BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g77 8/7 pp. 5-8
  • Qual è il futuro degli Africani?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Qual è il futuro degli Africani?
  • Svegliatevi! 1977
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Possiamo conseguire lo sviluppo industriale?
  • Qual è il futuro dell’industria?
  • La Bibbia può aiutare gli Africani?
  • Africa: si lotta per conquistare le menti
    Svegliatevi! 1979
  • Cosa sta raccogliendo la cristianità in Africa
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
  • Luce spirituale nel “continente nero”?
    Svegliatevi! 1994
  • Il matrimonio cristiano ha successo in Africa?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1973
Altro
Svegliatevi! 1977
g77 8/7 pp. 5-8

Qual è il futuro degli Africani?

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Liberia

IL MONDO d’oggi cambia di continuo, e in nessun luogo questo cambiamento è più rapido e profondo che nel nostro continente, l’Africa. Negli scorsi quindici anni abbiamo visto sorgere decine di nuove nazioni e crollare imperi coloniali. Qual è il motto di queste nuove nazioni africane? Sviluppo! Perciò, in molte parti dell’Africa l’agricoltura cede il passo all’industria. Molti di noi abbiamo lasciato i villaggi per cercare lavoro nelle città in espansione. Abbiamo visto le culture e i valori tribali dissolversi in questi crogioli che sono le città.

Di fronte a questi cambiamenti, molti di noi chiedono: “Qual è il futuro dell’Africa e degli Africani? Dovremmo continuare a imitare le nazioni industriali del mondo occidentale, oppure gli Africani dovrebbero sforzarsi di mantenere tradizioni secolari?”

La ragione per cui sorgono queste domande è che quando alcuni di noi andarono all’estero a studiare, ebbero la possibilità di provare la vita di abbondanza, agi e comodità materiali che fanno quelli del “primo mondo”. Altri Africani hanno conosciuto questa vita di lussi attraverso il cinema oppure osservando persone di altre parti del mondo che lavorano qui. Molti di noi hanno reagito così: “Anche noi vogliamo queste cose!”

Alcuni le hanno ottenute. Alcuni giovani di quasi ogni villaggio sono riusciti nella lotta di farsi un’istruzione superiore, hanno ottenuto una borsa di studio all’estero e sono tornati per occupare posti prestigiosi e redditizi. Ora essi fanno parte dell’élite e vivono nella ricchezza come molti Americani ed Europei. Ma per ognuno che ha avuto successo, ce n’è una diecina che ha fallito.

Purtroppo, questo suscita in molti il desiderio di sottrarsi alla frustrazione per cui si danno all’alcool, all’immoralità sessuale e, più di recente, alla droga. Spesse volte il denaro di cui la famiglia ha urgente bisogno per sfamarsi e vestirsi viene sprecato per queste intemperanze. Così le città africane sono piene di giovani che cercano di guadagnarsi da vivere, spesso illegalmente.

Osservando da vicino questi problemi alcuni di noi sono indotti a chiedere: “La ricerca di un modo di vivere industriale su questo continente porterà un avvenire sicuro e pacifico agli Africani?”

Possiamo conseguire lo sviluppo industriale?

Anzitutto, se vogliamo conseguire lo sviluppo industriale in Africa, dobbiamo risolvere molti difficili problemi. Le nazioni africane stanno cercando di ottenere in pochi anni ciò che richiese secoli alle nazioni occidentali. Pur avvalendosi della loro conoscenza ed esperienza, sarà difficile raggiungerle.

Un problema serio è quello di trovare sufficiente personale qualificato. In molte zone ci sono troppi impiegati, mentre c’è una grave penuria di tecnici. C’è un disperato bisogno di scuole tecniche, ma dove troveremo istruttori qualificati e il denaro per comprare le attrezzature necessarie? A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che molti Africani che vanno all’estero a studiare rimangono lì. Inoltre, il clima caldo e molte malattie da parassiti spesso ci tolgono le forze, per cui dobbiamo tenere un ritmo più lento.

