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  • g75 8/12 pp. 15-18
  • Il nostro maestoso universo

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  • Il nostro maestoso universo
  • Svegliatevi! 1975
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  • Esplorazione dell’universo
  • Proporzioni maestose
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Svegliatevi! 1975
g75 8/12 pp. 15-18

Il nostro maestoso universo

PER migliaia d’anni le persone si sono meravigliate dei cieli stellati. In una notte serena non si può fare a meno di provare stupore alla bellezza e alla maestà delle stelle che si possono vedere.

Quelli che pensano a ciò che vedono spesso si domandano: Ma che c’è “lassù”? Com’è organizzato? Ha una fine? Da dove venne?

Esplorazione dell’universo

Oggi l’universo si conosce più di quanto non si sia mai conosciuto in passato. Negli ultimi decenni si sono inventati strumenti d’ogni sorta per aiutare gli scienziati in un’esplorazione che risponda alle loro domande.

Ora ci sono più potenti telescopi ottici per guardare le stelle e fotografarle. Radiotelescopi più nuovi e più grandi captano i segnali radio che vengono dallo spazio. E ora si usano estesamente strumenti avanzati che possono analizzare la luce e il calore che vengono dalle stelle.

Per giunta, gli scienziati hanno radar e satelliti di costruzione umana. Questi sono utili per esplorare il nostro vicino sistema solare, cioè il nostro sole e i suoi pianeti e le sue lune.

Da tutte queste fonti si è avuta una fiumana di informazioni e di conseguenti teorie. E son divenute evidenti diverse cose. Una è che l’universo è risultato molto, molto più maestoso di quanto chiunque abbia mai immaginato, facendo strabiliare la mente quando se ne considera tutta l’immensità e la complessità. La rivista National Geographic osservò che ciò che ora l’uomo sta imparando l’ha “lasciato sbalordito”.

Le precedenti teorie sull’universo son pure divenute antiquate. Come disse il Geographic: “Emozionanti nuove informazioni che ora si versano a torrenti senza interruzione stanno scuotendo le nostre idee intorno all’universo”.

Comunque, a volte nuovi brani di informazioni si usano come la base di una nuova teoria che in realtà non può avvicinarsi alla verità più di quella sostituita. Il dott. James Van Allen dell’Università dell’Iowa ricordò ciò che qualcuno una volta aveva detto: “C’è qualche cosa di affascinante circa la scienza. Si ricevono tali grandi quantità di congetture da un così trascurabile investimento di fatti”.

Un’altra cosa che viene rivelata è quanto poco gli scienziati veramente conoscono sull’universo. Per quanto le loro osservazioni, fotografie e registrazioni siano notevoli, ancora ammettono che gli uomini hanno solo scalfito la superficie della conoscenza relativa allo spazio. Questo dovrebbe umiliarci tutti e dovrebbe accrescere il nostro rispetto per il Creatore di una tale maestosa disposizione.

Proporzioni maestose

Solo circa cinquant’anni fa, gli astronomi che facevano fotografie dei cieli notarono nelle loro lastre fotografiche alcune formazioni offuscate simili a nubi. Si suppose che queste fossero quasi nubi di gas. Ma mentre si costruivano telescopi più grandi e accurati, i “gas” risultarono qualche cosa di assai più immenso e significativo: galassie.

Una galassia è un vasto gruppo di stelle, gas e polvere ruotanti. Le galassie sono state chiamate “universi isolati”, poiché ciascuno è invero come un universo. La terra, il sole e altri pianeti del sistema solare sono una minuscola parte della nostra galassia, che è chiamata la “Via Lattea”. Questo nome deriva dalla parola greca galaxias, che significa “via lattea”.

La nostra galassia Via Lattea è solo di proporzioni medie. Tuttavia è immensa, giacché contiene circa cento miliardi di stelle, oltre ai pianeti del nostro sistema solare e ad altro materiale come i gas e la polvere. Il suo diametro è così vasto che se poteste viaggiare alla velocità della luce, a 299.792 chilometri al secondo, impieghereste 100.000 anni per attraversarla! Quante miglia sono queste? Ecco, siccome la luce viaggia a circa sei trilioni di miglia l’anno, moltiplicate questo per 100.000 e avrete la risposta: la nostra galassia ha un diametro di circa 600 quadrilioni di miglia! Questo è il numero sei seguito da diciassette zeri.

È quasi impossibile che la mente umana comprenda tale grandezza e distanza. Eppure, questo è solo il principio di ciò che c’è “lassù”. Ancor più strabiliante è questo fatto: ora sono state scoperte tante galassie che si dice ‘siano così comuni come le foglie dell’erba di un prato’. Un attuale calcolo del loro numero è di cento miliardi. No, non cento miliardi di stelle, ma cento miliardi di galassie! E ciascuna di esse contiene miliardi di corpi celesti.

