha accuratamente predetto ciò che oggi vediamo, possiamo avere fiducia in ciò che essa dice di un’altra causa ancora dell’odierno aumento dei delitti. Quest’altro elemento è un’invisibile persona spirituale, Satana il Diavolo. La Bibbia predisse che Satana sarebbe stato espulso dal cielo in questo tempo. Con quale risultato? “Guai alla terra e al mare, poiché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. Avendo i giorni contati, egli fa ulteriormente peggiorare l’odierno spirito illegale. — Riv. 12:12.

Ma come ci si può proteggere dalla delinquenza in questo tempo prima che finisca il “sistema di cose”?

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L’ipocrisia religiosa spinge molti a trascurare la moralità della Bibbia

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I tribunali oberati di lavoro mandano i delinquenti in prigioni affollate. Lì imparano spesso a essere delinquenti peggiori

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La maggioranza delle persone ubbidisce alle leggi se un poliziotto guarda — ma — ubbidite voi con altrettanta prontezza se non c’è in giro un poliziotto?

[Immagine a pagina 13]

I DELINQUENTI RUBANO, MA VOI COMPRATE CIÒ CHE RUBANO?

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