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  • Come considerate il vostro prossimo?
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Svegliatevi! 1977
g77 8/6 pp. 3-4

Come considerate il vostro prossimo?

“ERO così annoiata della gente e della vita in genere che le sole cose che mi interessavano erano l’alcool e la droga”, disse una giovane donna cresciuta a Los Angeles. Il modo in cui considerava gli altri aveva senza dubbio influito sulla sua vita. Anche se non siete mai arrivati al punto di nutrire sentimenti ostili, riconoscerete senz’altro che chi ha un’opinione molto negativa del prossimo può perdere la gioia.

Per essere felici abbiamo bisogno di sentirci desiderati, apprezzati e amati. Abbiamo bisogno di amici che si interessino profondamente di noi, poiché possono far molto per arricchire la nostra vita. Tuttavia, se abbiamo avuto un’amara delusione per colpa di conoscenti che si sono dimostrati sleali ed egoisti, possiamo aver paura di farci nuovi amici. È naturale non voler essere di nuovo feriti. Ma così non si risolve nulla. Per evitare che i suoi sentimenti siano feriti, forse la persona si chiude nel suo guscio e, così facendo, si isola e si sente sola. Allora cercherà di sfuggire alle crude realtà della vita dandosi all’alcool o alla droga.

Ciò illustra l’importanza di non lasciare che le cattive esperienze facciano desistere dal cercare veri amici. Il fatto che vi sono tante persone egoiste e scortesi non significa che tutti siano così.

Naturalmente, le probabilità di fare esperienze sgradevoli possono aumentare se si cerca di scegliere gli amici in una cerchia ristretta. Forse la scelta viene limitata a persone di una particolare età, condizione sociale, nazionalità, razza o tribù. A causa di pregiudizi, la persona rifiuta di farsi amici al di fuori di questi ambienti. Si guardano con diffidenza e sospetto le persone fuori del gruppo che si pensa meriti la propria amicizia. Quindi, allorché si fanno esperienze sgradevoli con quelli che si consideravano buoni amici, si guardano gli altri con diffidenza e sospetto anche maggiori.

È chiaro che è molto meglio avere una corretta opinione del prossimo. E la Bibbia è della massima utilità per mostrarci cosa dobbiamo pensare degli altri.

Dalle Scritture apprendiamo che il Creatore non è parziale. Leggiamo: “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. — Atti 10:34, 35.

Perciò, ci attenderemmo di trovare amici fidati e leali in ogni tribù, nazione e razza, fra coloro che temono Dio e operano giustizia. Ed è proprio così. Il fatto che le persone siano diverse in quanto a temperamento, usanze e abitudini non dovrebbe dunque farci allontanare da loro. A volte i contrasti di personalità possono far manifestare a entrambi le qualità migliori, così che si compensino a vicenda. Si può essere spronati a pensare, si possono aprire nuovi orizzonti e si può divenire più consapevoli dei bisogni altrui.

Quando nella scelta dei compagni ci si lascia guidare dal modo imparziale in cui Dio considera le persone, non si cerca di scegliere gli amici in base a ciò che essi possiedono. Piuttosto, si guarda alla loro personalità. Sono benigni, premurosi, comprensivi e compassionevoli? Edificano gli altri con le parole e con le azioni? Le qualità di questo genere sono una base molto migliore su cui costruire un’amicizia che non i beni di una persona o il suo ascendente.

Il discepolo cristiano Giacomo indicò che in effetti è una cosa malvagia giudicare il merito di una persona dalle apparenze esteriori. Questa era una trappola in cui erano caduti certi cristiani, per cui Giacomo disse loro: “Se nella vostra pubblica assemblea entra un uomo con anelli d’oro alle dita e vestito splendido, ma entra anche un uomo povero con vestito sudicio, e guardate con favore colui che indossa il vestito splendido e dite: ‘Tu prendi questo posto qui, in luogo eccellente’, e dite al povero: ‘Tu sta in piedi’, o: ‘Prendi quel posto là, sotto lo sgabello dei miei piedi’, avete fra voi distinzioni di classe e siete divenuti giudici che prendete decisioni malvage”. — Giac. 2:2-4.

Chi dà la preferenza a qualcuno solo in base a preminenza, istruzione superiore o condizione economica mostra di non seguire questo eccellente consiglio. Inoltre, una relazione costruita su tali cose potrebbe realmente superare la prova del tempo? Che accadrebbe se la persona venisse a trovarsi in disgrazia o perdesse le sue ricchezze? Cosa accadrebbe se si interessasse solo di quello che potrebbe ricavare da quell’amicizia? Un proverbio biblico dichiara francamente: “Chi ha pochi mezzi è oggetto di odio pure al suo prossimo, ma molti sono gli amici del ricco”. (Prov. 14:20) Sì, le amicizie basate su considerazioni materiali possono rovinarsi in fretta.

Un altro elemento da non trascurare è che molte persone ricche e influenti hanno spesso un modo di fare aspro e poco amorevole. Certamente non meritano speciale attenzione solo a motivo di ciò che hanno. D’altra parte, se mostrano di temere Dio e d’essere benigne e amorevoli, devono essere trattate con considerazione come qualsiasi altro uomo o donna devota.

Chi guarda i suoi simili pensando a quello che può fare per loro, anziché a quello che può avere da loro, andrà molto meno soggetto a delusioni. Una ragione principale è che “vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.

Quindi chi si interessa vivamente degli altri, indipendentemente da quello che possono o non possono fare per lui, non resta amareggiato. Ha pure la soddisfazione di sapere che sarà ricompensato non dall’uomo, ma da Dio. Gesù Cristo diede questa assicurazione: “Quando tu fai una festa, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai felice, perché essi non hanno nulla per ricompensarti. Poiché tu sarai ricompensato nella risurrezione dei giusti”. — Luca 14:13, 14.

Col tempo, la donna di Los Angeles che era amareggiata comprese che seguendo i princìpi della Bibbia si può avere una migliore opinione del prossimo. Ora non è più eccessivamente turbata dagli altri ma fa il possibile per aiutarli a stringere con Geova Dio una relazione approvata. Questa donna si rallegra d’aver trovato veri amici fra quelli che cercano di vivere in armonia con la Parola di Dio.

Avete fatto questa esperienza? Se no, perché non esaminate quello che dice la Bibbia per vedere personalmente se la vostra vita può essere più ricca e più interessante?

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