BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g77 22/6 pp. 24-27
  • La zanzara minaccia il vostro sonno?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • La zanzara minaccia il vostro sonno?
  • Svegliatevi! 1977
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Dall’uovo all’insetto adulto
  • “Lui” e “lei” si incontrano
  • Esame fisico
  • Le zanzare sono tutte veicoli di malattia?
  • Perché siete così attraenti?
  • Come fa la zanzara a “pungere”?
  • La lotta col nemico
  • Servono a qualcosa?
  • Zanzara
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Zanzara
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Le ragioni del ritorno
    Svegliatevi! 2003
  • La morte che arriva su ali delicate
    Svegliatevi! 1993
Altro
Svegliatevi! 1977
g77 22/6 pp. 24-27

La zanzara minaccia il vostro sonno?

LE OMBRE della notte sono scese e regna l’oscurità. Siete andati a letto presto, sperando di godere parecchie ore di pacifico sonno. Ma un ronzio familiare rompe il silenzio della sera mite e dolce. La vostra camera da letto è stata invasa! Tesi, preoccupati, temendo il peggio, aspettate. Non sentite nulla e pensate che il pericolo sia passato. Ma troppo tardi vi rendete conto d’essere stati colpiti. L’incessante prurito rivela che non siete sfuggiti al pungiglione di quella che potreste esser portati a definire la minaccia del vostro sonno, la zanzara.

Da ora sino alla fine dell’estate, siete decisi a mettere la zanzariera a tutte le finestre aperte. Anzi, forse userete oli e spray sulle parti esposte del corpo, tutto nel tentativo di scoraggiare l’assalto della minacciosa zanzara. Naturalmente, non siete i primi a ingaggiare tale combattimento. Si afferma che circa trenta secoli fa gli Egiziani usassero per la stessa ragione recipienti fumogeni e zanzariere.

Tuttavia, il modo migliore per difendersi da questa nemica può esser quello di conoscerla meglio. Cosa sono in realtà le zanzare? Perché “pungono”? Questi insetti servono ad alcuno scopo utile?

Dall’uovo all’insetto adulto

Le zanzare sono insetti dell’ordine dei Ditteri, che significa “a doppia ala”. Ve ne sono oltre 2.500 specie e sono estesamente diffuse. Si riproducono tanto nelle calde acque tropicali quanto in quelle fredde dell’Artico!

Le zanzare passano per quattro stadi: (1) uovo, (2) larva, (3) pupa e (4) adulto. Attraverso l’ovopositore che ha nell’addome, la femmina deporrà da 100 a 300 uova per volta. Le uova di certe specie formano una sorta di zattera, tenuta insieme da una sostanza emessa dalla femmina. Le uova possono essere deposte in una palude o anche in una piccola pozza in un fossato o in un tronco cavo. Esse si schiuderanno in due o tre giorni, salvo nel caso di specie come la zanzara delle paludi. Alcune delle sue uova, depositate in una pozza secca, non si aprono finché non siano state bagnate tre volte. Altrimenti, potrebbero schiudersi durante un breve periodo di umidità e le larve perirebbero quando la pozza si seccasse di nuovo. Le zanzare delle acque d’inondazione depongono le uova nel fango che si forma in seguito a un’inondazione, e queste non si schiudono fin quando non ha luogo un’altra inondazione, forse dopo qualche anno.

La larva della zanzara ha l’aspetto di un verme. Attorno alla bocca ha minuscoli peli con cui si introduce in bocca il cibo: piante minuscole, creature unicellulari dette protozoi, e perfino altre larve. Per respirare, alcune larve di zanzare si servono di una sorta di respiratore che spingono fuori dell’acqua. Il respiratore di una specie di zanzara delle paludi, però, è appuntito ed essa lo conficca nelle piante di tifa, di carice o in un’altra pianta per procurarsi l’ossigeno. Molte larve di zanzare fanno la muta, o cambiano pelle, quattro volte in un periodo da quattro a dieci giorni.

Dopo l’ultima muta, la creatura si trasforma in pupa. Essa respira attraverso sifoni che ha sul torace e che spinge fuori della superficie dell’acqua. In certe specie, questi sifoni vengono impiegati per aspirare l’ossigeno dalle piante subacquee. Non mangiano nulla e in pochi giorni subiscono un notevole cambiamento.

Dal guscio della pupa esce la zanzara adulta, che prende il volo quando le ali sono asciutte. Il maschio della zanzara vive solo da dieci a venti giorni e la ‘signora’ un mese o più. Ovviamente, la durata della vita varia da specie a specie. Alcune femmine sopravvivranno all’inverno nel vostro garage o nel granaio.

