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  • Una meravigliosa speranza

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  • Una meravigliosa speranza
  • Svegliatevi! 1976
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  • Il fondamento della speranza
  • Tipi di risurrezione
  • Che cosa sarà risuscitato?
  • Miliardi ora morti presto torneranno a vivere
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Svegliatevi! 1976
g76 8/4 pp. 8-11

Una meravigliosa speranza

LA MORTE continuerà sempre a mietere vittime, dando luogo a manifestazioni di dolore? O c’è qualche speranza che la morte sia abolita e che quelli che ora son tenuti saldamente nella sua stretta ne saranno liberati?

Poiché Geova Dio diede la vita alla prima coppia umana, Adamo ed Eva, ne consegue logicamente che può anche restituire la vita a quelli che ora dormono nella morte. Questo è ciò che credeva l’antico patriarca Giobbe. A causa delle sue intense sofferenze, rivolse a Dio queste parole: “Oh mi nascondessi tu nello Sceol [tomba], . . . mi stabilissi un limite di tempo e ti ricordassi di me! . . . Tu chiamerai, e io stesso ti risponderò. Bramerai l’opera delle tue mani”. — Giob. 14:13-15.

Il fondamento della speranza

Poiché Dio creò Adamo ed Eva e li dotò della facoltà di procreare, gli uomini sono ‘opera delle mani di Dio’. Quali discendenti del peccatore Adamo, sono imperfetti e soggetti a morire. Tuttavia, Dio non vuole vedere l’intera famiglia umana ridotta alla polvere senza vita da cui creò il primo uomo Adamo. Egli brama o desidera il giorno in cui ha deciso di riportare in vita miliardi di morti umani.

Affinché confidiamo nella sua capacità di risuscitare i morti, a volte Geova Dio diede ad alcuni uomini il potere di operare risurrezioni. Egli ispirò anche degli uomini a fare un racconto fidato delle risurrezioni del passato. Questo racconto è contenuto nella Bibbia. Che cosa apprendiamo da esso?

Il profeta ebreo Elia destò il figlio unico di una vedova abitante nella città di Zarefat. (1 Re 17:21-23) A Sunem, nella parte settentrionale d’Israele, Eliseo, successore di Elia, risuscitò il figlio unico di una donna preminente e ospitale. — 2 Re 4:8, 32-37.

Molti secoli dopo Gesù Cristo rese molto felici alcune persone a cui erano morti i loro cari. Iairo, il presidente di una sinagoga vicino al mar di Galilea, ebbe la gioia di vedere sua figlia destata dal sonno della morte. Una vedova di Nain, a sud-ovest del mar di Galilea, vide il suo figlio unico tornare in vita proprio sulla bara che i portatori trasportavano a una tomba fuori della città. A Maria e Marta di Betania, non lontano da Gerusalemme, fu restituito il fratello che era morto da quattro giorni. — Mar. 5:22, 35, 41-43; Luca 7:11-17; Giov. 11:38-45.

In seguito, due apostoli di Gesù furono impiegati per riportare in vita dei morti. L’apostolo Pietro risuscitò Gazzella (Tabita) a Ioppe, città sulla costa mediterranea. (Atti 9:36-42) E a Troas, nella provincia romana dell’Asia, l’apostolo Paolo destò Eutico dai morti. — Atti 20:6-12.

La più sorprendente risurrezione di tutti i tempi fu quella di Gesù Cristo. Quella risurrezione fu un fatto pienamente confermato. Fino a cinquecento testimoni videro il Cristo risorto. L’evidenza additata dall’apostolo Paolo era così schiacciante che negare la risurrezione equivaleva a negare la fede cristiana nel suo insieme. Egli dichiarò: “Se, in realtà, non vi è risurrezione dai morti, nemmeno è stato destato Cristo. Ma se Cristo non è stato destato, la nostra predicazione è certamente vana, e la nostra fede è vana. Inoltre, noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, perché abbiamo recato testimonianza contro Dio ch’egli ha destato Cristo, ma il quale egli non ha destato se i morti non sono realmente destati”. — 1 Cor. 15:13-15.

Tipi di risurrezione

La risurrezione di Gesù Cristo, tuttavia, fu molto diversa da quella di tutti gli altri riportati in vita nel primo secolo E.V. e prima. Egli subì un cambiamento di natura. La Bibbia ci dice che fu “messo a morte nella carne” ma “reso vivente nello spirito”. (1 Piet. 3:18) Solo quelli scelti di fra l’umanità per essere governanti associati a lui ricevono una risurrezione simile alla sua, una risurrezione alla immortale vita spirituale nei cieli. Di questi, la Bibbia dice: “Felice e santo è chiunque prende parte alla prima risurrezione; su questi non ha autorità la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. — Riv. 20:6.

Si noti che questo tipo di risurrezione è detto “prima risurrezione”. Quindi, dev’esserci un’altra risurrezione ancora dei miliardi di morti umani che saranno sudditi del dominio di Gesù Cristo e dei re-sacerdoti a lui associati. Descrivendo quest’ultima risurrezione come la vide in visione, l’apostolo Giovanni scrisse: “Il mare diede i morti ch’erano in esso, e la morte e l’Ades [tomba] diedero i morti ch’erano in essi”. — Riv. 20:13.

