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  • g74 22/4 pp. 17-21
  • Il genere umano a un bivio nel 1914: Perché?

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  • Il genere umano a un bivio nel 1914: Perché?
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Svegliatevi! 1974
g74 22/4 pp. 17-21

Il genere umano a un bivio nel 1914: Perché?

ORA che vivete nel 1974, perché dovreste interessarvi dell’anno 1914? Perché — sia che allora foste vivi o no — ciò che avvenne quell’anno influisce su di voi.

Dal 1914 il mondo intero è divenuto come un’astronave di cui si è perduto il controllo, che si avvicina con sempre crescente rapidità a un grave pericolo. Per sapere perché è venuta a crearsi questa situazione dobbiamo capire la serie di avvenimenti cominciati quell’anno.

In paragone con il nostro violento ventesimo secolo, il precedente secolo è giustamente descritto come “un secolo di pace”. Nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale che cambiò tutto ciò. Per capire quanto è stato grande il cambiamento, considerate come lo storico A. J. P. Taylor descrive l’Europa continentale prima dell’inizio della prima guerra mondiale:

“Nel 1914 l’Europa era una sola comunità civile, anche più che al culmine dell’Impero Romano. Un uomo poteva attraversare in lungo e in largo il continente senza passaporto finché non arrivava alle frontiere della Russia. . . . Poteva stabilirsi in un paese per lavoro o per diporto senza formalità legali eccetto, ogni tanto, alcune esigenze sanitarie. Ogni moneta valeva tanto quanto l’oro, benché questa sicurezza si basasse infine sull’abilità dei finanzieri nella City di Londra. C’erano comuni forme politiche. . . . Quasi ovunque gli uomini potevano essere sicuri di ricevere un trattamento ragionevolmente equo nei tribunali. Nessuno era ucciso per motivi religiosi. Nessuno veniva ucciso per motivi politici, nonostante l’asprezza alquanto artificiosa spesso mostrata nelle dispute politiche. La proprietà privata era sicura ovunque”. — “From Sarajevo to Potsdam”.

Dove potete trovare oggi condizioni simili, in Europa o in qualsiasi altro luogo della terra? Come dichiara Joseph Wood Krutch:

“La prima guerra mondiale [1914-1918] . . . pose fine a parecchi secoli di crescente ottimismo, benessere, fiducia, e alla sensazione che il futuro della civiltà era sicuro perché aveva finalmente trovato la strada giusta”.

Grande svolta

L’anno 1914 segnò molto di più che la fine della relativa pace prevalsa così a lungo. Segnò una cruciale svolta nella storia del mondo del genere umano, l’inizio di un tempo di crisi che sta infine avvicinandosi al culmine. Guardando alla storia passata, ecco che cosa dicono ora gli osservatori:

“Col passare del tempo dai giorni dell’agosto del 1914 è divenuto sempre più chiaro che lo scoppio della prima guerra mondiale significò la fine di un’èra”. — “The Norton History of Modern Europe”.

“La prima guerra mondiale fu una significativa pietra miliare sulla strada degli avvenimenti mondiali. Segnò la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra”. — Colonnello R. Ernest Dupuy, introduzione al libro “World War I: A Compact History”.

Ma che dire della seconda guerra mondiale, finita nel 1945 con le esplosioni atomiche? Non segna essa la vera svolta per il genere umano? No! rispondono gli storici. E mostrano perché no. Considerate:

“La guerra del 1914-1918 è talvolta chiamata prima guerra mondiale e talvolta Grande Guerra. Il secondo titolo è quello appropriato, perché fu una svolta decisiva nella storia. La seconda guerra mondiale, e la guerra fredda, sono solo i sollevamenti della terra agitata che cerca di trarre un modello stabile dalle nuove emozioni, dalle nuove condizioni, e dei nuovi organismi portati alla luce dalla Grande Guerra [del 1914-1918]”. — John Masters, “Fourteen Eighteen”.

“Sempre più storici considerano la prima guerra mondiale come la grande svolta della storia moderna, il catastrofico crollo che aprì la via ad altri”. — D. F. Fleming, “The Origins and Legacies of World War I”.

Prevista la svolta decisiva: da chi?

Ma sapevate che, molto tempo prima del 1914 — in effetti, più di un quarto di secolo prima — c’erano persone che additavano quell’anno come un anno di grande importanza per tutto il genere umano? La storia mostra che sinceri studenti della Bibbia, chiamati oggi testimoni di Geova, fecero proprio questo. Notate:

Il 30 agosto 1914, il World di New York, nella sezione della rivista, disse: “Lo spaventoso scoppio della guerra in Europa ha adempiuto una straordinaria profezia”. Esso proseguiva dichiarando:

“Nel trascorso quarto di secolo, mediante predicatori e stampati, gli ‘Studenti Biblici Internazionali’ [testimoni di Geova] . . . han proclamato al mondo che il Giorno dell’Ira profetizzato nella Bibbia sarebbe sorto nel 1914.