Un’idea di quanto le galassie siano numerose si può avere da una relazione emessa dagli scienziati che si servono del grande telescopio di 200 pollici di Hale sul monte Palomar, in California. Essi esaminarono lo spazio fin dove si poteva vedere col telescopio oltre la piccola area inclusa solo entro le quattro ruote del gruppo di stelle chiamate Grande Carro. Quante galassie pensate che vi trovassero? La prossima volta che siete fuori in una notte serena, guardate le quattro ruote del Grande Carro. Osservandole, ricordate che nello spazio oltre quella piccola area sono state trovate circa un milione di galassie!

In tutte le loro ricerche, gli scienziati sono stati finora in grado di scoprire la “fine”, o il “limite esterno”, dell’universo? No, non ci sono riusciti. Benché con strumenti sempre più potenti siano penetrati di continuo più profondamente nello spazio, non sono in grado di scorgere la fine della fantastica estensione dei cieli. Ma hanno appreso qualche cosa di molto incomparabile intorno alle galassie.

Raggruppamenti di galassie

I miliardi di galassie non sono sparsi a caso, come se esse fossero state gettate fortuitamente nello spazio. Invece, sono disposte in gruppi determinati, chiamati raggruppamenti. Migliaia di questi raggruppamenti sono state già osservate e fotografate.

Alcuni raggruppamenti contengono solo alcune galassie. La galassia della nostra Via Lattea, per esempio, è in un raggruppamento di circa venti galassie. Entro questo gruppo locale, le più vicine a noi sono due galassie distanti meno di 200.000 anni luce, entrambe chiamate con il nome dell’esploratore Ferdinando Magellano. In una notte serena un’altra vicina “prossima” si può vedere, senza telescopio, nella costellazione di Andromeda. È una galassia spirale come la nostra, ed è distante circa tre milioni di anni luce.

Altri raggruppamenti sono formati da migliaia di galassie. Uno di tali raggruppamenti, distante circa 100.000.000 di anni luce dalla terra, si trova nella direzione della costellazione della Chioma di Berenice. Questo solo raggruppamento è formato di circa 10.000 galassie!

La distanza fra le galassie entro un raggruppamento può variare da alcune centinaia di migliaia di anni luce ad alcuni milioni di anni luce. Ma la distanza da un raggruppamento all’altro può essere centinaia di volte più grande.

Problema per molti scienziati

Le dimensioni dell’universo sono invero tali da incutere riverenza e timore. Ma tale è la sua stessa incomparabile disposizione di galassie e di raggruppamenti di galassie. Tale superba organizzazione fa pensare a un Organizzatore. Inoltre, tutti quei corpi celesti sono governati da determinate leggi fisiche. Questo dà l’idea di un Legislatore. E, sulla terra, esistono tante condizioni speciali per la vita, che additano un Datore di vita animato da propositi. Commentando ciò, Science News dice:

“L’universo che vediamo intorno a noi ci appare incomparabile, e quando lo studiamo un po’ cominciamo a vedere che ha certe proprietà molto speciali senza cui non potremmo esistere. . . . sembra che esse richiedano condizioni iniziali assai speciali.

“Le leggi della fisica che sono in vigore nel nostro universo pure appaiono molto speciali”.

Queste cose danno fastidio agli scienziati che sono evoluzionisti e atei. Questi pensano che l’universo si “evolse” da sé, senza un Supremo Organizzatore, Legislatore e Datore di vita.

Ma questo è contrario alla ragione e alla nostra esperienza. Tutto ciò che è organizzato ha un organizzatore. Ogni legge ha un legislatore. Ogni vivente ha sulla terra un genitore. Non dovrebbero le assai più complesse organizzazione e leggi dell’universo, e anche la vita sulla terra, avere un Organizzatore, Legislatore e Datore di vita? Un articolo dello Scientific American nota:

“Mentre guardiamo l’universo e identifichiamo i molti avvenimenti fisici e astronomici che hanno operato insieme a nostro beneficio, quasi sembra come se l’universo dovesse in qualche senso sapere che stavamo per venire”.

Più si impara intorno all’universo, più diviene evidente che è stato fatto secondo un progetto, che richiede un Progettista. Riguardo a ciò, Science News afferma:

“La considerazione di queste cose turba i cosmologi perché sembra come se condizioni particolari e precise potessero difficilmente sorgere a caso. Un modo di considerare la questione è quello di dire che tutto fu concepito e disposto dalla Provvidenza Divina”.

