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  • g74 8/10 pp. 26-29
  • La Parola di Dio può rendere più ricca la vita delle persone

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  • La Parola di Dio può rendere più ricca la vita delle persone
  • Svegliatevi! 1974
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Svegliatevi! 1974
g74 8/10 pp. 26-29

La Parola di Dio può rendere più ricca la vita delle persone

CHE lo riconoscano o no, gli uomini hanno bisogni spirituali. “L’uomo non deve vivere solo di pane”, disse Gesù Cristo respingendo la tentazione del Diavolo, “ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. (Matt. 4:4) Questa è la ragione per cui anche coloro che hanno assai più che le cose necessarie alla vita possono avvertire un acuto senso di vuoto quando i loro bisogni spirituali non sono soddisfatti. Pur riconoscendo che senz’altro manca loro qualcosa, spesso non sanno proprio che cosa, e l’inquietudine esistente nel mondo accresce il loro senso di insoddisfazione.

Questa fu l’esperienza di un uomo della California. Egli dice delle sue condizioni e dei suoi sentimenti:

“Mia moglie e io eravamo felicemente sposati, avevamo due bei ragazzi, la casa, automobili, la barca a vela, tutte le comodità della vita e due impieghi ben rimunerati con cui provvedere a tutto ciò. Ma eravamo ambedue insoddisfatti del mondo, del fatto che si doveva lavorare incessantemente per ottenere e conservare le cose materiali. Provavamo un presentimento circa il futuro del mondo.

“Sentivamo il bisogno di evadere. Amavamo entrambi il mare, e così pensammo di costruire una barca e di partire per un’isola, dove nostri figli sarebbero stati al sicuro in un virtuale isolamento. Naturalmente, pensavamo anche a noi stessi. Avevamo sempre letto libri di altri che avevano preso il mare, e sognavamo di continuo luoghi remoti, dove potevamo essere liberi dallo smog e da questo mondo prosaico e noioso. Nel 1969 cominciammo a costruire uno grande barca a vela, cercando di dimenticare le difficoltà che ci circondavano.

“I testimoni di Geova erano venuti molte volte a casa nostra. Di solito apriva la porta mia moglie, perché io ero occupato nei due impieghi nel tentativo di pagare tutto. Un sabato, comunque, venne un Testimone alla porta e gli risposi io. Cominciammo a parlare della Bibbia, ed egli mi fece alcune domande a cui non seppi rispondere”.

Questa conversazione destò l’interesse dell’uomo. Poco dopo sia lui che sua moglie cominciarono a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Quello studio della Parola di Dio rese più ricca la loro vita familiare? Provvide loro ciò che mancava? L’uomo continua: “Fummo colmi di gioia per quello che avevamo imparato e della meravigliosa speranza che si apriva dinanzi ai nostri occhi. Potevamo vedere che la sola vera evasione o liberazione da questo nostro sistema sarebbe venuta mediante il regno di Dio retto da Cristo”.

Non cercarono più di evadere andando in un altro luogo. Quando la barca fu ultimata non venne utilizzata allo scopo per cui era stata costruita, ma fu venduta. Ora quest’uomo e sua moglie si rallegrano di poter impiegare i loro beni per aiutare altri ad apprezzare che la Parola di Dio può davvero rendere più ricca la vita delle persone.

Non è abbastanza ottenere la fama

Uomini e donne che cercavano la fama sono tra gli altri che hanno compreso che la vita è vuota se non si soddisfano i bisogni spirituali. Un uomo dell’Africa nordoccidentale che era in questa situazione narra:

“Fin dalla mia primissima giovinezza mi prefissi l’obiettivo di diventare famoso nel mondo come atleta, recando onore non solo a me stesso, ma anche all’Africa. Dopo anni di strenuo addestramento, che richiese molti sacrifici, assursi alla gloria e alla fama internazionale come pugilatore. Fui fiero di rappresentare il mio paese e l’Africa nera in Russia, in Germania e in altri paesi europei! Tuttavia la sofferenza e la delinquenza che vedevo e di cui sentivo parlare in tutti i miei viaggi mi rattristavano moltissimo.