“‘Badate al 1914!’ è stato il grido di centinaia di evangelisti viaggianti che, rappresentando questo strano credo, sono andati da una parte all’altra del paese esponendo la dottrina che ‘il Regno di Dio è vicino’”.

Perché additarono il 1914 — proprio l’anno che gli storici ora dicono fu la “svolta” della storia moderna — come una data segnata? La profezia biblica ve li indusse.

Avendo visto il riferimento di Gesù ai “fissati tempi delle nazioni” in Luca 21:20-24, volevano sapere quanto dovevano durare questi “tempi” e quando il regno di Dio retto da suo Figlio avrebbe cominciato ad agire, togliendo il controllo della terra alle nazioni politiche. (Dan. 2:44) Sapevano che Dio aveva per molto tempo avuto sulla terra un regno rappresentativo operante nel regno di Giuda, i cui re si dice sedevano ‘sul trono di Geova’ come suoi rappresentanti. (1 Cron. 29:23) Ma quel regno era stato rovesciato nell’anno 607 a.E.V. quando il capo dell’Impero neobabilonese, Nabucodonosor (II), l’aveva annientato. Ebbene, dunque, se i “fissati tempi delle nazioni” per l’esclusivo dominio della terra cominciarono allora, quanto tempo sarebbero durati? Quando sarebbero finiti? E che cosa avrebbe significato questo oggi per noi?

Un ulteriore anello nella catena delle prove si trovò nella profezia di Daniele, a cui Gesù si riferì due volte pronunciando la sua profezia sull’istituzione del suo regno. (Si paragoni Matteo 24:15, 21 con Daniele 11:31; 12:1). C’era la prova che i “fissati tempi” sarebbero stati sette di numero. (Dan. 4:16, 23)a Quanto tempo sarebbero durati questi “sette tempi”?

In Rivelazione 12:14 si faceva riferimento a “un tempo e dei tempi e la metà di un tempo” o ‘tre tempi e mezzo’ (“tre anni e mezzo”, New English Bible; anche The New American Bible; The Jerusalem Bible). Questo stesso capitolo, versetto sei, mostra che questi ‘tre tempi e mezzo’ equivalgono a 1.260 giorni. Sette tempi, logicamente, sarebbero il doppio: 2.520 giorni.

Ma 2.520 giorni dopo la caduta del regno rappresentativo di Dio in Giuda nulla era cambiato. E, giacché Gesù dichiarò che i “fissati tempi delle nazioni” erano ancora in corso nel suo giorno, sei secoli dopo la rovina di Giuda, è chiaro che si tratta di più che 2.520 giorni. Che dire allora?

Ancora una volta la Bibbia forniva la chiave. Essa rivelava che nella profezia Dio usava un giorno per indicare un anno. (Si vedano Numeri 14:34; Ezechiele 4:6). Applicando questa formula biblica di “un giorno per un anno”, i sette tempi ammontano a 2.520 anni. Contando dunque dal 607 a.E.V. quando le nazioni gentili ottennero l’esclusivo dominio della terra, quando finiscono quei “fissati tempi”?

La risposta è nel 1914. I testimoni di Geova additarono quell’anno fin dal 1876 in un articolo scritto da C. T. Russell e pubblicato nel Bible Examiner. Trentotto anni dopo arrivò quel segnato anno del 1914. Con esso ci fu lo scoppio della prima guerra mondiale e la moltitudine di drastici cambiamenti che l’accompagnarono.

Prima della fine di questa generazione

Ciò nondimeno, che cosa significa questo oggi per noi? Perché dare una così grande importanza al fatto che la data di questa particolare svolta fu prevista per mezzo della profezia biblica? Dopo tutto, sono passati quasi sessant’anni. Di quelli che nel 1914 erano abbastanza grandi da capire ciò che accadeva, la maggioranza ora non è neppure in vita, e quelli che restano sono avanti con gli anni, sono vecchi.

Questa è esattamente la ragione per cui questi soggetti considerati sono così importanti, di capitale importanza, per tutti noi. Non solo fu predetta la data della svolta del mondo ma furono predette anche le condizioni che ne sarebbero seguite, e fu rivelato a che cosa conduce l’attuale corso del genere umano, quale sarà il suo risultato finale. E, cosa molto importante per noi, fu predetto che tale risultato finale sarebbe avvenuto entro la durata di vita di una sola generazione, la generazione vivente nel 1914.

