Uno sguardo al mondo
Un problema della civiltà moderna
◆ I rumori delle grandi città moderne sono causa di infarto, disturbi mentali, cardiovascolari e biliari. Si calcola che in Inghilterra ben due milioni cinquecentomila persone soffrono di gravi difetti all’udito, non a causa di vecchiaia o di disfunzioni organiche, ma quale diretto risultato della quotidiana esposizione ai rumori. L’Italia però è considerata la nazione più rumorosa d’Europa. Secondo un’analisi condotta dall’Organizzazione mondiale della sanità, la prima città nella classifica dei rumori è Roma, seguita da Napoli, Milano e Imperia. Vi sono stati rilevati rumori che si aggirano sui 90-100 decibel il che, dicono gli esperti, “determina una grave condizione di affaticamento fisico e psichico”.
“Sangue povero per i ricchi”
◆ Sotto questa intestazione, il settimanale Tempo del 30 maggio 1975 riferisce che, secondo una denuncia pervenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità, con sede a Ginevra, “sarebbe in corso in tutto il mondo fra Paesi ricchi e Paesi sottosviluppati un commercio di sangue umano, che frutterebbe all’organizzazione utili ingenti. Secondo la denuncia, la losca attività avviata una decina di anni fa in Sud America, si sarebbe poi estesa a Paesi dell’Africa e dell’Asia. In pratica, l’organizzazione procura a ospedali ed enti assistenziali dei Paesi ricchi plasma umano, incettato fra le popolazioni povere”. L’Organizzazione mondiale della sanità “ha messo in guardia gli ospedali che si servono di questo servizio, avvertendo che questo commercio di sangue comporta grossi rischi di trasmissione di malattie, e in modo particolare dell’epatite virale”.
Epatite virale da un medicinale
◆ È accaduto nella regione italiana dell’Umbria. Ventotto persone che fecero uso del farmaco “Trilergan” contrassero l’epatite virale. Il suddetto farmaco, somministrato a soggetti affetti da forme allergiche, conteneva gammaglobuline, estratte dal sangue umano. Benché il farmaco fosse stato temporaneamente ritirato dal ministero della sanità per accertamenti, ciò non ha impedito che chi ne aveva già fatto uso contraesse l’epatite virale, i cui germi erano evidentemente presenti nel sangue infetto dei donatori.
Per avanzare sulla scala sociale
◆ In una società materialistica, che valuta l’individuo dalla consistenza del suo conto in banca, vi sono giovani donne che non esitano a vendersi a uomini facoltosi in cerca di compagnia. In una grande città del Nord Italia, dove la prostituzione è “la seconda industria cittadina, con 12 miliardi circa di fatturato annuo”, una di esse ha dichiarato a un cronista: “Perché lo faccio? In un giorno guadagno quanto mio padre racimola in due settimane di lavoro. Non è un buon motivo? Guardi che io tra l’altro faccio l’università. Adoro i bambini e appena laureata farò la pediatra”.
“Carismatici cattolici”
◆ Nel 1967, da un gruppo di studenti universitari in California, è nato un movimento cattolico che si dice sia ora diffuso in 60 paesi del mondo (inclusa l’Italia) e abbia complessivamente mezzo milione di aderenti. Si chiamano “carismatici cattolici” e, benché non vogliano essere confusi con i pentecostali protestanti, hanno in comune con loro molte caratteristiche, come i “doni dello spirito” di guarigione, profezia e parlare in lingue. A metà maggio del 1975 ne sono convenuti a Roma 10.000 da tutto il mondo. Durante la messa di Pentecoste, celebrata per loro in Vaticano, “hanno intonato una preghiera fatta di suoni senza significato, di parole incomprensibili”, riferisce la rivista Tempo del 20 giugno 1975, e aggiunge che “tra i ‘carismatici’ e la gerarchia [cattolica] esistono buoni rapporti reciproci”. Come si espresse in merito l’Osservatore romano: “C’è aria di Chiesa, si respira Chiesa”.
La statua di un “santo”
◆ All’ingresso della Biblioteca apostolica vaticana è collocata una statua detta di “sant’Ippolito”. Secondo un accurato studio della docente di archeologia Margherita Guarducci, essa è in realtà l’immagine di una donna dalla cintola in giù. Tale statua fu scoperta 425 anni fa in scavi compiuti nella zona tra la via Tiburtina e la via Nomentana a Roma. Rappresentava una donna seduta su un seggio alla maniera dei filosofi. A questo pezzo scultoreo fu aggiunto, nel Rinascimento, il torace di un’altra statua di filosofo e il tutto fu completato con la testa di un uomo anziano e barbuto scolpita da un artista rinascimentale sotto la guida dell’architetto pontificio Pirro Ligorio.
Casalinghe felici
◆ Un’interessante inchiesta è stata fatta in Germania dalla prof.ssa Helge Pross fra 1.219 donne alle quali sono state poste 137 domande sulla loro condizione di casalinghe. Mentre si parla tanto di “sfruttamento della donna”, particolarmente della casalinga, qual è stato il risultato di questa indagine? La maggioranza delle intervistate trova soddisfacenti i lavori di casa, non si sente affatto sfruttata e considera normale rivolgere le sue attenzioni quasi esclusivamente alla famiglia. Preparare i pasti, pulire e riordinare l’appartamento, fare la spesa, lavare e stirare la biancheria, accudire al marito e ai figli, costituiscono un’occupazione tutt’altro che monotona. Anche se, “tirando le somme, si arriva a dieci ore di lavoro al giorno”, alcune trovano anche un po’ di tempo da dedicare agli hobbies, come ricamo e giardinaggio. Pertanto, la ‘casalinga media’, almeno in Germania, si è dichiarata soddisfatta della propria condizione. Servirà questo a sfatare i falsi pregiudizi sulla “deplorevole condizione delle casalinghe”?
Genitori colpevoli
◆ In Inghilterra i funzionari dicono che oltre 500.000 fanciulli sono assenti ogni settimana da scuola. Ma calcolano che il 40 per cento circa delle note scritte dai genitori agli insegnanti per giustificare le assenze sono “false, in tutto o in parte”. Essi pensano che i genitori che dicono bugie in tali note sono “una vergogna nazionale, che a lungo andare avrà effetti nocivi sul carattere nazionale”.
Denaro “sporco”
◆ The Journal of the American Medical Association ha riferito di recente i risultati degli esperimenti compiuti per determinare fino a che punto il denaro può trasmettere malattie. Si è scoperto che di 150 monete scelte a caso, il 13 per cento aveva germi di malattie, stafilococchi inclusi. In un simile esperimento fatto su 50 banconote si scoprì che esse avevano un tasso di contaminazione tre volte più alto.