“Lui” e “lei” si incontrano

Il maschio della zanzara non bada alla femmina della sua specie durante il primo o il secondo giorno della sua vita da adulto. Questo è il tempo che ci vuole perché i piccoli peli che ha sulle antenne si asciughino, permettendogli di udire. Ma poi se una femmina passa lì accanto, il rumore prodotto dalle ali di lei è percepito dalle antenne di lui, e vengono inviati impulsi al cervello. Nel gergo delle zanzare, il messaggio dev’essere “È una femmina!” Il maschio afferra subito la femmina e avviene l’accoppiamento.

La zanzara Opifex neozelandese riesce a stento ad attendere il momento dell’accoppiamento. I maschi volano in continuazione sopra le acque in attesa che le pupe vengano alla superficie! I maschi impazienti si accoppiano con le femmine ancor prima che siano completamente uscite dal guscio.

Esame fisico

Il corpo della zanzara adulta è formato di testa, torace e addome. Sulla testa vi sono due occhi composti con migliaia di cristallini, e ciascun occhio può funzionare indipendentemente. In mezzo agli occhi vi sono due antenne, di cui l’insetto si serve per udire e odorare.

La parte più pericolosa nell’anatomia della zanzara è la bocca a forma di imbuto. Larga alla base, si assottiglia in una proboscide tubolare. Fra parentesi, solo la femmina vi può “pungere”. I maschi non sono equipaggiati per infliggere tale tortura. Ma di questo parleremo più avanti.

Un collo corto unisce la testa al torace. Vi sono attaccate le tre paia di zampe dell’insetto, oltre a due ali in cui si vedono chiaramente le vene portatrici di sangue. Squame, talvolta molto colorate, coprono i bordi delle ali e le vene. Il ronzio che udite quando si avvicina una zanzara è il suono prodotto dalle ali in movimento. Dietro le ali l’insetto ha delle appendici a forma di bastoncelli (bilancieri) che gli permettono di mantenere l’equilibrio. Durante il volo, vibrano alla stessa velocità delle ali. Inoltre, con armoniose vibrazioni nell’aria e nel torace, la zanzara pare sia in grado di “battere le ali più spesso di quanto non consentirebbero i nervi o i muscoli da soli”.

Lo stomaco e l’intestino sono situati nel lungo addome cilindrico della zanzara. L’insetto respira attraverso piccoli fori detti stigmi. Ve ne sono otto paia nell’addome e due paia nel torace.

Il corpo della zanzara è coperto da un guscio elastico. E questi fastidiosi insetti possono essere di vari colori. La maggioranza di essi sono neri, bruni, rossicci o grigi, ma alcuni sono verdi o azzurri. Il dorso, le ali o le zampe di moltissime specie hanno macchie bianche o di colore chiaro, sebbene sia poco probabile che ne ammiriate le bellezze quando vi assalgono.

Le zanzare sono tutte veicoli di malattia?

È opportuno fare questa domanda, giacché la maggioranza delle persone ha udito che questi insetti trasmettono varie malattie. Quando ci fu un’epidemia di febbre gialla a New Orleans (Louisiana), si scoprì che il “colpevole” era un tipo di zanzara la quale deponeva le uova di preferenza in un vaso da fiori. Questi insetti, infatti, si moltiplicavano nell’acqua dei vasi da fiori posti sulle tombe di vittime della febbre gialla!

Nel 1878 si scoprì che la zanzara Culex quinquefasciatus trasmetteva la filariasi, una malattia che fa gonfiare le ghiandole e gli arti, provocando a volte l’elefantiasi. Nel giro di altri nove anni si scoprì che certe specie di Anofele diffondevano la malaria. Nel 1900 si seppe che la febbre gialla era trasmessa dall’Aëdes aegypti.

Certe zanzare trasmettono oltre una dozzina di malattie dell’uomo. In effetti, però, pochissime specie sono veicoli di malattie. Quindi non dovete necessariamente preoccuparvi per la puntura di questo insetto. Nondimeno, forse vi chiedete perché anzitutto queste creature scelgano voi. Anzi, si può chiedere:

Perché siete così attraenti?

I ricercatori hanno concluso che le zanzare sono attratte dal calore del corpo e dall’umidità della pelle dell’uomo. Possono anche essere attirate dall’acido lattico presente nel sudore e nel respiro di una persona, oltre che dall’anidride carbonica espirata da animali e uomini. Infatti, è possibile che gli amminoacidi e gli ormoni presenti nei liquidi del corpo umano attirino le zanzare. Non potete fare nulla riguardo a tali cose, a meno che non smettiate di respirare.