Cristo Gesù, il più famoso profeta della storia umana, fu colui che lo predisse. La sua profezia fu duplice. Avrebbe avuto un primo adempimento a quel tempo (nel primo secolo dell’Èra Volgare) e un adempimento molto più grande ci sarebbe stato al tempo in cui il messianico regno di Dio doveva cominciare a operare sulla scena mondiale. Nella profezia, Gesù disse: “Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”. (Matt. 24:34; Riv. 21:2-4) Qual è stato il risultato?

Ciò che disse si avverò nel primo secolo. Il primo adempimento della profezia divenne un avvenimento della storia scritta meno di quarant’anni dopo, durante la vita di quelli che avevano udito la profezia.

Gesù aveva predetto la completa distruzione di Gerusalemme e la dispersione della nazione giudaica. (Luca 21:5, 6, 20-24; si paragoni Luca 19:41-44). Questo è precisamente quanto accadde nell’anno 70 E.V. quando le legioni di Roma desolarono Gerusalemme.

Possiamo essere altrettanto sicuri che, della generazione vivente nel 1914, alcuni vedranno il maggiore adempimento della profezia di Cristo Gesù e la distruzione con cui essa culminerà. Questo vuol dire che ora il genere umano è nel tempo più cruciale della sua storia, quando il dominio di questa terra e di tutte le attività umane passerà dalle mani degli imperfetti governanti politici a un giusto governo stabilito da Dio stesso.

Perché possiamo esserne sicuri? Di nuovo, è forse semplicemente perché fu prevista una certa data — il 1914 — come anno di cambiamento mondiale? È tutto qui quello che c’è per garantire che la “generazione” predetta nella profezia di Gesù risale a quel tempo? Niente affatto. Ci sono numerosissime altre ragioni per avere la ferma convinzione che è così.

Questo perché Gesù incluse nella sua profezia un segno, un segno con numerosi aspetti che avrebbe positivamente fatto riconoscere la generazione che doveva vedere adempiersi la sua profezia per il nostro tempo.

Vediamo oggi quel segno per il nostro tempo? E, giacché il maggiore adempimento della profezia si applica non a una singola nazione, ma a tutto il genere umano in ogni luogo, vediamo questo segno — tutti i suoi aspetti — a livello globale, in tutta la terra?

[Nota in calce]

a Per avere una chiara prova del perché questa profezia ha un posteriore e maggiore adempimento oltre la sua iniziale applicazione all’imperatore babilonese Nabucodonosor II, si veda La Torre di Guardia del 1965, pagg. 339-344; anche il libro Ausiliario per capire la Bibbia (inglese), pagg. 94-96.

[Riquadro/Immagine a pagina 18]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Profezia annunciata per 25 anni dagli “Auroristi Millenniali”

The World Magazine, 30 agosto 1914

Secondo i calcoli degli “Studenti Biblici Internazionali” del Rev. Russell, questo è il “tempo di afflizione” dichiarato dal profeta Daniele, l’anno 1914 predetto nel libro “Il tempo è vicino”, di cui ne sono state vendute quattro milioni di copie, come la data della caduta dei regni della terra.

La terribile guerra scoppiata in Europa ha adempiuto una straordinaria profezia.

Nel trascorso quarto di secolo, mediante predicatori e stampati, gli “Studenti Biblici Internazionali”, meglio noti come “Auroristi Millenniali”, han proclamato al mondo che il Giorno dell’Ira profetizzato nella Bibbia sarebbe sorto nel 1914.

“Badate al 1914!” è stato il grido di centinaia di evangelisti viaggianti che, rappresentando questo strano credo, sono andati da una parte all’altra del paese esponendo la dottrina che “il Regno di Dio è vicino”.

La Bibbia parla di un “tempo di afflizione come non ci fu mai da che ci fu nazione”. Questa profezia di Daniele è identificata dai millenaristi.

[Diagramma a pagina 19]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

SETTE TEMPI SIMBOLICI

2.520 ANNI

a.E.V. E.V.

607 a.E.V. 1914 E.V.

Nel 607 a.E.V. il tipico regno di Dio in Giuda cadde, e i regni gentili dominarono l’intera terra. Nel 1914 E.V. finirono i “fissati tempi delle nazioni”, e “il regno del mondo” fu dato a Cristo

[Diagramma a pagina 20]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

1914, inizio UNA fine del vecchio ordine

dei predetti GENERAZIONE

“ultimi giorni” inizio del nuovo ordine di Dio

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