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  • g74 22/9 pp. 21-23
  • Pittura a olio: Sano passatempo

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  • Pittura a olio: Sano passatempo
  • Svegliatevi! 1974
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  • La pittura come svago
  • Fate da soli i lavori di tinteggiatura
    Svegliatevi! 1974
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    Svegliatevi! 1990
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Svegliatevi! 1974
g74 22/9 pp. 21-23

Pittura a olio: Sano passatempo

DATO il crescente desiderio di alleviare la tensione, si spendono ogni anno miliardi di lire nei divertimenti. Spesso, però, le forme di svago o di divertimento prescelte lasciano esausti e insoddisfatti.

La pittura a olio, d’altra parte, offre a molte persone ottime opportunità di svagarsi in modo sano, oltre a presentare un’avvincente sfida. È un passatempo relativamente economico.

Molti hanno cominciato a dipingere a olio quando avevano solo otto o nove anni, mentre alcuni dei migliori artisti e pittori hanno conseguito il successo negli anni successivi. Recentemente, è stato notato che alcuni pittori di quadri a olio avevano passato i sessant’anni prima di ottenere il successo. Alcuni dipingono ancora a ottant’anni. Vi sono perfino casi di paralitici che imparano a dipingere a olio reggendo il pennello coi denti o fra le dita dei piedi. La pittura a olio è dunque un tipo di svago che tutti praticamente possono concedersi, e la propria abilità aumenta con la pratica.

La pittura incoraggia chi vi si dedica ad accrescere le sue facoltà d’osservazione e apprezzare così in maggior misura le piante, la vita animale e le cose della natura che ci circondano. L’attenta osservazione dell’opera del Creatore fa anche sentire piccoli. Paesaggi e marine sono eccellenti soggetti per chi dipinge a olio. Molti trovano piacere a dipingere animali e persone o, forse, a rappresentare nature morte come frutti, fiori, vasi, o un insieme di queste cose.

Può essere divertente se non vi rendete le cose troppo difficili. Non è necessario dipingere sempre le cose esattamente come appaiono all’occhio naturale come in una fotografia. Potete mettere sulla tela ciò che vede l’occhio della vostra mente, disponendo queste forme naturali in modo artistico. Questo specialmente se il vostro principale obiettivo è di esprimere una certa disposizione d’animo, nel qual caso i colori usati saranno di solito più importanti della quantità di particolari dipinti. Il tipo di pittura che fate dipende dai risultati che volete ottenere.

Materiali necessari

Per cominciare, è necessario avere qualcosa su cui dipingere. Molti di quelli che dipingono a olio impiegano masonite o cartoncino telato. Altri impiegano tela di cotone o di lino appositamente preparata, tesa su un telaio di legno. Questa tela appositamente preparata viene prima ricoperta con una mano di colla ad acqua allo scopo di chiudere le fibre del tessuto così che le soluzioni dei colori non vengano a diretto contatto con la tela. Dopo di che si applica una mano di preparazione di biacca di piombo.

Altri ancora, però, pensando alle spese che comporta l’acquisto di tele appositamente preparate, se le sono preparate da soli. Può essere una tela di cotone o di lino a trama grossa tesa su un telaio di legno e su cui è quindi passata come base una mano di colore. Se il cotone o il lino si stende quando è bagnato, asciugandosi si restringerà e diverrà più rigido. Il colore impiegato per la prima mano può essere comune pittura murale ad acqua, che va benissimo come base per tutti i colori a olio.

I colori a olio si trovano in tubetti in un’ampia gamma di tinte. Comunque, se siete principianti, forse vorrete sperimentare solo i colori fondamentali o primari. I colori primari sono l’azzurro, il rosso e il giallo. Servendovi di questi, potete fare tutti i colori semplicemente mischiandoli, potete aggiungere nero e bianco se lo desiderate. Il verde si ottiene mischiando l’azzurro e il giallo; l’arancione, mischiando il rosso e il giallo; il porpora, mischiando l’azzurro e il rosso. I marroni sono una combinazione dei tre colori primari. I principianti hanno a disposizione molti dischi o tabelle dei colori per sapere quali colori mischiare per ottenere altri colori.

Ricordate che la prospettiva o la profondità nella pittura si può accentuare con i colori. I colori caldi sono i rossi e i gialli, mentre i verdi e i blu sono freddi. I colori caldi e forti sembrano venire avanti e così sembrano più vicini a chi guarda, mentre i colori freddi e chiari o tenui tendono a indietreggiare e sembrano più lontani. Così l’erba e gli alberi e altri oggetti in primo piano in un quadro si possono dipingere a colori più caldi e più forti, mentre gli oggetti lontani, come le vette dei monti, si dipingono a colori più freddi, chiari e tenui. Tutti i colori appaiono sfumati in distanza. Per sfumare qualsiasi colore, aggiungete solo il colore complementare, o il colore opposto sul disco dei colori. Questo cambia l’intensità del colore senza alterarlo sensibilmente. Per esempio, aggiungete rosso al verde, arancione all’azzurro, eccetera.

Bisogna rendersi conto che l’aspetto del colori sulla tela può subire l’effetto della luce in cui sono visti. Quando si dipinge è da preferire di solito la luce naturale.