“Scrupolosamente educato nella mia religione da mio padre, che è un potente capo religioso nella città capitale del mio paese, avevo appreso che tutta questa sofferenza esisteva per volontà di Allah nostro Dio. Ma io mi chiedevo: Se Dio è realmente il Creatore dell’uomo, perché vuole che l’uomo soffra tanto?

“Poi un giorno, nella piscina della città dove abitavo, e dove lavoravo come istruttore di nuoto, fui avvicinato da un giovane Africano dal viso sincero che cominciò una conversazione sugli sport passando poi a parlare delle condizioni del mondo e della speranza di un vero rimedio. Quell’uomo era un testimone di Geova.

“Così sentii per la prima volta parlare del vero Dio e del reale Creatore dell’uomo, Geova, e dei suoi amorevoli propositi di eliminare dalla terra tutta la delinquenza e la sofferenza, per il duraturo bene di uomini di tutte le razze.

“Non mi rendevo conto che stavo per iniziare un altro corso di addestramento, no, non un ‘addestramento corporale che è utile per un poco; ma nella santa devozione, che è utile per ogni cosa, giacché ha la promessa della vita d’ora e di quella avvenire’. (1 Tim. 4:8) Poco dopo facevamo regolari studi in merito alla Parola di verità di Dio, la Bibbia, un libro di cui avevo sentito parlare solo vagamente. Cominciai a capire che se mi impegnavo interamente negli incontri di pugilato non mi restava né il tempo né l’energia per correre la corsa che conduce alla vita eterna; in una vita interamente dedicata a cercar di ottenere gloria e fama personale non c’era tempo per recare gloria al solo che la merita, Geova, il Fattore del corpo umano. Ma non è facile abbandonare la carriera sportiva, specialmente quando c’è di mezzo anche la propria religione e persino componenti dell’immediata cerchia familiare. Mia moglie, mio padre e i miei amici mi fecero una spietata e prolungata opposizione, ma in me ardeva il desiderio di servire il mio Padre celeste”.

Poiché ha agito in armonia con tale desiderio non sente più il vuoto che la fama non poteva riempire. La Bibbia gli ha dato una vera speranza che presto le angustiose condizioni del mondo non saranno più. Egli condivide ansiosamente con altri questa buona notizia affinché essi pure abbiano ora una vita più significativa.

Chi vive solo per il presente non si sente appagato

Pur non cercando la fama, altri pensavamo che la miglior cosa era di ottenere dalla vita il massimo che potevano in senso materiale o di vivere solo per il piacere. Come risultato, molti hanno intrapreso un modo di vivere dannoso. Ma anch’essi possono essere aiutati per mezzo dello studio della Parola di Dio a intraprendere una condotta che renda più ricca la loro vita. Dall’America Centrale viene questa esperienza:

“Nutrivo l’ambizione di far denaro senza faticare troppo. Questo, e anche la compagnia che frequentavo, mi fecero immischiare nell’illecita attività del traffico della droga. Divenni ben presto un abituale fumatore di marijuana. Cominciai anche a vivere con una donna senza essere sposato e divenni padre d’una figlia. Poi, nell’agosto del 1970, fui arrestato mentre trasportavo un carico di marijuana su un piccolo aereo. A suo tempo fui condannato a cinque anni di prigione.

“Ero frustrato per quanto mi era accaduto finché, un giorno, ricevetti una visita. Il visitatore era un dipendente delle poste, un testimone di Geova, che mi portò una lettera e un pacchetto con alcuni libri, inclusa la ‘Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture’ e ‘La Verità che conduce alla Vita Eterna’. La lettera veniva dalla donna con la quale ero vissuto. Ella aveva cominciato a studiare con i testimoni di Geova ed era profondamente colpita da ciò che imparava.

“Non avevo mai letto prima la Parola di Dio. Il Testimone che mi portò la letteratura continuò a farmi visita. Questo mi spinse a dedicarmi alla quotidiana lettura della Bibbia. Un mese dopo averla letta, dissi fra me: ‘Ebbene, Charles, non puoi avere la Parola di Dio in una mano e la marijuana nell’altra’. Così mi attenni alla Parola di Dio e rinunciai alla marijuana. Il mese successivo accadde la stessa cosa in merito all’uso di tabacco.

