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  • g75 22/9 pp. 20-22
  • Come sopportare la perdita dei propri cari

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  • Come sopportare la perdita dei propri cari
  • Svegliatevi! 1975
  • Sottotitoli
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  • Il migliore rimedio
  • Sapete sopportare il dolore?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Come posso sopportare questo dolore?
    Quando muore una persona cara
  • Come affrontare il dolore
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2008
  • “Come posso sopportare il mio dolore?”
    Svegliatevi! 1987
Altro
Svegliatevi! 1975
g75 22/9 pp. 20-22

Come sopportare la perdita dei propri cari

LA MORTE colpisce all’improvviso. Qualcuno che amavate caramente da anni è forse morto di recente. Il peso della perdita può sembrarvi insopportabile. L’angoscia vi opprime, causandovi insonnia, solitudine e pena. Le lagrime vi sgorgano irrefrenabilmente dagli occhi. Il senso di vuoto che provate può essere l’esperienza più dolorosa della vostra vita. Come potete sopportarlo? Dove potete rivolgervi per avere incoraggiamento e aiuto? Come potete far fronte a questa situazione così penosa?

Non pensate che scoppiare a piangere sia un segno di debolezza. Dando libero sfogo alle lagrime si allenta la tensione emotiva. La Bibbia ci dice che Abraamo pianse, ed era un uomo di grande fede. Quando la sua cara moglie Sara morì, “Abraamo venne a fare il lamento per Sara e a piangerla”. (Gen. 23:2) Suo nipote Giacobbe fu addolorato per la perdita del figlio Giuseppe. (Gen. 37:35) Perfino Gesù Cristo diede sfogo alle lagrime. (Giov. 11:32-35) Un modo normale di sfogare l’angoscia è quello di piangere. Ma, naturalmente, non si deve permettere che questo continui irrefrenabilmente a tempo indeterminato.

Chi è afflitto dal dolore deve evitare la tentazione di mettersi a rimuginare sulla perdita. Rimuginandovi sopra non si porrà rimedio alla situazione né si migliorerà, tanto meno si otterrà qualcosa compatendosi. Invece, si alimentano i sentimenti che fanno provare un continuo senso di depressione. È molto meglio svolgere qualche produttiva attività fisica e mentale. L’attività che richiede l’attenzione della mente, e l’essere occupati in cose che fanno alleviare la tensione, danno un certo sollievo.

Molti tengono aperta e viva la ferita emotiva cercando di vivere in un mondo di ricordi. Alcuni fanno questo tenendo per molti anni la casa com’era quando la persona cara era in vita, rifiutando di fare qualsiasi cambiamento che in altri tempi sarebbe stato del tutto normale. È un vano tentativo di vivere nel passato. Ma tutto questo non fa altro che prolungare il dolore. Quanto è molto meglio rendersi conto che si può avere molta più felicità godendo il presente e vivendo per il futuro. Continuando a vivere nel modo più normale possibile si può sopportare la perdita di una persona cara ed evitare uno stato di dolore anormale. Si favorisce il naturale processo della guarigione tornando alle proprie precedenti attività e responsabilità.

Forse ciò che maggiormente impedisce di sopportare il dolore causato dalla perdita di una persona cara è la tendenza a soffermarsi su ciò che si è perso a causa di tale morte. Pensando alla solitudine di ora e alle cose che ora bisogna fare, cose che prima faceva la persona cara, il dolore è difficile da sopportare. Ma distogliendo da sé la mente e pensando a ciò che si può fare per altri, si vedrà che la ferita emotiva può guarire e il vuoto che c’è nella vita si colmerà gradualmente. Si può rendere la vita degna d’essere vissuta pensando agli altri, amandoli come si vorrebbe esserne amati.

Il migliore rimedio

Il migliore incoraggiamento che si può dare alle persone orbate è quello della Parola di Dio. La Bibbia dà la più soddisfacente risposta alla domanda: “Perché gli uomini muoiono e quale speranza c’è per i morti?” In tal modo la verità biblica aiuta ad alleviare il dolore e l’angoscia. Essa infonde speranza, e la speranza aiuta chi fa cordoglio a non perdere il controllo di sé. Tale conoscenza biblica elimina il timore che si potrebbe provare non sapendo ciò che ne è stato del proprio caro. Mediante le pagine della Bibbia il Creatore fa conoscere quale speranza c’è per i morti di tornare a vivere. — Atti 24:15; Giov. 5:28, 29.

Avendo la meravigliosa speranza della risurrezione, il cristiano non è sopraffatto dal pianto e dall’angoscia. Il suo dolore non è così grande e così profondo come quello di chi non ha conoscenza della speranza contenuta nella Bibbia. Notate ciò che ne dice l’apostolo Paolo: “Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza circa quelli che dormono nella morte; affinché non vi rattristiate come fanno anche gli altri che non hanno speranza. Poiché se la nostra fede è che Gesù morì e sorse di nuovo, così anche quelli che si sono addormentati nella morte per mezzo di Gesù, Dio li condurrà con lui. Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova . . . Quindi continuate a confortarvi gli uni gli altri con queste parole”. — 1 Tess. 4:13-15, 18.

Quelli che fanno cordoglio per la morte di persone care possono trarre forza da Dio rivolgendosi a lui in preghiera. Dio può dare il conforto sanatore che ci vuole. Il cuore dolente sarà sicuramente sanato se ci si rivolge a Dio, oltre a cercar di conoscere e di fare la sua volontà. — Sal. 86:6, 7.

Molti hanno sentito parlare dell’attività gratuita di studi biblici a domicilio svolta dai testimoni di Geova e in tempo di afflizione si sono valsi di tale aiuto. Uno di loro scrive: “Avendo recentemente perso una persona cara, desidero sapere se questa vita è tutto quello che c’è”. Inutile dire che i testimoni di Geova considerano un privilegio aiutare tutte queste persone, mediante la Bibbia, a comprendere la causa della morte, la condizione dei morti e la speranza per i morti, mediante la risurrezione, di vivere in un paradiso esteso a tutta la terra.

Pertanto, mentre la morte di qualcuno che avete amato può essere l’esperienza più dolorosa della vostra vita, si può sopportare. Impegnatevi in una sana attività fisica. Rivolgetevi a Dio in preghiera. Studiate la sua Parola, la Bibbia, apprendete perché si muore e quale speranza c’è per i morti. Nella vostra afflizione e angoscia, ricordate che i testimoni di Geova sono felicissimi di aiutarvi. Perché non accettate la loro sincera offerta di aiuto la prossima volta che vengono a casa vostra, o, invece di aspettare che vengano a casa vostra, perché non andate a trovarli nella loro Sala del Regno? Sarete i benvenuti.

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