Per la pittura a olio c’è una vasta gamma di pennelli da usare. Per cominciare, dovrebbero essere sufficienti pennelli di tre o quattro diverse misure. I pennelli per la pittura a olio possono essere di setola o di zibellino, essendo la setola il pelo ricavato da maiali, e lo zibellino il pelo ricavato dalla coda della martora rossa. I pennelli di setola tendono a essere più rigidi e producono un tocco più ruvido, mentre i pennelli di zibellino tendono a essere più fini e creano una superficie più liscia. I pennelli più piccoli si usano per i particolari. I pennelli per la pittura a olio hanno il manico lungo così che potete impugnarli a una buona distanza dalla cima del pennello. Ciò che conta, comunque, non è il modo in cui tenete il pennello ma il risultato ottenuto, e questo dipende dalla pratica. Si usano anche di frequente le spatole per ottenere certi effetti, e se ne possono trovare di vari tipi.

Il colore a olio si può diluire con l’aggiunta di olio di semi di lino o acqua ragia, o di un miscuglio di questi due. Ciascuno, con l’esperienza, deciderà quale preferisce. L’olio di semi di lino ritarda l’essiccazione della pittura a olio, mentre il colore diluito con l’acqua ragia si asciuga più in fretta.

In genere il colore si mescola sulla tavolozza e poi lo si applica sulla tela. Anche qui non ci sono regole specifiche. Alcuni usano per tavolozza un pezzo di vetro e altri mescolano il colore direttamente sulla tela. Quando avete finito di dipingere per quel giorno, invece di gettar via il colore inutilizzato che è sulla tavolozza, potete conservarlo tenendolo sott’acqua. Imparerete a forza di provare, e questo sarà affascinante in se stesso.

Composizione

Quando cominciate a disegnare, guardate prima il soggetto in semplici contorni e non vi preoccupate dei particolari. Queste parti principali si possono abbozzare sulla tela con una regolare matita di grafite, un carboncino o un leggero strato di colore chiaro diluito con acqua ragia, per determinare le proporzioni e la disposizione desiderata.

Cominciate con la linea dell’orizzonte. Essa deve trovarsi o sopra o sotto il centro della tela. Nell’abbozzo di un quadro, l’equilibrio casuale è sempre più piacevole che non gli oggetti spaziati in modo regolare. Invece di disporre i vari elementi della composizione in modo sistematico, è molto più attraente e interessante disporli in modo che sembrino naturali e non meccanici. Invece di una strada diritta in mezzo alla tela, sarete piacevolmente sorpresi del risultato se fate una curva nella strada e la situate forse da un lato del quadro. Evitate di mettere insieme parecchie linee parallele. Per esempio, potete disporre casualmente gli alberi anziché metterli in fila. È bene che in ciascun quadro ci sia un punto centrale d’interesse, ma, anche qui, bisogna stare attenti a non metterlo proprio al centro del quadro.

Abbozzando la composizione, ricordate sempre di situare in prospettiva i vari oggetti. Le cose più vicine a chi guarda devono essere dipinte più grandi, mentre le altre più lontane sono proporzionatamente più piccole. I colori chiari si possono mettere in contrasto con quelli scuri, quelli caldi con quelli freddi, gli oggetti piccoli con quelli grandi. Si tende così a rendere più interessante il quadro e si dà anche l’illusione della distanza o della prospettiva. Dopo aver dipinto lo sfondo e gli oggetti principali, potete quindi aggiungere i particolari più piccoli, cominciando dal fondo e venendo avanti, dipingendo di solito per ultime le cose che devono apparire più vicine a chi guarda. Particolari come fiorellini o l’ombra del palo di uno steccato renderanno più realistico il vostro quadro.

Nello stesso tempo, ricordate che è meglio dipingere bene un quadro semplice che dipingere male un quadro difficile. Molte volte la semplicità è stimolante. Non cercate di dipingere tutto nel quadro. È bene lasciare qualcosa all’immaginazione.

Se siete il tipo di persona a cui piace dipingere un po’ per volta, ricordate che prima di riprendere un quadro incompleto che si è seccato, è utile passare leggermente sulla superficie uno straccio inumidito con olio di semi di lino. Il colore fresco aderisce meglio alla superficie umida e non si stacca o non si squama così facilmente come quando è direttamente applicato sul colore secco.

La pittura come svago

Considerate la pittura a olio uno svago e divertitevi. Ricordate che il vostro primo quadro può non risultare come lo vorreste, ma col tempo migliorerete. Quale famoso musicista si mise a sedere e suonò un armonioso pezzo di musica prima di aver studiato per molti mesi o anche anni le note e gli accordi e le melodie? Non vi scoraggiate dunque se i vostri primi quadri non riescono come pensate che dovrebbero riuscire. Mentre vi esercitate e vi divertite, vi accorgerete di migliorare.

Potete divertirvi di più dipingendo all’aperto. Certo, dovete tener conto del mutare delle ombre man mano che il sole si muove, ma i raggi del sole e la gioia del dipingere siano le vostre più grandi ricompense.

Riscontrerete di provare grande soddisfazione a dipingere voi stessi qualche cosa.

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