“In seguito ricevetti un’altra visita, quella del sorvegliante che presiedeva la congregazione alla quale era associato il dipendente delle poste. Da allora in poi furono tenuti con me degli studi biblici. Col passar del tempo, ricevetti visite da altri così che io, benché solo e senza parenti, ero quello che ricevevo il maggior numero di visite in prigione.

“Quanto appresi dalla Bibbia mi spinse a cambiare completamente la mia personalità. Smisi d’avere un aspetto trasandato e fui spinto a parlare ad altri delle buone cose che imparavo.

“A suo tempo volli simboleggiare la mia dedicazione a Geova con il battesimo in acqua. Ma era un po’ difficile perché nella prigione non c’era la piscina. Comunque, mi procurai un po’ di legname e con alcuni rudimentali utensili ne feci una cassa e ne rivestii l’interno con polietilene impermeabile. Nella città dov’era la prigione si doveva presto tenere un’assemblea di circoscrizione dei testimoni di Geova, e si dispose che il sorvegliante di circoscrizione e il sorvegliante che presiedeva venissero alla prigione perché fossi battezzato.

“Continuai a dire ad altri detenuti la buona notizia della speranza per tutte le persone. Alcuni ascoltarono, e fu iniziato uno studio nella rivista ‘Torre di Guardia’ che si tenne ogni domenica nella mia cella.

“Poi giunse una lettera dal segretario dell’interno. Mi lodava per la mia condotta e il mio cambiamento di personalità. Ma ciò che mi rese sommamente grato a Geova fu che nella stessa lettera mi si diceva che per ogni due giorni di attività culturale che avevo svolto come proclamatore della buona notizia la mia condanna alla prigione sarebbe stata ridotta di un giorno.

“Quindi, anziché essere rilasciato alla fine del 1975, oggi, nell’agosto del 1973, grazie all’immeritata benignità di Geova, sono completamente libero. Fui deportato nel mio paese di origine, gli Stati Uniti. Legalizzai il mio matrimonio con la donna che era stata la mia concubina e che ora presta servizio come fedele testimone di Geova. Siamo risoluti a servire il nostro Creatore per tutto il tempo che egli permetterà in questo presente sistema di cose”.

Similmente, un giovane dell’Ohio, U.S.A., narrò come, nel suo caso, vivendo solo per il presente, abbandonandosi ai cosiddetti “piaceri”, si rese conto ben presto che la sua vita era priva di significato. Egli dice:

“Due anni fa me ne andai di casa e cominciai a vivere per conto mio. Affittai un appartamento con vari amici e, prima di accorgermene, ero sulla strada della rovina. Ogni giorno della mia vita era impiegato a ottenere droga, usare droga, vendere droga a scopo di lucro e a servirmi delle donne per scopi impuri. Pensavo di divertirmi! Ma le feste sfrenate che includevano eccessivo uso di alcool, droghe e condotta dissoluta diventarono presto sgradevoli. Le feste finivano col diventare caotiche, e facevamo a pugni arrivando quasi al punto di ucciderci. Sapevo di dovermi tirare fuori da questo genere di vita e di dover dare uno scopo alla mia vita, poiché non avevo più motivo di vivere.

“Avevo sempre creduto in un Creatore e spesso mi ero chiesto: ‘Voleva egli che vivessimo in questo modo?’ Mi tornò ora in mente che quando frequentavo la scuola elementare un testimone di Geova veniva casa nostra a studiare la Bibbia. Un amico mi prestò la sua Bibbia e mi misi a studiarla, cominciai ad andare per conto mio alla Sala del Regno, e dopo due anni di studio decisi di battezzarmi”.

La Bibbia può veramente rendere più ricca la vita delle persone provvedendo le necessarie cose spirituali. Se voi siete fra i molti che si rendono conto di aver bisogno più che di cose materiali e piaceri, perché non andate a una Sala del Regno dei testimoni di Geova vicino a casa vostra e non vedete personalmente quale aiuto può darvi la Parola di Dio?

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