Altri fattori che possono ostacolare il progresso sono il sistema tribale e l’egoismo. Le leggi tribali proibiscono menzogna, furto e omicidio all’interno delle nostre tribù, ma in genere non si applicano nei rapporti con quelli di altre tribù. Questi si possono considerare nemici potenziali. Vivendo nelle città insieme a persone di molte tribù è necessario un nuovo senso dei valori. Dove lo prenderemo? La rapida trasformazione del nostro modo di vedere le cose, da tribale a nazionale e a mondiale ha creato considerevole instabilità e disordine.

Inoltre, l’aumento della popolazione e l’inflazione consumano la maggior parte dei vantaggi dello sviluppo, così che l’Africano medio non se la passa molto meglio di prima. Per tradizione il nostro desiderio era d’avere molti figli che ci aiutassero nei lavori agricoli, che si curassero di noi nella vecchiaia e che tramandassero il nostro nome. Ma in una società urbana le cose sono diverse. Il semplice fatto di provvedere l’istruzione fondamentale che è indispensabile per questo tipo di vita può essere un onere finanziario per chi ha una famiglia numerosa. Con la migrazione delle popolazioni nelle città e l’importanza data all’industria, l’agricoltura non è riuscita a tenere il passo con l’aumento demografico. Questo e l’accresciuta domanda di beni di consumo occidentali hanno alimentato le fiamme dell’inflazione.

Qual è il futuro dell’industria?

Ma che accadrebbe se risolvessimo tutti questi problemi e se l’Africa riuscisse a conseguire lo sviluppo industriale? Sarebbe questa per noi una garanzia di un avvenire pacifico e sicuro?

Ebbene, che effetto ha avuto sulle nazioni occidentali? È vero che l’industrializzazione delle nazioni del “primo mondo” ha significato per molti una vita di agi. Ma in quelle stesse nazioni non ci sono altri che soffrono ancora a causa di povertà e disoccupazione? L’elevata percentuale di delitti, divorzi, vizio della droga, suicidi e simili mali sociali che c’è in quelle nazioni non dimostra che la “vita di agi” sia veramente felice.

I passi avanti fatti dalla medicina nel mondo occidentale hanno ridotto colera, malaria e infezioni da vermi. Tuttavia, sono state sostituite da cancro e malattie di cuore, favoriti da tensione, inquinamento e abitudini alimentari prevalenti in quelle nazioni. Inoltre, l’economia delle nazioni industriali è incerta.

Ma da quale altra parte ci si può volgere? Pochi Africani vorrebbero tornare a coltivare la terra per ricavarne quanto basta per vivere o tornare a seguire le tradizioni tribali. D’altra parte, non vogliamo che la nostra cultura e le nostre usanze siano totalmente assorbite dal materialistico modo di vivere occidentale. Quello che noi desideriamo è di conservare gli aspetti positivi della cultura africana, migliorare la qualità della nostra vita e trovare stabili valori morali che ci guidino in questi tempi critici.

La Bibbia può aiutare gli Africani?

La Bibbia può aiutarci? Molti Africani ne dubitano. Perché? Perché i missionari della cristianità che divulgarono la Bibbia per lungo e per largo in Africa prepararono alle nazioni occidentali il terreno per la colonizzazione e lo sfruttamento commerciale di quel continente. Quei missionari, amministratori e uomini d’affari importarono la cultura occidentale. Ma non diedero agli Africani una sana guida morale. Il fallimento della cristianità, però, non significa il fallimento delle Sacre Scritture. La Bibbia prediceva e condannava l’avido materialismo, la vanità e l’amore dei piaceri che esistono nell’impero mondiale della falsa religione, Babilonia la Grande, di cui la cristianità è la parte più grande. — 2 Tim. 3:1-5; Riv. 18:2, 4-8.