Le donne si consoleranno un po’ per il fatto che la femmina della zanzara di solito trova più attraenti gli uomini. A questo riguardo, tali insetti assalgono d’abitudine gli individui più “attraenti” del gruppo. Quindi, può darsi che voi sfuggiate mentre un altro è praticamente “divorato”. Naturalmente, questa attrattiva non ha niente a che fare con la bellezza o il bell’aspetto. Ma chi sarebbe deluso di non apparire attraente alle minacciose zanzare?

Come fa la zanzara a “pungere”?

Giacché siete stati probabilmente vittime della zanzara, meritate di sapere come è accaduto. L’irritazione non è prodotta da una bocca che si apre e si chiude in modo simile alla vostra. Piuttosto, il tormento è provocato dalla proboscide della zanzara. Il suo centro è formato da sei stili, bisturi aghiformi posti in sei minuti solchi. Per essere più specifici, due sono stili mandibolari, due mascellari, uno è il labbro superiore e l’ultimo è un bisturi con un canale salivare. Quando non vengono utilizzati, questi stili sono coperti dal labbro inferiore, che si sposta subito quando la zanzara decide di ‘colpirvi’. Essa conficca in voi la proboscide articolata e forse non vi accorgete neppure della ferita, a meno che non punga una parte sensibile, perché la “signora” vi somministra un anestetico a rapido effetto.

Inflitta la puntura, la zanzara versa liberamente la sua saliva nella ferita. Poiché questa diluisce il sangue, impedendogli di coagularsi, l’insetto non fa fatica a succhiarlo attraverso un canale che ha nel labbro superiore, proprio come si potrebbe sorseggiare dell’acqua di seltz con una cannuccia. Finito di bere, la “signora” estrae l’“ago” e vola via molto soddisfatta avendo forse triplicato o quadruplicato il suo peso col vostro sangue. Inconsapevolmente, avete contribuito all’aumento della popolazione delle zanzare, poiché la femmina ha bisogno del vostro sangue per sviluppare le uova che ha nel corpo.

Giacché solo le femmine assalgono gli uomini e gli animali, forse vi sentite più amichevoli verso il maschio che si nutre del nettare delle piante. In effetti, tali succhi sono anche il principale alimento delle femmine, ma forse ne dubitate dopo un incontro che vi lascia con un forte prurito.

La lotta col nemico

Per respingere gli insetti che minacciano il suo sonno, chi abita nei tropici dorme spesso sotto la zanzariera. E sono prese anche varie precauzioni per evitare le malattie trasmesse dalle zanzare. La febbre gialla si può prevenire con un vaccino. Per tenere la malaria sotto controllo si possono usare insetticidi, bonificare le paludi e irrorare i luoghi di riproduzione con prodotti chimici o petrolio. Una sottile pellicola di petrolio sull’acqua impedisce alle larve di respirare perché non possono prendere aria alla superficie.

Il controllo della filariasi dipende soprattutto dall’uso di preparati contro gli insetti e di insetticidi. L’uomo ha combattuto le zanzare bonificando paludi o spruzzando insetticidi su vaste zone di campi e di foreste. Si spruzzano insetticidi nelle case, con la speranza di porre fine alle incursioni delle zanzare.

Come operano i preparati contro le zanzare? Ebbene, la corrente di aria umida, calda, satura di anidride carbonica che circonda la persona attira le zanzare. I peli sensoriali che gli insetti hanno sulle antenne individuano la corrente e infine localizzano la fonte. Ma i preparati contro gli insetti ingannano la zanzara perché evidentemente impediscono il normale funzionamento dei peli sensoriali in cima alle “antenne”. In qualche modo, la zanzara si fa l’idea di aver mancato il bersaglio e vola altrove.

Gli esperimenti effettuati dal dott. W. A. Brown presso l’Università dell’Ontario Occidentale indicano che il tipo di vestiario che indossate influisce sulla vostra “attrattiva” per quanto riguarda le zanzare. Allen Rankin scrive: “Nei suoi esperimenti il dott. Brown riscontrò che le zanzare che si posano sugli indumenti bianchi sono la decima parte di quelle che si posano su quelli neri. In genere, più chiaro è il colore, minore è il numero delle zanzare attirate. Il tessuto più evitato è il raso lucido”. — Marvels & Mysteries of Our Animal World.

Servono a qualcosa?

Questa è una domanda appropriata, e con tutta probabilità molti direbbero: “No. Le zanzare non servono a nulla!” Ma alcuni ricercatori avanzano l’idea che il maschio, che si nutre di succhi di piante, contribuisca a impollinare qualche tipo di fiore selvatico. Inoltre, si afferma che le zanzare siano un’importante fonte alimentare per certi animali, uccelli, altri insetti e perfino pesci.

Non tutte le zanzare sono pericolose. Benché siano insetti fastidiosi, servono a scopi utili. Per lo meno non dovete temere ogni zanzara, anche se considerate la loro specie una minaccia per il vostro sonno.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi