Evoluzione e religione: La disputa continua
LA MAGGIORANZA è in certo qual modo a conoscenza di una disputa iniziata oltre cento anni fa. La controversia è questa: Fu l’uomo messo sulla terra come speciale creazione di Dio, secondo quanto dichiara la Bibbia? O si è l’uomo evoluto da una creatura inferiore? Non pensate erroneamente che negli anni settanta questa sia una contesa superata. In questa disputa tuttora in corso si odono ancora da ambo le parti parole forti, persino roventi.
Comunque, migliaia di persone che hanno udito gli argomenti di ambo le parti non sono sicure su quello che devono credere. Perché? Perché certuni di quelli che partecipano alla disputa le hanno confuse. In che modo?
Ebbene, la persona media si attende che gli uomini di scienza sostengano un credo evoluzionistico; la maggioranza degli scienziati, benché non tutti, di solito lo sostengono. Ma, d’altra parte, la maggioranza delle persone si aspetta anche normalmente che i capi religiosi sostengano l’idea che Dio creò l’uomo, come insegna la Bibbia. Ma con crescente frequenza questo non avviene.
Naturalmente, non tutti gli ecclesiastici accettano e sostengono apertamente l’evoluzione. Un grande numero d’essi cerca di affrontare il problema seguendo la via di mezzo. Non respingono l’evoluzione considerandola errata; ma, poi, non sostengono positivamente nemmeno la Bibbia. Molti cercano di far sembrare che l’evoluzione e il racconto biblico della creazione siano compatibili e che, in qualche modo, siano entrambi corretti.
È difficile agli adepti della chiesa e della sinagoga capire tale ragionamento. Perché? Hanno letto (o hanno sentito leggere) brani del libro biblico di Genesi, il quale mostra che l’uomo fu una separata creazione di Dio, una creatura che si riproduce solo ‘secondo la sua specie’. Ma l’evoluzione dice che l’uomo provenne da una “specie” inferiore, dalla specie animale. La Bibbia indica pure che il primo uomo sulla terra fu creato da Dio circa 6.000 anni fa. Ma l’evoluzione dice che l’uomo apparve oltre un milione d’anni fa, e che apparve solo dopo parecchi milioni di anni d’evoluzione.
La maggioranza vede che questi insegnamenti sono contrastanti. Non possono entrambi essere giusti. Pertanto si attende comprensibilmente che i partecipanti alla disputa sostengano positivamente una veduta o l’altra, la creazione speciale insegnata nella Bibbia o l’evoluzione.
Lo scopo particolare di questo articolo non è quello di fornire dati scientifici a favore dell’evoluzione o della creazione speciale. Piuttosto, vogliamo dare ai nostri lettori un’idea di quanto l’insegnamento dell’evoluzione è esteso fra le organizzazioni religiose. Con tale conoscenza si può capire meglio perché tanti, anche chi si dichiara religioso, non hanno le idee chiare sul soggetto.
Che cosa dicono attualmente in questa disputa i rappresentanti religiosi?
Alcune vedute protestanti
Molti protestanti sono rimasti sbigottiti apprendendo che i loro ecclesiastici si schierano dalla parte dell’evoluzione. Per esempio, il decano episcopaliano della cattedrale della Grazia di San Francisco dice:
“Quel racconto mitico della Bibbia fu solo uno dei molti formulati dalle religioni primitive. Oltre 100 anni fa la scienza moderna cominciò a smantellare la sovrastruttura dei racconti mitico-religiosi in merito alle origini, e del racconto di Genesi in particolare, mediante l’investigazione scientifica. Così facendo, la scienza rese alla religione biblica un inestimabile servizio”.
Le vedute di questo decano sono essenzialmente condivise da William H. Amos, che insegna presso la Scuola Episcopaliana di Sant’Andrea di Middletown, nel Delaware: “La portata dello sviluppo evoluzionistico dell’uomo (e di tutta la vita) è a un tempo magnifica e umiliante, e non è assolutamente in antitesi con le nostre convinzioni religiose”.
Considerate pure la presa di posizione di Ernest Marshall Howse, ex capo della Chiesa Unita del Canada, su questa controversia. I seguaci della sua chiesa si attenderanno che egli attribuisca al Dio della Genesi il merito delle meraviglie della creazione. Tuttavia egli scrive: “In un miliardo d’anni i magnifici processi evoluzionistici hanno operato meraviglie”. Similmente, Roy Essex, cappellano battista presso l’Università di Toronto, dice: “Non sono d’accordo con la storia di Adamo ed Eva”. Questi sono solo alcuni ecclesiastici protestanti schieratisi dalla parte dell’evoluzione nella controversia in discussione.
Evoluzione e cattolici
Alcuni cattolici romani hanno pure sostenuto vigorosamente l’evoluzione, per cui molti cattolici sono incerti su che cosa credere a questo riguardo. Un eminente gesuita che insegnò l’evoluzione fu Pierre Teilhard de Chardin. Benché morisse nel 1955, le sue idee evoluzionistiche esercitano ancora forte influenza sulla chiesa. Il numero del 15 dicembre 1973 del settimanale gesuita America arriva al punto di riferirsi alla “visione ispiratrice” di Teilhard in cui il concetto di “Dio è rivelato . . . come culmine dei naturali processi evolutivi”.
La Chiesa Cattolica Liberale basa molti suoi insegnamenti sulle vedute evoluzionistiche di Teilhard. A quale conclusione porta questo? Il “reverendo” Christopher Francis ha detto recentemente a The Oregonian: “Crediamo che Gesù Cristo è il prodotto di un processo evoluzionistico . . . Non crediamo che sia il redentore”.
Ma anche fuori delle religioni “cristiane” non si sostiene il racconto biblico della creazione in questa controversia.
Che dire degli Ebrei?
Amiel Wohl, un rabbino ebraico della Congregazione B’nai Israel di Sacramento, in California, è comparso nel 1972 davanti al Ministero dell’Istruzione dello stato della California per parlare riguardo ai libri di testo scolastici di quello stato. Ha egli positivamente difeso il racconto della creazione contenuto in Genesi? No. Parte della sua dichiarazione faceva riferimento alle “storie di Adamo ed Eva” e ad “altre favole bibliche”.
Se siete Ebrei, tale dichiarazione può sorprendervi. Ma è difficilmente incompatibile con la presa di posizione dell’Encyclopædia Judaica edita di recente. Nel suo articolo sull’evoluzione quest’opera giudaica non si esprime chiaramente a favore del racconto biblico della creazione.
Ma tali dichiarazioni di rappresentanti religiosi a sostegno dell’evoluzione si limitano forse alle “principali religioni”? No, un crescente numero di seguaci di chiese che non sono tanto importanti riscontrano pure che i capi religiosi e personalità di rilievo delle loro organizzazioni non sono sempre positivamente a favore del racconto della creazione.
Che dire dei mormoni e dell’evoluzione?
Per citare un caso pertinente, considerate la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi dell’Ultimo Giorno, i cui membri sono spesso chiamati mormoni. Per capire l’atteggiamento di alcuni attuali mormoni sul soggetto dell’evoluzione, è utile considerare in breve le vedute del loro secondo presidente, Brigham Young, vissuto nel diciannovesimo secolo. Sostenne egli chiaramente il racconto biblico della creazione? Nel Journal of Discourses leggiamo:
“In quanto al racconto biblico della creazione possiamo dire che il Signore lo diede a Mosè, o piuttosto che Mosè ricevette la storia e le tradizioni dei padri, e da esse scelse ciò che considerò necessario, e questo racconto è stato tramandato di età in età, e noi ce l’abbiamo, che sia corretto o no”. — (14:115-16), 1871.
Da questa dichiarazione si vede che il mormonismo non ha assunto un atteggiamento chiaro sulla validità della Bibbia in questa contesa. Comprensibilmente, oggi i mormoni il cui campo di interesse professionale ha in qualche modo a che fare con l’evoluzione accettano spesso tale insegnamento almeno in qualche forma.
Pertanto il mormone William Lee Stokes, professore di geologia all’Università dello Utah, dice che tiene le Scritture “in alta stima”. Ma l’edizione del 1973 del suo libro di testo Essentials of Earth History dichiara: “Benché un secolo di investigazioni abbia rivelato un gran numero di debolezze nella teoria di Darwin, l’idea centrale che la selezione naturale sia il principio guida nell’evoluzione è ancora così forte come non mai”.
George L. Moore, biologo mormone che insegna presso l’American River College della California, esprime un’opinione analoga:
“Credo pienamente all’evoluzione organica. Lo sviluppo degli atomi in semplici forme di vita proposto dai principali testi d’oggi è molto logico . . . Gli esatti meccanismi (passi) sono naturalmente ancora oggetto di una certa discussione e fino a che punto questo tipo di evoluzione ebbe luogo nello sviluppo di diverse forme di vita non è un grave conflitto nelle mie personali credenze. Anche altre prove dell’evoluzione sono molto valide e mi sento molto tranquillo riguardo ad esse . . . Credo in effetti che al presente l’evoluzione abbia luogo mediante la selezione naturale”.
Duane E. Jeffrey, professore aggiunto di zoologia presso l’Università Brigham Young dello Utah diretta dai mormoni, dichiara esplicitamente: “Che la specie si evolva o no non è più un problema in sospeso; è da lungo tempo risolto in modo affermativo”.
Sì, capi religiosi e personalità di rilievo dei loro greggi nel cattolicesimo, nel giudaismo e nel protestantesimo non sostengono in modo positivo la Bibbia in questa disputa tuttora in corso. A causa di tale contrastante atteggiamento molti seguaci delle loro religioni sono confusi, non sapendo con certezza che cosa credere riguardo all’evoluzione.
Quali sono le vostre idee a questo riguardo? Potete dire chiaramente perché credete all’una o all’altra, all’evoluzione o al racconto biblico della creazione? Se non siete certi su che cosa credere a questo proposito, può darsi che sia perché il vostro ministro, sacerdote o rabbino non assume egli stesso un atteggiamento chiaro in merito a questa controversia? Che cosa credere? Il solo modo per saperlo è di chiederglielo.