Ma dove saranno destati tutti quei morti? Saranno risuscitati alla vita sulla terra, come quelli risuscitati dai profeti ebrei, da Gesù e dagli apostoli. Che ci sia la risurrezione alla vita terrestre è pure confermato da quanto fu rivelato a Giovanni sulle mutate condizioni che esisteranno sulla terra fra il genere umano. Leggiamo: “La tenda di Dio è col genere umano . . . Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Riv. 21:3, 4.

Ma se fosse eliminata la morte di fra il genere umano non sorgerebbero innumerevoli problemi dovuti alla sovrappopolazione della terra? No. Perché no? Perché l’originale proposito di Dio fu che la terra fosse piena, non sovrappopolata. (Gen. 1:28) Possiamo dunque essere sicuri che chi è in grado di riportare in vita i morti non avrà difficoltà a fare in modo che la terra continui a essere una dimora molto piacevole per l’umanità.

Che cosa sarà risuscitato?

Quello di destare le persone dai morti è davvero uno stupendo miracolo. Giacché quello che sono gli uomini come persone sembra inseparabilmente legato al loro corpo fisico, per molti è difficile capire come sia possibile la risurrezione. Nella maggioranza dei casi, non resta nulla dell’organismo fisico del morto. Il cadavere può anche essere stato bruciato o forse divorato da uccelli, pesci o bestie. Quelli che sono risuscitati, quindi, come possono essere realmente le stesse persone che morirono?

La creazione di Adamo indica chiaramente che divenne una persona a motivo di ciò che Dio fece. Gli elementi di cui Adamo fu formato non avevano nessuna personalità. Tuttavia, quando Geova Dio diede energia al corpo senza vita formato degli elementi del suolo, Adamo divenne una persona con una personalità distinta. Il possesso dello spirito della vita che Dio pose nel corpo senza vita di Adamo quando vi infuse energia fece di lui un’anima vivente. — Si paragoni Genesi 1:21, 24 riguardo ad “anima”.

Ciò che fa dei discendenti di Adamo le persone che sono non è la sostanza che forma il loro corpo, ma il patrimonio ereditario trasmesso in quella sostanza, un’eredità consistente delle qualità, delle caratteristiche e delle doti che distinguono i possessori dagli altri come persone. Inoltre, anche durante la vita il corpo umano cambia di continuo. Le molecole che oggi formano il corpo di una persona non sono le stesse che formavano il suo corpo circa sette anni fa. Ciò nondimeno, anche se le sostanze che formano le molecole della persona sono diverse, la persona è sempre la stessa. Perché? Perché gli organi e le caratteristiche fisiche sono ancora presenti malgrado il graduale cambiamento delle molecole; anche le impronte digitali sono rimaste identiche.

È chiaro, dunque, che la risurrezione non dipende dalla preservazione delle stesse molecole. La persona risuscitata può infatti essere di una sostanza diversa, come avviene nel caso di quelli destati alla vita spirituale nei cieli. Della risurrezione celeste, l’apostolo Paolo scrisse: “Ciò che semini non è reso vivente se prima non muore; e in quanto a ciò che semini, tu semini non il corpo che nascerà, ma un nudo granello, forse di grano o d’alcuno degli altri; ma Dio gli dà un corpo come gli è piaciuto, e a ciascun seme il proprio corpo. . . . E vi sono corpi celesti, e corpi terrestri; ma la gloria dei corpi celesti è d’una sorta, e quella dei corpi terrestri è d’una sorta diversa. . . . Così è anche la risurrezione dei morti. È seminato nella corruzione, è destato nell’incorruzione. È seminato nel disonore, è destato nella gloria. È seminato nella debolezza, è destato nella potenza. È seminato corpo fisico, è destato corpo spirituale”. (1 Cor. 15:36-44) Tuttavia, perché i risuscitati siano le stesse persone, devono avere l’identità personale della loro vita precedente.

Quella parte intangibile — le caratteristiche e le qualità che fanno della materia organizzata una persona distinta — è nelle mani di Dio, ed egli può porre nel corpo risuscitato quell’identica personalità. Per tale ragione il risuscitato non è solo una copia. È l’identica persona, in possesso di tutte le caratteristiche mentali ed emotive che ne fecero quello che era prima della morte.

Così si spiega perché Gesù disse ai discepoli: “Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; abbiate timore piuttosto di colui che può distruggere sia l’anima che il corpo”. (Matt. 10:28) È vero che gli uomini possono togliere la vita, facendo divenire il corpo privo di vita. Ma non possono togliere alla persona il diritto datole da Dio d’essere un’anima vivente. Non possono cancellare alcuno dal provvedimento divino di destarlo dal sonno della morte. Solo Dio può privare la persona dell’opportunità di rivivere come anima. Quando è così, la persona è completamente distrutta. Anche se si potessero mettere insieme le stesse identiche molecole che formano il corpo di una persona, non servirebbero a nulla senza il diritto dato da Dio a rivivere. Dio solo può provvedere la necessaria forza vitale.

Pertanto, i morti possono risorgere solo perché Dio esiste. Pur non dando i particolari, la Bibbia fornisce sufficienti informazioni su cui basare una fede sicura nella risurrezione. Potete personalmente trarre profitto da questa meravigliosa speranza, sia ora che in futuro. Come?

[Immagine a pagina 9]

Che cosa meravigliosa sarà quando i propri familiari torneranno dai morti!

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