La maggioranza degli scienziati è disposta a far questo? No, ma vi sono disposte le persone umili. Esse riconoscono che tali immensità, precisione, legge e condizioni incomparabili per la vita non sarebbero mai potute venire per caso, ma sono il frutto di una mente superiore.

Il libro biblico di Isaia dice: “Alzate gli occhi in alto e vedete. Chi ha creato queste cose? Colui che ne fa uscire l’esercito perfino a numero, che tutte chiama perfino a nome”. Sì, è l’Onnipotente Dio Geova. — Isa. 40:26.

Universo in espansione?

Poiché molti astronomi non credono in un Dio che controlla l’universo, questo ha portato a contrastanti teorie sulla sua natura e sul suo futuro.

Nel 1929 l’astronomo Edwin Hubble concluse che l’universo era in costante espansione. Parve che le osservazioni successive di altri astronomi confermassero che raggruppamenti di galassie si allontanavano l’uno dall’altro. Questa teoria sosteneva apparentemente l’idea che l’universo cominciasse con una “grande esplosione”, da una massa centrale, e che poi di lì si espandesse.

Ora alcuni astronomi sostengono che l’incidenza di espansione vada lentamente rallentando. Essi pensano che infine questa espansione si arresterà, e che la gravità attrarrà le galassie verso l’interno, facendole tornare dove ebbero inizio, per unirle in una massa di materia. Quindi, teorizzano, questa “esploderà” di nuovo in un’altra “grande esplosione”. Alcuni credono che questo processo continui a ripetersi, così che l’universo ‘oscillerebbe’. Quanto tempo si dà a tale processo? Circa ottanta miliardi di anni per ciascun ciclo, quaranta miliardi per l’espansione e quaranta miliardi per la contrazione.

Quanto sono saggi tali calcoli? Si ammette che è tutta speculazione. Gli scienziati non sanno che cosa accadrà nel futuro. È vero che oggi sembra che gli strumenti indichino un universo in espansione, ma che va leggermente rallentando. Ma, in vista del ripetuto abbandono di teorie passate, sarebbe stolto pensare che tali teorie attuali siano le verità ultime.

Per esempio, gli scienziati ammettono che nell’universo non sembra che la quantità di materia sia sufficiente del tutto per provvedere la potente gravità necessaria a rallentare, arrestare e quindi invertire l’espansione che si crede abbia luogo. Se questo è vero, i raggruppamenti di galassie continuerebbero ad allontanarsi per sempre gli uni dagli altri, come sostengono molti astronomi.

Tuttavia, il dott. James Gunn dell’Istituto di Tecnologia della California nota che da molto tempo è noto che non c’è materiale abbastanza nemmeno per provvedere la gravità necessaria per tenere insieme i raggruppamenti di galassie. Così ogni raggruppamento di galassie dovrebbe già essere esploso da molto tempo. Ciascuna galassia si sarebbe dovuta da molto tempo allontanare dalle altre del suo gruppo. Ma si ammette che ciò non è avvenuto, poiché esse son tenute insieme nei raggruppamenti.

È ovvio che, mentre si è appreso molto sul maestoso universo nel quale viviamo, assai di più è sconosciuto. Le teorie vanno e vengono. Ciò che era “certo” ieri è incerto oggi. Così, dopo una recente conferenza di astronomi, il Times di New York disse: “Come è risultato dai discorsi che qui si sono tenuti, non c’è ancora nessun consenso sulla natura del cosmo”. E Science News concluse: “Per riassumerlo tutto, la cosmologia è lungi dall’essere stabilita (se possiamo sperare che mai lo sia). Osservazione, teoria e discussione sono in continuo fermento”.

Ciò che non va in quasi tutte le teorie attuali è che non tengono conto del Creatore e del suo proposito. Dobbiamo pensare che l’amorevole Dio creò tale maestoso universo, preparò in maniera meticolosa la terra perché fosse abitata dagli uomini, quindi faccia riunire l’universo in una massa e in tal modo lo distrugga tutto? Questo non è affatto coerente con il Suo dichiarato proposito. La Parola di Dio afferma che “Colui che . . . stabilì fermamente” la terra “non la creò semplicemente per nulla”, ma “la formò pure per essere abitata”. — Isa. 45:18.

[Immagine a pagina 16]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

GALASSIA DELLA “VIA LATTEA”

(il nostro sistema solare)

Il nostro sistema solare sembra immenso, ma diviene minuscolo quando si pone al suo posto nella nostra galassia della “Via Lattea”. Ci sono miliardi di galassie.

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