Inoltre, la Parola di Dio descrive quel falso impero religioso come una “meretrice” che ha commesso fornicazione spirituale mischiando la religione con la politica. (Riv. 17:1-5, 15, 18) Essa è responsabile non solo di avere permesso e incoraggiato lo spiritismo (come il juju e la scienza africana) e la superstizione che ha reso schiavi gli Africani, ma anche di molto sfruttamento politico e commerciale a loro discapito. (Riv. 18:3, 23) Secondo la Bibbia, l’esecuzione del giudizio di Dio su Babilonia la Grande si avvicina rapidamente. Echeggia con urgenza il grido di liberazione di Dio: “Uscite da essa, o popolo mio”! — Riv. 18:4.

Pertanto i dubbi degli Africani che la Bibbia possa garantire un futuro sicuro sono infondati. In effetti le Scritture condannano la cristianità per i maltrattamenti che essa ha inflitto a persone di tutto il mondo, inclusa l’Africa. Inoltre, la Parola di Dio contiene princìpi validi per una vita felice ora e sicure promesse di un futuro di pace e sicurezza per tutta l’umanità. Ubbidendo a questi princìpi un gran numero di Africani ha abbandonato la poligamia, con i suoi molti problemi, per avere una famiglia pura e felice nell’ambito dell’amorevole disposizione del matrimonio monogamo.

So quello che dico, poiché sono un cristiano testimone di Geova. Frequento altre centinaia di migliaia di Testimoni proprio qui in Africa, persone che hanno fatto sorprendenti cambiamenti nella propria personalità per mettere la propria vita in armonia con i princìpi biblici. Ci chiamiamo sinceramente fratello e sorella, poiché abbiamo abbandonato le chiese della cristianità e cessato le pratiche spiritiche tradizionali. In quanto all’effetto che i princìpi biblici hanno sulla nostra vita, il sociologo di Oxford Bryan R. Wilson scrive in un articolo intitolato “I Testimoni di Geova nel Kenya”:

“Inculcano una rigorosissima etica di integrità morale [e] i suoi effetti sono forse più sorprendenti dei codici formali e della incoerente retorica delle chiese . . . Insistendo sulla puntualità, sull’onestà, sulla sobrietà, sul buon aspetto e sulla condotta scrupolosa, per esempio, inculcano tendenze che influiscono sul lavoro e sul comportamento civico. Rifiutando di accettare bustarelle, il Testimone di Geova africano rivela una norma di comportamento del tutto eccezionale nei paesi africani”.

In quanto alle rivalità politiche, i Testimoni di Geova vivono conforme alle parole di Gesù secondo cui i suoi seguaci non avrebbero fatto “parte del mondo”. (Giov. 15:19, 20) Siamo assolutamente neutrali riguardo alla politica di questo mondo. Qui in Africa ciò ha attirato una spaventosa persecuzione su decine di migliaia di noi, addirittura la morte in certi casi. Ma non possiamo venir meno alla nostra neutralità, poiché dalla Bibbia sappiamo che un futuro sicuro è possibile solo mediante il celeste regno di Dio. Esso toglierà presto di mezzo tutti i regni umani ed estenderà il dominio divino a tutta la terra. — Dan. 2:34, 44.

Quel governo celeste unirà tutta l’umanità sotto un solo Capo, Gesù Cristo. Restaurerà il paradiso sulla terra ed eleverà il genere umano alla perfezione. Infermità, delitti, violenza, perfino la morte, non esisteranno più. (Riv. 21:1-5) Tra coloro che vedranno quel felice futuro ci saranno miliardi di morti, che torneranno in vita nella risurrezione. (Giov. 5:28, 29; Atti 24:15) Allora, mettendo l’adorazione di Geova Dio e i princìpi della sua Parola scritta al primo posto nella loro vita, persone di ogni razza e cultura continueranno a migliorare la qualità della vita sulla terra. Questo è il futuro che gli oltre 300.000 Testimoni di Geova africani attendono con impazienza. Infatti, questa è la sola speranza per il futuro degli Africani e di tutta l’umanità.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi